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    Hyundai KONA Electric, il grande comfort

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    Il viaggio verso l’elettrificazione corre veloce. Hyundai non si è mai tirata indietro quando c’è da scommettere sulle novità, sull’innovazione ma, soprattutto, sulla tecnologia. Con nuova Kona Electric, il salto si tuffa dentro la seconda generazione di un B-SUV unico che piace e che oggi ne amplia il range d’uso.

    performancemag.it-test kona EV 2024

    Doppio allestimento per esigenze diverse

    Due allestimenti, XClass e Xline ed un’autonomia di ben 514 km (in full elettrico) se parliamo del ciclo medio combinato WLTP dove diventano quasi 700 in città. Merito dell’incremento batteria a 48,4 kWh che innalza di fatto la stessa autonomia di “volume” a 377 km dichiarati e quindi oltre 500 km dichiarati nella guida urbana.

    Tanta tecnologia al servizio di chi guida

    In realtà, l’autonomia è al di sotto del dichiarato con 300 km e 430 in città. Il vero salto qualitativo della versione EV però, li scopriamo in alcuni dettagli come il bagagliaio anteriore, i paddle al volante, il Mode di guida i-PEDAL, lo Smart Rigenerative System, la tecnologia Vehicle-to Load V2L e molto altro.

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    Sviluppata partendo da Kona elettrica

    Nuova Kona è stata quindi sviluppata partendo proprio da questa versione elettrica. Il lavoro di design passa dal Cx di soli 0,27, dal frontale e portellone posteriore aerodinamico oltre dai particolari passaruota (vero esercizio di design estetico) senza dimenticare la luce integrata relativa allo stop HMSL.

    L’abitacolo è ampio e decisamente elegante: le sedute anteriori hanno ora spessore ridotto del 30% ed il pavimento piatto facilita i movimenti a bordo dei passeggeri; ed ancora, il sedile posteriore “curve-less bench seat” vanta notevole abitabilità oltre al fatto che le sedute sono ripiegabili nella formula 40:20:40.

    L’allestimento X Line vanta la funzione di pre-condizionamento della batteria e questo per offrire elevate doti di ricarica anche quando fuori fa freddo.

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    Tanto e tutto di serie

    C’è molto offerto di serie, tra cui numerosi sistemi di sicurezza Hyundai Smart Sense con il Sistema di mantenimento al centro della corsia (LFA), il Sistema di assistenza anti-collisione frontale con riconoscimento veicoli, pedoni, cicli e junction (FCA 1.5), l’Highway Driving Assist (HDA), il Sistema di riconoscimento attivo dei limiti di velocità (ISLA), lo Smart Cruise Control ed il Sistema di gestione automatica dei fari abbaglianti (HBA).

    Potenze da 156 a ben 217 Cv e batterie da 48,4 e 65,4 kWh

    Le due versioni con batteria da 48,4 kWh e 65,4 kWh erogano 156 e ben 217 Cv mentre si può optare per l’Eco Pack che vanta interni con materiali sostenibili, cerchi in lega da 17” tetto apribile in vetro o nero a contrasto. Elevatissima anche la capacità di traino con 300 kg per la XLine che diventano 750 kg per la XClass.

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    Come va la Kona EV

    Comoda, spaziosa, intrigante ma, soprattutto, elettrica! Nuova Kona non lo è solo nel nome ma lo è moltissimo nei fatti. Elevata abitabilità, sedute ultra comode ed un livello superiore se parliamo di eleganti finiture, la rendono un B-SUV davvero unico.

    Piace il design estetico, pulitissimo e filante, con un’area frontale che sa carezzare l’aria senza essere mai rumorosa in abitacolo.

    La percezione a bordo è quella di viaggiare su un tappeto morbido, dove l’insonorizzazione è curata in ogni più piccolo aspetto, oltre al fatto che Hyundai è sempre stata molto attenta a questo elemento che si traduce in un comfort di marcia nettamente superiore.

    Anche l’intera area plancia è del tutto funzionale su ogni livello ed i comandi sono pratici ed intuitivi, di quelli che non distraggono alla guida. Molto comode le sedute anteriori, con sedili ben imbottiti ed un pianale piatto che facilita le manovre degli occupanti anche per salire o scendere dalla vettura.

    A livello di performance, sorprende sempre la piacevole spinta del propulsore elettrico da 214 Cv: massima progressione, spinta lineare e molto omogenea ed una sonorità piacevole e mai invasiva.

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    Altro dato “dominante” è il livello di coppia e “schiena” del propulsore elettrico e l’eccellente sistema di ricarica rigenerativa, specie nel Mode i-Pedal. Anche l’assetto della vettura mi è piaciuto nel complesso, sempre a metà tra un SUV ed una sportiva, specie nella reattività del telaio e dello sterzo, molto progressivo e diretto.

    La spinta è consistente ed il corpo vettura non risente, a livello di rumorosità interna e dilatazione degli accoppiamenti delle plastiche e tessuti interni, anche nelle accelerazioni più consistenti. Si avverte quindi che questa vettura è stata progettata da zero per la trazione elettrica e non viceversa, elemento che offre molteplici vantaggi tecnici, pratici ed anche legati al comfort finale.

    Eccellente l’impianto frenante, reattivo e molto potente ma, soprattutto, modulabile anche in fase di brusche decelerazioni. Purtroppo, tutto questa positività del progetto Kona EV, si scontra con la pratica, il che significa la mancanza di sufficienti colonnine che spesso non funzionano o, alla peggio, hanno difficoltà di connessione con le varie schede di ricarica.

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    Ed inoltre, elettrico si, certamente, ma l’autonomia dichiarata si scontra spesso con la realtà delle cose, ovvero un chilometraggio ben lontano dal dichiarato e su cui influenzano molte variabili di “circostanza”, quali ad esempio le distanze, la presenza o meno dell’aria condizionata ed il tipo di guida.

    D’altra parte non si può sempre guidare parzializzando l’acceleratore, a volte serve potenza immediata oppure, viste anche le capacità di Kona EV, si ha piacere di guidare in modo più brillante o “sportivo” senza badare troppo al Mode ECO.

    Ritengo, in linea assolutamente generale, che siamo ancora molto distanti da un’autonomia che consenta un uso più ampio della vettura. Senza preoccuparsi di fare qualche km in più con il timore di non poter ricaricare oppure di aver timore di un invito a cena inaspettato che possa “scombussolare” il delicato equilibrio legato all’autonomia.

     

     

     

     

    Andrea Di Marcantonio
    Andrea Di Marcantoniohttps://www.performancemag.it
    “Non è facile racchiudere quasi trent’anni di passione in poche righe. Lo è invece quello stimolo quotidiano e continuo che mi porta in sella alle moto ed a bordo delle quattro ruote, su strada quanto in pista. Senza dimenticare tutto ciò che compone il mondo dei motori, mondo dalle mille sfaccettature… Ed è proprio questa passione che alimenta e mi fa “capire” ed “interpretare” i veicoli che provo in una chiave di lettura tecnica e completa oltre che diversa. Punto sulla qualità e l’approfondimento testuale oltre che sull’impatto fotografico delle prove. Al mio fianco Giuseppe Cardillo e Lorenzo Palloni, fotografi ma, soprattutto, “compagni di viaggio” in questa avventura che parla di performance. Con loro, il videomaker Andrea Rivabene. Importante è il modo diverso di raccontare le prove, abbinata alla ricerca delle migliori location. E poi i progetti legati ai giovanissimi talenti con PROGETTO MX dedicato al motocross e SPEED PROJECT, dedicato al mondo della Velocità. Siamo l'unica testata italiana a costruire progetti per i giovani a cui offriamo un team collaudato e tutta la mia esperienza sul campo. Insomma un impegno a 360°, perchè PERFORMANCEMAG.IT è tutto questo!”

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