Marquez e Pedrosa ancora insieme nel 2017: Rins? Da tenere d’occhio. Ne parliamo con Carlo Fiorani, Direttore Comunicazione Honda Racing per Honda Motor…
Questo 2016 è forse il campionato più particolare degli ultimi 10 anni. Mi riferisco alla MotoGP, al fatto che, appena dopo appena tre gare da inizio stagione, alcuni tasselli tra i più importanti sono andati già al loro posto. Sto parlando delle strategie 2017, del mercato piloti con la notizia delle notizie, ovvero Jorge Lorenzo che approderà in Ducati a fine stagione corrente. Una bella scommessa per entrambi!
In tutto questo, ruolo chiave lo gioca anche Honda, che attualmente vede i suoi due piloti, Marc Marquez e Dani Pedrosa, rispettivamente al primo e quinto posto della classifica iridata. Segno che questo binomio continua a funzionare e che, proprio su questo fattore, Honda dovrà capire come muoversi nel 2017.
Una pentola a pressione nel paddock che si chiama fermento…
Di fatto c’è una pentola a pressione nel paddock, tanto fermento perchè i “movimenti” e le migrazioni non si fermano certo qui: c’è Maverik Vinales, giovane, veloce ed ormai protagonista della scena in MotoGP che potrebbe arrivare al fianco di Valentino Rossi in Yamaha, ma c’è anche il “corpo a corpo” emotivo tra Davizioso e Iannone… In effetti chi dei due rimarrà in Ducati nel 2017?
Insomma il fermento è più che mai attivo e quindi questo apre lo scenario a mille argomentazioni, umane e tecniche, perchè le scelte che verranno fatte, porteranno a nuovi equilibri della MotoGP…
Honda non trae beneficio d’immagine nelle altre classi del Motomondiale…
Ma c’è ancora un argomento caldo che a molti sfugge e riguarda Honda e, più precisamente, ciò che fanno i team satellite che non si chiamano HRC. In effetti, l’unica voce ufficiale, è quella del Team HRC MotoGP, mentre in Moto3 e Moto2 c’è silenzio sia sui risultati quanto della tecnologia che avanza e questo pone Honda in una condizione “di non beneficio” se parliamo di PR, notizie ed informazione Honda. Insomma, come accade ad esempio in Moto2, dove Honda è fornitore unico dei quattro cilindri che equipaggiano tutte le moto.
Questa problematica quindi, ha portato Honda a decidere di dar voce ufficialmente ai risultati Honda nelle tre classi, in modo da poter sfruttare – dal punto di vista della propria immagine – i risultati quale veicolo per un’unica voce aperta su quanto accade nei team satellite. Di questo e molto altro, ne ho parlato proprio con Carlo Fiorani, Direttore Comunicazione Racing per Honda Motor.
“Il mio incarico e’ di creare un gruppo di lavoro che faccia le PR per Honda Motor Racing nelle diverse discipline – spiega Fiorani -. Fino ad ora abbiamo in pista solo HRC che giustamente fa’ le PR per il suo team, ma i team satellite e quelli delle altre classi, spesso sono lasciati soli e la Honda non trae grandi benefici dal suo impegno nel supportarli”.
Puoi farci qualche esempio pratico?
“Esempio classico? Parliamo della Moto2 ad esempio: in questi sei anni la Honda non ha mai utilizzato l’immagine di questo campionato nonostante sia il fornitore unico dei motori. Anche la Moto3 non è da meno: le vittorie non vengono mai sfruttate e la Honda non ne trae tutti i benefici in termine di immagine. L’obbiettivo e’ di creare questa struttura sia in MotoGP che nelle altre discipline in cui la Honda e’ impegnata”.
Rossi? Un dono del motociclismo! Marquez e Pedrosa rimarrano in Honda…
Forse ora le cose cambieranno proprio per forza di questa nuova struttura PR che lavorerà di più su risultati, come spiegato da Fiorani, e, questa maggiore sinergia dei risultati, servirà per rafforzare ulteriormente l’immagine Honda in tutte e tre le classi del Motomondiale. Ma, anche a causa ed effetto di quanto scritto in apertura, a Fiorani abbiamo chiesto qualcosa in più su questa stagione ed in questa intervista emergono – tra le righe – anche altri tasselli che si posizionano ed incastrano quali certezze per la prossima stagione 2017…
Cosa pensi della scelta di Jorge Lorenzo e Ducati?
“Scelta coraggiosa e dettata dal desiderio di una nuova sfida, se questa riuscirà farà’ parte della storia… Scelta coraggiosa anche da parte di Ducati. Perchè un Campione del Mondo e’ sempre impegnativo ed il rischio è quello di mettere in discussione moto e squadra. Bravi entrambi”.
Secondo te sarà in grado di guidarla come va guidata? Alla Stoner per capirci…
“Credo che la moto sia cambiata molto negli ultimi due anni e prova ne sono i buoni risultati di Dovizioso che ha una guida pulita, e non alla Stoner…”.
Rimaniamo su Ducati: Andrea Dovizioso ed Andrea Iannone: chi resterà in Ducati?
“A saperlo! Secondo la logica Andrea Dovizioso, pilota esperto e costante nei risultati, è più adatto a fare il compagno di squadra di Lorenzo, ma anche un giovane irruente come Andrea Iannone potrebbe rappresentare un stimolo in più”.
A tuo avviso, quale è il pilota più promettente nella MotoGP del futuro e perchè?
“Al momento sono Maverick Vinales e Andrea Iannone sono i due giovani su cui puntare ma anche Rins e’ un bel cavallino su cui puntare. E questo perche sono veloci!”
La Suzuki inizia a farsi vedere nelle prime file… Cosa pensi del salto qualitativo fatto rispetto al 2015? Michelin ha dato una mano al telaio in tal senso?
“Ottimo lavoro della Suzuki e bel lavoro della Michelin, quanto sia la percentuale di merito delle due aziende non è però valutabile dall’esterno”.
Ed a proposito di HRC: due parole su questo “ritrovato” Marquez, vincitore già in questa primissima fase di campionato…
“Lavoro, lavoro e lavoro del team che può godere dell’aiuto di validi ingegneri di cui alcuni parlano Italiano…”.
Dani Pedrosa: attento, veloce, sincero e pieno di grande umanità… HRC potrebbe decidere di investire ancora su di lui magari se Marquez andasse via?
“Il desiderio della Honda è quello di tenere Marc Marquez e Dani Pedrosa, al momento non ci sono segnali diversi e sinceramente credo che questa sarà anche la squadra per il prossimo 2017…”
E se Marc se ne va, dove potrebbe approdare?
“Non vedo team migliore di quello HRC e sono convinto che anche per Marc sia lo stesso”.
Parliamo un po’ della nuova “centralina unica” Marelli: ci sono team più favoriti?
“All’inizio forse si, ora sinceramente siamo tutti allo stesso livello…”.
HRC, Honda e la Moto3: ne vogliamo parlare un po’ più apertamente di questo progetto forse poco raccontato?
“La filosofia della Honda in 125 nel passato e nella Moto3 nel presente è sempre stata quella di una classe per crescere giovani piloti con moto a prezzi accettabili. Purtroppo questo non è possibile con i regolamenti attuali: siamo partiti da una moto – la Honda NSF250 – che costava 20.000 euro più il kit motore e quello sospensioni, per arrivare a budget molto alti per moto di questa cilindrata. Qualcuno ha accusato la KTM di aver alzato troppo il tiro ed esasperato la sfida tecnologica in questa classe ma, nella realtà hanno seguito un regolamento che glielo permette. Vedo bene un ridimensionamento dei costi per tornare alle origini e non usare la classe Moto3 come sfida tecnologica, per quello basta la MotoGP!”.
Valentino Rossi continua la sua carriera in modo splendido… A tuo avviso quanto ancora può dare a questo sport?
“Valentino e’ un regalo fatto al motociclismo, spero duri per molti anni e non solo in pista”.
Domanda semi-cattiva: DORNA, la MotoGP, i Team, un bel circo ma forse troppo business che sport al 100%?
“Lo sport al 100% non esiste più in nessuna disciplina professionistica e il fatto che ci sia un prodotto (la moto) rende il motociclismo molto esposto ai pericoli del business prima di tutto”.
Honda ha abbandonato i 2T per scelta… Ritieni che con le attuali elettroniche ed iniezione Honda potrebbe tornare sui propri passi?
“Lo ritengo un passo impossibile!”
Kawasaki con la H2R ha stupito tutti: il turbo arriverà anche in MotoGP sulla scia del concetto downsize come già accade per il segmento auto?
“Non credo, al momento le Case motociclistiche non hanno intenzione di puntare troppo sul turbo ma potrebbe essere la prossima sfida”.