Si parla molto dell’infortunio di Valentino Rossi ma spesso sono parole al vento. Tutti possono dire la propria, ma bisogna attenersi alla fatalità delle cose senza criticare chi ha vinto e vince…
In questi giorni è stato detto e scritto di tutto sull’infortunio di Valentino Rossi. C’è chi dice “anno drammatico per le due ruote”, anche se, personalmente, i drammi veri sono altri e fanno i conti con l’angoscia che lasciano dentro ognuno di noi, due su tutti la morte di Nicky Hayden o quella di Cristiano Lucchinelli e qui mi fermo. Oppure c’è chi è solo pronto a criticare le modalità di Rossi circa il suo allenamento oppure, peggio, c’è chi lo giudica senza pensarci troppo.
La mia opinione parla invece solo di una normale casualità, che certo non ci voleva in questo momento del mondiale, ma le cose accadono e quindi non resta che accettarle senza discuterci troppo sopra. D’altra parte Valentino è un pilota autentico anche in questo e, spesso, si è trovato a dover fronteggiare, nell’arco della sua bella ed onorevole carriera, tegole di questo tipo. Che ha saputo sempre gestire con grande maturità.
Le polemiche “sterili” quindi, a poco servono se non ad alimentarne ulteriori e far perdere tempo in inutili letture. Mi fa sorridere leggere qua e là dei “giudizi” su Rossi, strano perché Valentino è uno concreto che certo non ama parole, parole ed ancora fiumi di parole, che certo annoiano il lettore. Molti blog hanno espresso dei pareri, di fatto forzati nel voler creare “massa”, rumors o, alla peggio, far scontrare sul web pro e contro Valentino. Operazione riuscita fino ad un certo punto, ma che fa felice solo quella massa che sportiva lo è davvero poco e che, di moto, ne capisce ancor meno…
Chi corre in moto può cadere e farsi male anche in allenamento, perché loro vanno forte sempre e per loro andare in moto non è mai solo divertimento. Valentino Rossi è uno che, alla sua età, può permettersi di vincere, di stare sul podio o di reclamare all’occorrenza, perché Rossi può permetterselo ed è uno dei pochi che può farlo non credete?
Ogni pilota sceglie come allenarsi, perché, in quell’allenamento specifico, c’è un “mondo” di automatismi, di modalità e di “esercizi” che fanno parte del proprio bagaglio tecnico. Quindi nessuno, a mio avviso, può o dovrebbe giudicare l’operato di Rossi. Vero pure che Rossi era 4° nella classifica con 157 punti ed è ancor più vero che, probabilmente, salterà due GP nella fase più calda ed interessante della stagione, ma è pur vero che Rossi, oggi, può fare ben poco visto che sarà “lontano” dalla GP per almeno uno/due gran premi, quindi giochi fatti? Valentino è il pilota delle sorprese e mai come ora credo potrebbe sorprenderci tutti…
Anche Yamaha ha da dire qualcosa in merito, visto che la moto di Valentino non la guiderà nessuno a Misano. Un’ulteriore prova di grande rispetto per Rossi e la sua carriera, ad onore del vero qualcosa di unico nella MotoGP.
Sarà dunque una sfida a tre: Dovizioso, Marquez e Vinales, quindi l’idea migliore è quella che dovremmo sostenere Andrea Dovizioso e questa Ducati, perché quest’anno il “Dovi” il titolo potrebbe davvero portarselo a casa! Anche Dovizioso come Rossi è un coriaceo autentico ed è quindi uno che non si risparmia mai, allenamenti compresi.
Per chiudere, sarebbe bello vedere Rossi tornare presto, almeno per vincere qualcuna delle 5 gare che mancano alla fine di questo bellissimo Mondiale, forse il più spettacolare degli ultimi 10 anni. Detrattori o no, a Rossi vanno riconosciute la “fantasia e l’entusiasmo”, doti che fanno parte del suo DNA da sempre e che sono capaci di compiere spesso “miracoli” dell’ultima ora.
Misano quindi sarà tutta per Dovizioso, perché, su questa pista, può arricchirsi il bottino del rider Ducati verso il suo obiettivo iridato. Valentino Rossi ci sarà questo è certo: perché Vale c’è sempre comunque vadano le cose…