La nuova Beta RX 300 2T fa parte della RideAbility che l’Azienda di Rignano sull’Arno offre a tutti i piloti. Spicca il motore “quadro” ma sempre gestibile
Annunciato, atteso, nell’aria ma finalmente realtà. Il nuovo progetto Beta (in realtà la moto debuttò nella MXGP tre anni fa) arriva nel mondo del motocross e lo fa con una moto particolarmente interessante e decisamente “controcorrente”, pensando alla massiccia presenza ormai delle 4T su campi di gara.
La nuova Beta RX 300 2T (già disponibile) fa quindi parte della RideAbility che l’Azienda di Rignano sull’Arno offre orgogliosamente ai piloti. Il tema, legato a questo nome composto, ha un significato lineare e vede il pilota al centro della Art of RideAbility.
Quindi offrire una 2T potente ma gestibile, contemporanea e guidabilissima. Per la prima volta quindi, Beta approda nel motocross moderno anche se negli USA la RX 300 2T era stata già fotografata.
Ed in effetti la sua destinazione primaria era proprio il mercato statunitense come agile cross country ed oggi Beta torna nel segmento cross dopo un lunghissimo periodo ampiamente dedicato al solo enduro.
La RX 300 nel dettaglio tecnico: il motore
La prima cosa che salta subito all’occhio (oltre alle tubazioni di raffreddamento blu), sono le misure quadre del propulsore 2T con 72×72 mm (293 cc) riferito ad alesaggio e corsa, intervento che punta su circa 5 Cv in più e 1,5 Nm di coppia a 7000 giri rispetto alla versione enduro che, al contrario, vanta misure Super Quadre.
In virtù delle nuove quote, ecco che arrivano diversi diagrammi di distribuzione, un ratio di compressione più elevato (11,45:1) oltre al pistone bifascia dedicato e un carburatore Keihin PWK da 38 mm.
L’albero motore è stato alleggerito (sempre rispetto alla versione enduro) al fine di ottenere una più incisiva accelerazione agli alti regimi; l’elemento rotante è stato inserito ed alloggiato in nuovi carter motore.
La valvola allo scarico BPV vanta nuovo setting di apertura ma può essere come sempre regolata a piacimento dal pilota per mezzo del collaudato registro. Si aggiungono un diverso silenziatore più corto, la frizione con molle a tazza con regolazione del precarico su 3 posizioni.
La ciclistica adeguata al Motocross
Mono e forcella sono Kayaba, esattamente come sulla gamma enduro RR: ovviamente il setting è completamente diverso per il cross. La forcella da 48 mm vanta anche diversa geometria con corsa maggiore e steli più lunghi di 10 mm. Entrambe le sospensioni sono full regolation.
Il telaio della RX 300 2T non ha subito interventi rispetto alle versioni 2T enduro, anche se la moto appare subito più alta a causa della più lunga escursione. Il telaietto posteriore invece, è in composito.
Ruote da 21 e 19” gommate Michelin Starcross 6 mentre l’impianto frenante prevede marca Nissin e dischi da 260 e 240 mm e pinze flottanti. Altre caratteristiche del nuovo modello Cross sono il bottone accensione a destra e spegnimento a sinistra, un impianto elettrico “essenziale” con batteria al Litio.
Previste due mappe motore con Asciutto e Bagnato, selezionabili per mezzo del bottone collocato alle spalle del cannotto di sterzo. Ed infine l’aggressiva design grafico con i colori Racing Beta ed il cavalletto a corredo.