Andrea Dovizioso e Italjet hanno per questo siglato un accordo di collaborazione per lo sviluppo del’urban SBK Dragster 125 e 200 cc
La storia dello scooter Formula la conosciamo bene, visto che, questo audace modello, ha rotto ogni schema di design tra le due ruote in tempi lontani.
L’obiettivo Italjet o meglio della Famiglia Tartarini, è sempre stato quello di “stare un passo avanti” rispetto al mercato, di creare emozioni nella ricerca di design anche estremi ma sempre originali.
Questo significa “uscire” da ogni appiattimento di design ormai molto standardizzato tra le Case tutte, cosa non sempre facile e quindi decisamente ambiziosa.
Lo sviluppo è andato avanti ed oggi, Dragster (in qualche modo erede legittimo di Formula), si avvale di una nuova idea per renderlo molto e sempre più vicino ad una moto.
Il Dovi protagonista in sella a Dragster
Andrea Dovizioso e Italjet hanno per questo siglato un accordo di collaborazione sue due fronti essenziali di sviluppo del veicolo da 125 e 200 cc che farà presto il suo debutto sul mercato. Il forlivese, pilota MotoGP, avrà un ruolo chiave sia nello sviluppo quanto nel setting finale di Dragster.
Il CEO di Italjet, Massimo Tartarini, spiega la presenza di Dovizioso qualche “chiave” per i test preproduzione dello scooter.
“Quando ho disegnato il nuovo Dragster, l’ho immaginato come una piccola superbike da utilizzare in città. Uno scooter capace di regalare la sensazione di una vera moto da pista.” commenta Tartarini “Desidero che Dragster esprima al meglio tutto il suo potenziale: per questo ho pensato di dovermi affidare a un protagonista incontrastato del Motorsport, un pilota celebre in tutto il mondo. Ho subito pensato ad Andrea, una persona che ho sempre ammirato, un professionista e un uomo capace di guardare oltre”.
Un autentico concentrato di adrenalina ed energia
Andrea Dovizioso racconta che: “Dragster è un concentrato di energia. Quando l’ho visto per la prima volta ne sono rimasto impressionato. Sono contento di poter contribuire con i tecnici alla messa a punto della ciclistica, del sistema frenante e del motore. Sono i dettagli a fare la differenza e in Dragster i dettagli sono molto curati”.
Dragster sarà disponibile in 50 Paesi
Dragster, che sarà disponibile in oltre 50 Paesi, può essere definito un urban SBK che, tra le altre cose, ha già vinto un importante riconoscimento in Indonesia, bacino immenso per Italjet. Mi riferisco al Motor Show 2021 IIMS a cui si aggiunge la rivista Forbes che l’ha giudicato tra i migliori veicolo per originalità di design.
Ed arrivano ordini anche dal Giappone, altro immenso bacino di riders. “i grandi players – spiega ancora Tartarini – si sono appiattiti su veicoli che ormai si assomigliano tutti, trascurando il fatto che i veri motociclisti scelgono di guidare la moto per le forti emozioni che regala. Noi, pur essendo una piccola realtà rispetto ai produttori mondiali, abbiamo deciso di realizzare un mezzo urbano diverso, fuori dagli schemi, sulla scia della tradizione di ITALJET. Al Dragster la parola scooter sta davvero molto stretta”.