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    MOTO GP: UNA MOTO GP BORDERLINE

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    Una gara davvero “brutta” da vedere. L’incidente tra Rossi e Marquez pone importanti quesiti sullo stato di salute della MotoGP. Grande Crutchlow alla fine ed un super va al poleman Jack Miller….

    Un GP da dimenticare oppure che deve far riflettere su molte cose. Deve far riflettere sullo stato attuale del Motorsport, dove sembra sempre più contare più la “spettacolarizzazione” che il gesto atletico del pilota ma, soprattutto, ciò che accade in pista. Una gara strana, partita male e finita peggio quella argentina, dove tutti gli attori hanno davvero “recitato” malissimo: piloti, commissari, direzione gara tanto per essere chiari.

    Si è generata una grande confusione fin dalla partenza, caotica, frenetica dove nessuno sapeva esattamente quello che stava accadendo nella testa della Direzione Gara. Marquez ha sbagliato tanto in questa trasferta e lo ha ammesso a chiare lettere: ha sbagliato fin dal venerdi per poi sbagliare in gara con alcuni piloti tra cui Valentino Rossi. C’è andato giù pesante davvero stavolta…

    Marquez ha sbagliato, ma al box Yamaha è mancato un vero “referente”…

    Ma, come sempre, le verità hanno due volti: Marc ha sbagliato punto, ma, al box Yamaha, a mio avviso, hanno sbagliato umanamente di più. Lo spagnolo è andato subito al box di Rossi per scusarsi, e, la cosa che mi ha dato fastidio, non è tanto il rifiuto di Rossi, comprensibilmente nervoso al momento, quanto l’atteggiamento di chi non era certo preposto a dire “vattene”! Forse, avrebbe dovuto intervenire Meregalli o Jarvis e spiegare a Marquez che quello non era proprio il momento. Quindi la parola ad una figura “ufficiale” e non una persona che, seppure vicinissima a Valentino, non è parte istituzionale di Yamaha…

    Questo è un chiaro segno del modo sbagliato di relazionarsi che, purtroppo, sta contagiando anche la MotoGP. Ha ragione Rossi quindi quando dice che questo modo di guidare aggressivo di Marquez può essere molto pericoloso, ma è pur vero che Marc al box di Rossi c’è andato dopo la frittata bruciata… Forse i due dovevamo semplicemente spiegarsi a “porte chiuse” da soli, in pace e senza l’ombra accecante degli uomini di Valentino che, per carità, fanno bene il loro lavoro, ma a volte dovrebbero farsi da parte e lasciare ai piloti l’ultima parola. Comprendere più che proteggere eccessivamente…

    Direzione Gara: un esame delle cose ci sta tutto

    E poi c’è la sconvolgente “operazione direzione gara”: era tardi, bisognava sbrigarsi perché alle 21 partiva pure la F.1 e bisognava evitare ritardi che sanno di penalità mediatica e pubblicitaria nella fascia oraria. Solo che così la MotoGP non ha fatto una gran bella figura non credete? Marquez con la moto spenta ha guardato i commissari, si vede, così come si vede quel pollice OK che spinge lo spagnolo verso la sua posizione in griglia senza l’idea del rispetto del regolamento che lo avrebbe visto partire dai box a seguito dello spegnimento della sua Honda.

    Televisioni, budget pubblicitari ed eccessiva spettacolarizzazione, questo non è propriamente sport!

    Insomma, un gran casino questa gara argentina. Però una riflessione ci sta tutta. Dove stiamo andando? Lo sport troppo “inquinato” dai tempi tecnici delle tv, oppure inquinato da politiche che, come sempre, poco mettono al centro i piloti ed il loro sport? Si, perché di sport stiamo parlando e non di “diritti televisivi”, budget e spettacolo.

    Vivo su un altro mondo? Forse, ma preferisco credere che, tutti i piloti della MotoGP, sotto sotto, la pensano un po’ così. E, qualche conferma, ce l’ho avuta anche io. Ora si vola in Texas e speriamo che, quanto accaduto, abbia dato una seria svegliata a tutti: piloti, addetti, DORNA e team. Perché con la vita di questi ragazzi non si deve scherzare. Mai!

    IL CASO ROSSI/MARQUEZ, ORA C’E’ ARIA TESISSIMA TRA I DUE

    Marc Marquez 93, 18° classificato: “E ‘stata una gara difficile, in condizioni molto difficili, con diversi inconvenienti. Poco prima dell’inizio ho avuto un problema con il motore, che si è spento. Lo esamineremo più tardi. Ad ogni modo, ho alzato le mani ma non c’era nessuno. Sono stato in grado di riavviare la moto e poi ho cercato di input dal personale a bordo pista perché non ero sicuro se, con la moto accesa, avrei dovuto spostarmi al mio posto sulla griglia oppure tornare ai box. Un marchal ha alzato le mani e un secondo mi ha dato OK con il pollice in alto, cosa che ho interpretato nel poter restare. Quando ho visto il messaggio di penalità sul cruscotto, non ne ho capito il perché, ma ovviamente l’ho rispettato.

    Poi, ovviamente, ho provato a spingere per recuperare e sfortunatamente ho commesso alcuni errori, il più grande credo essere stato quello con Aleix. Mi sono avvicinato ed ero più veloce di lui e non me ne sono reso conto. Ho fatto del mio meglio per evitare i contatti ma sfortunatamente non sono stato in grado. Ho visto la penalità e, per sicurezza, ho rinunciato a due posizioni, non solo a una, prima di iniziare a spingere di nuovo. Con Valentino è stato diverso, in quanto era una conseguenza delle condizioni della pista. Ho toccato una zona bagnata, bloccato la parte anteriore e rilasciato i freni. Ho provato a girare, facendo di nuovo il massimo sforzo per evitare il contatto. Quando si è schiantato mi sono subito scusato. È stato un incidente di gara come accaduto prima con Zarco e Dani, e poi con Petrucci e Aleix. E’ stata una domenica difficile. Ovviamente oggi ho fatto degli errori, che riconosco. Altri errori sono stati commessi da Race Direction sulla griglia, altri a causa delle difficili condizioni, ma una cosa so per certo: mai nella mia carriera non ho mai colpito intenzionalmente un altro pilota “.

    Valentino Rossi, 19 classificato: “Sto bene, ma questa è una brutta situazione. Se prendi quello che è successo questo fine settimana come esempio, un incidente può capitare a chiunque, puoi commettere un errore nella frenata e toccare l’altro. Può succedere, stai correndo. Ma da venerdì mattina, Marquez ha fatto questo a Viñales, a Dovizioso, a me, e sabato mattina, e oggi è andato dritto verso quattro piloti. Se inizi a correre in questo modo, aumenti il livello fino a un punto molto pericoloso. Se tutti i piloti gareggiassero in questo modo, potrebbe diventere uno sport molto pericoloso e finirà male. È una situazione molto pericolosa e spero che ciò che ho detto al direttore di gara Mike Webb, faccia assumere maggiori responsabilità per fare qualcosa. Sono spaventato in pista quando sono con Marquez. Oggi ero spaventato quando ho visto il suo nome alla lavagna. Non sono il Direttore di Gara, ma cose come questa sta distruggendo il nostro sport, perché quando vai a 300 km all’ora in pista, devi avere rispetto per i tuoi avversari”.

    Massimo Meregalli: “È stata una giornata drammatica, nel senso che sono successe molte cose che erano al di fuori del controllo della squadra e dei nostri piloti, ma hanno giocato un ruolo cruciale nel risultato della gara di oggi. La griglia di partenza riorganizzata era qualcosa che non si era mai vista nelle competizioni Grand Prix. Nonostante la confusione e il caos della ripartenza, Maverick e Valentino hanno mantenuto la concentrazione. Valentino era in sesta posizione, dietro a Maverick, quando la sua gara è stata compromessa da Marquez. Pur rispettando la decisione della Direzione di Gara di imporre una penalità di 30 secondi su Marquez, riteniamo che il suo stile pericoloso di guida debba essere ulteriormente scoraggiato per motivi di sicurezza e per il gusto dello sport. Maverick è tornato al quinto posto nei risultati di gara, ma molti danni sono stati fatti, considerando che a Valentino ora manca un bel po’ di punti in campionato. È una fine deludente per il weekend di gara per lui, ma l’intero team si unirà per recuperare la perdita di oggi al prossimo GP di Austin, dove speriamo di vedere solo gare leali”.

    LA GARA: VINCE CRUTCHLOW, BENE ZARCO, OTTIMO RINS…

    Cal Crutchlow, 1° classificato: “E ‘stato bello vincere… Sono venuto nel weekend pensando di poter essere primo o secondo con Marc (Marquez) e alla fine ho vinto. Ero a mio agio nella battaglia, sentivo di non correre rischi e di stare con i piloti che probabilmente avrei potuto superare nel caso avessi avuto bisogno di farlo.

    Dobbiamo essere soddisfatti, la squadra ha fatto un lavoro fantastico nelle ultime due gare e penso che avremmo potuto lottare per la vittoria non importa quale circuito sarebbe stato questo fine settimana. Ora andiamo ad Austin e punteremo ai primi cinque e cercheremo di uscire da lì con punti di forza. Quest’anno ho detto che volevo vincere alcune gare! È davvero bello far parte di quel gruppo di piloti che sono riusciti a vincere queste 750 gare per la Honda. Sono stato supportato molto bene da loro negli ultimi anni e quest’anno il supporto è ancora migliore.”

    Johann Zarco, 2° classificato: “E ‘stata una gara piuttosto difficile. Jack ha scelto la slick sin dall’inizio. Fin dall’inizio non c’erano molte opzioni per una linea migliore, ma dietro a Pedrosa ho sentito di essere bloccato, quindi alla fine ho fatto la manovra, ho cercato di superarlo, a causa delle condizioni sono andato largo, ma quello era il modo di superarlo. mi dispiace che sia caduto. Nel complesso è stata una gara molto difficile oggi, stavo quasi andando in frantumi. Ho fatto il mio massimo dall’inizio alla fine. Nel combattimento con Crutchlow, non volevo fare un errore, quindi alla fine ha meritato questo risultato oggi, sono davvero felice di essere riuscito a prendere questo secondo posto!”

    Alex Rins, 3° classificato: “Sono molto soddisfatto di questa gara, perché non è stato facile e prima della partenza ero nervoso a causa del ritardo… Ma alla fine, quando abbiamo iniziato, mi sentivo davvero bene. Quando ero dietro Miller stavo pensando che forse avevo bisogno di sorpassarlo e andarmene, perché la mia sensazione era perfetta. Ma quando ero in testa ho commesso un piccolo errore: la pista era molto difficile con le zone umide, specialmente fuori dalla linea di corsa. Io, il mio team e tutti in Giappone abbiamo lavorato duramente per avere una moto competitiva, e ce l’abbiamo fatta! Il Texas è una delle mie piste preferite, nonostante il fatto che l’anno scorso ho avuto un incidente veloce e mi sono rotto il braccio. Quest’anno arriviamo lì con una forte mentalità, più esperienza e una grande moto”.

    Jack Miller, 4° classificato:Devo ammettere che sono un po’ deluso per non essere riuscito a lottare per il podio dopo aver guidato a lungo la gara. Ho fatto un errore che mi è costato molto. Ma per essere onesto sono molto contento per questo week end. Con il team abbiamo fatto davvero un lavoro incredibile. La scelta della Race Direction sulla griglia? Credo che hanno dovuto prendere una decisione difficile in un momento di grande stress”

    DUCATI: FINE SETTIMANA COMPLICATO, LORENZO ALLA FINE LASCERA’?

    Andrea Dovizioso, 6° classificato: “E’ stato un weekend davvero difficile per noi, però alla fine siamo riusciti a portare a casa dei punti importanti in una giornata in cui non avevamo la velocità per lottare per il podio. Sono contento di come ho gestito la mia gara ma in certe condizioni e su certe piste dobbiamo ancora migliorare perché evidentemente non siamo abbastanza veloci.

    Il fatto di non aver potuto girare molto sull’asciutto durante il weekend non ci ha aiutato con il setup della moto per la gara però, guardando le cose da un altro punto di vista, sono stato fortunato perché tre piloti che si giocano il campionato hanno fatto tre zeri per motivi diversi. Quindi andiamo a casa sereni, ma questo weekend ci ha dimostrato che dobbiamo ancora continuare a lavorare su diversi aspetti della nostra moto.”

    Jorge Lorenzo, 15° classificato: “Le condizioni di oggi erano le peggiori per me, quelle in cui sono più a disagio: dover guidare con pneumatici slick quando l’asfalto presenta ancora delle chiazze di bagnato. In più partire dalla quinta fila non mi ha certamente aiutato e, in mezzo al gruppo alla prima curva, ho provato ad evitare di cadere come era successo lo scorso anno. Dopo ho cercato di recuperare delle posizioni e, quando il tracciato si è finalmente asciugato del tutto, ho iniziato a girare con dei buoni tempi, cosa che non mi era riuscita durante tutto il fine settimana e il mio feeling è migliorato. Lascio l’Argentina con questa piccola nota positiva che mi dà la motivazione per arrivare ad Austin e trovare il modo di essere finalmente veloce.”

    GP ARGENTINA – CLASSIFICA GARA
    1. Cal CRUTCHLOW LCR Honda CASTROL 40’36.342
    2. Johann ZARCO Monster Yamaha Tech 3 +0.251
    3. Alex RINS Team Suzuki ECSTAR +2.501
    4. Jack MILLER Alma Pramac Racing +4.390
    5. Maverick VIÑALES Movistar Yamaha MotoGP +14.941
    6. Andrea DOVIZIOSO Ducati Team +22.533
    7. Tito RABAT Reale Avintia Racing +23.026
    8. Andrea IANNONE Team Suzuki ECSTAR +23.921
    9. Hafizh SYAHRIN Monster Yamaha Tech 3 +24.311
    10. Danilo PETRUCCI Alma Pramac Racing +26.003
    11. Pol ESPARGARO Red Bull KTM Factory Racing +31.022
    12. Scott REDDING Aprilia Racing Team Gresini +31.891
    13. Takaaki NAKAGAMI LCR Honda IDEMITSU +32.452
    14. Franco MORBIDELLI EG 0,0 Marc VDS +42.061
    15. Jorge LORENZO Ducati Team +42.274

    CLASSIFICA PILOTI 2018
    1. Cal CRUTCHLOW Honda 38
    2. Andrea DOVIZIOSO Ducati 35
    3. Johann ZARCO Yamaha 28
    4. Maverick VIÑALES Yamaha 21
    5. Marc MARQUEZ Honda 20
    6. Jack MILLER Ducati 19
    7. Danilo PETRUCCI Ducati 17
    8. Valentino ROSSI Yamaha 16
    9. Alex RINS Suzuki 16
    10. Andrea IANNONE Suzuki 15
    11. Tito RABAT Ducati 14
    12. Dani PEDROSA Honda 9
    13. Hafizh SYAHRIN Yamaha 9
    14. Franco MORBIDELLI Honda 6
    15. Pol ESPARGARO KTM 5

    Andrea Di Marcantonio
    Andrea Di Marcantoniohttps://www.performancemag.it
    “Non è facile racchiudere quasi trent’anni di passione in poche righe. Lo è invece quello stimolo quotidiano e continuo che mi porta in sella alle moto ed a bordo delle quattro ruote, su strada quanto in pista. Senza dimenticare tutto ciò che compone il mondo dei motori, mondo dalle mille sfaccettature… Ed è proprio questa passione che alimenta e mi fa “capire” ed “interpretare” i veicoli che provo in una chiave di lettura tecnica e completa oltre che diversa. Punto sulla qualità e l’approfondimento testuale oltre che sull’impatto fotografico delle prove. Al mio fianco Giuseppe Cardillo e Lorenzo Palloni, fotografi ma, soprattutto, “compagni di viaggio” in questa avventura che parla di performance. Con loro, il videomaker Andrea Rivabene. Importante è il modo diverso di raccontare le prove, abbinata alla ricerca delle migliori location. E poi i progetti legati ai giovanissimi talenti con PROGETTO MX dedicato al motocross e SPEED PROJECT, dedicato al mondo della Velocità. Siamo l'unica testata italiana a costruire progetti per i giovani a cui offriamo un team collaudato e tutta la mia esperienza sul campo. Insomma un impegno a 360°, perchè PERFORMANCEMAG.IT è tutto questo!”

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