Ecco il video racconto di un appassionato offroad che ha iniziato a praticarlo… un po’ in ritardo! Gioie e dolori del tassello in un video divertentissimo
Cosa può spingervi ad alzarvi all’alba per macinare chilometri e sudare sette camicie stressando ogni fibra del vostro corpo? Ecco il video racconto di un appassionato offroad che ha iniziato a praticarlo… un po’ in ritardo!
Andrea Rivabene in sella alla KTM SX250
Lui è il nostro videomaker ed è a lui che ha infilato nella testa la passione per il fuoristrada. L’ho spinto oltre, mettendogli tra le mani la mia ex KTM 2T, una “duemmezzo” che merita rispetto ed attenzione per guidarla.
Andrea ha un proprio canale YouTube – MadHorse – su cu troverete un sacco di video interessanti. Questo che vedrete l’ho visto con grande entusiasmo e quindi voglio proporvelo, anche per farvi capire cosa significa il “ritorno alla normalità” o quasi e quindi il ritorno anche all’aspetto divertente e goliardico delle due ruote.
Ora lascio la parola ma soprattutto le immagini ad Andrea ed alle sue “prodezze” in moto. Guardare per credere!
Andrea Rivabene racconta in questo video l’esperienza offroad
Il mio interesse per il mondo del tassello nacque nel 2008 mentre assistevo in tv alle mitiche battaglie oltreoceano del Supercross tra James “Bubba” Stewart e Chad Reed. Ma prima di ritrovarmi in sella ad una moto da cross, ho dovuto aspettare svariati anni, un briciolo di stabilità lavorativa e la spinta di un amico dal quale ho “ereditato” la moto, una granitica KTM 250 SX 2T.
Superato il trauma iniziale nel tentare di domare un mostro come questo, senza esperienza in fuoristrada “vero” e dopo aver pagato dazio con qualche facciata, finalmente il dolore fisico e la stanchezza hanno lasciato spazio ad una vera e propria euforia mentale e fisica.
Dopo qualche giro inizio a gustare, in proporzione alle mie capacità del momento, le varie sfaccettature che rendono il Motocross uno sport motoristico così duro quanto affascinante.
L’adrenalina nel sentire la perdita di aderenza al posteriore in uscita di curva con il gas in mano, la sensazione di libertà quando si staccano le gomme da terra sui salti e la leggera paura nel cercare di interpretarli da inesperti, viene spazzato via quando salto dopo salto si va sempre un pelo più in alto e lo si affronta sempre a maggior velocità.
Dopo un anno di fermo tra quarantene, impegni lavorativi e problemi logistici vari, finalmente ho avuto occasione di ritornare in sella in un pistino molto stretto e con tratti fangosi.
Tutto questo che ci hanno omaggiato di qualche livido in più tornando a casa ma pure tanto divertimento e indimenticabili momenti goliardici tra amici uniti dalla passione per questo strano e bizzarro mondo del fuoristrada.
“Sterrate cari lettori di performancemag.it e non ve ne pentirete!” (Andrea Rivabene)