La Peugeot 9X8 Hypercar da quasi 800 Cv debutterà alla Sei Ore di Monza. Tanto impegno per l’Azienda francese che percorre una strada sempre più elettrica
Il nome Peugeot, da sempre, abbraccia il mondo racing quale punto di contatto con la tecnologia più esasperata. Idee, stile ed ambizioni che prendono vita nel 1895 con la vittoria della prima gara del mondo cronometrata con al volante Paul Loechlin.
Da quel momento, il legame con il Motorsport è per l’Azienda francese un qualcosa che va oltre l’essenza delle corse e del racing. È scommessa, è tecnologia, è banco prova per soluzioni spinte sia sul fronte tecnico che aerodinamico.
LMH la nuova scommessa Peugeot
Peugeot ha gareggiato in tutte o quasi le competizioni al mondi, seguendo sempre l’obiettivo della strategia. La nuova scommessa, ne avevamo parlato tempo fa, è la creazione della nuova categoria Le Mans Hypercar LMH, riservata alle Supercar elettriche.
Il nuovo Regolamento Tecnico consente l’utilizzo delle tecnologia in ottica razionale se parliamo delle risorse. Cosa che quindi abbatte i costi del 20%, cosa non da poco rispetto alla già esistente LMP1.
Ed invece, l’LMH, consente di riproporre canoni di design derivati dalla serie, scegliendo oltretutto alcuni concetti tecnici come ad esempio la presenza dell’ibridazione.
Peugeot ha a cuore la spinta dell’elettrico
E, proprio quest’ultima considerazione, fa molta gola a Peugeot. La nuova “classe regina” LMH nella gare di durata e della 24 Ore di Le Mans, anche la Federazione americana IMSA, ha allineato il proprio Regolamento a quello della LMH proposta dalla FIA e ACO, dando così vita alla categoria LMDh, ovvero Le Mans Daytona hybrid. Risultato pratico, griglie più piene di equipaggi.
Le squadre della LMDh utilizzano telai che arrivano da 4 produttori con elementi di ibridazione standardizzata. Punto essenziale è quindi il propulsore termico delle singole Case con utilizzo di motori a benzina ma con fornitura esterna per quanto concerne telaio e sistemi legati all’elettrificazione.
Peugeot però, è decisamente più interessata a quest’ultima scelta e questo l’ha fatta optare per la categoria LMH. Aggiungo che il piano Dare Forward promosso dal Gruppo Stellantis, prevede la decarbonizzazione globale entro il 2038, quindi proprio l’elettrificazione avrà un ruolo chiave per raggiungere tali obiettivi.
Da un lato, la categoria LMH ci permette di correre con un’auto che gli spettatori possono riconoscere immediatamente come una PEUGEOT”, spiega Jean-Marc FINOT, Direttore di Stellantis Motorsport e di PEUGEOT SPORT. La proficua collaborazione tra il nostro reparto di ingegneria motoristica e il centro stile ha prodotto un’auto elegante, grintosa e dallo stile unico.
Ma soprattutto, l’LMH ci ha dato la possibilità di progettare e sviluppare un’auto che è al 100% una PEUGEOT. È vero che ci siamo avvalsi dell’esperienza di alcuni partner chiave ma, soprattutto, abbiamo avuto il controllo completo sulla progettazione della vettura e sul complesso sistema ibrido-elettrico a quattro ruote motrici.
Non abbiamo avuto alcuna esitazione nell’optare per la classe LMH, che ci consentirà di ampliare e dimostrare le nostre conoscenze in un’arena competitiva contro i grandi nomi dell’industria automobilistica.
Due motori diversi che devono lavorano insieme
La parte ibrida ha ruolo chiave sulla Peugeot 9×9 Hypercar: il motore termico muove le ruote posteriori mentre quello elettrico le anteriori. La sfida reale è far funzionare in sintonia i due motori, anche se sono ben differente le sollecitazioni meccaniche e le temperature di lavoro delle due unità.
“Come tutti i veicoli ibridi recenti, 9X8 si basa su un sistema complesso: quasi due terzi della potenza provengono dal motore termico e un terzo dal sistema ibrido”, spiega Jean-Marc FINOT. “Il sistema ibrido è una produzione PEUGEOT al 100% e la batteria ad alta tensione (900V), ad alta potenza e ad alta densità è il risultato di un programma di ricerca congiunto che coinvolge TotalEnergies, Saft, ACC e PEUGEOT”.
Il V6 biturbo 2.6 cc da 700 della 9X8 debutterà alla Sei Ore di Monza
Il V6 biturbo 2.6 litri da 707 Cv che aziona le ruote posteriori e l’unità elettrica anteriore da 272 Cv, sono stati sviluppati da Peugeot Sport a Satory in Francia dalla squadra di Olivier Jansonne oltre che dal Responsabile Powertrain Francois Coudrain. La vettura 9×8 debutterà quindi alla 6 Ore di Monza il 10 luglio.
E nemmeno ha messo le ruote in pista che già ha offerto un importante contributo tecnologico se parliamo di ibridazione del Marchio stesso. Peugeot 508 PSE dunque, la nuova nata, vanta un sistema ibrido da 360 Cv con sistema di gestione “intelligente” che arriva in parte dal programma Hypercar.
Il dialogo tra i tecnici di Peugeot Sport e i loro colleghi incaricati di creare le future vetture stradali del Marchio non si ferma: le tecnologie derivate da 9X8, infatti, sono in fase di trasferimento ad altri modelli dell’Azienda francese, nel settore cruciale dell’elettrificazione.