Intervista a Fabio Fasola che ci parla dell’Hell’s Gate 2016. Tante novità ma la sostanza rimane la stessa. Debutto del nostro Progetto Enduro con Andrea Giubettini…
Il tempo passa veloce ma la gara dell’Hell’s Gate corre ancora più in fretta, si evolve e si fa nuova. Sembrava ieri eppure, la gara che traccia la linea rossa dell’estremizzazione dell’Enduro – quello vero – è giunta all’edizione numero 13.
Per questa ennesima sfida, il Prof. Fabio Fasola si rifà al mito della Forza (mito cinematografico tornato in voga di recente) e vede i piloti più come guerrieri transformer che uomini in carne ed ossa, rider che si daranno battaglia senza esclusione di colpi tra le insidie “diaboliche” del Ciocco. Ed infatti, buon sangue non mente, visto che tutta l’equipe sta lavorando sul piano del tracciato, studiano nei minimi dettagli come far arrossire anche il più forte e preparato degli enduristi estremi…
Gara sempre più unica e spettacolare…
Insomma, come se non bastasse, Fasola rincara la dose e sta preparando una gara/spettacolo che vedrà sempre più coinvolto ed attivo il pubblico, sempre massiccio, competente ed agguerrito all’interno della tenuta dove si snodano i gironi dell’inferno “Fasolesco“… Tante novità anche in questa edizione 2016, di cui, la più intrigante per le folle, sarà l’Arena, un’area live dove il pubblico potrà godere delle prodezze offroad dei piloti in gara.
La nostra “prima uscita” con il Progetto Enduro 2016
Sarà la prima uscita ufficiale anche per il nostro PROGETTO ENDURO 2016, con Andrea Giubettini che tenterà la sorte e sfiderà le insidie del tracciato. Andrea lo ha già detto, “l’approccio sarà sopravvivere!” ed infatti si sta preparando alla gara, alle sue difficoltà, non solo tecniche ma anche mentali, visto che la “forza”, anche in questo caso parte anche dalla testa, ed esser forti di testa significa valutare meglio e risparmiare energie per i punti più difficili.
Un’intervista che tocca tutti i punti focali dell’Enduro…
Fabio Fasola, come sapete oramai, fa parte del nostro progetto e quindi gli ho chiesto un po’ di informazioni generali, cercando con lui di approfondire alcuni temi legati, non solo alla gara, ma anche alla visione dell’enduro oggi, al suo futuro, all’intraprendenza dell’elettrico ed al probabile ritorno dei 2T da parte di Aziende che in passato lo avevo abbandonato. Le 2T infatti, si sono rivelate le moto migliori per l’enduro estremo e sono le preferite dei big della specialità. Senza dimenticare infine, Andrea Giubettini ed il lavoro che, con lui ed il nostro Team, stiamo portando avanti per questa prima uscita internazionale.
Fabio, come va la preparazione dell’Hell’s Gate 2016?
“Stiamo lavorando sodo soprattutto nella ricerca dei percorsi… Sai, è sempre difficile dare qualcosa di diverso considerando che dobbiamo allinearci alle regole ambientali dell’enduro…”.
Quali saranno le variabili e le novità di quest’anno?
“L’idea è quella di avvicinare sempre di più il pubblico, per cui oltre a passaggi naturali faremo una piccola arena, vicino allo stadio, con passaggi artificiali, alcuni dei quali verranno aperti solo negli ultimi due giri del pomeriggio. Il giro della fase pomeridiana sarà invece più corto ed i piloti faranno più giri per cui il pubblico sarà sempre attivo nel vedere ed aiutare i piloti. Vorrei arrivare a non avere tempi morti”.
Fai parte del nostro Progetto Enduro 2016, cosa pensi di questa iniziativa?
“Tutti progetti che coinvolgono giovani sono sempre interessanti… All’enduro manca la gioventù, per cui vedo il tuo progetto come un start up nel promuovere l’enduro verso una fascia giovane”.
Hai trascorso due giorni con Andrea Giubettini, cosa ne pensi?
“L’ho trovato attento e con voglia ed è ben impostato in sella. Come tutti ha bisogno di essere seguito proprio perchè l’enduro è uno sport di esperienza e, per bypassare alcuni step, hai bisogno di essere seguito e cercare di accelerare più possibile la via del successo. Certo il potenziale c’è, ma tutto il resto lo dovrà mettere lui”.
Secondo te cosa cambieresti nelle gare di enduro estremo?
Oramai ogni disciplina trova la sua collocazione quando riesce attirare il pubblico e diventare televisiva… L’Hell’s Gate è stata la prima gara “naturale estrema” prendendo sicuramente spunto dalla Gilles Lalay, dopodiché ne sono nate altre. Ma ora vedrei bene una gara dal giusto compromesso artificiale e naturale, quindi giri corti con il pubblico che possa seguire da vicino. Lo distinguerei dal Superenduro aumentando le difficoltà”.
Dopo tanti anni di attività, qual’è oggi il tuo approccio con l’insegnamento?
L’approccio e sempre uguale, cercare di trasmettere la passione, l’esperienza oltre che la tecnica, girando il mondo ed allenando molti rider ho cercato di adattarmi ed ora lavoro di più sul particolare. Non lasciando mai perdere anche la parte psicologica, visto che ho studiato anche un simulatore che ti permetta di capire il perché degli spostamenti in sella ed il perché va assunta una determinata posizione. Certo, una volta era tutto più maccaronico ma oggi non più!”.
A tuo avviso le enduro elettriche hanno un futuro…o manca qualcosa?
“Tutto l’elettrico avrà un futuro, ma ad oggi la durata delle batterie e ancora poca per cui la posso pensare ancora come un giocattolo…direi la quarta moto da avere in garage”.
Sarebbe interessante l’idea di un Hell’s Gate a coppie?
“L’Hell’s Gate è così e così deve restare, 2T e 4T, nelle gare estreme certo vince il 2T, quindi un invito per le case, Honda in testa, per rivedere le posizioni sul fatto di rimettere le mani sulle 2T per un loro nuovo futuro…”
Dove, quando e cosa… Passeggiata all’Inferno no limits!
La 13^ edizione di Hell’s Gate Metzeler si svolgerà il prossimo 6 febbraio 2016 a Castelvecchio Pascoli, Lucca. Il programma prevede una prima fase eliminatoria con partenza del 1° concorrente alle ore 7.00. Tutti dovranno percorrere ben 7 giri con una prova speciale in linea ed un Controllo di Passaggio, oltre a quello di partenza.
E poi la fase finale, con partenza alle ore 16.00, a cui accedono unicamente i 30 migliori piloti assoluti della Fase Eliminatoria. Griglia di partenza tipo Supermotard e Gara con 10 giri da percorrere: al termine del 5° giro restano in gara i primi 20 piloti che transitano al C.P. Stadio; poi, al termine dell’8° giro restano in gara i primi 10 piloti che transitano al C.P. Stadio con un ritardo inferiore a 30 minuti dal passaggio del 1° concorrente. Poi, a partire dall’8° giro, (e qui viene il bello) il percorso si modificherà con l’apertura di nuovi ostacoli (prova di sopravvivenza?), che alzeranno il livello di difficoltà. Il (fortunato) concorrente che terminerà il 10° giro superando per primo l’ostacolo finale (Hell’s Peak) sarà quindi il vincitore.