Fase 2 dovrà essere un “momento snello” per tutto e tutti. E dovrà esserlo anche e soprattutto per le due ruote, vera svolta se parliamo di una nazione che si rimetterà in moto e in strada a partire dal 4 maggio prossimo
La vera svolta sta proprio su questo tema visto che Sindaci ed Amministratori devono ben pesare la “leggerezza” che ne deriverebbe se parliamo di traffico nelle grandi città. L’utilizzo di moto, ciclomotori, monopattini, e-bike e bici, dev’essere incrementato con azioni concrete da parte del Governo e va fatto subito. Quindi, l’dea di un bonus o incentivi per l’acquisto di questi veicoli “green”, dovrà essere, si spera, trasformata in realtà e concretezza soprattutto.
Serve un’azione concreta del Governo per agire subito
L’azione dovrà essere ancor più forte ed incisiva, per consentire lo sviluppo di un’idea di città a basso inquinamento oltre al “fattore snellimento” delle stesse, soprattutto per abbattere ogni dannosa forma di inquinamento. Siamo alla svolta ritengo e questo momento storico deve far pensare ma soprattutto agire tutti verso un green urbano sempre più alla portata di tutti.
Le città pulite a dimensione d’uomo: si può fare!
Dobbiamo creare città snelle e pulite, lasciando spazio ai mezzi pubblici per quelli che non potranno utilizzare i veicoli elettrici, velocizzando così i tempi di raggiungimento presso scuole ed uffici. Non dobbiamo farci scappare questa opportunità di cambiare veramente lo stato delle cose, facendo un grande salto evolutivo in tema di sostenibilità assoluta.
Paolo Magri, Presidente di Confindustria ANCMA, si è espresso su questo tema vista una probabile apertura del Governo in tal senso: “È un’ottima idea quella di prevedere agevolazioni per l’e-bike, le bici e i monopattini, ma il ritorno in strada dopo il lockdown sarà ragionevolmente contraddistinto da un nuovo protagonismo delle due ruote a tutto tondo nella mobilità individuale, soprattutto nei grandi centri urbani: per questo chiediamo che forme di incentivo all’acquisto di carattere economico o fiscale siano previste anche per ciclomotori e moto”.
Paolo Magri, presidente di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo ed Accessori), commenta così le anticipazioni secondo cui il Governo stia definendo per la ‘Fase 2’ misure per favorire l’acquisto di biciclette tradizionali e a pedalata assistita.
Inoltre, in una nota diffusa oggi, Magri ha ricordato che “ci sono già sul piatto 255 milioni di euro, ancora inutilizzati, per sostenere le misure dal ‘Decreto Clima’, che prevedono contributi fino a 1500 euro per l’acquisto di bici tradizionali ed e-bike a fronte di una rottamazione di veicoli più inquinanti”.
Piani ed incentivi su tutto il mondo delle due ruote
“Alla luce di questo stanziamento e delle positive intenzioni dell’esecutivo, confermate anche dal ministro De Micheli, – chiude Magri – crediamo sia necessario armonizzare le misure e prevedere un piano strutturale di incentivazione all’acquisto sul breve periodo in grado di valorizzare le caratteristiche di tutta la mobilità su due ruote: distanziamento sociale, maggiore sostenibilità ambientale, maggiore velocità di percorrenza e facilità di parcheggio, predisposizione all’intermodalità e minore impatto sul traffico urbano”.