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    JESOLO NON CONVINCE MARTIN

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    La penultima gara di Jesolo del CIV Minimoto non convince Martin Alberto Galiuto che conquista un terzo ed un quinto posto in un fine settimana complicato

    Una stagione non sempre semplice, anzi molto complicata per il Motorsport. Poche gare, non sempre condizioni meteo ideali, l’incubo delle incognite legate al Covid-19, hanno reso questa stagione molto incerta e vulnerabile. E questo ha condizionato gare, umori, organizzazione ed aspettative.

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    Tutto è stato concentrato in pochi appuntamenti con una “condizione psicologica” non sempre facile da gestire, specie per i piloti del CIV Minimoto 2020. Ma la voglia di fare di questi giovanissimi ha come sempre contagiato tutti ed ha fatto da carburante quale spinta per superare le incognite di gare iper-concentrate.

    Jesolo, una gara da cui trarre esperienze utili per il futuro

    Siamo al penultimo appuntamento della stagione e, quella di Jesolo, è stata una gara non facile per il “nostro osservatoMartin Alberto Galiuto che stavolta ha dovuto fare i conti con un fine settimana molto incerto a causa della pioggia e di un meteo poco clemente per l’intero fine settimana. Dalle sue parole di fine gare, si intuisce una soddisfazione a metà: una messa a punto non semplice e poi stravolta alla domenica, la pista scivolosa, l’esperienza rispetto ai suoi più diretti avversari e piloti che lo hanno rallentato nei suoi attacchi, sono tutte “pillole” che sommate equivalgono ad un fine settimana non brillante, così come lo definisce lo stesso Martin.

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    Manca una settimana all’ultima gara della stagione e Martin vuole chiudere bene questo suo primo CIV nella Junior B: le carte lui le ha tutte e sta “pagando” quel dazio che si chiama esperienza anche se, dalla sua, giocano elementi quali talento, capacità analitica e carattere che sa concretizzare.

    Questa gara di Jesolo ritengo sia stata comunque utile a capire molte cose che credo formative ed utili per il proseguo della stagione, che ad Adria, chiuderà il suo bilancio di una stagione 2020 non facile per nessuno.

    Dico la mia su Martin dopo alcune gare

    Dico a Martin di essere lo stesso positivo, concreto e concentrato come lo è sempre stato quest’anno. Le cose si imparano e le gare così così, servono a raccogliere info preziose per il futuro, tutto da scrivere.

    Il suo talento è un dato oggettivo (lo dimostra l’ottimo piazzamento al recente Europeo) e questo non si diluisce per una gara che non ha convinto, specie se rapportato ai risultati conquistati fin qui. Un terzo ed un quinto posto a Jesolo non sono niente male ma so che Martin è un concreto perfezionista e che il termine “accontentarsi” non è scritto sul suo vocabolario racing. Credo fermamente che sia un pilotino dalle mille sorprese che sa “inventare” in pista, tra gli avversari e che sa dare tutto sé stesso perché gli viene naturale. Questo è di fatto il suo “X factor”, qualcosa che Martin dovrà sempre tenere presente d’ora in poi.

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    L’INTERVISTA A MARTIN DOPO GARA

    Martin un sabato pre-gara parecchio impegnativo…

    “Sì davvero, quella del sabato è stata una giornata molto impegnativa perché non ha mai smesso di piovere ma siamo lo stesso riusciti a trovare un buon setup per la mia moto e quindi gomme, assetto oltre al rodaggio del motore”

    Raccontaci la Q1 come è andata?

    “Qualifica uno non è stata molto brillante perché mi sono trovato subito nel traffico degli altri piloti e quindi non sono riuscito a fare un buon tempo, finendo la Q1 al settimo posto. Mentre in Q2 ho abbassato il tempo di oltre un secondo ma, nonostante il traffico, sono riuscito a prendermi il quinto tempo”.

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    Vuoi raccontarmi cosa è successo in Gara 1?

    “Diciamo che Gara 1 l’ho gestita: sono partito quinto e rimasto in questa posizione senza poter effettuare una partenza più rapida e brillante. Dopo un paio di giri ho visto esposto il cartello di partenza anticipata per i due piloti che erano davanti a me, da li in poi ho cercato di gestire al meglio la gara pensando che tanto c’era da tenere in considerazione la penalità… Questi due piloti avevamo preso un leggero margine da me ma, a due giri dalla fine, mi sono avvicinato loro ma non volevo fare errori né quindi buttare via il terzo posto”

    E gara 2 invece?

    “Gara 2 è stata più aggressiva certamente! Sono nuovamente partito quinto ed anche qui non ho fatto uno spunto brillante. Ma questa volta non ho mai mollato i miei due avversari davanti a me e, fin da inizio gara, ho sempre provato a passarli ma loro chiudevano ogni porta ma, nel corso dell’ultimo giro, ho provato un attacco ed ho affiancato uno dei due ma lui ha chiuso. Purtroppo, mi si è chiuso l’anteriore e sono scivolato ma sono risalito subito in sella mantenendo così la quinta posizione a fine gara”.

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    Martin non mi sembri molto contento della gara di Jesolo

    “Non sono tornato a casa molto contento. Non ha mai smesso di piovere per tutto il fine settimana ed ero preoccupato anche prima di Gara 2 per la pioggia. È stato un week end di pioggia ed ho rimpianto il sole, condizione che mi avrebbe permesso di fare molto meglio e sentivo che avrei potuto lottare per il secondo posto, cosa che sentivo possibile…” Come pensi finirà questa stagione Martin? “Preferisco risponderti a fine stagione, dopo Adria, ora dobbiamo concentrarci al massimo sull’ultimo appuntamento della stagione 2020”

    L’INTERVISTA A PAPA’ GAETANO

    Penultima gara della stagione, parliamo del sabato di Jesolo

    È stata un’intera giornata condizionata dal fattore meteo anche se il venerdì, per fortuna, siamo riusciti ad effettuare il rodaggio del motore. Da quel momento il meteo è stato costante con pioggia ed un mezzo tifone e quindi, i turni programmati, non si sono svolti come da programma. Abbiamo avuto grossi problemi sul bagnato – anche qualche scivolata -, ritengo a causa degli pneumatici almeno per l’intera mattinata del sabato, dove davvero non si riusciva a stare in piedi…  Quindi grandi problemi nel trovare la quadra tra ciclistica, gestione della potenza motore se parliamo della frizione e scelta del rapporto finale. Nel pomeriggio per, abbiamo optato per uno pneumatico differente, provato poi nell’unico turno a disposizione da cui sono emersi dati incoraggianti anche i virtù delle modifiche operate sulla moto di Martin tra cui l’altezza moto, una pressione pneumatici diversa nonché la corretta rapportatura. Tutto questo, nonostante la pista bagnata, ci ha fatto capire di poter essere competitivi”.

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    Qual è stata allora la scelta vincente?

    “Sicuramente è stato il giusto compromesso trovato con l’assetto della moto, elemento che ha dato più fiducia a Martin per potersi esprimere al meglio o almeno secondo il suo stile di guida. Tenendo sempre conto delle particolari condizioni della pista di Jesolo ovviamente. La giornata del sabato quindi, si è conclusa con la prospettiva di aver messo a posto la moto, cosa completamente ribaltata alla domenica per via di una giornata di sole che ci ha fatto iniziare da capo. Siamo ripartiti da zero per l’assetto, tornando allo standard che Martin utilizza abitualmente in condizioni di asciutto, utilizzando coperture slick con pressioni abituali, insomma una rivoluzione della moto rispetto al giorno prima, Le qualifiche non state eccelse rispetto al solito, eravamo un pelino lontani rispetto al suo passo da asciutto ed abbiamo quindi pagato qualcosa per questo ma, tutto sommato, ce la siamo cavata all’ultimo giro con il quinto tempo in griglia e seconda fila”.

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    Parliamo di Gara 1

    “Martin partiva quinto in posizione centrale, a causa probabilmente di un rapporto leggermente lungo. Siamo partiti più lenti ed abbiamo perso dei metri e mi rendo subito conto che Martin non guida come al suo solito per i primissimi giri mentre parte il gruppone che rimane attaccato a Savino anche se, il terzo ed il quarto, registrano una partenza anticipata. Questo ha condizionato un po’ il distacco che aveva Martin rispetto ai primi ed infatti era oggettivo che corresse praticamente da solo, più staccato rispetto ai primi quattro piloti e con molti secondi di stacco dal sesto in poi.

    Prima dell’esposizione dei cartelli di partenza anticipata, Martin ha cercato di ricucire lo strappo e, probabilmente, anche in virtù della penalità assegnata ai due piloti, non è riuscito ad essere aggressivo come sempre. Poi, nel corso degli ultimi giri, è riuscito ad attaccarsi a questo gruppetto concludendo terzo a causa della penalità assegnata. Una gara conservativa ma anche tattica se vogliamo anche se, rispetto a inizio campionato, questa di Jesolo è stata la gara più sottotono che Martin ha corso da inizio stagione”.

    E Gara 2?

    “Gara 2 è stata completamente diversa, con un Martin decisamente tornato aggressivo e concreto per tutta la gara ed i tempi lo hanno evidenziato bene… Non ha mai mollato il gruppone di testa, ma perdeva qualcosa solo sul rettilineo del traguardo che però recuperava in staccata, al punto che Guaita e Spada, lo tappavano un po’ dappertutto ed anche come giro secco. Martin ha quindi cercato di capire dove attaccare e ci ha provato sempre ma loro lo chiudevano ogni possibilità di entrare, insomma una situazione non facile da gestire… Nel corso del penultimo giro ha tentato un attacco a Spada forzando l’ingresso sull’anteriore ma, purtroppo, è scivolato ma ha subito ripreso la sua quinta posizione che ha mantenuto fino alla fine. A livello di prestazione è stato concreto, acciuffando un quarto posto assoluto di giornata.”

    Secondo te cosa non ha funzionato stavolta?

    “Credo una serie di eventi negativi che hanno offuscato questa gara qui a Jesolo. L’esperienza dei primi due, Savino e Turrisi, determinano certamente i risultati e la sicurezza in ogni condizione di gara. È una questione di esperienza globale del pilota, esperienza che Martin sta maturando con i suoi tempi”.

    (Foto LORENZO PALLONI)

    Andrea Di Marcantonio
    Andrea Di Marcantoniohttps://www.performancemag.it
    “Non è facile racchiudere quasi trent’anni di passione in poche righe. Lo è invece quello stimolo quotidiano e continuo che mi porta in sella alle moto ed a bordo delle quattro ruote, su strada quanto in pista. Senza dimenticare tutto ciò che compone il mondo dei motori, mondo dalle mille sfaccettature… Ed è proprio questa passione che alimenta e mi fa “capire” ed “interpretare” i veicoli che provo in una chiave di lettura tecnica e completa oltre che diversa. Punto sulla qualità e l’approfondimento testuale oltre che sull’impatto fotografico delle prove. Al mio fianco Giuseppe Cardillo e Lorenzo Palloni, fotografi ma, soprattutto, “compagni di viaggio” in questa avventura che parla di performance. Con loro, il videomaker Andrea Rivabene. Importante è il modo diverso di raccontare le prove, abbinata alla ricerca delle migliori location. E poi i progetti legati ai giovanissimi talenti con PROGETTO MX dedicato al motocross e SPEED PROJECT, dedicato al mondo della Velocità. Siamo l'unica testata italiana a costruire progetti per i giovani a cui offriamo un team collaudato e tutta la mia esperienza sul campo. Insomma un impegno a 360°, perchè PERFORMANCEMAG.IT è tutto questo!”

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