Martin Galiuto, dieci anni già una promessa: lo abbiamo incontrato nel primo appuntamento dell’Italiano Minimoto 2020. Tattico e veloce è dotato di spiccata sensibilità di guida
La famiglia è un’esperienza condivisibile e dalle forme più inaspettate. Il nucleo, l’area centrale di questa “piccola società quotidiana”, scorre veloce dentro i giorni dell’esistenza, giorni dove si costruisce quel legame unico ed intenso tra genitori e figli.
Si è vero, sono partito da lontano per raccontare questa piccola grande storia che parla di talento ma pure di un rapporto forte e di una sana crescita familiare “ambientata” anche nel mondo delle minimoto e, più precisamente, all’interno del Campionato Italiano Minimoto CIV FMI.
Martin Galiuto, pilotino su cui scommettere…
Martin Galiuto, pilota nella Junior B del Team RP Racing di Perugia, è un po’ il “giro veloce” di questa storia, dove si intrecciano velocità, talento, capacità di mettere a punto la moto ma, soprattutto, un’abilità poco comune per un bambino che corre da meno di due anni e che ha già messo le cose in chiaro circa il suo futuro agonistico.
Vederlo guidare è un piacere che emoziona perché ha già nella testa dove e quando dovrà passare l’avversario, con quel guizzo creativo che lascia spesso a bocca aperta in rapporto ai suoi dieci anni. Inoltre, quello che più mi ha colpito, è la capacità analitica del best lap, che Martin mi ha fatto guardare sul suo PC (lo vedrete nel video sotto) spiegandomi le sue traiettorie, le linee e dove avrebbe potuto fare meglio.
Mamma & Papà sempre vicini, ma ognuno con un ruolo molto preciso
Quindi un bambino già molto avanti e che ragiona dal ritmo dei giri veloci, fino all’accelerazione della sua moto, confrontandosi sempre con suo papà Gaetano, chiamato alla messa a punto della sua minimoto DM, motorizzata CS Racing (Azienda italiana che lo segue da sempre per la fornitura dei motori) in questo primo e doppio appuntamento del Campionato Italiano Minimoto 2020. Ma c’è anche e soprattutto lo sguardo attento di mamma Selvaggia, distante dai setting legati alla messa a punto della moto, ma vicinissima con un supporto affettuoso ed equilibrato.
Due parole su Martin, podio al primo doppio appuntamento 2020
Tanto per farvi capire chi sia Martin, vi racconto un piccolo episodio vissuto nella prima parte della giornata trascorsa con lui ed il suo Team: Martin doveva infilarsi i guanti di pelle perché il suo turno di prove libere stava per partire e quindi mi ha chiesto di aiutarlo. Mentre li sistemava bene sulle mani gli chiedo se fossero un po’ grandi e lui mi risponde che grandi non erano ma la mano doveva rimanere solidale al guanto perché, testuali parole, “la mano del gas deve fare quello che dico io”. Compreso il tipo di pilota che mi sono trovato davanti?
Un approccio sempre tecnico e capillare
Mi ha quindi sorpreso la professionalità di questo piccolo pilota, il suo modo di raccontare la moto ed i problemi, così come mi ha sorpreso l’intero approccio alle prove, il metodo ed il pensiero alla gara e la preparazione, complessa ed articolata, per rendere positiva al massimo la propria performance in pista. Martin è un pilota che guida forte inoltre (ed il mio è un parere obiettivo), sa sempre dove mettere le ruote, ha sempre la “riserva del sorpasso” pronta, senza dimenticare come aggredisce le curve e come sappia sfruttare tutta la pista.
Dalla flangia 12 alla 15 mm: un salto con 4 CV in più da gestire
È giovanissimo ovvio e deve “maturare” agonisticamente parlando, ma quello che ho visto è davvero poco comune per la sua età. I tempi di apprendimento dei piloti si accorciano sempre di più e tutto è più “compresso” ed esce solo chi riesce ad imparare in fretta, cosa che Martin sa fare molto bene.
Basti pensare che le minimoto attuali sono molto competitive e non sempre facili da guidare/gestire se parliamo di rapporto peso/potenza: ad esempio, quest’anno Martin è passato dalla flangia 12 alla 15 mm (restrizione per mezzo di diaframma sul collettore di scarico), cosa che significa un incremento di potenza di quasi 4 CV sulla stessa cubatura.
Quindi anche adattarsi alla diversa erogazione, potenza e coppia non è semplice ed anche in questo Martin è stato ultra-adattivo e veloce. Seguiremo Martin in questo Campionato Italiano Minimoto 2020, perché ha talento e perché, soprattutto, sarà interessante raccontarne la crescita agonistica gara dopo gara. Lui va forte e questo è indubbio ma il confronto nelle gare forse, lo renderà ancora più competitivo e maturo per uno step successivo. Quale? Lo scopriremo insieme…
L’INTERVISTA: MARTIN E GAETANO GALIUTO, TERZO POSTO CHE CI SODDISFA
Come avete lavorato sulla moto dalle prove alla prima gara della stagione?
Papà Gaetano: “Dal venerdì alla domenica abbiamo utilizzato due motori, il primo il venerdì ovvero quello che utilizza per l’allenamento che di fatto non ha differenze abissali con quello che poi viene utilizzato in gara. Entrambi i motori esaltano le doti di guida di Martin, ovvero guidare una moto molto pronto sotto ed un’erogazione più incisiva sia ai bassi che ai medi regimi.
Il sabato però abbiamo fatto una diversa messa a punto mentre sulla ciclistica avevamo già lavorato molto in allenamento, trovando un giusto equilibrio nel setting. Sul motore invece, abbiamo cercato sia una carburazione ottimale quanto il giusto rapporto finale, un mix che tenesse presenti vari parametri tra cui il passo degli avversari e la guida di Martin. Abbiamo quindi provato due diverse corone mantenendo lo stesso pignone lavorando sul setup della frizione centrifuga anche il grosso del lavoro tecnico è stato fatto sulla carburazione.
Per chiudere quindi, le differenze più importanti tra sabato e domenica, sono l’utilizzo di due motori, uno per il venerdì, l’altro per la gara ma tenendo presente che il sabato fa fatto tutto un lavoro di sgrossatura in virtù del fatto che ogni volta che il motore viene riassemblato, va rodata la zona termica del motore quale pistone e segmento”.
Quali sono le vostre impressioni dopo questo primo e doppio appuntamento
Papà Gaetano: “Siamo molto contenti per quello che abbiamo fatto! Non ci aspettavamo di arrivare a podio alla prima gara, tenendo conto dell’esperienza degli altri piloti e del livello tecnico. Su questo comparto eravamo tranquilli, visto che CS Racing (foto sotto Ricky ed Alessandro Cassinari) è un motore ufficiale e pluricampione italiano ed europeo… Non ci eravamo però misurati con avversari di livello come questi. Nonostante siamo partiti quarti, abbiamo conquistato un terzo posto sia in Gara 1 che in Gara 2 e, nonostante la penalità per partenza anticipata, abbiamo comunque acciuffato il terzo posto di giornata”
Martin raccontaci le due gare di questa doppia prova dell’Italiano
“In Gara 1 partivo quarto ma già dalla partenza ho recuperato una posizione e quindi ero terzo. Poi ho preso un leggero margine e pian piano sono riuscito anche a stampare dei bei tempi che mi hanno consentito di staccare i piloti dietro di me con il risultato di un terzo posto finale. In Gara 2 partivo sempre quarto ma mi hanno dato poi partenza anticipata e questo significa dieci secondi di penalità. Ho lottato con il pilota del Team Space, Dadalt Luca, che mi chiudeva ogni porta e quindi dovevo sempre incrociare le traiettorie in uscita. Avevo più motore sotto ma lui aveva più allungo ma dopo qualche giro, sono riuscito a passarlo in staccata alla curva quattro chiudendo al terzo posto, poi diventato sesto a causa della penalità. Sono contento di esser comunque riuscito a salire su podio a fine giornata”
La tua personalissima opinione sulle due gare?
“Sono soddisfatto e non mi aspettavo di fare un podio alla prima gara dell’Italiano (foto sotto) visto che qui il livello è molto alto e faticoso. Sono un mondo soddisfatto per come abbia lavorato tutta la mia squadra e come abbiamo gestito le prove libere, le qualifiche e la gara. Inoltre, sono contento di come sia stato preparato il motore, sempre molto competitivo. Prossimi obiettivo per il Round 2 sarà quello di provare a prendere il secondo o il terzo posto anche se so che sarà molto difficile. Per ora però voglio concentrarmi su quello che mi arriva…”
Quali sono secondo te i tuoi punti deboli e quello di forza?
“Il mio punto debole ad oggi è la percorrenza: sono abituato a spalancare il gas molto presto per poi staccare molto tardi mentre il mio punto di forza è l’uscita di curva e le staccate mentre per il rettilineo, beh, ho un buon motore!”
Il magico mondo delle Minimoto: una tecnologia molto attenta al dettaglio
La minimoto rappresenta lo “strumento” migliore per imparare a guidare forte la moto, una base da cui partire per scoprire il mondo racing in giovanissima età: dopotutto, la maggior parte dei piloti della MotoGP, Moto2 o Moto3 vengono proprio dal mondo delle minimoto, un qualcosa di molto più raffinato dal punto di vista tecnico (foto sotto il motore CS Racing) per via dei Costruttori sia di telai che di motori a cui si aggiunge il fornitore unico di pneumatici PMT che equipaggia l’intero parco minimoto dell’Italiano.
2020: un Campionato Italiano Minimoto non facile
Un campionato “difficile” questo, per via delle “restrizioni anti-Covid19” che vedono ripensato l’intero paddock e quindi l’iter delle gare, gli accessi alle varie aree dei circuiti e, non meno importante, quel distanziamento sociale che ai bambini certo non va molto giù per via della loro socialità espressiva 100%. A questo hanno pensato i genitori e l’intera organizzazione di questo primo e doppio appuntamento sul Circuito La Scintilla di Contigliano (RI), come poi spiegherà Cristian Farinelli, Responsabile CIV Junior.
LA VIDEO INTERVISTA A MARTIN
3 domande a CRISTIAN FARINELLI, Responsabile CIV Junior Comitato Velocità
Un giudizio su questo primo e doppio appuntamento
“Le gare sono state a dir poco spettacolari! C’era molta voglia nei bambini e questa si è vista, talvolta portando anche a piccoli errori di inesperienza, ma l’emozione di tornare in pista era tanta da parte di tutti ed il forte caldo sicuramente non ha facilitato le cose. Abbiamo visto gare battagliate in tutte le classi ed un livello davvero molto alto tra i piloti”.
Come è andata a livello di partecipazione dei piloti?
“Sono soddisfatto del numero dei partecipanti nonostante alcune assenze giustificate, ad oggi annoveriamo 85piloti nelle varie categorie, numero sicuramente destinato a crescere nel corso della stagione. La classe più numerosa è sicuramente la Best Junior A dove i bambini si affrontano ad armi pari con motori gratuitamente forniti da Top Racing, un progetto solido e consolidato! Nella Junior B e C abbiamo invece dei funamboli al secondo-terzo anno di esperienza che cominciano a giocare con i cavalli dei motori preparati ottimamente da Team e Aziende del settore. Nelle Open divertimento puro e con grandi bagarre tra ragazzini prima e adulti poi”.
Ad oggi, qual è la situazione nel paddock legata all’emergenza Covid-19?
“Come anticipato ai piloti sopra citati aggiungiamo 21 società accreditate tra team ed aziende, oltre PMT Tyres fornitore unico di pneumatici. Questo significa davvero molto in questa annata flagellata dalla pandemia, perché significa che siamo vivi, perché l’utenza ci segue e crede nel nostro progetto. La minimoto rappresenta la base fondamentale del motociclismo e tutti noi ci crediamo per l’importanza che ha a livello formativo. Mi permetto di fare un plauso al Circuito La Scintilla che ci ha supportati con le operazioni logistiche che oggi risultano veramente complesse e macchinose, ma dobbiamo conviverci. Un forte plauso e ringraziamento va a tutti i genitori e bambini che hanno accolto il nostro messaggio con molto senso di responsabilità e di rispetto verso il prossimo con l’uso di mascherine nonostante il forte caldo”.
Martin Alberto Galiuto, il suo percorso raccontata dal Papà
Martin è nato a Milano nel 2010: il 16 ottobre del 2016 sale per la prima volta in sella ad una minimoto, una polini 910 da 4,2HP, su un mini-circuito all’interno di un velodromo nei pressi di Monza. Prova a fare qualche giro un po’ di slalom tra i birilli, a fine turno, l’istruttore ci dice che se la cava bene… Da allora inizia un piccolo percorso fatto di noleggi e frequenza di una ASD “Gli Sbiellati”. Nel giugno 2017 arriva la sua prima moto, una GRC Mix usata motorizzata con un Polini 4,2HP e carburatore Dell’Orto SHA 14 mm.
L’arrivo della nuova moto segna l’avvio della vera pratica fatto di qualche circuito in giro per la Lombardia, Piemonte, e anche la frequenza della vera scuola che insegna i fondamenti di guida e costruisce lo stile di Martin, la scuola è la famosa SMC Scuola Moto Como (Lorenzo School) che utilizza il metodo Chico Lorenzo (papà di Jorge).
In seguito, decide di partecipare ad un Trofeo Regionale, il Trofeo Soci Codogno 2018 e debutta nella categoria Rookies flangia 12, e passiamo dalla ciclistica GRC alla ciclistica Blata, abbandoniamo il motore polini per passare al nostro primo CS flangia 12, questo non comporta nessuna difficoltà e si adatta molto velocemente è continua a migliorare. Nel corso del 2018 partecipa come wild card a qualche tappa dell’interregionale MLK-Nord piazzandosi a metà classifica.
L’anno successivo il 2019 decidiamo di partecipare al Trofeo MMCI 2019 nella categoria Junior A, il nostro primo Trofeo interregionale, un anno denso di emozioni con tanti podi, ed una stratosferica vittoria con una staccata da brivido all’ultimo giro nella gara in notturna sul Circuito di Ivan Goi il Viadana Racing Park, ci permette di chiudere al 3° posto assoluto, e al 2° posto classifica Telai Blata. Nel corso dell’anno si consolida il rapporto di fiducia e collaborazione con CS grazie a loro riusciamo ad entrare nel nostro attuale Team RP RACING di Perugia iniziamo a gettare le basi per il prossimo anno.
Il 2020 segna la svolta: passiamo dal telaio Blata (foto sopra) alla DM, passiamo dalla flangia 12 alla flangia 15 con un incremento di quasi 4 CV di potenza a parità di cilindrata, una nuova sfida, Martin deve imparare a conoscere la nuova ciclistica l’erogazione del nuovo motore. Dopo le visite mediche effettuate al CONI per l’idoneità sportiva agonistica svolte a gennaio, siamo pronti per affrontare il campionato agonistico minimoto, Elf CIV 2020 nella Cat. JUNIOR B. (foto sopra Martin con Loris Reggiani e la sua Thundervolt)