Due chiacchiere con Francesco Guidotti dopo i test di Valencia. Si parla di Yonny Hernandez ma anche di Danilo Petrucci che ha sorpreso tutti realizzando tempi incoraggianti…
La settimana dei test di Valencia ha rappresentato lo stacco naturale tra la stagione 2014, appena conclusa, e quella 2015 se parliamo della MotoGP ma anche dell’intero Motomondiale. E proprio dai primi Test 2015 emergono dati importanti da evidenziare tra assetti, bilanci e aspettative legate al Pramac Racing Team, affidati al Team Manager Francesco Guidotti. Ecco una breve intervista che tocca tutti i focal point salienti della nuova squadra 2015…
Dunque un nmuovo assetto per la squadra….
“La prima guida della squadra sarà Yonny Hernandez che per il secondo anno farà parte di Pramac Racing Team dopo essere diventato pilota ufficiale Ducati. A lui è stata affidata la Ducati Desmosedici GP14.2 che, negli ultimi cinque GP 2014, è stata guidata da Andrea Dovizioso e da Andrea Iannone. Danilo Pertucci salirà in sella alla Ducati Desmosedici GP14.1 utilizzata da Cal Crutchlow durante tutta la stagione. La mission del Team è quella di creare i presupposti per la crescita tecnica e sportiva dei nostri piloti. La speranza è che Yonny Hernandez e Danilo Petrucci possano seguire le orme di Andrea Iannone, protagonista di una crescita costante attraverso i due anni trascorsi in Pramac Racing Team”.
Il bilancio sui primi test 2015: Yonny Hernandez è andato forte…
“Ha sfruttato bene il poco tempo a disposizione avendo avuto la moto solo martedì, per di più, durante una giornata in cui la pioggia è caduta incessantemente. Solo nell’ultima giornata quindi, ha preso confidenza con il mezzo ed ha capito subito che la moto è migliore. Ma è chiaro che ci sia ancora molta strada da fare in termini di personalizzazione sui bilanciamenti e sulle geometrie. Il suo Team ha lavorato approfonditamente sull’aspetto tecnico e a fine serata Yonny si è sentito a suo agio. La certezza è che ci sia ancora molto margine e i dati lo confermano. Il tempo registrato (1’31.834) è più che buono”.
Il bilancio sui primi test 2015: Danilo Petrucci
“Definirlo positivo è forse riduttivo. Quella di Danilo è una posizione completamente nuova, con uno stile di guida che va modificato. Ma è stato bravo ad imboccare subito la strada giusta con un settimo tempo (1’31.665 a 6 decimi dal miglior tempo di Marquez) di tutto rispetto per un pilota che ha avuto a disposizione pochi giri per prendere confidenza con la nuova realtà. Perché qui non stiamo parlando solo di una nuova moto ma anche un sistema di lavoro diverso e delle numerose regolazioni su cui poter intervenire. Anche sul bagnato (togli però) i dati registrati sono molto positivi al di la del primo tempo ottenuto nel secondo giorno di test. Danilo ha rotto il ghiaccio e lo ha fatto con determinazione”.
Aspettative per Yonny Hernandez?
“Deve proseguire nella crescita iniziata nel 2014 con una moto che aveva obiettivamente dei limiti a livello di prestazioni. Con la GP 14.2 ci aspettiamo che faccia un salto di qualità. Ma Yonny deve crescere e maturare sia a livello di guida che di approccio alla gara durante il quale deve essere più concreto ed efficace per poter combattere nelle zone della classifica che contano. Risultati? E’ chiaro che le aspettative sono quelle di vederlo sempre nelle prime dice posizioni”.
Quali aspettative per Danilo Petrucci?
“La speranza è che possa andare sempre a punti in tutte le gare. Bisognerà però vedere anche il livello degli avversari, inevitabilmente destinato a salire. La sua GP 14.1 guidata da Crutchlow ha fatto registrare grandi progressi negli ultimi 5 GP della stagione. Non abbiamo dubbi sul fatto che possa crescere ancora. E’ giusto sottolineare il fatto che Danilo non ha mai guidato una moto da corsa vera e questo dovrà comportare un riassetto ed un bilanciamento nel suo stile di guida. La GP 14.1 deve essere guidata in maniera più moderna rispetto alle moto con meno potenza su cui è stato in sella finora. E poi avrà intorno un entourage di primo ordine con tanti dati provenienti dalla stagione 2014 che potranno essere sfruttati. Ci sono quindi tutti i presupposti perchè possa superare ogni difficoltà”.