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LA GIANNINI GP350 ANNIVERSARIO

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Ecco la Giannini 350GP Anniversario, la vettura prodotta da GRAM di Torino. 350 CV, sospensioni push-rod, carbonio per la carrozzeria ma soprattutto un centenario da vivere nel migliore dei modi…

Le grandi idee pagano sempre e comunque. Le grandi idee però richiedono impegno, dedizione e molte notti insonni, investimenti importanti ma, soprattutto, un grande ed affiatato gruppo di lavoro oltre che un’attenzione mirata su cosa si vuole realizzare.

Inoltre, bisogna preservare la storia che si è costruita alle proprie spalle che, nel caso della Giannini Automobili, affonda le proprie radici nel lontano 1917, quando Attilio e Domenico Giannini, aprirono quella piccola officina di ingegno in Vicolo della Fontana.

100 esemplari per Giannini Automobili: la GP350 è un bel regalo!

È stata una storia lunga, intensa, vera: ma soprattutto italiana che oggi festeggia i primi 100 anni di attività e che rivive nuove emozioni con la presentazione della nuova ed intrigante GP350 Anniversario, vettura speciale che verrà costruita in soli 100 esemplari da GRAM (Gram Torino Engineering), azienda torinese che produce vetture a progettazione speciale. Per loro è stato di certo il miglior modo per festeggiare il compleanno della Giannini Automobili ed anche occasione per la rivisitazione di una vettura simbolo del made in Italy, con l’aggiunta ed il contributo tecnologico attuale.

Alle spalle del progetto c’è l’intesa del gruppo di lavoro e la genialità…

Ma per comprendere davvero la Giannini Automobili e questo nuovo prodotto di eccellenza italiana, bisogna ascoltare le persone coinvolte nel progetto della GP350; i loro racconti, i loro aneddoti sulla realizzazione della vettura, le idee nate attorno ad un tavolino, sono porzione integrante di questa storia e di questa vettura unica. Sono persone appassionate, di mente aperta con quel guizzo d’ingegno che può cambiare le strategie anche a cose definite…

GP350 un’auto audace che arriva dritta a cuore…

GP350 Anniversario è quindi la prima ed unica super city-car al mondo nel settore lusso (destinata quindi ad appassionati collezionisti) che cela soluzioni tecniche che possiamo scovare solo su supercar ben più costose. Si punta sul design “tondeggiante” di un passato lontano e nostalgico, oggi rivisitato in modo tonico ed audace, come nel caso delle prese aria, della carrozzeria in carbonio (ottenuta attraverso uno speciale e modernissimo processo in autoclave), passando per le splendide ruote da 19”, dotate di fissaggio “racing” mono dado, oltre che per l’impianto frenante Brembo a sei pistoncini.

Lo spaccato tecnico della GP350: IL MOTORE

Come accennato, questa vettura mix stradale/pista è realizzata a Torino da GRAM Torino Engineering. Iniziamo dal propulsore, forte del nuovissimo 4 cilindri della 4C da 1750 turbo posizionato centralmente è che è in grado di erogare 225 e 350 Cv: la turbina standard è stata ovviamente sostituita ed ora “viaggia” ben oltre i 2,5 bar se parliamo della pressione di sovralimentazione. La trazione è posteriore e tutto il powertrain, quindi motore, cambio, trasmissione, è stato collocato (con non poca fatica tecnica) esattamente al centro dell’abitacolo. Inutile dire che tutti i sistemi legati al cablaggio delle varie centraline è stato fatto a mano e poi ottimizzato per la produzione in “serie”, mentre molti componenti meccanici sono stati ricavati da alluminio pieno alto resistenziale poi trattato termicamente. Infine, lo scarico in titanio o acciaio, prevede valvole elettroniche comandate da centralina.

IL TELAIO

Come avrete letto dalle parole dell’Ing. Bomboi (il team si compone anche di Gianmario Francone e Robero Sammaruco) si è partiti dal telaio standard della Fiat 500 come base per questa vettura. Una delle modifiche riguarda quindi la parziale attenzione sul telaio legato al retrotreno, modificato attraverso dei rinforzi strutturali. Al fine di aumentare la protezione dall’acqua e dall’erosione, il telaio è stato poi corredato di materiali OEM, mentre l’intera verniciatura dello stesso e della carrozzeria, è stata eseguita attraverso processi e parametri automotive omologati.

 

Sospensioni Ohlins a vista con sistema push-rod…

Spicca senza dubbio il sistema di sospensioni tipo push-rod, espressamente progettato per la GP350 con utilizzo di ammortizzatori Ohlins pluriregolabili a cui sono stati aggiunti uniball per le regolazioni “fine”; questa soluzione deriva dalle vetture Formula ed è stata applicata soprattutto per le elevatissime velocità trasversali che questa vettura può raggiungere, al fine di garantire una guida sensoriale e dinamica come lo è quella di un’auto da corsa…

I bracci triangolari ellittici delle sospensioni sono stati progettati da GRAM e derivano da schemi F1. Infine, il telaio posteriore a culla, è in acciaio alto resistenziale ed è applicabile dal basso vettura grazie al sistema easy&fast mounting, quindi il telaio abbraccia e sostiene il motore e l’intera meccanica posteriore.

IL RESTO…

Altre chicche della GP350 Anniversario sono il fondo piatto (con presa aria frontale e canalizzazione sotto vettura) e l’abbondanza dei “temi aerodinamici (grande spoiler posteriore, flap anteriore, passaruota con prese aria a “svuotamento”) il serbatoio benzina alloggiato davanti (come sulla vecchia Fiat 500), i cerchi da 19” in alluminio forgiato fresati dal pieno, uno sterzo diretto stile racing quindi, i gruppi ottici aggiuntivi tondi con funzione DRL e Cells, specifico sistema di fissaggio center lock ed insonorizzazione vettura interna ed esterna omologate.

Non capita spesso, anzi quasi mai, di “rubare con gli occhi” e solo un vero appassionato può comprendere questo progetto nella sua maliziosa intimità: sono troppi, tanti gli spunti su cui soffermarsi e ragionare anche se l’effetto emotivo prende sempre il sopravvento…

Non mi resta che attendere il test, per mettere le ruote in pista e sedermi su quel sedile tanto invitante e certamente capace di regalare tanto. Dal sound della GP350 ho compreso che questa vettura è un gatto totale e credo che abbia un motore cattivissimo, quasi rapace nel regalare potenza brutale sotto al piede…

L’INTERVISTA: Emanuele Bomboi/Designer e Progettazione GP350

Due parole su questa vettura, più che esclusiva direi…

“La Giannini 350GP è un qualcosa che non vuole stravolgere il concetto dell’epoca, riferito ovviamente alle vetture più esasperate dell’epoca in termini di corse ed esasperazione del concetto ad esso legato. Quindi direi più semplicemente un richiamo nostalgico ma in chiave tecnica e moderna. Con la volontà di mettere in risalto tutte le aree meccaniche di pregio. Iniziando ad esempio dalle sospensioni, qui in configurazione push-rod, ampiamente regolabili e volutamente lasciate a vista, fino al gruppo ruota legato anche al particolare impianto frenante”.

Quali sono state le difficoltà del progetto GP350?

“Principalmente l’analisi del telaio, la sua conoscenza profonda, integrando tutte le variazioni tecniche ad esso apportate in corso d’opera. Questo per disporre essenzialmente il gruppo motore in posizione centrale:

Il telaio di partenza era già un’ottima base come lo è quello della 500, ma abbiamo valutato attentamente tutti i dettagli con la verifica analitica ed il successivo intervento in alcune aree del telaio stesso, lavorando quindi su spessori, soluzioni tecniche ed alcuni piccoli grandi segreti…Anche in virtù delle differenti torsioni, accelerazioni trasversali, velocità di percorrenza in curva della vettura, di fatto uniche e quindi per questo abbiamo analizzato l’intera dinamica veicolo. Manca solo un’ultima parte sulla zona anteriore su cui stiamo provando un up-grade. La vettura, a livello sospensioni, è del tutto regolabile in funzione di altezze, camber, caster, altezza motore, uniball, ecc. “

Quando scenderà in pista? Avete pensato alla trazione integrale ed al WRC…

“Al WRC ci abbiamo pensato ma abbiamo scartato l’idea perché volevamo essenzialmente rispettare la base di partenza. Certo sarebbe stato più facile prevedere una trazione integrale, ed infatti, anche se non l’abbiamo mai detto, c’è stata una GP350 4×4, ma man mano ci rendevamo conto che avremmo dovuto stravolgere ad esempio pure il processo industriale, perché il concetto è quello di salvaguardare la macchina di serie. Però, in occasione del test a Vallelunga dopo l’estate, daremo delle informazioni in più, magari con la presentazione di un Monomarca dedicato proprio alla GP350…”