Primo storico successo Hyundai nel WRC a solo un anno dalla composizione del team: ne abbiamo parlato con Michel Nandan, Team Principal Hyundai e figura chiave della struttura dove si sviluppano e costruiscono le i20 WRC…
La grande bellezza di ogni sfida motoristica è la perfetta pianificazione degli eventi. Dal classico comune foglio di carta bianco, si elaborano pensieri, (la struttura del progetto) si raccolgono persone (i tecnici, gli ingegneri, ecc) si scelgono i “rappresentanti” della sfida (i piloti), si costruisce una struttura concreta (la base operativa Motorsport), base della sfida ed habitat delle forze che vedranno nascere il progetto stesso.
Era settembre 2012, quando Hyundai annunciò il suo ritorno alle corse e, più precisamente nel Mondiale WRC, campionato certo non facile dove mettersi alla prova, dove esplorare quel sapore intenso dell’adrenalina oltre al non facile compito di iniziare tutto da zero in una “zona” che, da qualche stagione, è territorio di caccia Volkswagen…
Sfida aperta per le i20 costruite presso Hyndai Motorsport
Quindi una bella sfida per davvero quella del colosso coreano che ha pensato bene di costruire Hyundai Motorsport nel cuore dell’Europa, più precisamente, ad Alzenau, con un edificio di 8.200 m². Basti pensare che, in un raggio di 50 km, c’è tutto quello che serve per lo sviluppo vettura: il Centro Design di Russelsheim, Hyundai Motor Europe a Offenbach oltre al centro di prova veicoli al Nürburgring.
120 persone provenienti da 22 nazioni diverse e 7italiani…
Hyundai Motorsport GmbH inoltre, è ampiamente dotata di tutte le attrezzature necessarie per progettare e produrre le vetture WRC (stretta è la collaborazione con il centro R&D coreano di Namyang): oltre al grande laboratorio, dove le vetture WRC sono progettate e costruite, l’impianto comprende annessi gli uffici per gli ingegneri, la gestione, il marketing e la logistica del personale ed è quindi una struttura Motorsport su misura per le esigenze di Hyundai. Una chicca da sapere è che nella struttura lavorano anche sette tecnici italiani: il Direttore Tecnico Nino Frison, 4 meccanici, un ingegnere ed un’addetta stampa…
In Germania la prima, fantastica vittoria…
Ma, la cosa più bella da raccontare, è certamente questa prima vittoria in Germania, risultato che premia un team giovane, competente, “fresco” nelle idee e sa “concludere” le strategie quando serve. Certo ad inizio stagione è stata dura, ma, come ci spiegherà il Team Principal Michel Nandan in questa interessante intervista rilasciata subito dopo la gara tedesca (a poco meno di 10 giorni dalla gara australiana), è stata una vittoria di squadra, concetto che riassume lo stato emotivo del team ed i chiari obiettivi Hyundai per la prossima stagione 2015…
“Mi sento ancora come se stessi sognando – racconta Michel Nandan -. Non avremmo mai potuto immaginare che venire qui, alla nostra nona gara WRC, avremmo potuto festeggiare questa doppietta!. E tutto davvero notevole e molto speciale. E’ stato un fine settimana vissuto in alcune condizioni difficili e che richiedono a tutti di essere al top assoluto del loro lavoro. Il nostro team è stato assolutamente di prima classe e voglio dire grazie a ciascuno di essi – oltre al lavoro svolto ad Alzenau – per aver ottenuto questo risultato. I piloti sono stati in forma e competitivi fin dalla prima fase, meritando il risultato finale…. Vedere Thierry alla sua prima vittoria con Dani sul podio, è stato meraviglioso. Abbiamo voluto utilizzare questo 2014 come un anno di apprendimento e non lasceremo che ci portino via questo risultato…. Tuttavia, abbiamo fatto progressi continui e la nostra Hyundai i20 WRC sta migliorando gara dopo gara. Abbiamo beneficiato è vero dello sfortunato ritiro di altri piloti, ma siamo stati davvero in lotta per il podio, cosa che riflette i progressi che abbiamo fatto come squadra”.
In Germania la i20 WRC batte la Polo R WRC…
In attesa di visitare la factory dove nasce la i20 WRC (nella speranza che sarà possibile…), cerchiamo di capire la vettura, le differenze tecniche con la rivale Polo R Volkswagen ma, soprattutto, approfondire quanto questa vittoria importantissima per il morale, sia anche merito di un’attenta gestione delle forze in campo, dove Michel Nandan, rappresenta il collante perfetto tra le persone e quindi la capacità di “gestire” l’intera sfida Hyundai. Poi ci sono ovviamente loro, i piloti – Thierry Neuville e Dani Sordo -, ma, questa volta, ci concentriamo sul team…
Michel Nandan, 55 anni, francese, non è nuovo al racing ovviamente: ha lavorato per Peugeot Sport Italy, Toyota, Nitec Engineering, Opel DTM, Suzuki ed è stato Direttore Tecnico nel WRC e della FFSA, ovverola FederazioneFrancesedello Sport dell’Automobile. Fino al ruolo di Team Principal Hyundai a partire dal 2013. Un anno sembra tanto ma vincere dopo poco così tempo di presenza nel WRC, beh, questo è un risultato eccellente e fa ben sperare per il futuro del Motorsport Hyundai. Obiettivo? Ovviamente, un giorno, il titolo…
Qualche dato tecnico della i20 WRC allestita da Hyundai Motorsport
La vettura coreana appartiene al segmento B, oggi l’unico ad interessare alle Case perchè appetibile per la grande massa di utenza se parliamo della serie. La i20 WRC è equipaggiata con un quattro cilindri da 1600 cc sovralimentato ed iniezione diretta le cui quote vitali sono di 84×72 mm, corsa “corta” quindi per tirare i 6000 giri che garantiscono una potenza attuale di 300 Cv e 400 Nm di coppia a 5000 giri.
Se vogliamo fare un paragone sulla base tecnica dei dati dichiarati, scopriamo chela PoloRWRC, pur avendo stessa cilindrata, vanta quote di corsa più ridotte con un valore di 73,8 mm ed un alesaggio di 83 mm; quindi un motore che gira un po’ di più con i suoi 6250 giri e ben 425 Nm di coppia, anche se questo, come spiega Nandan nell’intervista che leggerete, significa che la i20 WRC, al suo primo anno di gare, ha iniziato la stagione con un motore ed un telaio decisamente affidabili, proprio per acquisire esperienza per poi man mano, lavorare sulla potenza e la gestione motore. Come ha inoltre confermato Nandan, visto che, dal Rally di Finlandia, la i20 WRC vanta qualche upgrade motore ed ora si sta lavorando molto sulla potenza, al fine di arrivare a fine stagione con un “prototipo” della vettura 2015.
Ovviamente ci sono le quattro ruote motrici – quindi trazione integrale -, il cambio sequenziale manuale a sei marce, i differenziali “meccanici” quindi nessuna elettronica sui due assi ed una frizione a doppio disco ceramico/metallico. Per le sospensioni (il telaio della i20 WRC vanta rinforzi in acciaio e parti in fibra composita e rollbar globale secondo le norme FIA) si lavora sulla base dello schema MacPherson davanti e dietro con angoli regolabili; per l’impianto frenante anteriore ci sono due dischi anteriori Brembo da 355 mm mentre i cerchi sono da 18″ con canali da 7×15″. La i20 WRC infine, pesa 1200 kg e 1360 kg con pilota, navigatore e liquidi e questa è un’altra direzione su cui si sta lavorando molto al fine del contenimento dei pesi.
INTERVISTA A MICHEL NANDAN, TEAM PRINCIPAL HYUNDAI MS
Finalmente una vittoria sul vs concorrente, la Polo R WRC…
“Dopo nove gare, ora siamo più a posto e, di conseguenza, l’evoluzione della macchina sta progredendo ed abbiamo fatto qualche evoluzione ma continuiamo a lavorare sodo per evolvere la vettura in modo da avvicinarsi alla Polo…”
Ad inizio stagione è stata un po’ dura, come si è evoluta la macchina e quale è stato, secondo lei, il momento della svolta?
“Ad inizio anno è vero è stata un po’ dura… Il motivo è che non avevamo molti pezzi e ricambi, la squadra era tutta nuova, oltre al fatto della difficoltà iniziale per allestire due macchine per la partenza, dovuto anche al susseguirsi delle prime gare, tutte vicine come nel caso di Montecarlo, Svezia, Messico ecc. Abbiamo quindi dovuto aspettare un po’ di tempo per mettere in funzione il tutto un po’ per volta. Si, è stato difficile inizialmente, ma ora siamo molto più organizzati, ci conosciamo tutti meglio ed inoltre disponiamo adesso di un po’ più di ricambi rispetto all’inizio di stagione”.
Due vetture abbastanza diverse: su quale “orizzonte” avete lavorato maggiormente: maneggevolezza, erogazione, reattività…
“Abbiamo lavorato sull’assetto della vettura, sui differenziali, sulle sospensioni, oltre al fatto che anche il motore è interessato da questa evoluzione; il lavoro nella prima parte della stagione si è maggiormente concentrato sull’affidabilità del nostro motore e del telaio, mentre oggi stiamo lavorando più sulle performance motore. Per il setting delle sospensioni poi, ogni gara ha le sue regolazioni dedicate…”.
Il vostro motore gira un po’ meno rispetto a quello della Polo R WRC, questo significa che avete lavorato sulla trattabilità del motore o semplicemente, in funzione della vostra vettura e peso?
“La nostra vettura è un progetto giovane, quindi era chiaro andare nelle direzione iniziale dell’affidabilità globale della nostra i20 WRC, questo per iniziare la stagione al meglio in condizioni di tranquillità. Dobbiamo lavorare ancora sul peso della vettura però, perchè attualmente non siamo al minimo che vorremmo”.
Adesso arriva l’Australia e siete carichi della vittoria in Germania: quale upgrade porterete in gara?
“Dopo la gara in Germania, dove è vero che abbiamo ottenuto la vittoria, dobbiamo rimanere ed essere realisti. Sappiamo bene che è stata una vittoria, ma ciò è avvenuto perchè i piloti di un’altra marca hanno sbagliato… Quindi, il nostro obiettivo nelle prossime gare, iniziando dall’Australia, sarà stare nei primi cinque, mentre per le altra gare, come la Francia e suppongo anche la Spagna, mi auguro che potremo fare sicuramente un podio. In Australia porteremo la vettura che ha vinto in Germania sostanzialmente. Quindi l’evoluzione del motore, con step che è stato usato per la prima volta in Finlandia, oltre a tutta una serie di rinforzi sul telaio.Vedremo….”
La vostra elettronica quanto e come aiuta il pilota? E quali funzioni assiste?
“A livello elettronico, dobbiamo seguire il regolamento FIA, quindi nessun aiuto…elettronico per i piloti (Michel sembra sorridere…forse non può aggiungere altro? ndr). L’unica cosa sono le informazioni del dashboard che possono essere lette dal pilota, relativamente, ad esempio, alle temperature del motore e cambio”.
Oggi ci sono vetture leggere (1200 kg alla fine pochi non sono…) e molto più piccole del passato. Secondo lei questo significa solo un’esigenza del marketing o c’è un effettivo valore aggiunto nei rally?
“Le vetture odierne è vero sono più piccole ma è anche e soprattutto un motivo di marketing, ed è vero anche questo… Oggi le vetture di tutti i team factory WRC si basano sul segmento B, sono auto più piccole e leggere e quindi più competitive, doppia valenza quindi”.
La vostra è una vettura neutra se parliamo di ripartizione dei carichi e pesi, oppure avete privilegiato altro?
“Le ripartizioni dei pesi, beh, è un qualcosa su cui ancora non siamo a posto ed è la direzione verso cui dobbiamo lavorare”.
Cosa ricorderà della vittoria in Germania? Un momento, uno sguardo del pilota, il lavoro di un tecnico sulla vettura…
“La vittoria in Germania è un qualcosa di bello per tutto il team Hyundai, quindi una vittoria di squadra piena. Dai meccanici che hanno compiuto un qualcosa di unico, ricomponendo la vettura di Thierry in pochissimo tempo dopo l’incidente, alle corrette informazioni passate ai piloti circa le condizioni del tracciato di gara, fino al lavoro svolto in tutti giorni di gara da ognuno di noi…. Senza dimenticare i piloti, grandissimi, che hanno corso una gara in condizioni difficili”.
Secondo lei, a livello di espressione tecnica del futuro WRC, dove andrà la tecnologia?
“Il futuro del WRC? E’ un qualcosa di cui si parla sempre ma non c’è ancora un nuovo regolamento tecnico. Dovrebbe dare più spazio alla tecnologia, quindi allargare l’orizzonte tecnico sulle vetture, ma questa è una decisione che spetta alla FIA”.
Usate un cambio sequenziale: in che modo l’elettronica lavora sui differenziali e quanto il pilota e fino a che punto può “chiedere all’elettronica”?
“A livello elettronico, dobbiamo seguire il regolamento FIA, quindi nessun aiuto…elettronico per i piloti (Michel sembra sorridere…forse non può aggiungere altro? ndr). L’unica cosa sono le informazioni del dashbord che può leggere il pilota, relativamente ad esempio alle temperature motore e cambio”..
Oggi si va più forte che in passato a parità di lunghezza gare e pesi vetture (750 kg in passato circa) Merito dei motori, delle vetture o dei piloti che con 300 Cv possono spingersi un po’ oltre rispetto a oltre 650 Cv del passato?
“Se le vetture di oggi vanno più forte del passato pur essendo meno potenti e più pesanti è dovuta essenzialmente alle coperture, visto che la loro evoluzione oggi è molto elevata. Raggiunto il traguardo su come trasmettere in modo ottimale la potenza a terra, merito anche dell’evoluzione delle sospensioni e dei differenziali, le quattro ruote motrici hanno fatto il resto ma anche e soprattutto il modo di utilizzare il motore, quindi l’erogazione della potenza, visto che la coppia è molto più “piena” che in passato. Ma il punto uno dell’evoluzione, rimane di fatto l’evoluzione delle gomme…”.
A quando un’evoluzione del motore sulla vostra vettura? E su cosa e in che direzione state lavorando?
“L’evoluzione del motore, come ho già detto, sarà legato alle prestazioni e ci stiamo lavorando. Un nuovo motore sarà quindi montato sulle nostre i20 WRC ad inizio 2015”.
Cronoscalata Hyundai Motorsport WRC…
Settembre 2012: annuncio ufficiale del ritorno di Hyundai per WRC a Parigi Motorshow
Dicembre 2012: creazione di Hyundai Motorsport GmbH
Marzo 2013: versione aggiornata della i20 WRC presentata al Salone di Ginevra
Maggio 2013: primo shakedown e la prima prova con la i20 WRC
Giugno 2013: Hyundai Motorsport GmbH, la cerimonia di apertura
Luglio 2013: prime prove 2014 della WRC i20
Dicembre 2013: lancio dello Hyundai Shell World Rally Team
Gennaio 2014: partecipazione primo rally WRC 2014 (Rallye Monte-Carlo)
Agosto 2014: la prima vittoria Hyundai WRC in Germania