Carlo Pernat ci parla degli umori dopo i test in Thailandia, analizza problemi, progressi e stato di forma delle moto. Bene Honda, Lorenzo in crisi, Yamaha rimandata ed attenti a Miller…
Schietto, sincero la sua MotoGP ha un punto di osservazione privilegiato e questo da sempre. Carlo Pernat è molto più di un manager perché sa osservare, percepire, fare congetture e sa capire come girano le cose in questo mondo perennemente in bilico. Ad ogni staccata, in ogni curva, in ogni partenza.
L’umore dei piloti, i problemi tecnici in attesa dei test in Qatar…
Si sono chiusi da pochi giorni i test thailandesi (ne ho parlato in un precedente articolo) ed ora è il momento di fare un vero bilancio sullo stato delle cose. Chi è avanti, chi progredisce, chi invece vive ancora nell’incertezza oppure chi ha la testa in tilt… Pernat, nella sua maniera diretta e a volte “provocatoria”, spiega bene l’umore della MotoGP dopo questi test ed in attesa dei più “veritieri” che si terranno a breve in Qatar.
Una panoramica sulla MotoGP 2018
Carlo Pernat, in questa intervista, parla dei progressi Honda e di Pedrosa, di Marquez oggi e del suo probabile futuro, così come ci parla della Ducati e della crisi di Jorge Lorenzo, un qualcosa che lo spagnolo dovrà “sbrigare” in Casa. Affronta le performance Yamaha, che non hanno convinto Rossi e Vinales e parla dei grandi progressi della Suzuki e, soprattutto, batte forte sul concetto “attenti a Miller…”.
Ed infine, leggendo Pernat bisogna saper leggere tra le righe ed è questo il suo modo di parlare della MotoGP attuale che, in questo 2018, riserverà un sacco di sorprese vecchie ma, soprattutto, nuove…
Carlo un tuo commento su questi test e sui piloti: iniziamo da Honda
“Considerando che è un circuito del tutto nuovo, è difficile dare una risposta certa a differenza magari della Malesia dove qualche riferimento c’è già… Però, in questi tre giorni di test, sono uscite fuori delle cose importanti. Considerando i test già fatti, direi che Honda è messa bene ed è posto: i motori nuovi, l’elettronica hanno fatto fare un bel salto in avanti alla Honda. Nel 2017 Marquez riusciva a nascondere un po’ di problemi, soprattutto di elettronica e quindi, visti pure i risultati di Dani Pedrosa, darei un 10 e promuoverei Honda. Dai test tailandesi, il team ne è uscito rafforzato”.
Ducati: bene Dovizioso e Miller, crisi nera per Lorenzo? Che succede secondo te?
“Anche Ducati ha vissuto più o meno la stessa cosa: Dovizioso, ormai da anni in Ducati, ma pure gli altri team della GP18, con Miller e Petrucci, quindi la nuova moto sembra più guidabile, con un motore più dolce ed una ciclistica a punto ed un’elettronica, il suo punto di forza, su cui è sempre stata abbastanza forte.
Purtroppo, resta la “perla nera”, ovvero le scarse prestazioni di Jorge Lorenzo con cui non si capisce bene cosa stia accadendo… A mio avviso il problema più importante è la testa di Jorge, perché lui è sempre stato un pilota che deve guidare con un contorno perfetto e, se questo non avviene ed il mosaico non è completo, l’intero castello viene giù”.
La moto però ha fatto un bel salto avanti non credi?
“Si certo, a detta di tutti i piloti Ducati infatti, questa GP18 è una moto che ha fatto un salto in avanti mentre qui Lorenzo è andato male, bocciandola seriamente. Non credo quindi si tratti di un problema puramente tecnico, perché sono straconvinto che la moto è migliorata, quindi il problema forse è nella testa di Lorenzo. A mio avviso, Lorenzo ha capito che in questa stagione 2018 non può sbagliare niente e visto che lui è un po’ fragile di testa, se non sente tutto al 100% va in crisi. Dovizioso, Petrucci e Miller sono andati bene e quindi…”
Sorpresa Miller davanti a Petrucci… Che ne pensi?
“Miller uscirà fuori in questa stagione, sono convinto anche di questo. Lorenzo deve risolvere il problema con Dall’Igna, perché è una patata bollente… Pur vero che questo nuovo circuito lo è per tutti ed infatti in Malesia Lorenzo era andato abbastanza bene, quindi aspettiamo il Qatar… Ma di Miller sentiremo parlare quest’anno”.
Yamaha: Zarco più forte di Rossi e Vinales. Problemi da risolvere per Yamaha?
“Questo è un altro punto interrogativo: non è ammissibile infatti, che Zarco vada più forte di Vinales e Rossi. Zarco va forte ma certo Rossi e Vinales non stanno a guardare… Yamaha è sempre stata la moto di riferimento per tutti e tutti l’avrebbero voluta.
Nel 2017 hanno fatto degli errori è vero, soprattutto gli ingegneri credo, quindi nella stagione 2018 non potranno sbagliare, visto che le moto le sanno fare e lo hanno sempre dimostrato. Credo sia una crisi di messa a punto passeggera, nulla di più… Valentino forse critica un po’ il lavoro, ma giustamente lo fa per spronare team ed ingeneri perchè lui vuole vincere!”
Suzuki: Rins più cucito addosso alla Suzuki? Iannone cosa deve fare?
“Anche Suzuki ha fatto un bel passo avanti: motore rivisto, ciclistica nuova, aerodinamica e telaio ecc. Va considerato che quest’anno sarà una Open e quindi beneficerà dello sviluppo libero sia per i test che per i motori.
In questo momento sembra che riesca a guidarla meglio Rins, la fa scorrere bene in curva un po’ come fa Vinales, quindi probabilmente e visti i risultati, va guidata così, senza essere troppo aggressivi. Discorso inverso per Iannone, qui dovranno venirsi incontro pilota e tecnici anche se ad oggi la moto sembra più adatta allo stile di Rins. Sul passo Andrea non è male, mentre sul tempo e con le gomme morbide non va bene”.
Aprilia: passi troppo piccoli o budget limitati per lo sviluppo?
“Per Aprilia non è facile dire qualcosa… Credo che abbiano bisogno di budget soprattutto, per fare una moto vincente ci vogliono tanti soldi e non so se quello messo a disposizione sia giusto per questo scopo. Nelle prove fatte fin qui, qualche sensibile miglioramento c’è stato ma gli altri vanno avanti molto più velocemente e quindi colmare il gap non sarà facile senza investimenti importanti”.
Rossi rimarrà in Yamaha nel 2019? A Marquez lo aspetta una KMT?
“Valentino Rossi a mio avviso rimarrà dov’è oggi, credo pure che abbia già firmato il contratto 2019 e poi per lui e Yamaha non avrebbe senso non rinnovare. Marquez invece è chiaro che potrebbe avere KTM che spinge, ma pure Ducati potrebbe farlo non si sa mai. Credo però che Marc rimarrà in Honda ancora un paio di anni e dopo si vedrà ma questo non toglie che allo spagnolo arriveranno molte offerte nel 2018, perché, prima o poi, dovrà vincere anche con un’altra moto, così come ha fatto Rossi…”