Audi ha raggiunto obiettivi interessanti con il prototipo range extender RS Q e-tron, una revolution per la Dakar ed un risultato storico per il marchio
Per Audi è stata di fatto la prima volta, un qualcosa che non si dimentica. È stato un impegno durissimo per piloti e squadre ma, alla fine, sono arrivata quattro vittorie e ben dieci di tappa e tutto questo è un qualcosa di invidiabile se pensiamo che è solo l’esordio.
Audi ha quindi raggiunto obiettivi molto interessanti con il prototipo range extender RS Q e-tron, una vera revolution per la Dakar ed un risultato storico per il marchio dei cinque anelli.
24.000 km di inferno per una vettura allestita in soli 12 mesi
E sono stati 24.000 km d’inferno nel deserto saudita, tre volte la percorrenza effettuata nel corso dei test per una vettura allestita in tempi record (solo 12 mesi) per la sfida da giocare all’insegna di una delle più dure competizioni a motore.
L’innovativo concept tecnico introdotto nei rally raid da Audi RS Q e-tron, un unicum nel panorama del motorsport, si è dimostrato all’altezza del ruolo pionieristico affidatogli dal Brand, spiega Oliver Hoffmann, Membro del Board per lo sviluppo tecnico di Audi AG.
La trasmissione full electric, la batteria ad alto voltaggio e il sistema range extender hanno brillato per efficienza e performance. Per oltre quarant’anni, Audi ha introdotto tecnologie rivoluzionarie nel motorsport. Una propensione all’innovazione confermata alla Dakar, il raid più impegnativo all’affascinante al mondo.
Risultati che aprono nuove strade per Audi ai raid marathon
I tre prototipi elettrici Audi dotati di range extender hanno inaugurato la categoria T1 Ultimate, quella dedicata ai veicoli a ridotte emissioni. Ma è stato scritto un entusiasmante capitolo della storia marathon proprio grazie ai risultati ottenuti.
Stéphane Peterhansel, pilota più vittorioso alla Dakar con ben 14 successi, ha raccontato così l’esperienza al volante del prototipo Audi: Ho guidato molteplici vetture con configurazioni tecniche diverse, ma tra le dune Audi RS Q e-tron è semplicemente sensazionale. La trazione integrale quattro elettrica e l’eccezionale prontezza nell’erogazione della coppia sono ideali per il mio stile di guida.
Un grande Peterhansel che si è messo a disposizione della squadra
Il francese, insieme al navigatore Edouard Boulanger, ha acciuffato la decima tappa della Dakar, ma, nelle fasi iniziali della competizione, è stato costretto a rinunciare alla classifica a causa dell’impatto con una pietra, incidente che ha danneggiato irreparabilmente la sospensione posteriore sinistra.
Rientrato al bivacco fuori tempo massimo, si è preso una penalità che lo ha spostato a fondo della classifica. Da questo momento, “Mister Dakar” si è messo al servizio della squadra, supportandola se necessario.
E poi Carlos Sainz, che ha beneficiato dell’intervento del compagno di squadra durante la sesta e settima tappa, sostituendo le sospensioni con quelli del transalpino. Lo spagnolo ha scritto la storia nella terza tappa, portando per la prima volta Audi RS Q e-tron sul gradino più alto del podio.
Nel deserto dell’Arabia Saudita, i tre volte vincitori della Dakar sono risultati i più veloci lungo i 338 chilometri da Al Artawiya ad Al Qaisumah, con una straordinaria media di 138 km/h. Otto giorni dopo, “El Matador” si è ripetuto.
Nella seconda metà di tappa, le piste erano quelle tipiche della Dakar, con un’alternanza continua di sabbia, dune e rocce nascoste. La navigazione era tutt’altro che facile – ha raccontato Sainz. “Confrontandoci con gli ingegneri abbiamo affinato giorno dopo giorno il setup della vettura, rendendola sempre più competitiva.
Carlos Sainz, con all’attivo tre vittorie assolute alla Dakar, ha dovuto rinunciare alla conquista dell’edizione 2022 sin dalla seconda giornata di gara a causa di un roadbook impreciso che ha provocato problemi a molteplici concorrenti, perdendo 2 ore e 22 minuti che non gli hanno consentito di andare oltre il dodicesimo posto finale.
E stesse problematiche per Mattias Ekstrom, attardato di 1 ora e 45 minuti a causa della navigazione. I compagni di squadra mi hanno dato consigli preziosi – ha poi spiegato Ekström, due volte vincitore del DTM con Audi e campione del mondo Rallycross.
Ho migliorato costantemente il ritmo, sebbene le dune restino una sfida: un terreno al cospetto del quale Stéphane e Carlos vantano un’esperienza nettamente superiore. Io ho tentato di evitare problemi attaccando con giudizio”. Una tattica che ha consentito a Ekström di ottenere il miglior risultato finale tra i piloti Audi.
I 3 esemplari di Audi RS Q e-tron al via, iscritti sotto l’egida ufficiale Audi Sport, sono stati gestiti dal team Q Motorsport GmbH. La squadra di Sven Quandt vanta un’esperienza ultradecennale alla Dakar. “Sono grato ad Audi per averci coinvolti in questo ambizioso progetto che ha portato a esprimere prestazioni di riferimento” ha spiegato soddisfatto Sven Quandt, patron di Q Motorsport.
Ed infine la voce di Julius Seebach, Amministratore Delegato di Audi Sport GmbH e Responsabile delle attività sportive internazionali del Brand: “Audi ha conquistato 4 vittorie e 10 podi di tappa. Un risultato superiore a ogni aspettativa per una vettura al debutto.
Devo ringraziare la squadra presente in Arabia Saudita, ma anche quanti ci hanno supportato in tempo reale in Germania. La vittoria di Sainz già al terzo giorno ha scritto un nuovo capitolo della storia della Dakar. Audi è il primo costruttore al mondo a conquistare una tappa con un prototipo elettrico con range extender. A ciò si aggiunge un’eccellente prestazione di squadra.
La vittoria assoluta della prossima Dakar è il nostro nuovo obiettivo. Una volta rientrati faremo tesoro del know-how maturato, svilupperemo ulteriormente la vettura e la schiereremo al via di altre competizioni.
Ad Audi lancio una provocazione, ovvero la richiesta di poter provare questo prototipo legato alla magica sfida della Dakar, una gara unica al mondo con tanti risvolti tecnici ed umani.