Fa effetto vederla perché il nome Lamborghini suscita emozioni stradali. Ed invece, ecco la concept car supersportiva all-terrain Hurican Sterrato
Fa un certo effetto vederla, soprattutto perché il nome Lamborghini suscita emozioni stradali più che offroad. Ed invece, ecco la prima concept car supersportiva all-terrain Hurican Sterrato (il cui debutto è previsto per il 2023), vettura pensata ma soprattutto progettata per sfidare ogni tipologia di terreno. Con il mood Lamborghini ovviamente.
Non servono troppe parole, perché meglio lasciarle a chi l’ha ideata, pensata e messa su terra… “Tutto è partito da uno dei primi prototipi Huracán – commenta Maurizio Reggiani, Lamborghini Motorsport Vice President e CTO all’epoca dello sviluppo della concept Sterrato –.
Lamborghini, tutto è partito dal telaio n.53
Il mio gruppo aveva lavorato su quella vettura – segue Reggiani -, telaio numero 53, ricondizionandola per creare un laboratorio su ruote grazie all’installazione di soluzioni off-road e a una maggiore altezza da terra.
La prima volta che l’ho guidata ho subito realizzato le potenzialità di questo atipico concept di supersportiva. Successivamente costruimmo e sviluppammo il primo prototipo: venne fatto provare a tutti i membri del board dell’azienda, apprezzando l’emozionalità di una vettura unica, nata sulla Strada Bianca di Nardò, che nel mondo Lamborghini rappresenta per il fuoristrada ciò che il Nürburgring Nordschleife rappresenta per la velocità”.
Un progetto amatissimo da Rouven Mohr
Rouven Mohr, Automobili Lamborghini Chief Technical Officer spiega che “Sterrato è uno dei miei progetti più amati. Tutto iniziò durante la mia prima esperienza professionale in Lamborghini, in qualità di capo dello sviluppo veicolo. Stavamo svolgendo un test sulla Strada Bianca di Nardò e alcuni di noi ebbero l’idea di provare anche una vecchia Huracàn modificata appositamente per lo sterrato.
La sera, dopo aver testato la vettura laboratorio, stavo cenando con Maurizio Reggiani e Mitja Borkert ed elaborammo l’idea di realizzare un prototipo a metà tra la Huracàn e la Urus.
L’obiettivo non era tanto quello di creare un fuoristrada quanto una supersportiva inedita, dedicata a tutte le condizioni di aderenza. Poi costruimmo il prototipo, un’auto veramente incredibile, molto divertente da guidare sullo sterrato e con un vero assetto da rally. Ora sono orgoglioso di vedere nascere la versione definitiva della vettura, che di certo farà felici tutti i clienti”.
Soluzioni offroad con un V10 da 5200 cc
Oltre l’asfalto, quindi, con un “cuore pulsante” alle spalle un V10 5.2 cc, un’altezza da terra incrementata ed angoli di attacco aumentati così come le carreggiate, dove spiccano nuove coperture dalla spalla maggiorata. Ci sono ovviamente ampi passaruota ad accoglierle e prese d’aria integrate.
Tanto alluminio e sottoscocca rinforzato
Inoltre, l’utilizzo offroad, ha obbligato i tecnici nel realizzare pneumatici che favoriscano l’autopulizia, senza però dimenticare l’importanza di una migliore trazione e frenata ed assorbimento di ogni tipologia di asperità. Così, anche il sottoscocca è rinforzato come il telaio anteriore, dotato di parti in alluminio protette da una paratia anch’essa nello stesso materiale. Anche i rinforzi delle minigonne sono in leggero alluminio.
La voglia di spingersi oltre
“Disegnare la Huracán Sterrato concept è stato divertente fin dal primo momento: ci ha dato la possibilità di spingerci oltre e di tradurre il nostro DNA in un nuovo linguaggio stilistico – lo spiega Mitja Borkert, Lamborghini Head of Design -.
Abbiamo realizzato il concept dimostrando non solo quanto questa idea fosse coraggiosa e ‘cool’ ma anche il suo potenziale per un successivo modello di serie. Il nostro obiettivo dichiarato era di creare qualcosa distintamente diverso, dedicato a persone amanti della vita attiva e dello sport che cercano il divertimento al di fuori della guida su strada o in pista.
E la versione finale della Sterrato è decisamente una Lamborghini fin dalla prima occhiata, così come lo è stata la concept, ma che allo stesso tempo porta il marchio verso nuovi territori.