Ci ha lasciato per sempre, per un male incurabile, Daniele Barbero, uno dei piloti di punta del motociclismo paralimpico internazionale
La vita è spesso durissima con chi ha già “pagato” un dazio enorme. Questa notte se n’è andato un “pezzo essenziale” di cosa significhi essere forte in un ambiente, quello dei Disabii, che spesso ha già un carico pesante sulle proprie spalle.
Daniele Barbero era e rimarrà una colonna portante del motociclismo paralampico e non solo. Soprattutto era una persona umana, generosa e che viveva tutto al 100%. Spesso ci chiediamo perchè alcune persone debbano avere sempre un conto aperto con la vita, con il proprio destino e la risposta, ancor più spesso, non esiste.
Daniele era un vero Gentleman, un pilota dalle straordinarie capacità umane e sportive, che in questi anni era entrato nel cuore di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Un vero appassionato coriaceo e determinato nel seguire il suo cuore quando parliamo di uno sport che lo aveva coinvolto al 100%. I suoi amici (e non solo quelli della onlus Diversamente Disabili) sono sconvolti ma in loro rimane quel vivo ricordo di chi fosse davvero.
“In moto sono libero dalla mia disabilità, questo mi dà forza per vivere e penso che tutti i nostri ragazzi vivano l’esplosione della vita dentro. Essere padrone di sé stesso dà obiettivi e forza, questo è trasmissibile”. Questo era Daniele!
Tra i suoi successi sportivi ci piace ricordare la sua vittoria a Le Mans nel 2017 all’interno della MotoGP, dove ha trionfato nella gara internazionale della Handy Race davanti a 100.000 spettatori. Daniele, inoltre, è stato anche il primo pilota paralimpico a partecipare alla leggendaria 24 Ore di Le Mans.
Sport sì, ma non solo
Daniele è stato fondamentale per far crescere tutto il movimento promosso dalla Onlus Di.Di.Diversamente Disabili, la sua vera seconda famiglia. Coinvolto in prima persona nei progetti di educazione stradale nelle scuole, nelle giornate di moto terapia dove ha regalato sorrisi ed emozioni uniche ai ragazzi che ha portato in sella con sé, è diventato tra i primi Istruttori Federali con una disabilità per le nostre attività di formazione.
“Ci porteremo sempre il tuo sorriso Daniele, i tuoi insegnamenti, la tua caparbietà, la tua gentilezza. Corri veloce e libero ora, sarai sempre in sella con noi”.
Così lo ricordano i suoi amici ed anche noi… Ciao DANIELE