Presentato a Roma il GP Formula E che si terrà il prossimo 18 aprile all’EUR. Mobilità sostenibile e futuro delle nuove generazioni per un evento che appassionerà tutti. Un grande sforzo congiunto…
Il Campionato FIA Formula E, anche nel 2017, ha visto un numero sempre crescente di attenzione da parte del pubblico, dei media oltre che delle Case. Una realtà che non si può più ignorare perché sta diventando un punto fermo sull’attenzione ed il focus legati alla sostenibilità. L’auto elettrica infatti, sta entrando nella logica culturale quotidiana del singolo e delle famiglie, anche in virtù di politiche legate ad agevolazioni fiscali, possibilità di utilizzo anche nei giorni di blocco traffico oltre al fatto principale, ovvero il drastico abbattimento delle emissioni nocive.
Tecnologia elettrica 100% e tanti costruttori in arrivo nella Formula E
Quindi Formula E può considerarsi un’evoluta “piattaforma” per raccontare, attraverso queste monoposto, le ultime innovazione tecnologiche se parliamo di vetture elettriche 100%. E se all’inizio si pensava che la formula potesse raccogliere un piccolo nucleo di costruttori, tra l’altro già impegnati fortemente nella endotermica Formula 1, ci si è resi subito conto che così sarebbe stato.
Oggi Renault, Citroen-DS, Audi, Mahindra, Jaguar, Faraday Future, nextEV NIO, ZF e Schaeffler rappresentano quanto stia diventando sempre più “piena” questa categoria, mentre a breve si preparano ad entrare Case quali BMW Mercedes, Porsche e, lo speriamo, anche un team italiano, magari, ad esempio un grande ritorno di Alfa Romeo o Maserati.
Un po’ di storia sintetica della Formula E
È il primo Campionato al mondo riservato alle vetture elettriche, idea partorita da Jean Todt che quindi aveva già intuito preventivamente il potenziale di questa categoria, soprattutto per il futuro legato alla sostenibilità e quindi sulla grande attenzione ad essa correlata. Alejandro Agag poi, ne ha poi sviluppato la formula di gara anche e soprattutto attraverso alcuni partners storici del Motorsport tra cui Williams, McLaren Michelin e la nostra Dallara.
“FIA Formula E – spiega Agag – sta diventando un mix emozionante di produttori consolidati come Renault, Citroen-DS, Audi, Mahindra e Jaguar, nuove marche futuristiche come NIO, e i più importanti produttori di componentistica come Schaeffler e ZF. Inoltre, costruttori di grande fama come BMW, Mercedes e Porsche hanno preso un impegno nella serie per il futuro, o hanno opzionato l’ingresso per la quinta stagione. Questo dimostra la rilevanza di Formula E come piattaforma per valorizzare soluzioni energetiche alternative.”
Nel 2014 il primo start gara a Pechino con 20 vetture schierate, vetture uguali per powertrain e telaio anche se, a partire dalla seconda metà di stagione, la regolamentazione per il powertrain fu “amplificata” con la possibilità di sviluppare motore, inverter e tipologia di cambio da parte di ogni Casa.
Dal 2018, una sola vettura per tutta la gara
Nel biennio 2016/17 la FIA Formula E ha visto ben 10 team al via con 20 piloti mentre dalle prossime due stagioni, le cose cambieranno drasticamente visto che non sarà più previsto il cambio vettura a metà gara, ma tutti i piloti gareggeranno con un’unica monoposto e questo grazie a nuove tecnologie sia per il propulsore che per la batteria che porteranno la vettura a fine gara senza sosta.
“Sono davvero molto soddisfatto. Finalmente si corona l’impegno di ACI che dal 2012 sostiene la Formula E ed il suo E-Prix a Roma – racconta Angelo Sticchi Damiani, Presidente ACI – Stiamo lavorando, con e per gli automobilisti, sulle nuove forme di mobilità; portare l’esempio concreto del progresso tecnologico nel cuore di Roma è una formidabile occasione per accelerare sostenibilità e innovazioni. Un risultato così importante si deve alla convergenza positiva tra la volontà del Governo Italiano, soprattutto grazie al Ministro Luca Lotti, la disponibilità della Città con la Sindaca Raggi e la spinta propulsiva della FIA presieduta da Jean Todt e dell’ACI”.
Qualche dato tecnico sulle vetture 2018: oltre a quanto avete detto, aggiungo che le vetture avranno peso minino di 888 kg (320 per la batteria) avranno potenza massima di 200 KW con accelerazione 0-100 km/h in meno di 3” ed una velocità massima di 250 km/h. L’altezza massima vetture sarà di 1,25 metri per una lunghezza totale di 5 metri massimi ed una larghezza massima pari a 1,8 metri.
La scheda tecnica sintetica: nel cuore della Formula E
Williams Advanced Engineering realizza e fornisce tutte le batterie alle 10 squadre di Formula E, dall’inizio ad oggi, l’incremento di potenza è salito di 30 kW, il powertrain emette 80 Db, il tasso di conversione corrente DC/AC avviene 10.000 volte al secondo, il motore e statore ruotano a circa 20.000 giri/minuto, tutte le squadre utilizzano un solo motore, ma NextEV NIO ha scelto di portarne due in gara con sistema Torque Vectoring, ovvero un motore su ogni ruota per ottenere massimo controllo di trazione mentre tutte le altre vetture adottano un differenziale comune, i cambi sono monomarcia o 3 marce, sul volante ci sono 10 pulsanti indipendenti, 5 quadranti mobili e due pale di scorrimento cambiata, i telai fin dalla prima stagione sono Dallara e sono in carbonio/alluminio composito mentre la carrozzeria è SPARK Racing Tecnology. Dal 2019 arriverà un telaio definito “futuristico”. Le coperture Michelin sono da 18” all-weather.
Il tracciato di Roma, note tecniche
Qualche info tecnica anche per il tracciato EUR (sarà la gara numero 7 del Campionato) dove si sfideranno le vetture con partenza alle ore 16,00 del 18 aprile 2018. Il tracciato di gara (foto sotto) sarà lungo 2,86 km con ben 21 curve, quindi molto spettacolare per la possibile ed inevitabile bagarre tra i piloti. Formula E è anche e soprattutto spettacolarizzazione dell’evento: per questo Mediaset ha acquisito i diritti e trasmetterà in diretta tutte le gare per almeno tre anni. Tutti potranno godere dello spettacolo su Italia Uno e Italia Due.
IL VIDEO DEL TRACCIATO DI GARA A ROMA EUR
“Negli ultimi anni ci sono stati molti tentativi di inserire Roma tra le capitali dell’automobilismo mondiale – racconta Roberto Diacetti, Presidente di EUR SPA. Oggi finalmente siamo riusciti a determinare le condizioni giuste che porteranno il grande spettacolo delle monoposto elettriche sul circuito cittadino dell’Eur, tra i capolavori dell’architettura razionalista e gli spazi contemporanei del Roma Convention Center La Nuvola, che è già un’icona per Roma. È una soddisfazione personale e un risultato di squadra. Una vetrina mondiale per i nostri asset congressuali, in particolare La Nuvola e il Palazzo dei Congressi che supporteranno anche la logistica dell’evento e beneficeranno di uno straordinario motore di promozione. Una conferma della vocazione dell’Eur, che alla vigilia degli 80 anni dalla posa della prima pietra, rappresenta probabilmente il miglior modo per celebrare il luogo più contemporaneo ed internazionale di Roma.
Roma, città dove tutto può diventare possibilità storica
Roma si apre all’innovazione ed è un ormai fatto concreto. Non meno di quattro anni fa, proprio nella Capitale, venne presentata una vettura di Formula E ed oggi, dopo un lungo ed intenso lavoro di squadra, la Capitale avrà il proprio Gran Premio della specialità. Roma è quindi la città italiana che lancia un nuovo messaggio di sostenibilità il cui nome E-Prix rappresenta il futuro della mobilità. Costo dell’organizzazione per questo evento dieci milioni di euro, soldi provenienti interamente da privati.
“Siamo entusiasti di presentare oggi il primo E-Prix di Roma, spiega Alejandro Agag, amministratore delegato di Formula E: una manifestazione che coinvolgerà e farà divertire tutti i cittadini romani, oltre a creare una serie di benefici per la Capitale. Vedere sfrecciare le monoposto elettriche per le strade di Roma sarà un’esperienza imperdibile e non vediamo l’ora di poter assistere alla competizione. Ringraziamo tutti coloro che si sono prodigati affinché la Formula E sbarcasse nella Città Eterna, dimostrando unità di intenti nel valorizzare anche in Italia soluzioni energetiche alternative a quelle attuali, promuovendole grazie all’innovazione tecnologica che caratterizza il nostro Campionato”.
Il suono del futuro elettrico è un fatto ormai concreto
Potenza silenziosa o “sound of future” se più vi piace, ma, comunque, un’innovazione che parla di impegno e passione come mai prima per la Capitale. La presentazione dell’evento presso “La Nuvola” all’EUR, quartiere ma soprattutto tracciato dove si svolgerà la gara del 18 aprile 2018, location dove si sono riuniti tutti i rappresentanti di questa “forza collettiva” che porterà le monoposto full elettriche nel Gran Premio che vuol essere solo l’inizio di un “cammino sostenibile”, non solo per la città ma, soprattutto, per quella cultura nuova che sta integrandosi nella mentalità del singolo.
Un lungo cammino per il traguardo a Roma della Formula E
Presenti al “Roma Convention Center – La Nuvola” la Sindaca di Roma Virginia Raggi (che per prima ha fortemente creduto nel progetto Formula E), l’amministratore delegato di Formula E Alejandro Agag, il presidente ACI, Angelo Sticchi Damiani ed il Presidente di Eur SpA Roberto Diacetti.
Prima della conferenza stampa però i campioni delle tre passate edizioni, Nelson Piquet (Panasonic Jaguar Racing), Sebastien Buemi (Renault e.dams) Lucas di Grassi (Audi Sport ABT Schaeffler), insieme al pilota italiano Luca Filippi (NIO Formula E), hanno sfilato a bordo delle loro vetture per la città con arrivo proprio alla Nuvola/EUR. Roma sarà una delle undici tappe previste dal campionato di Formula E, che partirà il 2 dicembre 2017 a Hong Kong per concludersi il prossimo 28 luglio 2018 a Montreal, dopo aver attraversato ben cinque continenti.
La Sindaca Virginia Raggi ha creduto per prima in questo progetto sulla gara a Roma, quindi è normale chiederle quale futuro vede per questa città integrata alla Formula E: “Il futuro che questa amministrazione vede è in realtà qualcosa in cui siamo già immersi pur non accorgendoci che è già in atto, si parla di picco del petrolio nel 2050 con Paesi che hanno già bandito le vetture a benzina a partire dai prossimi anni, con l’India che credo sia l’ultimo della lista in ordine di tempo. Credo quindi che, se parliamo di mobilità, quello dell’elettrico è il futuro e, con la Formula E, tocchiamo con mano un futuro possibile. Dobbiamo inserirci in un solco che vede la sostenibilità ambientale di tutte le nostre scelte, compresa quella mobilità, come unica alternativa possibile.
La Terra è la nostra casa è vero, ma le risorse si stanno esaurendo per cui non possiamo puntare allo sviluppo incontrollato ma puntare alla sostenibilità, un obiettivo che questa amministrazione ha sposato ed attorno al quale dovremo far ruotare tutte le attività se parliamo di urbanistica, sviluppo, rifiuti, tecnologia. In questo caso la Formula E coniuga perfettamente quelle che sono le sfide che mondo e società ci pongono. La tecnologia fa passi giganteschi ogni giorno, lo vediamo anche qui in Formula E, nel 2018 i piloti potranno correre l’intero Gran Premio con una sola vettura senza fare l’attuale pit-stop per il cambio macchina e questo significa che una sola batteria sarà sufficiente. Quindi non possiamo considerare Roma come un museo a cielo aperto, perché il museo rimanda ad un qualcosa che è stato, ma Roma non è solo questo, dev’essere invece leader nel campo dell’innovazione e deve aspirare ad essere tra le grandi città che accolgono il futuro e che guidano questo passaggio verso la sostenibilità. La Formula E, proprio per questo, è una grande occasione per dimostrare che tutto questo è possibile e far capire a tutti noi che le auto elettriche possono regalare prestazioni eccezionali. Le vetture da gara sono laboratori quindi per trasporre, sulle auto di ogni giorno, tutta la tecnologia possibile. Si tratta infine di una visione del mondo diversa che è poi la nostra visione”.
Il tour romano dei piloti Formula E
“È stata una vera goduria passeggiare a Roma a bordo delle nostre vetture – racconta Luca Filippi, pilota NIO Formula E -, siamo abituati a correre si tracciati cittadini e quindi spesso perdiamo delle cose ma, in questo caso, è stata una bellissima esperienza. La cosa che lega Roma alla Formula E è che, questa città, si è sempre innovata e rinnovata nel tempo ed è questo lo scopo della nostra categoria, innovare, e lo faremo in una città che ha sempre visto a lungo nelle cose. In Campionato sarò lo sfidante italiano, sono pronto e la gara di casa è sempre speciale. Ottenere un buon risultato qui a Roma sarebbe coronare un sogno. Qui accanto a me ci sono i tre campioni, quindi cercherò di metterli dietro! ”.
Gli risponde Nelson Piquet, pilota Panasonic Jaguar Racing che aggiunge: “È la prima volta che vengo a Roma e farlo in questo modo è davvero esaltante. Una tappa meravigliosa qui a Roma ed ammetto che ho studiato un po’ il passato di questa incredibile e sorprendente città. Certo però, non vedo l’ora di correre questa gara il prossimo 18 aprile. Le nostre gare puntano sull’efficienza soprattutto e non solo sull’essere il più veloce, questo perché esiste tutta una gestione dell’energia vettura e quindi bisogna gestire più cose insieme”.
“Sono molto felice di guidare a Roma – spiega Sebastien Buemi, pilota Renault e.dams – e sarà una tappa importante nel contesto delle gare europee. Roma ha una grande storia e questa gara si aggiunge al nostro Campionato cosa che mi rende molto felice”
INTERVISTA A LUCAS DI GRASSI/AUDI SPORT ABT SCHAEFFLER
Lucas come hai vissuto questa giornata a Roma?
“L’Italia vanta una storia davvero esaltante per l’automobilismo – racconta Lucas Di Grassi, pilota Audi Sport ABT Schaeffler -. Una storia grande ed intensa è per me è molto interessante vedere quanto impegno stiamo mettendo tutte le parti coinvolte per costruire, giorno dopo giorno, questa gara. Roma, non meno di quattro anni fa, ha tenuto a battesimo la Formula E, e tornare qui a correre con una gara vera è scoprire la nascita di una rivoluzione, quella dell’elettrico che avrà un grande futuro… Quindi passione, sport e futuro per la mobilità urbana, tre cose irrinunciabili”.
E allora come si guida una Formula E rispetto ad una formula tradizionale?
“Guidare tecnicamente la Formula E è uguale nel guidare qualsiasi vettura da gara se parliamo di arrivare al limite… Quello che cambia è la gara, perché si deve fare molta attenzione al management della batteria, visto che questa tende naturalmente a scaricarsi giro dopo giro ed in questo ci vuole una tecnica in più. Bisogna correre utilizzando al massimo questa tecnica. Noi corriamo su tracciati cittadini e non c’è spazio quindi per errori ed il limite…sono i muri!
Quanto conta l’aerodinamica su una Formula E?
“Aerodinamicamente non ci sono grandi cose, e non è come in Formula 1… Si vero, c’è un po’ di downforce ma questa non è per noi la priorità assoluta, anzi è il fattore che conta meno. Lo è invece il motore che dev’essere efficiente, visto che le vetture sono tutte uguali ed è il powertrain a cambiare su ogni monoposto”
Coperture piccole significa meno grip?
“Con queste coperture uniche, quindi sia da asciutto che da bagnato, c’è meno grip e le vetture sono più scomposte in frenata ed hanno meno grip sul globale. In situazioni di frenata su asfalto irregolare è molto difficile frenare. Ogni circuito è difficile a me piace guidare ovunque.”
Per chiudere questo lungo “cammino” verso la gara italiana della Formula E, due elementi di riflessione: sarà un bellissimo evento, curato perché sono in molti a crederci e sono in tantissimi ad essere curiosi di vedere una gara a Roma della specialità e credo sarà un grande successo per la Capitale ma anche per il nostro Paese, dove vivono migliaia di appassionati di corse auto…
La speranza è quella che, tutto quello che verrà fatto a Roma, trovi poi una continuità post evento, al contrario di quanto spesso accade quando ci si dimentica troppo presto delle promesse fatte dalle nostre amministrazioni…
Il futuro sono i giovanissimi che impareranno a credere nelle auto elettriche
Per chiudere un commento molto interessante di Alejandro Agav – Amministratore Delegato di Formula E – che vuol essere a mio avviso l’aspetto che guarda al futuro della specialità anche per una nuova cultura per le generazioni che verranno: “Abbiamo definito il prezzo del biglietto in 35 euro ma, i ragazzi sotto i 16 anni, pagheranno solo 1 euro proprio per incentivare le famiglie ad essere presenti e vivere la gara. Perché sono proprio i più piccoli il futuro della mobilità elettrica, devono capire ed imparare anche e soprattutto dalla Formula E per appassionarsi al mondo dell’elettrico, perché, questi stessi ragazzi, cresceranno ed acquisteranno delle auto elettriche. Questo significa che avremo vinto nella sostenibilità di una mobilità nuova e pulita…”
(Foto GIUSEPPE CARDILLO, credit Sam Bloxham/LAT/Formula E – Digital Image)