Explorer Plug-in Hybrid Ford è il più potente veicolo ibrido della gamma hybrid. Un SUV comodo ed esclusivo, che abbiamo provato sulle strade della Sabina
Esistono tanti modi per affrontare un viaggio o per scoprire quanto ci circonda ma, alla fine, ciò che conta davvero, è cosa porteremo nel ricordo di quel viaggio. Non ci sono regole scritte ma tutto va costruito con un pizzico di sana incoscienza, elemento che ci guiderà verso nuove mete e che renderà quel viaggio realmente originale. Ford Explorer Plug-in Hybrid è il SUV ed il “luogo” ideale con cui affrontare tutto questo.
Viaggio nel cuore magico della Sabina, terra di oliveti ed olio DOP
Lo abbiamo scoperto in questo viaggio nella Sabina, terra di oliveti ed olio DOP, di bellezza e tante cose da vedere che “capitano” davanti ai nostri occhi una dietro l’altra senza cercarle troppo. Una terra viva, ricca di tesori nascosti che vale la pena scoprire tra strade bellissime e sterrati infiniti che si perdono dentro al territorio.
Questo breve viaggio è stato utile per assaporare l’essenza del SUV Ford che, a dispetto delle sue dimensioni, rende piacevole la guida con la natura che entra prepotentemente in abitacolo.
Natura Pura: B&B La Tana delle Stelle, una sosta quasi obbligata
Vagando dentro l’anima verde della Sabina, abbiamo scoperto un luogo immerso nel verde e che vale la pena conoscere per una sosta notturna o per respirare aria pulita. Ho colto la cortesia dei titolari – Paola Mattei e Fabrizio Manfrè – del B&B La Tana delle Stelle, nome che racchiude l’originalità del luogo e la sua tranquillità, la bellezza del contesto che si sposa con la peculiarità di stanze raffinate e tutte diverse tra loro.
Il più potente ibrido Ford da 457 Cv e 825 Nm di coppia
Ma tornando al SUV by Ford (il più potente veicolo ibrido della gamma Ford), scopro che può ospitare fino a sette passeggeri in un comfort di livello superiore dove non manca proprio nulla per rendere esclusivo il viaggio. Le sue quote sono da record: la lunghezza è di 5063 mm, l’interasse è di 3025 mm mentre l’altezza è di 1783 mm, quota che include le barre sul tetto.
È spinto dal poderoso propulsore EcoBoost 3.0 V6 di 60° a benzina (quote vitali 85,4×786 mm) che, in abbinamento al motore elettrico da 75kWt ed un generatore, riesce a regalare ben 457 Cv a 5750 giri (da 0 a 100 km/h ci vogliono 6” netti con velocità massima di 230 km/h) ma soprattutto 825 Nm di coppia a 2500 giri.
La coppia motrice è quindi “doppia” perché sfrutta sia quella del motore a benzina quanto dell’elettrico e questo sia on che offroad. Il motore punta su una testa in alluminio e basamento in alluminio/ferro grafite molto compatto. L’albero motore è in acciaio forgiato a 6 contrappesi e 4 cuscinetti dedicati. Risultato, zero vibrazioni.
48 km in elettrico
In modalità totalmente elettrica può percorrere fino a 48 km. Aggiungo che la batteria agli ioni di litio è da 13,6 kWh e può essere caricata per mezzo di alimentazione esterna oppure quando Explorer è in movimento ed ancora per mezzo della frenata rigenerativa.
Mode di guida, si viaggia sempre anche senza colonnina per la ricarica
È un motore decisamente unico questo V6 Ford: chi guida potrà scegliere come ottimizzare l’autonomia delle batterie “muovendosi” tra i Mode di guida EV Auto, EV Now, e EV Charge.
La presenza della doppia motorizzazione consente di trainare inoltre box per cavalli, barche, oppure rimorchi fino a 2500 kg. I consumi sono interessanti e quindi proporzionati alla mole del SUV Ford: sul combinato ci vogliono 2,9 litri per 100 km mentre sul misto ce ne vorranno 3,1.
La ricarica è sempre veloce e semplice
E se le batterie si scaricheranno, il motore di Explorer si posizionerà da solo in Mode EV Auto, al fine di combinare l’azione del motore a benzina con quella dell’elettrico utilizzando anche l’energia di recupero.
In termini di tempistiche di ricarica poi, ci vorranno 5 ore e 50 minuti caricando da presa esterna da 230V con Ford Connect Wallbox invece (o punto di ricarica pubblica) il tempo di carica scenderà a 4 ore e 20 minuti.
Intelligent All-Wheel Drive, l’essenza tecnica di Ford Explorer
Si tratta di un “pacchetto tecnico” evoluto: il sistema analizza gli imput ogni 10 millisecondi riferiti a sensori posizionati un po’ ovunque ma anche tenendo conto della velocità del veicolo, della temperatura esterna, dello slittamento eventuale delle ruote e lo stato del rimorchio. Tutti i dati analizzati, produrranno la migliore trazione per ogni situazione oltre che incrementarla se fosse necessario un input di trazione in più.
Una guida sempre fluida e dinamica grazie al cambio automatico a 10 rapporti
Naturalmente c’è la trasmissione automatica a 10 rapporti, altro pezzo forte di Explorer, che beneficia di algoritmi di “apprendimento” adattivi per il controllo delle reazioni del SUV Ford a fine di garantire massime performance ma con una guida sempre fluida e “cortese”.
On e Off Road: un Mode dedicato ad ogni terreno e situazione
In base alla tipologia di percorso da affrontare poi, il sistema Terrain Management System può contare su Mode di guida dedicati con le selezioni NORMAL, SPORT, TRAIL, SLIPPERY, TOW/HAUL, ECO, DEEP SNOW and SAND. Ogni Mode vanta una propria grafica che appare sul grande display da 12,3”. Non poteva mancare l’Hill Descent Control.
Qualche dato sulle capacità offroad: l’angolo di attacco è di 20,2°, quello uscita è pari a 21°, lo sbalzo anteriore è di 869 mm, quello posteriore è di 1169 mm. Lo schema sospensioni prevede montanti MacPherson davanti con barra stabilizzatrice da 32 mm ed ammortizzatori idraulici a gas e sospensioni indipendenti posteriori Multilink con barra stabilizzatrice da 22 mm.
Per l’impianto frenante ci sono dischi autoventilanti sia davanti che dietro rispettivamente da 360 e 350 mm, ABS a 4 canali, EBD, ESP ed EBA, AEB con opzionale Pre-Collision con Active Braking e Cross Traffic Alert ed Active Braking. I cerchi ruota sono da 20”.
Sicurezza in breve: Explorer invita al viaggio no-stress
L’esperienza di bordo è molto gradevole ed ampia su Explorer. Si percorre strada con massimo comfort ma l’offerta è ancor più ampia se parliamo di assistenza alla guida e sicurezza.
A quest’ultima pensano l’Active Park Assist con funzione Park out Assist, il Blind Spot Information SystemCam Cross Alert, il Reverse Brake Assist dotato di telecamere e radar, la tecnologia Pre-Collision Assist con Active Braking, l’Adaptive Cruise Control con Stop&Go (il sistema ACC ferma il veicolo in partenza-arresto), Speed Sign Recognition e Lane-Centring ed il Lane Keeping.
A bordo vettura ci sono due porte USB – una per fila delle sedute -, ben 5 punti di alimentazione, 12 porta-bicchieri, il clima automatico Tri-Zona e le novità legate ai sedili riscaldati/ventilati, il pad per ricarica wireless, la funzione massaggiante delle sedute anteriori, il volante riscaldato ed il sistema audio B&O da 980W con 14 diffusori.
In termini di spazio di carico, abbattendo sia la seconda che la terza fila di sedute, si ottengono 2274 litri mentre la capienza interna degli spazi copre 123 litri di carico dentro la cabina.
Ford Exploler Plug-In Hybrid è offerto in un’unica versione per il nostro mercato con cerchi in lega da 20” nero opaco, finitura satinata della grande griglia frontale, barre sul tetto e cornici delle porte satinate. Il cruscotto infine è impreziosito da inserti in legno,
COME VA: NATO PER VIAGGIARE, NATO PER ASSAPORARE IL VIAGGIO
Ford Explorer è davvero “tanta roba”. L’apparenza non inganna e la sua mole si fa vedere, notare ed a volte potrebbe risultare ingombrante nell’uso cittadino, questo è certo. È chiaro che in città desta la curiosità ma anche qualche “occhiataccia”.
Il SUV Ford è in realtà una seconda/terza vettura in famiglia, un qualcosa a cui dedicare lo spazio del tempo da condividere con gli altri. A bordo si è sempre full immersion nella massimizzazione del comfort e sorprende la qualità dei materiali, l’attenzione dedicata ai piccoli dettagli ma, soprattutto, piace quel gradiente – elevato – di sostanza e finiture di livello superiore.
Inutile dirlo che le sedute sono poltrone su cui la stanchezza non poggia mai. Riscaldate e ventilate, possono adattarsi ad ogni stagione e ad ogni temperatura esterna, perché il vero obiettivo di Explorer è quello di percorrere tanta strada in assoluto relax.
Lo spazio a bordo è praticamente abitabile al 100%, così come, anche nel caso delle sedute posteriori, lo spazio per le ginocchia e l’altezza dal tetto sono realmente ampie e convogliate verso lo stare comodi. Piace inoltre la presenza di tanti piccoli portaoggetti, utili per contenere tutto quello che serve nel viaggio ed anche il superfluo.
Il tetto panoramico completa quel contatto dinamico con l’esterno ed è una vera porta verso il sole e quanto scorre sopra al tetto nel corso del viaggio. Tecnicamente ho ampiamente apprezzata la totale insonorizzazione strada/abitacolo: la mole del SUV Ford e l’azzeccato mix MacPherson/Multilink rendono l’abitacolo sempre isolato da quanto accade sotto le ruote.
Il setting delle sospensioni è morbido il giusto e, quell’accentuato rollio in curva, è soprattutto dovuto dall’altezza delle coperture ed un po’ meno dal pacchetto molle/idraulica se parliamo di sospensioni. Oserei dire che su Explorer vince l’equilibrio su più fronti, iniziando da quel senso dinamico che Ford ha voluto caratterizzare su questo veicolo.
Parte importante del comfort globale, è dovuto anche all’eccellente funzionamento del cambio automatico a 10 rapporti: il cambio marcia è quasi impercettibile, buona la spaziatura ma, soprattutto, convince il “titolo” e la linearità di funzionamento con il risultato di una trazione fluida e lineare, a prescindere dal Mode di guida inserito.
Tralasciando l’uso urbano (dove emerge la parte ibrida ricca di spinta), non propriamente il suo habitat, Explorer Plug-In Hybrid è lanciato dentro al viaggio e questo lo intuisci quando la strada diventa scorrevole. A dispetto della sua muscolatura, sorprende la sua agilità sul guidato veloce, dove solo un accentuato rollio impone un ritmo meno dinamico.
Lo sterzo è sempre progressivo ma non troppo diretto e anzi un filino duro nelle manovre a bassa andatura ma, su strada ed autostrada, questa caratteristica si “diluisce” con la velocità. Sulle strade “guidate” come quelle da noi percorse, i trasferimenti di carico in frenata sono sostanziosi ed il muso scende in modo secco quando si pigia forte sul pedale del freno.
Ovviamente davanti c’è quel magnifico V6 da 457Cv che certo ha il suo “peso” in tutti i sensi ed è quindi naturale che, in frenata, tutto finisca sull’anteriore. Sul guidato stretto meglio usare un’andatura lineare e questo per evitare che il rollio incida troppo sulla qualità del viaggio e sui passeggeri.
Il comportamento del V6 invece, merita un capitolo a parte. La sua esuberanza fa i conti con la mole di Explorer ma non per questo la potenza c’è e si fa sentire ogni volta che sfiori il pedale dell’acceleratore. La coppia è elevatissima a qualsiasi regime (merito anche della doppia motorizzazione termica/ibrida) e questo è un fatto chiaro che invita ad una guida brillante. L’erogazione è lineare, la schiena è sempre tonica così come la fluidità è la sua migliore peculiarità.
L’accelerazione sorprende e tanto per incisività e “cattiveria”, caratteristica che a me è piaciuta perché infonde un carattere al SUV Ford. Potentissimo ai medi regimi ha coppia da vendere ai bassi regimi mentre l’allungo del V6 Ford è molto lineare anche se la velocità cresce in modo esponenziale con le marce che sembra non finiscano mai.
I 457 Cv si sentono tutti quindi e la riserva per un sorpasso è sempre ampia. Ma serve tanta potenza direte voi? Certo la natura di Explorer è certamente pensata per grandi spazi e quindi lunghe “maratone” di guida, cosa improbabile nel nostro Paese.
Ma, proprio l’elevata potenza disponibile, rende questo SUV esclusivo ed unico. Tanti cavalli a bassissimo numero di giri significano anche consumi “ridotti” in rapporto alla cilindrata ma, soprattutto, ritengo che sia il propulsore giusto per l’idea che Ford ha messo dentro a questo veicolo. Un concetto di viaggio e di viaggiare che indiscutibilmente piace e sa sorprendere sempre.
L’intervista a Paola Mattei – La Tana delle Stelle
Due parole sulla Vostra struttura: come nasce l’idea e come la gestite?
Nasce dal desiderio di condividere con le persone la nostra idea di Struttura ricettiva che con gli anni, essendo noi i primi appassionati frequentatori di B&B e simili, ci siamo fatti per quello che secondo noi era importante offrire ai clienti.
Abbiamo cercato di offrire sempre di più un ambiente caldo e accogliente, pulito, un luogo di livello, curato e immersa nel verde e servizi per rendere il soggiorno il più completo possibile, in direzione di un’idea di svago e di relax a 360°
Chi è il vostro cliente tipo e che tipologia di cliente viene a trovarvi?
Sono coloro che hanno bisogno di ‘staccare la spina’ per ritrovarsi in un ambiente diverso da quello in cui vivono tutti i giorni, da tutto ciò che quotidianamente rappresenta uno stress, una fatica mentale.
La nostra struttura è frequentata da diverse tipologie di clienti: sicuramente quelli che arrivano fuggendo dalla città, quelli che amano la natura e frequentano solo questo genere di posti nei quali si trovano a loro agio ma anche clienti business, che vengono in zona per lavoro e vogliono approfittarne per avere una situazione comunque piacevole e comoda, non essenziale ma confortevole ed accogliente
Il vostro è un territorio molto particolare, dove regnano oliveti e buon olio. Ritenete che si faccia abbastanza per incentivare la visita e la scoperta di queste zone della Sabina?
A dire la verità, la nostra zona, la Sabina, è un gioiello ancora poco conosciuto perché poco valorizzato, poco pubblicizzato. Indubbiamente talvolta questa particolarità potrebbe essere un vantaggio, in quanto un territorio non troppo antropizzato può favorire ancora situazioni molto genuine, non stravolte dall’eccessiva presenza turistica.
Certo è che se fosse adeguatamente promossa sia a livello nazionale ma anche e soprattutto a livello locale, questa zona ne potrebbe ricavare molti benefici e moltissime persone potrebbero scoprire un angolo d’Italia insospettabilmente affascinante e ricco di storia e cultura.
Cosa offre al cliente la vostra “idea di natura”?
Per noi questa idea di natura è ciò che crediamo debba essere la direzione che come esseri umani, abitanti di questa Terra, dobbiamo riprendere e rifocalizzare nella nostra quotidianità: il nostro Ambiente che ci circonda, la nostra Terra, la Natura, questo ecosistema nella sua totalità possono essere l’unica soluzione di riprendere uno stile di vita e dei valori che abbiamo perduto da molto tempo, la capacità di vivere in sintonia con tutto ciò che ci circonda, apprezzandolo, rispettandolo e valorizzandolo.
Cosa vi sta insegnando questo lavoro a livello umano?
In realtà il motivo per cui abbiamo deciso di fare la scelta di offrire la nostra abitazione, la casa in cui abitiamo, come struttura di accoglienza, è proprio perché amiamo il contatto con gli altri, lo scambio con altre persone, le loro vite, le loro esperienze, il loro essere più spontaneo.
Molte volte ci capita che alcune persone appena arrivano da noi, portandosi dietro la stanchezza, lo stress, i pensieri, appena si guardano intorno, vedendo la Natura generosa del nostro parco ascoltando le voci della Natura, cambiano totalmente atteggiamento e spesso, espressione del viso, aprendosi subito al sorriso e al dialogo con noi. È una sensazione bellissima quella di regalare questa possibilità a chiunque lo desideri, e vederlo realizzato nelle loro espressioni e manifestazioni.
Pensate di allargare la vostra offerta in futuro?
Stiamo cercando, soprattutto da quest’anno, di rispondere sempre di più alle aspettative dei nostri ospiti, e quindi, oltre alla nostra magnifica piscina incastonata tra gli ulivi, ampliare le offerte attinenti al Benessere a 360°, con attenzioni e coccole speciali, offrendo così un’oasi di tranquillità, bellezza e benessere psico-fisico per potersi rigenerare anche solo con pochi giorni ed affrontare poi il quotidiano con un po’ di leggerezza e una maggiore carica
Manca la parte enogastronomica: state pensando a questo?
Per nostro conto ci limitiamo a far assaggiare l’oro della Sabina, il nostro meraviglioso olio da noi prodotto, e le dolcezze più genuine per una colazione casalinga, come torte e marmellate fatte in casa. Il nostro motto: Benvenuti a casa vostra!
INFO: B&B a Fara in Sabina ⋆ La Tana delle Stelle – Via del Pisciarello 27, frazione Coltodino, Fara in Sabina, Rieti 02032 – Telefono: 349.5706312 – 366.6687330 – info@latanadellestelle.it
COSE DA VEDERE IN SABINA? Abbazia di Farfa, Borgo di Rocchette e borgo abbandonato di Rocchettine, l’olivo più grande d’Europa a Canneto, Museo dell’olio della Sabina a Castelnuovo di Farfa, Vacone, Torre in Sabina, Castello di Stimigliano, Castello di Nerola, Montasola, Poggio Catino, Santuario di Vescovio.
(Foto Emanuele Chiaverini)