Chiara Fontanesi: sono pronta per vincere il Mondiale, lo desidero dopo il secondo posto nel 2011…
Chiara Fontanesi è pronta per dare l’assalto alla corona iridata del motocross Femminile. La diciottenne bionda di Parma, dopo il secondo posto dello scorso anno, è molto decisa a migliorare il risultato finale. Chiara Fontanesi, sguardo sveglio e simpatico, è la realtà italiana del mondiale cross femminile, pronto a scattare il 9 aprile da Valkenswaard. Non ha certo bisogno di presentazioni: nel 2011 è arrivata seconda nella serie iridata e se non avessero annullato le ultime due prove, chissà. Rimane il fatto che al terzo anno di mondiale è stata l’unica in grado di mettere in serio pericolo Stefy Laier, la campionessa in carica.
Chiara, è femminile al 100%: unghie lunghe e ben curate, capelli lunghi e sempre attenta all’abbigliamento. Ma anziché andare nei locali, come i coetanei, frequenta le piste… Quest’anno l’obiettivo è solo uno: vincere il mondiale. Parte per questo ed è motivata per riuscirci, racconta Chiara, maggiorenne da un mese… La più giovane pilota del cross femminile, 18 anni, è dunque pronta alla sfida in uno sport , per molti, non propriamente da ragazza.
Quando inizia la tua avventura su una moto da cross?
Sono salita per la prima volta in moto all’età di 2 anni e mezzo e da allora non sono più scesa. Ho poi cominciato a correre e a vincere. Mi piace il Motocross e ora assorbe tutte le mie energie.
Quanto è importante il loro supporto nella tua carriera?
I miei sono la base di tutto. Mi seguono da sempre e per me sarebbe difficile fare una gara senza loro, specialmente senza mio papà: conosce ogni minimo dettaglio e purtroppo o per fortuna se non ci fosse lui alle gare, ovviamente quelle titolate, sarebbe come correre senza una ruota. Il supporto di tutta la mia famiglia è davvero importante per me!
Curi molto il tuo aspetto…
Mi piace vestirmi bene, mettere i tacchi e curarmi. Sfatiamo il mito che le donne che corrono devono essere maschiacci. Siamo anche noi ragazze. Solo che io alla discoteca preferisco correre in moto e vincere”.
Moto preparata dal Team Rinaldi
Anche per il 2012 Chiara sarà in sella alla Yamaha, portata in pista dal team di famiglia, Fonta MX, e preparata dal team Rinaldi. Una YZ 250 ufficiale per tentare la conquista del trono iridato.
Quali migliorie sulla moto 2012?
Rispetto allo scorso anno la mia moto è migliorata tanto, sia nell’erogazione del motore che nelle sospensioni. Il team Rinaldi e la Yamaha Europa hanno fatto un gran lavoro e da parte mia cercherò di dare il massimo.
Per preparare la prima gara della stagione, sull’insidiosa sabbia di Valkenswaard, la Fontanesi ha passato un periodo in Belgio ad allenarsi, per poi ritornare in Italia e vincere la prima prova dell’italiano femminile, disputata il 1 aprile a Mantova.
Hai trascorso un periodo in Belgio per allenarti…
Mi sono allenata bene in questo periodo e mi sento in forma. L’infortunio al braccio patito a inizio anno è passato e sono pronta per iniziare il mondiale. Domenica sono tornata in Italia per difendere il numero 1 nell’italiano ed è andata bene. Ho vinto entrambe le manche facendo segnare buoni tempi. Sono soddisfatta del lavoro svolto e ora in questi ultimi giorni prima della gara olandese mi allenerò ancora sulla sabbia.
Cosa ti aspetti dalla gara di Valkenswaard?
Difficile dire cosa ci si aspetta, ma una cosa è certa: voglio dare il massimo su di una pista a me favorevole. Quindi aspetto solo di vedere cosa succede…
Cosa significa per te la moto, perché l’hai scelta, visto che sei anche brava nella ginnastica? Ed il tuo sogno nel cassetto?.
Quando ancora ero alle elementari praticavo ginnastica artistica a livello agonistico, ogni mio giorno era impegnato a 360 gradi. Uscivo da scuola facevo allenamento in moto e poi in palestra fino alle 9 di sera. Non era facile sostenere quel ritmo, così ho scelto la cosa che mi piaceva di più, che mi veniva meglio e soprattutto che mi differenziava da tutte le altre ragazze, la moto. Ogni giorno che passava mi piaceva sempre di più. Per gioco o per scherzo ora vado in moto come se fosse una cosa normale. Per me il motocross è come una medicina senza la quale non potrei vivere. Mi diverto e faccio quello che più mi piace e soprattutto mi rende felice! Credo che il motocross sia davvero tutto.