Enea Bastianini chiude positivamente i primi test in Qatar. Confidenza che aumenta, emozioni in sella alla MotoGP e ambizione. Ed il 10 marzo di nuovo in pista
Sorridente, aperto, sicuro di sé. Con questo atteggiamento, Enea Bastianini chiude la prima “puntata” dei test in Qatar. Bilancio positivo e confidenza che migliora ad ogni ingresso in pista, merito del talento di Enea e di una squadra che gli è tutta attorno e sempre presente.
La MotoGP, quindi, non impressiona Enea ma, al contrario, lo gasa un sacco per quello che verrà. Nei giorni di test il pilota del Team Ducati Esponsorama ha iniziato a prendere confidenza con la potenza, la grande accelerazione e la velocità nei cambi di direzione che solo una MotoGP può regalare. Questo ha significato entrare in contatto, in modo graduale ma deciso, con un motore potente ed un’elettronica sopraffina oltre che con le performance delle coperture Michelin.
Enea si riscopre forte in staccata e si rivela il migliore dei Rookie in pista. Ma lui lavora e pensa a come migliorare ulteriormente se stesso per arrivare ad essere una cosa sola con la sua moto. Piace quando esprime il divertimento di guidare la MotoGP e lascia trasparire di saperla lunga su quello che verrà, traduzione reale scoprire le proprie carte man mano… Quello dell’apprendistato in sella alla MotoGP ha un suo tempo “biologico”, ma Bastianini imparare bene ed in fretta.
Ecco, quindi, le sue impressioni legate ai giorni dei test, un riassunto, un mix di emozioni temporali, sensazioni e idee su come e cosa funziona la MotoGP ma, soprattutto, come pensare ma soprattutto affrontare i prossimi test del 10/12 marzo con una maggiore consapevolezza nella ricerca di una guida più rilassata, elemento essenziale per Enea al fine di sfruttare al massimo il “materiale tecnico” che avrà a disposizione.
Imparare a gestire le energie per guidare la MotoGP
Questa giornata è stata decisamente positiva. Ho imparato molto seguendo qualche pilota più esperto di me, ma è chiaro che devo ancora gestire meglio le energie. Sono ancora un po’ macchinoso sulla moto e non riesco ancora a fare ciò che voglio, anche se questo è solo il secondo giorno di test per me.
Il punto di forza di Enea? La staccata
Nel test di domani cercheremo di lavorare sul setup della moto oltre che sulla posizione in sella. Certamente, uno dei miei punti forti, è la staccata e riesco a frenare più o meno come i piloti Ducati più esperti ma devo migliorare ancora la mia uscita di curva.
Acquisire sempre più fiducia con la moto
Il bilancio di questi test è buono e mi ritengo soddisfatto. Abbiamo lavorato molto bene ed ho iniziato a capire la moto che certo semplice non è… Ovviamente il livello è molto alto e quindi dovremo continuare a lavorare in modo attento così come abbiamo fatto fin qui. Per me era importante acquisire sempre più fiducia e così è stato fatto e quindi obiettivo raggiunto.
Tanta potenza da gestire, l’abitudine graduale alla velocità della MotoGP
Guidare una MotoGP è andata ben oltre le mie aspettative perché non mi aspettavo tutta questa potenza ma, soprattutto, la velocità nei cambi di marcia. È tutto veramente gustoso ma è ovvio che quando inizi a spingere, ti concentri di più sulla guida. Non posso dire che in tre giorni mi sono abituato a queste velocità, ma è stato meno scioccante già dal secondo giorno. Sento e vedo tanto entusiasmo attorno a ne e la squadra lavora molto bene.
C’è tanta accelerazione e l’importanza dell’elettronica per le gomme
L’elemento che più mi ha colpito della MotoGP è la sua accelerazione ed il conseguente comportamento dell’elettronica. Proprio su questo elemento ci siamo concentrati oggi a differenza di ieri dove ho guidato molto rigido. Già dal secondo turno mi sentivo molto più sciolto e così abbiamo iniziato a fare delle modifiche sulla nostra moto. Piano piano scopro un mondo che sale ogni giorno nelle percentuali di conoscenza della moto e tutto ciò che gira attorno ad essa ed inoltre anche il lavoro delle gomme cambia molto con l’elettronica della MotoGP rispetto a quella della Moto2 e quindi ci sarà davvero da divertirsi…
I freni in carbonio? Mi hanno scioccato meno del previsto!
E poi ci sono i freni in carbonio che forse è l’elemento tecnico che mi ha scioccato meno perché mi aspettavo molta più differenza sulla modulabilità ed invece, la loro reazione, è molto simile a quella della Moto2. Per quanto riguarda invece il tema gomme Michelin, l’unico consiglio che ho avuto è stato di prestare attenzione al primo giro, la gomma deve entrare bene in temperatura per essere al 100% del grip. Dopo la resa è perfetta.
Primo dei Rookie, osservare aiuta a capire. Nei prossimi test maggiore confidenza
Posso usare lo stessi aggettivo per il mio compagno di squadra, con Luca c’è grande intesa e credo che potremo fare delle buone cose insieme. Ed infine, in questi tre giorni ho controllato gli altri Rookie e li ho tenuti a bada ed ho cercato di capire cosa avessi di più o cosa mi mancava rispetto ad alcuni di loro. Siamo davanti ma il primo test conta poco. Adesso il mio obiettivo per i prossimi giorni di test è guidare meglio e più rilassato perché ora conosco meglio la moto. Le gare della MotoGP sono lunghe e quindi guidare più giri possibili sarà uno degli obiettivi dei prossimi giorni di test.