Morelli vince in Sardegna, la prima vittoria assoluta di un pilota portatore di handicap, un risultato che fa grandissima forza a questi ragazzi ed alla loro irrefrenabile passione…
Ci voleva una trasferta in Sardegna per raggiungere un risultato storico, impronosticabile fino a qualche tempo fa e, trasversalmente a tutti gli sport praticabili, unico. Efrem Morelli ha vinto la seconda giornata del Baja Castiadas 500, in programma lo scorso 14 e 15 aprile in Sardegna: la sua è la prima vittoria di un pilota portatore di handicap in una competizione titolata FMI.
Il Campionato Italiano Baja 2012 si è aperto per lui con un secondo posto nella gara di sabato – un anello di quaranta chilometri da percorrere cinque volte – e si è concluso con la vittoria nella giornata successiva – con lo stesso anello da ripetere quattro volte. Morelli ha vinto la gara contro Silvestro Paris: durante il percorso lo ha raggiunto e superato, staccandolo di alcuni minuti. Dietro di loro, al terzo posto, è arrivato Stefano Biscontin, pilota del team MGM capitanato proprio da Paris, e autore di una gara sfortunata a causa di un problema tecnico che lo ha rallentato in partenza.
Ciliegina sulla torta, il terzo posto nella categoria marce – quinto assoluto – del team manager e pilota del team Garpez Andrea De Beni, ottimo corollario ad un weekend quasi perfetto. La perfezione sarebbe arrivata di certo senza il ritiro di Andrea nella prima giornata di gara, a causa di un problema elettrico. Le gare sono così, si sa, e in questo caso il collettivo è ciò che conta maggiormente. Il team, infatti, è stato premiato dal promoter Nicola Dutto, per la sua presenza alla prima gara del campionato, un trofeo nuovo, rinnovato proprio dalla formula proposta dall’organizzatore e realizzato in modo estremamente professionale.
La vittoria di Efrem, così come il terzo posto di Andrea, non sarebbero stati ottenuti senza la presenza del meccanico del team Franco Marchetto, della concessionaria quad Tecno4 di Buttigliera d’Asti (AT), che ha dominato le normali emergenze emerse in gara in modo splendido, dimostrando di conoscere a fondo vita, morte e miracoli dei mezzi dei due piloti: semplicemente fondamentale, senza di lui il successo non sarebbe arrivato.
Quello di Castiadas è un risultato storico, che si piazza nel punto più alto delle esperienze sportive del team e che rappresenta un’autentica pietra miliare per lo sport del quad, dei motori e non solo: vincere su piloti come quelli citati sopra è roba da campioni ed Efrem rientra in quella ristretta cerchia di piloti che si possono definire tali. La sfida di far entrare i disabili negli sport del quad, parificandoli a qualsiasi pilota in competizione, ha avuto in questa prova il suo suggello: non solo è possibile, ma qualche volta, come in questo caso, si può anche stare davanti a tutti.
“Il percorso è stato durissimo, l’ultima parte poi sembrava non finire mai e ho incontrato diverse difficoltà”, ha affermato Efrem a fine gara. “Se non avessi sostituito prima della partenza la slitta posteriore sotto il forcellone, probabilmente non avrei finito la gara. Il mezzo era perfetto e colgo l’occasione per ringraziare Diego Paggi di NoiQuiQuoQuad per avermelo preparato alla meglio. Senza Franco di Tecno4, poi, gli interventi in gara non sarebbero stati possibili e quindi il mio ringraziamento va anche a lui. Il percorso è stato intenso, molto vario e benché molto veloce, bisognava fare attenzione in diversi punti. Nelle sezioni lente, piene di pietre, è stato durissimo resistere fino alla fine perché la fatica saliva di metro in metro. E’ andata bene, alla fine, e sono contento così!”.
Più sfortunato Andrea, che ha collezionato un ritiro il primo giorno e si è rifatto nella seconda giornata: “Sabato, il computer gps multi-funzione che avevo montato al manubrio è andato in corto e ha azzerato la batteria. In un punto un po’ critico, per far passare un altro quad più veloce di me, ho spento il mezzo per errore e così non sono più riuscito a ripartire, ritirandomi. Domenica sono partito convinto di finire e così è stato, sono molto contento perché la stanchezza si è fatta sentire solo alla fine e quindi me la sono goduta per bene. Sono contento per Efrem, per me, per il team e per tutto il movimento: penso che un pezzetto di storia sia stata fatta, qui in Sardegna!”.