Si è svolta oggi sul circuito romano la prima edizione del «DI.DI. Day», una giornata in pista con i campioni per portare come passeggeri gli appassionati diversamente abili. In pista anche i piloti Michel Fabrizio, Lucio Cecchinello e Letizia Marchetti…
Pasquetta all’insegna della solidarietà, per regalare un sorriso a chi sogna di andare in moto da una vita ma non può farlo per via di una qualche disabilità fisica. E’ questo lo spirito con cui si è svolta la prima edizione del “Di.Di.Day”, evento organizzato sulla pista di Vallelunga dalla Onlus Diversamente Disabili in collaborazione con Ideal Gomme Bridgestone Italia, presente con Daniela Martinez.
Nel paddock, fin dalla mattina, grandi ospiti e tanti ragazzi ansiosi di salire in sella. Madrina della Onlus l’atleta paralimpica Annalisa Minetti, che in questa Pasquetta ha voluto dare con la sua presenza un importante sostegno all’associazione Diversamente Disabili.
“Lo sport fa brillare, e io voglio essere la vostra luce” così ha esordito ieri mattina Annalisa Minetti, al microfono nel paddock di Vallelunga. Poi i motori hanno taciuto, perché con la sua voce gentile e potente, melodiosa e calda, Annalisa ha iniziato a intonare una delle sue canzoni più note, “Ho bisogno di te”, che ha dedicato a Emanuele Cassani, il pilota che è venuto a mancare a seguito del brutto incidente in partenza a Misano, domenica scorsa, durante il primo round della Bridgestone Champions Challenge.
Dopo la canzone “Il cielo dentro me”, Annalisa ha fatto una pausa per parlare con il numeroso pubblico. “Non era il buio che mi spaventava ma la paura di non poter essere luce per chi mi vedeva. Correndo nei 1.500 metri di Londra ho sentito di essere luce per chi non aveva più voglia di vedere la vita sotto un aspetto positivo. Ho insegnato che si può vedere anche con gli occhi del cuore. Ed è così che è nata ‘In volo'”, canzone che Annalisa ha subito intonato, per poi concludere con uno dei brani più famosi: “Con te o senza di te”, con cui ha vinto il festival di Sanremo nel 1998. Un piccolo concerto, ma un grande regalo per il pubblico presente.
La bontà dell’iniziativa ha coinvolto grossi nomi del panorama delle due ruote, che non hanno voluto mancare l’opportunità di portare in moto come passeggeri ragazzi non vedenti o addirittura paraplegici.
Sono intervenuti Michel Fabrizio, alfiere della Kawasaki con il Team Grillini nel mondiale Superbike, Fabio Massei, che quest’anno corre nella Coppa del Mondo Superstock 1000 con la Ducati del Team EAB Racing, Letizia Marchetti, che lo scorso anno si è aggiudicata il National Trophy relegando alle sue spalle una fitta compagine di avversari, Vinicio Bogani, che alcuni anni fa ha conquistato tre titoli italiani e un terzo posto all’europeo, l’istruttore federale Enrico Zampognini e la campionessa europea del 2006 Chiara Valentini. Il Di.Di. Day ha segnato anche il rientro in pista come pilota di Lucio Cecchinello, per anni protagonista del motomondiale, dove attualmente è team manager della squadra LCR. Presente anche il team manager del Mondiale Superbike Genesio Bevilacqua, che ha messo a disposizione due biglietti per la tappa iridata di Misano, che sono stati estratti a sorte in una lotteria.
Per tre ore, ACI Vallelunga ha riservato il circuito esclusivamente alla Onlus DI.DI., che ha portato in pista come passeggeri decine di ragazzi diversamente abili, in sella alle moto messe a disposizione da Honda Italia. Una maratona di solidarietà alla quale un contributo sostanziali è stato dato da Bridgestone e Ideal Gomme, organizzatori della Bridgestone Champions Challenge nella quale corrono i piloti del Team Di.Di.: intervenuti con il bilico delle grandi occasioni, hanno “gommato” tutte le moto in pista, allestendo anche la struttura per il concerto di Annalisa Minetti. Un importante apporto è arrivato anche da Vircos e Spidi, per l’abbigliamento tecnico, e dai Motoclub Scoordinati e Solidarietà Bikers.
“Gli impegni sociali mi coinvolgono sempre molto”, ha detto Michel Fabrizio, che lo scorso anno ha corso con un casco dedicato alla bambina Sofia per sostenere la cura con le cellule staminali. «Oggi ho portato in pista persone che in moto non possono andare e il loro sorriso quando si sono tolti il casco è stata la più grande ricompensa”. Michel ha anche donato all’associazione un paio di suoi stivali, da mettere all’asta per beneficenza.
“Oggi mi sono preoccupato quando ho sentito uno dei miei passeggeri che urlava sotto il casco… – ha raccontato Lucio Cecchinello -. Ho rallentato e gli ho chiesto se c’erano problemi. Sapete cosa mi ha risposto? Che urlava per la gioia, e mi ha chiesto di andare ancora più forte”,
“Sono tornato in moto dopo dodici anni”, ha dichiarato Massimo Mancini, 57 anni, che ha perso l’uso delle gambe per un incidente in moto. “Non pensavo che un giorno sarei tornato in sella. Ed è stato come lo immaginavo nel più bello dei miei sogni”.
“Tanta fatica per organizzarlo ma grandi emozioni per questo Di.Di.Day – ha commentato Emiliano Malagoli, presidente della Onlus -. E’ bellissimo vedere che la moto può diventare un mezzo per ritrovare il sorriso e, come dice Annalisa Minetti, scoprire che nella vita tutto è possibile”.
“Sono entusiasta di supportare la Onlus Di.Di – ha detto Daniela Martinez, Responsabile Comunicazione Bridgestone Italia – per il grande spirito di solidarietà che contraddistingue le loro iniziative. Hanno veramente una forza straordinaria”.
“Veniamo da una settimana difficile, soprattutto perché siamo provati da quanto è accaduto a Emanuele Cassani nel primo round del nostro trofeo a Misano – spiega Luca Raggi, responsabile del racing service di Bridgestone Moto Italia, organizzatore del trofeo monogomma -. Ma non potevamo mancare a questo importante appuntamento, perché il motociclismo è anche uno straordinario mezzo di aggregazione e racchiude in sé importanti valori sociali”.
In occasione della giornata di Vallelunga, è stata presentata anche la “Di.Di.Bike”: una Honda NC700S, primo prototipo di moto adatto a persone con problemi agli arti inferiori /paraplegiche. La moto è stata realizzata in collaborazione con Honda Italia e con HandyTech, l’azienda astigiana che ha recentemente adattato una KTM per consentire di tornare a correre al pilota endurista Nicola Dutto, divenuto paraplegico a seguito di un incidente in gara nel 2010. Tester d’eccezione, Marco D’Ercole, un ragazzo che ha perso entrambe le gambe in un incidente automobilistico, visibilmente emozionato per il suo ritorno in moto.