Captur Sport Edition è la risposta sportiva dell’Alleanza Renault-Nissan Daimler. Nuovo motore FAP con due livelli di potenza 130 e 150 Cv. Provato il 150 CV con cambio automatico EDC. Tanta potenza, cambiata silenziosa e consumi ridottissimi
Di fatto è il B-SUV più venduto in Italia dal 2015 con quasi 141.000 immatricolazioni dal suo lancio. Di fatto piace e diverte, perché integra una ricetta quasi magica e di successo grazie alle due “prospettive” dei suoi orizzonti di cui il concetto “easy life” ed il design spiccatamente personale, lo rendono unico e “percettibilmente” dinamico.
Ovviamente mi riferisco al B-SUV Renault Captur, che ha saputo conquistare un pubblico crescente solo ed unicamente con le proprie carte vincenti; quindi una grande abitabilità e dinamicità abbinate a performance di tutto rispetto. Ma Renault grazie all’Alleanza Renault-Nissan e Daimler, ha pensato che, proprio le prestazioni, sarebbero state il nuovo “obiettivo” dell’innovazione.
Due livelli di potenza da 130 e 150 CV
Nasce così Captur Sport Edition, equipaggiato con un nuovo motore da 1.3 TCe FAP proposto su due livelli di potenza da 130 e 150 CV, quest’ultimo con l’opzionale cambio automatico EDC. Il nuovo allestimento comprende pure altre novità, tra cui le tinte by-Style, la presenza di proiettori full LED e Parking Camera rigorosamente di serie e qualche piccola novità sia all’interno che all’esterno vettura.
Un ghiottissimo allestimento sulla “nostra” Captur
La nuova motorizzazione turbo benzina da 1333 cc alimentata ad iniezione diretta, è proposta come accennato su doppia variante di potenza da 130 e 150 CV. Quest’ultima è quella da me provata che, tra l’altro, era dotata del cambio automatico EDC a sei rapporti e della colorazione BE-STYLE MEXICO blu/bianco.
Per acquistarla ci vogliono 26.300,00 euro chiavi in mano, mentre l’allestimento che vedete comprende clima automatico, cerchi in lega da 17” Black Edition, Cruise Control, fari full LED, Parking Camera e Sensori Parcheggio, sedili Fix Grey tessuto/pelle TEP, volante in pelle, ECO Mode ed R-Link Evolution a cui si aggiungono il bracciolo anteriore, l’Extended Grip ed il Pack Plus.
Il nuovo motore punta sull’abbattimento delle emissioni e sulle performance
I valori di coppia delle due motorizzazioni (prodotte in 4 Paesi di cui Spagna, Germania, Regno Unito, Cina e commercializzato in Europa, Russia, Brasile, Cina, Giappone e Corea), prevedono 220 Nm a 2250 giro per il 130 CV e ben 250 Nm sempre a 2250 giri per il 150 CV; come leggerete nell’area dinamica, questo nuovo motore “sedicivalvole” esalta la guidabilità ai bassi e medi regimi con un piacere di guida molto equilibrato nella fascia media di utilizzo.
Questo “piacere” è il risultato di varie tecnologie abbinate tra loro se parliamo di tecnica assoluta, tecnologie che arrivano dai componenti dell’Alleanza; ad esempio, il Bore Spray Coating è stato “prelevato” dalla Nissan GT-R e prevede uno speciale rivestimento dei cilindri che abbatte gli attriti migliorando così anche la conducibilità termica. Il risultato pratico è un’elevata scorrevolezza dei pistoni e quindi minor consumo di carburante e motore più “pronto” in accelerazione.
L’iniezione diretta ha portata di 250 bar e c’è anche una nuova camera di combustione ma non è tutto, perché le novità riguardano soprattutto il sistema di distribuzione. Arriva il sistema Dual Variable Timing Camshaft per la “gestione” dei tempi ai apertura/chiusura sia delle valvole di aspirazione che quelle di scarico, cosa che in pratica si trasforma in una maggiore linearità nell’erogazione specie ai medi e bassi regimi.
COME VA: percettibilmente ricco di performance e guidabilità
Mi è piaciuto molto questo EDC da 150 CV: è un motore pronto, molto reattivo ma docile ai medi e bassi regimi oltre al fatto che vanta un “riempimento” ideale nella zona di utilizzo tra 1500 e 2500 giri, quella della guida urbana, fatta di traffico e quindi accelerazioni continue e tanta ripresa.
Questo quattro cilindri è pastoso e decisamente fluido appena si sfiora l’acceleratore mentre piace il fatto di disporre del cambio automatico EDC che funziona molto bene ed in maniera poco invasiva nei cambi marcia e cambiata molto dolce e lineare. La presenza della sovralimentazione è volutamente “addolcita” specie ai bassi regimi ma, via via che si sale con i giri, la potenza entra di prepotenza in abitacolo e l’accelerazione diventa tonica ed importante.
La fasatura variabile fa tutto il resto: ai bassi regimi c’è tanta coppia anche a fronte di gas parzializzato, mentre ai medi vengono esaltate sia la cilindrata che la potenza con una coppia importante ma soprattutto costante fino a 4500 giri; poi la potenza viene espressa in modo più ampio e deciso e si scoprono le ottime doti di allungo di questo TCe da 150 CV che, oltretutto, consuma davvero poco a fronte delle sue ottime performance.
Come accennato, il cambio EDC piace per linearità e “sviluppo” della rapportatura, con una cambiata sempre precisa e silenziosa e che fa allontanare sempre più l’idea del cambio manuale con il concetto “perché complicarsi la vita?”; quindi godetevi questa Captur in tutta la sua grande e raffinata dinamicità.
Ritrovo anche su questo allestimento Sport Edition una buona stabilità vettura abbinata all’ottima tenuta di strada, specie sullo stretto anche se rimane quel marcato rollio specie a centro curva e quando c’è variazione di carico in frenata. Buona l’insonorizzazione a bordo così come mi è piaciuta la frenata nel suo globale, con il posteriore però un po’ leggero (specie a vettura con il solo conducente) che tende a destabilizzarsi nelle decelerazioni più marcate.