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    CIV Junior Round 1, Martin#47 in progress

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    Il CIV Junior 2022 parte da Magione: SPEED PROJECT e Martin Alberto Galiuto#47  acciuffano un ottimo 10° posto in Gara 2. Il margine di crescita è ampio per essere davanti

    Il CIV Junior 2022 è partito da Magione con il Round 1, Campionato che si annuncia già molto agguerrito. SPEED PROJECT e Martin Alberto Galiuto #47 nella Ohvale GP0 160 MiniGP Italy Series, affronteranno la nuova sfida con l’arrivo del nuovo tecnico, dopo le vicissitudini prestagionali.

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    Un fine settimana decisamente intenso, tanto lavoro al box e tanto in pista, con la telemetria, per cercare il miglior risultato su un circuito molto veloce dove Martin ha girato realmente pochissimo. La novità della nuova moto, delle nuove gomme Pirelli e della categoria 10”, hanno concentrato tante emozioni nei tre giorni di presenza qui a Magione.

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    Martin ha nuovamente dimostrato capacità al di là del risultato fine a sé stesso. E poi i problemi alla frizione del sabato, la caduta, la tensione, hanno messo sotto pressione Martin e tutti noi.

    Ma, alla fine, ha vinto l’essere tattici, il pensare, ha vinto la messa a punto della moto e lo sfruttare al meglio ogni cm di pista.

    Tanto lavoro al box poi trasferito in pista. Un’eccellente partenza in Gara 2, miglioramenti netti turno dopo turno ed una più attenta gestione della moto, hanno condotto a risultati concreti ma soprattutto incoraggianti per le prossime gare.

    L’obiettivo è di fatto più che chiaro come spiega lo stesso Martinator:Con forza, umiltà ma soprattutto grinta andremo avanti, miglioreremo ancora e riusciremo ad essere davanti

    Andrea Di Marcantonio/Manager Speed Project

    Sono tante le cose da raccontare ed approfondire. Primo appuntamento della stagione 2022, nuova categoria, nuova moto, la tensione, un nuovo stile di guida e molto altro. E soprattutto le nuove coperture Pirelli, ancora da comprendere a fondo. Tante cose da imparare, su cui confrontarsi in pista, soprattutto con sé stesso ma, soprattutto, l’idea di campionato denso di sfide per il nostro tostissimo Martin.

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    Complessivamente, il Round 1 di Magione si è concluso con soddisfazione per Speed Project. Prima di entrare nelle mie considerazione post gara però, sono doverosi alcuni chiarimenti. Il percorso per arrivare alla prima gara non è stato facile.

    La scelta fatta alla fine della stagione 2021, vedeva Martin inserito nel Team bierreti per questa nuova avventura in sella alla Ohvale GP0 160. Ma, dopo alcune vicissitudini, abbiamo constatato che questa non sarebbe stata la scelta giusta.

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    La motivazione sta nel fatto che avevamo verificato una “diversa interpretazione” del lavoro tecnico da svolgere e portare avanti, nonché una gestione generale diversa rispetto allo standard da noi richiesto.

    Una scelta difficile presa a venti giorni dalla prima gara che però era irrinunciabile per una tranquillità tecnica, del pilota e di gestione della moto oltre che della stagione. Scelta rischiosa ma anche decisamente coraggiosa. Ci tengo a sottolineare che Speed Project e la famiglia di Martin hanno fatto una scelta forte, preferendo alla fine la qualità alla quantità.

    Alla luce di tutto questo, siamo arrivati al pelo della prima gara con un nuovo tecnico, Andrea Mantovani della Stop&Go, che ha dovuto integrarsi rapidamente. Tanto lavoro anche per lui nel capire, osservare, leggere ed ascoltare Martin.

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    Alla fine, il fine settimana del Round 1, ha svelato molti dei lati positivi di Martin che conosciamo bene. Complessivamente abbiamo raccolto un 11° posto nelle libere, un 7° posto in Q1, un 11° posto nella Q2, un 27° posto in Gara1 dopo una caduta incolpevole ed un eccellente 10° posto in Gara2. In classifica generale Martin si trova oggi al 12° posto assoluto.

    Martin, sempre determinato, ha superato un iniziale e comprensibile nervosismo, reagendo bene ed in fretta alle nuove regole della MiniGP. Si è messo a lavorare per capire come mettersi a posto la moto ed ha canalizzato le sue idee e risorse per le due gare della giornata.

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    Continua a dimostrare tanta maturità interiore oltre che agonistica anche se c’è ancora da lavorare per una maggiore malizia oltre che per “aggredire” maggiormente la pista e quindi i suoi 30 avversari nell’agguerrita Ohvale GP0 160 Italy Series.

    La testa di Martin lavora sempre. Pensa, riflette, anticipa con determinazione le strategie, corregge se necessario e mette in pratica. Dalla minimoto alla ruota da 10”, il passo non è breve, perché si porta dietro tutta una serie di automatismi che non hai ancora dentro e che quindi devi apprendere rapidamente se vuoi stare con i primi. Un obiettivo alla sua portata ed alla portata del suo talento affilato.

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    Magione, infine, è una pista molto veloce per le Ohvale e quindi difficile sotto alcuni aspetti. Dalla messa a punto della carburazione alla scelta del rapporto corretto per uscire dalle curve con spinta senza perdere un buon allungo. Dalla prossima gara però, le cose cambieranno e si andrà verso circuiti più guidati, dove Martinator potrà fare la differenza ma, soprattutto, crescere ancora.

    LA PAROLA A MARTINATOR #47

    La frase top di Martin a Magione: “Con forza, umiltà e grinta andremo avanti e miglioreremo ancora e riusciremo ad essere davanti. Tutti insieme”.

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    Martin due parole sulle libere del venerdì pre-gara

    Le libere a dire la verità sono iniziate un po’ male. Era la prima gara della stagione 2022 ma, soprattutto per me, è stato l’inizio di una nuova esperienza in sella alla Ohvale GP0 160 con ruota da 10”. Per questo ero agitato, cosa che mi ha mandato un filino in crisi per poi cadere all’inizio dell’ultimo dei turni disponibili a causa di una buca.

    La moto è stata messa a posto in fretta e furia per entrare nelle FP2, entrata che mi è servita per capire se la moto era a posto. Poi, nella FP3, è andata bene e sono sceso di due decimi dal mio best lap, questo significava che avrei potuto abbassare ancora il mio tempo.

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    E poi sono arrivati i turni di FP del sabato

    Visti i tempi del venerdì, nelle FP di sabato era importante capire il passo e le condizioni della pista al mattino. Il passo era costante e questo mi ha reso sereno. Ma rimaneva un punto in cui dovevo migliorare, ovvero tra la curva 6 e la 7, area dove c’erano molte buche specie sul curvone.

    Questa condizione non mi permetteva di esprimermi nella velocità per riuscire a raggiungere il livello dei primi. Al box ci siamo confrontati ed abbiamo stabilito che avremmo proseguito step by step, come sempre, perché eravamo sicuri che i tempi sarebbero scesi.

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    Pian piano poi, questo è accaduto alla fine. In FP2 da un tempo di 28”8 del venerdì, siamo scesi fino a 27”5, un ottimo tempo direi. Importante era mantenere quel tempo e cercare di abbassarlo per inseguire i più veloci. Il cambio del tecnico in tal senso è stato molto utile. Con Andrea Mantovani mi trovo bene e riesco ad esprimere tutto ed essere capito, cosa molto per importante.

    Parliamo della Q1, le prime vere qualifiche 2022

    Per la Q1 sono partito con gomme nuove ma, al primo giro, ci sono state subito due o tre cadute nel secondo e quarto settore, cosa che mi ha permesso di pulirle bene ed in fretta. Alla fine è andata bene, con un 27 netto, che ho fatto praticamente da solo e con una sola scia e che, oltretutto, non ho potuto sfruttare a causa di un pilota più lento che mi ha rallentato. Questo non mi ha permesso di abbassare il tempo ma, comunque, ho chiuso con il settimo tempo, ovvero dentro la top ten, il nostro obiettivo.

    E la Q2 invece?

    Ovviamente l’obiettivo della Q2 era raggiungere i più veloci. Il mio passo era costante tra il 27 ed il 27,5. Prima dell’ultimo giro, guardando il mio MyChron, mi sono detto che avevo questa frazione per migliorare, visto che dal muretto mi segnalavano che ero in undicesima posizione.

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    Ma questo non ti bastava…

    Esatto, il mio morale mi diceva che questo non andava bene per me, quindi, ho dato tutto all’ultimo giro e sono riuscito ad abbassare il tempo di mezzo secondo. Quindi ho capito che ero andato forte nel primo e secondo settore e questo significava girare sotto al tempo precedente.

    Cosa buona è stata la scia di un altro pilota che però non sono riuscito a passare perché mi ostacolava ed allora ho deciso di attaccarlo alla curva successiva. Però, questo pilota, non ha rispettato le regole del briefing e me lo sono trovato nel centro della traiettoria …

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    E domenica warp-up e poi Gara 1

    Per me non era essenziale questo warm-up. Dovevamo solo capire se la moto era a posto dopo la caduta del giorno prima. Ho chiuso in quattordicesima posizione questa frazione prima della gara, ad un secondo e mezzo dal primo.

    In Gara 1 non sono partito benissimo, ma sono arrivato in staccata alla prima curva con la stessa posizione della partenza. Ero incollato al gruppetto di testa, solo che due piloti alle mie spalle hanno preso la mia scia e siamo andati un filino lunghi tutti e tre, cosa che poi ci ha diviso ulteriormente.

    Hai usato la testa però e meno l’emotività!

    Si, mi trovavo nel secondo gruppo di piloti. Ad ogni singolo giro, ho ragionato con la testa, visto che le possibilità di prendere i primi sarebbe stata difficile. Sapevo che dovevo mantenere la posizione ma, allo stesso tempo, ho fatto passare due piloti per non fargli sfruttare la mia scia ma, al contrario, sfruttarla io al momento giusto.

    Sono stato passato in staccata, anche se, dal curvone alla curva Sperello, sapevo che ne avevo di più rispetto a loro. Ho quindi tentato la staccata, metto la ruota davanti ad uno dei due piloti ma lui mi taglia la strada. Finiamo in terra entrambi ed alla fine ho comunque chiuso la gara al 27° posto.

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    Ed infine Gara 2, una gran bella gara Martin!

    In Gara 2 ho davvero azzeccato una super partenza! Dalla posizione 11 sono passato alla 7. Sono rimasto in quella posizione per un po’, battagliando poi tra la settima e la decima posizione ma alla curva 8 stavo per cadere perché scivolavo sulla moto e sono andato lungo.

    Peccato perché mi trovavo dietro al gruppetto dei primi e ci credevo davvero, avrei potuto sfruttare la scia e battagliare visto che avevo un buon motore da gestire. Ma con quel lungo, mi sono trovato in solitaria. Dietro, intanto si avvicina il secondo gruppetto ed ho deciso di fare una pazzia ed ho tentato la fuga ed ho martellato come un fabbro per scappare.

    Alla fine, sono andato meglio rispetto a come ero partito con un ottimo decimo posto a fine gara! Per questo voglio ringraziare la mia famiglia, il nuovo tecnico Andrea Mantovani e te Andrea con il tuo Speed Project, tutto l’insieme mi ha fatto crescere ancora. Sono fiducioso per il futuro, aspetto il Round 2 a Ortona il 5 giugno…

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     Sei contento nel complesso della prima gara?

    Da un lato sono soddisfatto, dall’altro meno. Sono comunque certo che si impara tanto dagli errori questo è certo ed ho capito molte cose. Cercherò di stare vicino ai più veloci dalla prossima gara, perché so bene che con forza, umiltà e grinta andremo avanti e miglioreremo ancora e riusciremo ad essere davanti. Tutti insieme!

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    Monogomma Pirelli: Massimiliano Damiani/Racing Manager Italia Pirelli

    Primo fine settimana per Pirelli nel CIV Junior con il debutto della nostra nuova copertura Diablo SBK SC1 10 e 12”. Un vero successo per noi sia per i tempi registrati in pista quanto per i risultati, soprattutto se parliamo della costanza di rendimento del nuovo pneumatico. Gare molto belle ed agguerrite qui nel CIV Junior, zero problemi con le gomme e quindi direi bilancio più che positivo per Pirelli.

    Due domande a papà Gaetano

    Un giudizio complessivo su questi due giorni

    Bisogna resettare tutto questa è una nuova categoria. Dobbiamo quindi partire da zero su ogni meccanismo acquisito nelle minimoto 2T. Qui si corre con ruote da 10” e circuiti veloci ed impegnativi e mancano ovviamente un po’ di malizia ed esperienza per Martin ma anche l’automatismo sulla nuova moto.

    In primis sfruttare le scie ad esempio. Per vari motivi siamo arrivati un po’ in ritardo sulla preparazione ed è quindi mancata una continuità assicurata da una squadra con tutte le logiche che ne conseguono.

    Martin riesce sempre ad ottimizzare quello che c’è però

    Direi di sì. Nonostante tutte le problematiche e vicissitudini, ritengo che Martin sia riuscito ad ottenere il massimo dalla situazione. Con 31 piloti in pista, alcuni ripetenti e piloti che fanno parte di progetti da parte della Federazione, non abbiamo fatto poi così male ed è stato un buon banco prova per tutti noi. Tutto è esperienza ed a Magione è stata una bella prova di carattere. Direi superata molto bene.

    Martin sta imparando ad affrontare tutto in modo maturo rispetto alle Minimoto.  Ritrovo sempre le sue caratteristiche, come la determinazione, la grinta, la voglia di imparare. Con il poco tempo che abbiamo avuto a disposizione, con la preparazione che è mancata, con la scarsa possibilità di provare su circuiti veloci, direi che sta già dando il 100%.

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    Andrea Mantovani/tecnico Stop&Go

    Fin dal primo momento ho compreso la determinazione di questo bambino. È molto attento alle indicazioni tecniche fornite e dimostra voglia di imparare. Questo è il concentrato delle tre giornate qui a Magione. Martin aveva girato davvero pochissimo ma i miglioramenti si sono visti turno dopo turno ed osservando la telemetria, step by step ho notato il suo miglioramento. È un buon pilota ed alleato che comprende gli aspetti di questo sport e sa dare indicazioni precise, cosa che poi fa lavorare meglio il tecnico.

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    Certamente sapevamo che Magione sarebbe stata la pista a noi più sfavorevole. Abbiamo avuto anche un problema tecnico alla frizione il sabato che ci ha portato via del tempo prezioso. Siamo soddisfatti del lavoro fatto con le nuove Pirelli, con la carburazione ed il setting della moto. Arriveranno piste più congegnali a Martin, quelle dove riuscirà a girare da solo e fare la differenza.

    Ed infine, concordo con te sul fatto che Martin ha talento ed è una buona base per farlo crescere con grandi margini di miglioramento. Ho deciso di accettare neli seguirlo tecnicamente, riconosco del talento in lui.

    Ho capito il suo potenziale anche se al momento manca di malizia in autodromo e quindi esperienza, ma sono certo che lavorando tutti insieme, potrà fare bene da qui a fine stagione 2022. A Magione abbiamo messo il primo mattoncino per la crescita di Martin in questa nuova sfida della MiniGP Italy Series.

    CIV JUNIOR – ROUND 2

    5 giugno: Circuito Internazionale di Ortona – (circuitointernazionaledabruzzo.it)

     

    FORD PUMA ST e SPEED PROJECT – PERFORMANCE PARTNERSHIP

    SPEED PROJECT E Ford Italia, insieme nella grande scommessa del CIV Junior 2022. Le vetture Ford Performance saranno con noi nel fine settimana di gare per l’intera stagione. Iniziamo questo percorso tra i cordoli con PUMA ST, 200 Cv netti espressi dal motore EcoBoost 1.5 turbo capace di un 0-100 km/h in appena 6,7”.

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    Prestazioni top grazie soprattutto alla possibilità di “scaricare a terra” tutta la sua potenza. Ma soprattutto trasferire in modo omogeneo l’elevata coppia del tre cilindri Ford Performance da 320 Nm di coppia. Merito del differenziale meccanico LSD che si sposa alla perfezione con la maggiore rigidità torsionale, superiore del 40% rispetto a PUMA Std.

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    Ed ancora baricentro più alto, molle con “K” rinforzato ed ammortizzatori dedicati alle massime performance. Vettura incollata a terra, sterzo tagliente ed una reattività da fare invidia.

    Questa è PUMA ST, forte di un incremento del 25% se parliamo di potenza frenante, ovvero avere letteralmente tra le mani la vettura in ogni condizione. E spicca il concetto di twist-beam supportato anche da specifici ammortizzatori e barra di rollio dedicata. E lo sterzo, anche lui, ha subito un’evoluzione sportiva con il 25% in più se parliamo di reattività.

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    Chicca di PUMA ST inoltre è il sistema Torque Vectoring Control, che agisce sui freni per un miglior controllo della velocità di rotazione tra le ruote interne alla curva. E questo su asciutto quanto sul bagnato.

    L’idea di un baricentro più alto ha influenzato la rivisitazione della piattaforma B-car Ford: in tal senso, la rigidità delle sospensioni posteriori è stata aumentata fino a 2000 Nm/gradi, ovvero il 40% in più rispetto a Fiesta ST e di ben il 50% rispetto a PUMA STD.

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    E la barra antirollio posteriore da 28 mm è integrata nel telaio, mentre l’anteriore– con schema McPherson – è da 24 mm.

    I nuovi ammortizzatori Hitachi a smorzamento progressivo, montano molle definite “irregolari/direzionabili”, ovvero ottenere un posteriore molto reattivo, grazie al sistema con ponte torcente, soluzione che “direziona” le forze laterali direttamente sulle molle, per una maggiore rigidità del telaio.

    E l’impianto frenante è stato adeguato alle staccate brutali con cui aggredire la pista: davanti sono stati montati dischi da 325 mm mentre dietro sono da 271 mm e questo significa decelerazioni potenti ma, soprattutto, costanti giro dopo giro.

    Nella prossima puntata del Round 2 del CIV Junior del 5 giugno a Ortona, parleremo nel dettaglio tecnico del propulsore EcoBoost 1.5.

    (Foto Lorenzo Palloni, si ringrazia Ford Italia)

    Andrea Di Marcantonio
    Andrea Di Marcantoniohttps://www.performancemag.it
    “Non è facile racchiudere quasi trent’anni di passione in poche righe. Lo è invece quello stimolo quotidiano e continuo che mi porta in sella alle moto ed a bordo delle quattro ruote, su strada quanto in pista. Senza dimenticare tutto ciò che compone il mondo dei motori, mondo dalle mille sfaccettature… Ed è proprio questa passione che alimenta e mi fa “capire” ed “interpretare” i veicoli che provo in una chiave di lettura tecnica e completa oltre che diversa. Punto sulla qualità e l’approfondimento testuale oltre che sull’impatto fotografico delle prove. Al mio fianco Giuseppe Cardillo e Lorenzo Palloni, fotografi ma, soprattutto, “compagni di viaggio” in questa avventura che parla di performance. Con loro, il videomaker Andrea Rivabene. Importante è il modo diverso di raccontare le prove, abbinata alla ricerca delle migliori location. E poi i progetti legati ai giovanissimi talenti con PROGETTO MX dedicato al motocross e SPEED PROJECT, dedicato al mondo della Velocità. Siamo l'unica testata italiana a costruire progetti per i giovani a cui offriamo un team collaudato e tutta la mia esperienza sul campo. Insomma un impegno a 360°, perchè PERFORMANCEMAG.IT è tutto questo!”

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