Dopo il GP de Aragón, i piloti e le squadre MotoGP partono per una trasferta molto impegnativa con ben 3 gare in altrettanti weekend, che iniziano con il quattordicesimo appuntamento della stagione, il Gran Premio della Malesia…
La gara si svolgerà presso il Sepang International Circuit, tracciato molto gradito alla maggior parte dei piloti, e che può vantare una serie di caratteristiche che lo rendono ideale per sfruttare al massimo le MotoGP. A Sepang il Ducati Team ha vinto ben tre volte nel passato, con Loris Capirossi e Casey Stoner. Il “Dovi” invece è salito sul podio in Malesia due volte, e la pista di Sepang è uno dei pochi tracciati dove ha già girato con la sua Ducati Desmosedici GP13. Nicky Hayden ha terminato la gara malese al quarto posto ben sei volte, compresa la gara sul bagnato dello scorso anno.
“Sepang è una delle mie piste preferite – spiega Andrea Dovizioso – , anche se a febbraio i test invernali non sono andati molto bene per noi. La nostra moto sembrava avere qualche difficoltà su questa pista, soprattutto perché il livello di grip è davvero scarso, ma adesso le condizioni dovrebbero essere diverse e possiamo sperare in qualche miglioramento. In ogni caso andiamo a Sepang per spingere al massimo come sempre e per cercare di divertirci in gara.”
Nicky Hayden invece aggiunge: “Dopo la Spagna é stato bello per me tornare a casa negli USA per il matrimonio di mia sorella minore, ma adesso non vedo l’ora di arrivare in Malesia e dimenticare la gara di Aragón. Il GP di Sepang segnerà l’inizio di tre settimane importanti per me, e darò il massimo per ottenere almeno un buon risultato in questa tripletta. Sappiamo che sarà difficile, a cominciare dalla gara in Malesia, ma Sepang è una pista molto bella e che ha di tutto: rettilinei, curve veloci e curve lente. Andiamo lì con l’intenzione di fare meglio che ad Aragón. Non vedo l’ora di scendere di nuovo in pista.”
“Sepang è la prima di una tripla trasferta molto intensa – conclude Vittoriano Guareschi Team Manager Ducati Team – e sarà importante fare un buon lavoro di messa a punto già dal primo turno di prove, perché le condizioni potrebbero essere variabili nel periodo in cui andiamo a correre. L’anno scorso la gara è stata interrotta per un nubifragio e dunque può accadere di tutto. Noi comunque continuiamo a lavorare sodo perché crediamo sia ancora possibile fare qualche buon risultato nelle gare che ci separano dalla fine della stagione.”