Ecco la pitbike RR160 LEM Motor, intrigante pitbike equipaggiata con motore YX da 160 cc forte di una preparazione di livello superiore
Il mondo LEM Motor si amplia e si rinnova sempre. Enzo Marasco, AD di questa dinamica azienda italiana, ha sempre avuto le idee molto chiare sul futuro del marchio e di cosa avrebbe voluto proporre alla propria clientela.
Tanti prodotti ed uno sguardo con l’occhio sempre puntato sulla qualità. Lem Motor ha quindi individuato tutta una serie di oggetti, tra cui quad, pitbike, monopattini e bici elettriche ed oggi anche scooter di livello, Segno che il percorso guarda dentro al futuro.
LA PROVA IN VIDEO DELLA RR160 LEM MOTOR
La RR160 con motore YX
Oggi entriamo nel mondo pitbike by LEM con questa intrigante pitbike RR160, equipaggiata con un motore YX da 160 cc e forte di una preparazione di base che lo porta ad essere un livello superiore rispetto allo stage standard.
Presentata ad EICMA 2023, eccola nella sua versione oggi in vendita anche presso l’e-commerce LEM Motor. Si nota subito un livello più alto rispetto ad altri prodotto appartenenti allo stesso segmento di mercato, ed è proprio per questo che, questa pitbike, segna un taglio netto con la concorrenza nella medesima fascia di prezzo.
Estetica che convince, colori azzeccati ed originali
L’accoppiamento giallo/blu funziona eccome: spiccano quindi grafiche molti vive e di ottima fattura ed anche la qualità costruttiva è cresciuta molto, considerando che queste moto vengono prodotte da colossi cinesi, ma dietro rigorose specifiche che LEM Motor ha chiesto tassativo.
Piace quindi il design delle plastiche, i cui accoppiamenti sono oggi nettamente superiori e questo rende migliorati tutti gli accoppiamenti nelle zone di connessione, come ad esempio le tabelle laterali, il gruppo serbatoio/fianchetti con l’aggiunta di una migliore armonia dell’insieme regalata dal corto silenziatore triovale.
Manubrio e manopole PRO TAPER, ciclistica da rivedere
Un marchio noto che non ha bisogno di presentazione: mi riferisco a PRO TAPER, Azienda che, su questa RR160, ha fornito il manubrio ad elevata resistenza senza traversino e le comodissime manopole.
Tra gli accessori di serie, scopriamo anche lo scarico sportivo, il carter protezione sulla catena, il filtro aria sportivo ed i citati “accessori” PRO TAPER. La moto pesa 70 kg mentre l’altezza sella è di 850 mm. C’è anche la sella antiscivolo total grip che però risulta un po’ dura ed alta se si vuole guidare forte…
Ed infine diamo una sbirciata alle sospensioni, che puntano sulla scorrevole forcella USD regolabile nel freno e dotata di valvola aria e sul mono posteriore diretto vincolato al bel forcellone in alluminio.
Il mono purtroppo, è regolabile nel solo precarico (l’azione richiede lo smontaggio delle plastiche di sinistra) e manca ogni altra ma necessaria regolazione. Qui bisognerebbe offrire al cliente un mono più performante, anche opzionale.
Un telaio molto robusto
LEM Motor ha voluto un telaio rinforzato per questa RR160: il risultato è un elemento che ha buone capacità di resistenza alla torsione ma, soprattutto, nasce per delle performance elevate oltre che per un accoppiamento tra una zona a traliccio ed una parte posteriore più snella che, nel tratto discendente, abbraccia il motore nella zona posteriore.
Purtroppo, però, le pedane sono un po’ alte con il risultato che le gambe del pilota siano fin troppo piegate. Anche il manubrio è a nostro avviso un filo troppo ampia e con una curva non proprio comoda, questo fa si di rendere meno dinamico il triangolo braccia/busto/pedane.
Le ruote sono da 17 e 14”, mentre i freni sono a margherita con pompe e pinze di ottima fattura che assicurano una frenata aggressiva ma modulabile e questo è un ottimo plus per i principianti alla guida di una pitbike.
Motore YX160, garanzia di performance
È probabilmente il motore più affidabile se parliamo di pitbike di questo livello. Rispetto al monocilindrico std, questo vanta uno stage dinamico di ottimo livello e decisamente più potente.
Lo si intuisce dal maggiore rapporto di compressione e dalla presenza sia del filtro sportivo quanto dal carburatore maggiorato da ben 24 mm, ottimo compromesso tra bassi e medi regimi e che fornisce al motore una buona capacità di allungo ma, soprattutto, guidabilità ad ogni regime. Il cambio vanta 4 marce con una robustissima frizione a dischi multipli in bagno d’olio.
COME VA LA LEM MOTOR RR160
Per il testa della Lem Motor RR160 abbiamo scelto il tracciato di Fiano Romano, dove la famiglia Brignola ci ha fatto trovare una pista molto divertente anche per le agguerrite pitbike.
La moto è molto leggera ma, l’altezza sella e le pedane troppo alte, rendono la guida non sempre intuitiva visto che si sta seduti in maniera non naturale. Due consigli sono montare un manubrio “classico” con curva pitbike e decisamente più stretto. A questo aggiungerei una sella si antiscivolo, ma un filo più basse e pedane leggermente più in basso.
Per il resto, questa RR160, è davvero cattivissima: con circa 1600, 00 euro, vi portate a casa una moto potente, divertente ed affidabile a patto che sappiate curare la semplice manutenzione. Vale la regola di sostituire l’olio motore ed il filtro ogni 5 allenamenti, che corrispondono circa a 8/10 ore di motore operativo.
Primi giri con cautela per un filo di rodaggio ed oltre 35° di calura che ci avvolge! Intuisco subito un ottimo motore, dall’erogazione aggressiva e piena ai bassi e medi regimi; piace quanto il carburatore da 24 mm faccia lavorare bene il piccolo motore YX con una “schiena” progressiva ed una spinta molto generosa 3/4 quarti a tutta apertura gas.
Inutile spingere sulle marce basse, questi motori raffreddati ad aria/olio, vogliono i rapporti alti per dare il meglio del meglio ed è proprio con le marce alte che ci si diverte al 100%. Ottimo il comportamento della frizione, mai stanca e che ha mantenuto la sua modulabilità a dispetto della temperature e dell’uso frequente.
L’allungo c’è ma non è mai esagerato, anche perché, questi motori, hanno in genere una rapportatura finale molto corta per ovvie ragioni di trazione fuori dalle curve.
Non mi sono piaciute invece le sospensioni: la forcella punta troppo in ingresso curva ma filtra le buche abbastanza bene, mentre il mono posteriore “spara” troppo in alto il retro della moto e questo termina con degli scossoni sulla schiena del pilota.
Offrirei un mono migliore opzionale ai clienti più smanettoni ed offrirei loro un ammortizzatore con maggiori capacità di controllo sia in estensione che in compressione.
Ottimo invece il comportamento dell’impianto frenante: anteriore aggressivo ed efficacie, posteriore gestibile per entrare in derapata su alcune curve con ripartenza da fermo. Alla fine, questa LEM Motor RR160 è un buon prodotto si, ma che può essere sensibilmente migliorato a vantaggio di una guida più divertente.
(Foto EMANUELE CHIAVERINI – Video ReplayStudio)