Il progetto ART Aprilia va avanti e si fa concreto: ne parliamo con l’Ing. Romano Albesiano, che spiega lo stato di avanzamento della moto e apre un ventaglio di possibilità sul ruolo di Max Biaggi…
I recenti test di Max Biaggi al Mugello e la soddisfazione scaturita, testimoniano quanto si stia evolvendo seguendo un percorso unico quanto interessantissimo sotto il punto di vista tecnico. I test di inizio luglio al Mugello, hanno fatto intuire che il prototipo ART Aprilia (che deriva alla RSV4 SBK) funziona e funziona bene e le aspettative si fanno sempre più grandi.
Si tratta di un vero e nuovo progetto MotoGP che non smette di evolversi, con la filosofia che profuma dello stile Aprilia, il senso delle moto da corsa secondo l’Azienda di Noale…
“Gran parte del fascino di una moto da corsa, oltre ovviamente alle prestazioni pure, è dovuto al suo impatto visivo – spiegava ad inizio stagione SBK 2014 Romano Albesiano, Direttore Tecnico e Sportivo di Aprilia Racing e Responsabile Centro Tecnico moto del Gruppo Piaggio – Si tratta di oggetti esclusivi, sculture in movimento da ammirare, ed RSV4 ha sicuramente tracciato una strada importante in questo senso. La sua compattezza dovuta all’architettura esclusiva del motore V4 o lo splendido telaio lucidato di serie sono al contempo elementi funzionali e tratti distintivi del design, esaltati dalla nuova livrea che, a mio parere, è una delle più belle e particolari mai scese in pista”..
Ecco il modo di intendere le moto secondo Aprilia e quindi, anche questo progetto ART, avrà certamente un suo sviluppo non solo prettamente tecnico, ma anche “fissato” sulla scuola di pensiero dell’Azienda italiana che certo è straricca di successi sportivi da perdersi nel conto.
Per questo, abbiamo voluto approfondire nel dettaglio lo stato di avanzamento della ART, proprio con l’Ing Albesiano che, in questa intervista, ci spiega alcuni dettagli tecnici ma, soprattutto, fa intendere che Max Biaggi avrà un suo ruolo nel progetto stesso. Così come forse potrebbe averlo anche Marco Melandri, oggi 5° nel Mondiale SBK con Guintoli al secondo posto in classifica generale. Ecco cosa ci ha detto…
Max Biaggi ha detto che ora da del “tu” alla moto dopo i recenti test al Mugello di inzio luglio, segno che la strada inizia ad essere quella giusta?
“Sicuramente dopo un test completo (il primo era stato rovinato dal maltempo) sia noi che Max abbiamo idee molto più chiare sulla strada da seguire per lo sviluppo della ART. La sensibilità di Biaggi è immutata, ma anche lui si è dovuto “riprogrammare” dopo un lungo periodo di stop. Come ho detto subito dopo i test, per noi si è trattato di una esperienza positiva”.
Max è un valore aggiunto…
“Credo non ci siano dubbi sul suo valore come pilota. Ha una grande esperienza con i prototipi e con le moto a quattro tempi di grossa cilindrata, abbiamo lavorato con successo insieme al progetto RSV4 e continuiamo ad apprezzare le sue considerazioni”.
Ed a proposito di Max, che ruolo potrà avere, oltre quello attuale?
“Il ruolo andrà definito, incrociando le nostre e le sue esigenze. Di sicuro un ruolo da collaudatore all’interno del nostro progetto MotoGP potrebbe essere interessante”.
Tecnicamente può addentrarci nel motore di questa moto e del progetto MotoGP?
“La moto attuale è una evoluzione della ART, che a sua volta deriva dalla RSV4 Superbike. Della nostra SBK mantiene le misure fondamentali del motore V4, mentre telaio, ciclistica ed elettronica sono completamente dedicate. Il nostro prototipo MotoGP si discosterà da questa linea, sarà un progetto completamente nuovo”.
In tema di quote ciclistiche c’è una filosofia da seguire, oppure seguite il Vs istinto racing?
“Il Reparto Corse Aprilia ha uno know-how riconosciuto nello sviluppo di ciclistiche da corsa. Per quanto riguarda le grosse cilindrate, il progetto RSV4 ci è servito a raccogliere dati importanti mentre la ART ha alzato l’asticella portandoci a iniziare il lavoro su un prototipo in senso stretto. Su queste basi stiamo quindi tirando le prime linee di quella che sarà la Aprilia MotoGP”.
Domandaccia: più Honda o più Ducati e Yamaha? Oppure only Aprilia
“Dal punto di vista strettamente sportivo, è giusto prendere come riferimento i migliori della categoria. Al momento Honda sembra essere la moto più completa, seguita a ruota da Yamaha. Noi utilizzeremo l’approccio Aprilia, forti della nostra storia e delle nostre professionalità”.
Su che fronti avete bisogno di miglioramenti e su quali invece vi sentite al “sicuro”?
“In questo momento stiamo lavorando su tutti i fronti, com’è giusto fare quando si inizia un progetto così importante. Di sicuro quanto di buono messo in mostra dalla ART non verrà dimenticato, anzi..”.
In tema gomme, cosa pensa dell’ingresso Michelin in MotoGP come fornitore unico? Ed in tal senso state lavorando per preparavi alla nuova copertura?
“E’ una condizioni che non crea grossi problemi, in quanto il fornitore sarà uguale per tutti. Ovviamente dovremo adeguarci alle nuove coperture appena possibile, potrebbe anche essere un vantaggio per le new-entry come noi”.
In alcune occasioni le ART sono state davanti alle MotoGP: crede che il vostro intento sia quello di entrare in MotoGP con questa prerogativa oppure entrerete subito “per fare”?
“I risultati della ART sono stati di sicuro sorprendenti, possiamo definirlo senza falsa modestia un progetto di successo. Ma questo non ci deve portare fuori strada, il gap con le migliori MotoGP non è indifferente. Il nostro obiettivo è una crescita costante, che ci porti in un tempo ragionevole ad essere competitivi, senza fare il passo più lungo della gamba”.
Parliamo un po’ della vostra elettronica: quali sono i punti chiave della vostra moto in tal senso?
“L’elettronica sviluppata da Aprilia Racing è sicuramente un nostro fiore all’occhiello. I nuovi regolamenti MotoGP ci impongono però l’utilizzo di elettronica unica, quindi da inizio stagione stiamo lavorando con Marelli. Non è stato facile, ma si iniziano a vedere dei segnali incoraggianti che credo proseguiranno nella seconda metà di stagione”.
A suo avviso, facendo un salto in SBK, perché Melandri non sembra trovare una “linea coerente” di serenità sulla moto? Il titolo, dopotutto, lo merita eccome!
“Marco ha le qualità per vincere un titolo mondiale. Posso solo parlare della nostra esperienza insieme, nella quale ha incontrato qualche difficoltà inizialmente a cucirsi la moto addosso. Il suo stile di guida è particolare, gli permette di essere molto veloce a patto di raggiungere un feeling perfetto con la moto. Nelle ultime gare ha dimostrato il suo vero valore”.
Tornando alla ART: Marco potrebbe essere lo “step2” del progetto MotoGP?
“Nulla è impossibile. Abbiamo grande stima dei nostri piloti attuali, sia umana che professionale, sono un valore aggiunto per Aprilia Racing e sono certo che saprebbero fare bene in qualsiasi campionato”.
Chi è Romano Albesiano
L’Ing. Albesiano è nato a Carrù (Cuneo) 50 anni fa, laureato in Ingegneria Aeronautica presso il Politecnico di Torino, Romano Albesiano ha intrapreso la propria carriera nell’ambito di Cagiva Motor S.p.A., dove ha tra l’altro partecipato allo sviluppo delle moto 500 GP nelle stagioni 1991-94. Ha inoltre operato, dal 1995 al 1997, in Fondmetal Technologies in qualità di capoprogetto aerodinamica per le vetture Mercedes AMG nei campionati DTM (con il 1° posto finale nel 1995 e il 2° posto nel 2006) e GT FIA. Rientrato in Cagiva Motor nel 1998, Albesiano è giunto a ricoprire la posizione di Responsabile dell’R&D Motoveicoli per i marchi Cagiva e Husqvarna, e della gestione dell’attività sportiva per il marchio Husqvarna con la vittoria di due titoli mondiali.
Entrato a far parte del Gruppo Piaggio nel 2005 in qualità di Responsabile Sviluppo Prodotto del brand Aprilia, Romano Albesiano è attualmente Responsabile del Centro Tecnico Moto che opera per l’intero Gruppo Piaggio, carica che manterrà insieme alla guida del team di tecnici di Aprilia Racing, anche al fine di rafforzare la strategia di stretta correlazione tra la produzione di serie e la gestione delle attività agonistiche del Gruppo Piaggio. Nella veste di Responsabile del Centro Tecnico Moto, Romano Albesiano ha tra l’altro diretto lo sviluppo della moto Aprilia RSV4 e del suo motore 1.000cc V4, straordinarie basi tecniche intorno alle quali Aprilia Racing ha potuto costruire le quattro vittorie iridate sinora conquistate nel Campionato Mondiale Superbike. Oltre ad avere sviluppato a Noale l’attuale gamma moto del marchio Aprilia, che insieme alla RSV4 vanta modelli quali la Tuono V4, la Caponord 1200 e la gamma Dorsoduro.