In questa intervista a Michele Barbirati – CEO di LIQUI MOLY ITALIA, abbiamo analizzato molti aspetti tecnici che guardano al futuro del marchio a 360°
Quella di LIQUI MOLY non è solo una scommessa epocale ma, soprattutto, un desiderio profondo di stupire. Il colosso tedesco della lubrificazione, ha evidenziato con forza i propri obiettivi per i prossimi anni, ovvero operare una conoscenza profonda e capillare dell’immenso catalogo che i clienti hanno a disposizione.
Una grande capacità di fondo per LIQUI MOLY
Rispetto ad altri marchi, la capacità di LIQUI MOLY è stata doppia se non tripla. Prima di tutto “progettare” prodotti specifici per ogni settore della trazione che sia endotermica terrestre o marina, elettrica, industriale e molto altro. Senza però dimenticare il “far scoprire” i proprio prodotti in modo innovativo ed altrettanto capillare, effetto che vede oggi una massiccia presenza di LIQUI MOLY in ogni area del Motorsport e non solo.
L’idea è quella di una “fidelizzazione globale e di massa” al marchio, il tutto con la creazione di prodotti molto specifici e dalle caratteristiche uniche se parliamo di elevata efficienza tecnica su più livelli.
LIQUI MOLY Italia, una realtà necessaria
A gennaio del 2019, nasce LIQUI MOLY ITALIA, qualcosa di assolutamente necessario come sottolinea Michele Barbirati CEO Liqui Moly Italia Srl e che, nel giro di pochissimo tempo, sta costruendo una rete decisamente efficacie. “Questa novità era assolutamente necessaria – spiega Barbirati – per poter perseguire i nostri obiettivi in linea con le esigenze della casa madre, siamo cresciuti in questi tre anni e ora siamo presenti con otto area manager che gestiscono tutto il mercato nazionale”.
La forza, la solidità dell’impalcatura di LIQUI MOLY Italia, risiede quindi e soprattutto nella passione del proprio CEO. Lui ha abbinato una passione per i motori al fatto che guarda le cose da un punto di vista molto più aperto. È coinvolto in primissima persona, è un motociclista convinto e questo apre un mondo sulla filosofia di approccio al proprio lavoro con l’Azienda tedesca.
Barbirati: saper guardare avanti nella valutazione dei programmi
Il guizzo di Michele Barbirati, quindi, è concentrato oggi sulla crescita evolutiva di LIQUI MOLY Italia. Questo significa una capacità nel “vedere e valutare” programmi, sponsorizzazioni oltre al fatto di sapere sempre guardare avanti. Se dovessimo tirare le somme, scopriremo quanto la filiale italiana, sia “coinvolta” a 360° in un mondo che cambio mese dopo mese, anno dopo anno e, con esso, cambiamo le esigenze e quindi la forma della reattività nel comprendere la tendenza del mercato.
In questa lunga intervista a Barbirati, abbiamo analizzato molti aspetti su cui opera LIQUI MOLY Italia. Inutile dire che, anche e soprattutto attraverso le partnership con PROGETTO MX e SPEED PROJECT, sto avendo modo di “sperimentare sul campo” la validità dei prodotti. L’approccio è sempre molto tecnico ed ogni dettaglio è sempre “pesato” sulla finalità del prodotto stesso.
Barbirati ci parla della massiccia presenza del marchio in MotoGP, Formula 1 ed altre attività del Motorsport e non solo. Infatti, le partnership LIQUI MOLY Italia si “spingono” ben oltre i motori con pallacanestro, sci, atletica e molte altre discipline. L’idea finale del CEO della filiale italiana, è che ognuna di queste persone possiede un’auto, una moto, una barca o una vettura elettrica o ibrida.
Ed a mio avviso, il segreto della conoscenza del marchio, deve passare attraverso le persone e non solo presso gli addetti ai lavori. È il mood migliore per far scoprire il grande mondo LIQUI MOLY ad una platea sempre più ampia.
L’INTERVISTA A MICHELE BARBIRATI/CEO LIQUI MOLY ITALIA
Parliamo di LIQUI MOLY oggi sul territorio italiano in termini di “percezione” del marchio, qual è il messaggio che vuole mandare l’Azienda Madre a livello internazionale?
“Siamo presenti in tantissime attività sportive, soprattutto nel motorsport, ma non disdegnando anche sport in generale, quali pallamano, sci, pallacanestro, tennis, atletica ecc.., perché chiunque segue questi sport possiede una macchina, una moto, una barca ecc. Vogliamo arrivare ad un pubblico che non sia specificatamente quello degli addetti al settore, ma in generale a tutto il pubblico”
Non è facile portare a sé nuovi clienti legati da anni ad un altro marchio. Come ci riesce LIQUI MOLY? E qual è la vostra strategia finale?
“Sicuramente arriviamo in un mercato saturo e dove, se vuoi crearti spazi, devi per forza toglierlo ad alcuni tuoi concorrenti… La nostra strategia, come già accennato, si rivolge in generale a tutto il pubblico che utilizza direttamente o indirettamente un motore a scoppio. Normalmente l’utente finale se non in pochi e sporadici casi, non sa che olio motore viene applicato sul proprio mezzo, poiché ci si fida del professionista di turno che esegue il lavoro, ecco perché la nostra attenzione principale si rivolge a loro, ovvero le officine meccaniche nei vari settori che serviamo, ma anche ad un pubblico privato per cominciare a farci riconoscere sul mercato”
Parliamo della gamma prodotti moto e auto: su cosa sta lavorando l’Azienda Madre in termini di novità?
“Sicuramente la nostra “collaborazione” con le case motoristiche ci aiuta nel presentare le novità del futuro. La gamma lubrificanti sia nel settore auto che in quello moto, si è evoluta negli ultimi anni soprattutto in una diminuzione di viscosità significativa, si è passati da viscosità di 5w40 e 5w30 alle nuove tendenze di 0w16 0w20 e via discorrendo. Questo succede per l’esigenza dei nuovi motori di avere una lubrificazione veloce soprattutto su sollecitazioni molto stressanti, come ad esempio sulle macchine ibride con sistema d’accensione e spegnimento del motore a scoppio. Nel mondo moto – sicuramente più indietro rispetto al mondo auto – la tendenza ad abbassare le viscosità è sicuramente in atto (5w40, 10w30 e 0w30) maggiormente rispetto a qualche anno fa”
LIQUI MOLY Italia, una realtà importante sul nostro territorio: come siete organizzati in Azienda?
“La filiale di Liqui Moly Italia nasce in Italia a gennaio del 2019 dopo oltre 30 anni di distribuzione sul mercato da parte di un importatore a livello nazionale. Questa novità era assolutamente necessaria per poter perseguire i nostri obiettivi in linea con le esigenze della casa madre, siamo cresciuti in questi tre anni e ora siamo presenti con otto area manager che gestiscono tutto il mercato nazionale seguendo tutti i settori da noi toccati, e un ufficio commerciale con due segretarie oltre a me e alla responsabile del marketing”
La scelta di Adria non è casuale. Volevate dare un messaggio forte al mercato italiano?
“Sicuramente la scelta di aprire l’ufficio commerciale all’interno di un autodromo è un segnale forte che vuole solo evidenziare la nostra capacità di voler affrontare il mondo dei motori nel migliore dei modi, oltre ovviamente la possibilità di assistere a diverse gare dedicate al motorsport, quali kart, moto on e off road, auto, minimoto, ecc. Abbiamo, grazie alla grande ricettività di questa struttura, la possibilità di invitare dei clienti a dei corsi specifici e dedicati, che si sommano a diverse sale riunioni attrezzate, permettono di organizzare meeting da poche persone fino a oltre 200 partecipanti, avremmo la possibilità di ospitarli all’interno dell’autodromo. Infatti, sono presenti diverse stanze per poter pernottare, offrendo loro anche una parte ludica di sicuro divertimento quali gare di kart, giri in pista sia in auto che in moto”
A livello di maggiore percezione del marchio, cosa state facendo oggi?
“Cerchiamo di essere presenti in tutta una serie di eventi che ruotano attorno al motorsport, sponsorizzando gare dedicate o Team che ci diano visibilità, ovviamente non dimentichiamo che la casa madre ci premette di essere presenti in Moto GP in F1 e negli sport invernali, dove sicuramente la visibilità a livello internazionale è grandissima. Inoltre, cerchiamo di partecipare ad eventi e fiere dedicate ai settori che seguiamo, come nel caso di Eicma, Autopromotec, Salone della Nautica di Genova ecc.”
Cosa pensi dei progetti legati al mondo racing dedicati ai giovanissimi con un’immagine LIQUI MOLY?
“Sicuramente siamo attratti da questo tipo di sponsorizzazioni, anche se sinceramente più che legarci direttamente ad un pilota preferiamo sponsorizzare dei “settori” quindi sicuramente la parte giovani, come non vorremmo dimenticare le donne o i piloti del DID (disabile). Stiamo parlando con la federazione per capire eventuali collaborazioni future”
Molto “materiale” un campo auto, meno e meno percepito sulle due ruote. State lavorando ad un’immagine dedicate alle moto?
“Sicuramente la nostra sponsorizzazione della massima serie nelle moto, la Moto GP, ci sta aiutando per farci riconoscere, il mondo della moto è molto più emozionale rispetto ad altri settori ed i nostri argomenti tecnici e di qualità sicuramente possono aiutarci per farci conoscere dal pubblico motociclista”
Quali sono gli obiettivi di LIQUI MOLY ITALIA per questo 2021? La pandemia vi ha toccato molto a livello commerciale?
“Alcuni fattori ci hanno aiutato sicuramente a passare indenni tramite questo periodo difficile a livello mondiale, il nostro codice Ateco ci ha permesso di rimanere sempre aperti e di poter fornire i nostri prodotti a chiunque ne facesse richiesta anche durante il primo lock down. Inoltre, la nostra Azienda, ha introdotto una serie di operazioni investendo decine di milioni di euro per supportare il periodo difficile.
Un periodo durissimo dove avete donato del materiale per giuste cause
Ci siamo permessi durante lo scorso anno di regalare alle varie associazioni – come vigili del fuoco, protezione civile, associazioni di volontariato ecc. – tutti i prodotti che potevano servire per il loro normale lavoro quotidiano, lubrificanti per i loro automezzi, igienizzanti pasta lavamani ecc. Ed ancora, siamo stati in grado di aiutare la nostra clientela che ci chiedeva spostamenti e dilazioni di pagamenti e questo ci ha messo nella condizione di essere poi privilegiati dalla clientela nel momento della riapertura.
segue – A livello mondiale non è stato messo a casa nessun dipendente e anzi, sono state assunte circa 100 persone in più in tutto il gruppo. A livello Italia lo scorso anno è stato raggiunto un risultato molto importante superando di oltre il 40% il fatturato dell’anno prima, inoltre per questo anno le previsioni sono ancora migliori, attualmente stiamo superando il fatturato dello scorso anno di circa il 50%”
È molto importante il “porta a porta” con le officine auto e moto: siete organizzati in tal senso e perché un cliente dovrebbe preferire Liqui Moly ad un altro marchio?
“Questo è quello che ci differenzia rispetto a tanti altri marchi presenti sul mercato e sicuramente più blasonati di noi, la nostra non è una battaglia del prezzo, come spesso avviene in questi casi, ma è tutto il supporto che possiamo fornire a livello di informazioni e formazioni che forniamo alla nostra clientela. Spesso affianchiamo i nostri clienti e andiamo a visitare le officine meccaniche cercando di spiegare loro la nostra gamma di prodotti e le innumerevoli opportunità che si aprirebbero a loro trattando il nostro prodotto. La continua formazione con corsi dedicati al mondo dei lubrificati e degli additivi, ci aiuta sicuramente a diventare un punto di riferimento per quella serie di informazioni tecniche, che sempre di più necessitano, in un mondo in continua evoluzione”
Secondo te, l’elettrico offrirà nuove opportunità di prodotto? E se sì, in quale strategia e direzione…
“Stiamo vedendo direttamente e tutti i giorni che questa soluzione sicuramente orientata al futuro, riserva ancora molte incognite, e questa incertezza non aiuta a capire la vera potenzialità di questo settore, Sicuramente, anche se nel caso dell’elettrico puro – sugli ibridi siamo già pronti con i lubrificanti dedicati – avremmo a disposizione dei prodotti dedicati come paste, grassi e prodotti di servizio per i sistemi di raffreddamento ed impianti frenanti, Riteniamo che affrontando un mercato mondiale – lavoriamo in 120 paesi in tutto il mondo – avremmo ancora per molto l’esigenza di fornire tutta la parte chimica legata ai motori a scoppi”
Cosa auspichi per i prossimi due anni?
“Se consideriamo che purtroppo non è ancora finita, la pandemia in corso è stata catastrofica come una guerra, se non di più, potremmo solo aspettarci una ripresa e per quello noi siamo assolutamente pronti e attrezzati per cavalcarla. Stiamo continuando ad investire sia in personale che in attività di marketing e questo ci permetterà di raccogliere da subito le eventuali opportunità che il mercato ci presenta”
Sei un appassionato di due ruote… Come vivi la passione lavorando in un settore “strategico” per le performance?
“Devo essere sincero, lavorare nel settore della tua passione, è sempre molto gratificante e quei momenti dove oltre al lavoro ai la possibilità di divertirti diventa sempre molto interessante, con le attività e gli eventi che seguiamo, abbiamo la possibilità di vivere una passione e in quel caso il lavoro sembra sempre meno gravoso”
(Foto LORENZO PALLONI)