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    PROGETTO ENDURO: “GIUBE” 8° AD ARSIE’

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    Giubettini/Progetto Enduro 2017 conquista un 8° posto di classe ma permangono i problemi di sospensioni. Curata la messa a punto motore, Andrea ha sofferto con una moto difficile da gestire…

    Anche questa gara è stata una gara dura. La terza prova della Under 23, ha visto in scena nuovamente un “copione” già visto, almeno in parte se parliamo di un sensibile e marginale miglioramento di Andrea Giubettini nella classifica della sua classe. Ma la strada, anche questa volta, è stata una ripidissima salita.

    Aria di cambiamenti necessari…

    Ci sono state varie cose importanti che hanno e stanno variando l’assetto dei risultati legati a PROGETTO ENDURO 2017, risultati che non arrivano o che almeno arrivano “tiepidi” rispetto alle aspettative di inizio stagione. Il problema? Si lavora su più fronti ma, allo stato delle cose, il problema principale rimane la messa a punto delle sospensioni della moto di Andrea, un vero labirinto tecnico che porta il pilota verso un disorientamento circa i risultati. Che puntualmente non arrivano come si sperava…

    L’analisi mirata serve per capire dove sono i problemi…

    Si può “accusare” Andrea per questa mancanza di risultati? A mio parere, e solo dopo aver parlato con il nostro preparatore Franco Faraglia, la risposta è un secco no tassativo. “Giube” fa quello che può, corre con una moto non a punto circa il setting sospensioni e quindi perde punti, terreno e confidenza. Dopo la separazione da Red Point Moto voluta da Giubettini, proprio nella fase calda della stagione, Giubettini corre ai ripari affidandosi ad un nuovo tecnico (Lamberto Ciarrocchi, persona di grande esperienza nell’enduro) per ciò che concerne la messa a punto motore e approntamento della moto, ma rimane aperto il problema principale, quello delle sospensioni…

    La stagione deve prendere una nuova svolta…

    Le difficoltà nascono per essere superate, questo è il mio motto. Ma, in questo caso, la situazione è davvero critica. Ad Arsiè Andrea Giubettini ha raccolto un buon 8° posto di classe, segno che, almeno una parte dei problemi legati all’erogazione del motore, sono stati risolti. Ora c’è da pensare una strategia per il resto e, sinceramente, PROGETTO ENDURO 2017 aveva ben altre ambizioni per questa stagione; sono convinto del valore del mio pilota, dei partners e delle persone che ci stanno dando una mano concreta, ma adesso la strada e le scelte dovranno essere molto più brutali.

    Ma non sono affatto sereno circa i problemi irrisolti, più volte ventilati, raccontati, espressi ma mai risolti. A questo punto spero solo di portare “Giube” verso un miglioramento per la seconda parte della stagione, perché il nostro progetto non deve fermarsi per cause che poco hanno a che fare con la preparazione del pilota.

    Parliamo del tracciato di gara di questa terza prova…

    “Purtroppo ha iniziato a piovere fin dal sabato pomeriggio fino alla notte e quindi il primo giro della gara era abbastanza pieno di fango. In ogni modo, il tracciato era suddiviso in due prove speciali, di cui una in linea, decisamente valida direi anche bella con partenza dentro un prato con un piccolo fettucciato, per poi salire lungo un ripido ghiaione che via via si è andato scavando con buche anche abbastanza profonde. Il fettucciato invece, si snodava lungo una via principale del paese con alcune aree di prato collegate tra loro dal bosco, anche questo molto bello, quindi direi una gara tecnicamente valida”

    Questo ottavo posto ti soddisfa stavolta?

    “Non sono contento per niente… Nella prova in linea, man mano che il terreno si scavava, faticavo sempre di più a tenere la mia moto oltre che andare dritto e questo mi ha penalizzato non poco, anche se, rispetto alla posizione del primo giro, ero migliorato visto che comunque navigavo verso l’ottavo posto. Non sono contento lo ripeto e so che devo lavorare sulla moto e credo ci aspetti un lavoro impegnativo…”

    Quest’anno non gira benissimo Andrea, c’è tempo per recuperare?

    “Non credo. Le cose da fare sono molte ed il tempo per farlo è quello che è. Con Lamberto Ciarrocchi (il nuovo tecnico che cercherà di dare una mano ad Andrea d’ora in poi, ndr) abbiamo sistemato l’erogazione del motore e questo è già un risultato concreto. La moto ora va forte e funziona bene di motore. Sono sconfortato invece per le sospensioni, perché non vedo soluzioni rapide nonostante le tante prove fatte. Vedrò più avanti ma già oggi sono al lavoro per capire. Di fatto è un impegno mentale che non avrei voluto avere questo!”

    C’erano aree dove guadagnavi o perdevi? Tanto per capire dove eri…

    “Sinceramente non lo so… A me sembrava di guidare bene anche se sulla linea perdevo parecchio, specie con il terreno molto mosso quando diventava difficile e scavato. Non riuscivo a salire a gas pieno ma dovevo sempre pelare il gas perché la moto andava dove voleva e non dove volevo io. Ho preso tanti scossoni ed ho cercato sempre di rimanere nella traccia ma era complicato gestire questa moto così e quindi ne ha risentito anche la mia concentrazione sull’esito di questa gara”

    So che non è bello sapere di poter fare e poi non riuscire a fare…

    “Verissimo Andrea… Sinceramente da quest’anno mi aspettavo molto, molto di più anche e soprattutto per come ho chiuso il campionato nel 2016! Credevo che sarei stato più competitivo ma, per vari problemi concatenati tra loro, non siamo riusciti a sistemare la mia moto come avrei e come voglio sia per correre al meglio. Non sono scuse… D’ora in poi cercherò di fare il possibile ma la vedo molto dura guidare in queste condizioni. Sono sfiduciato non lo posso ne voglio negarlo…”

    Però fisicamente sei molto a posto, preparatissimo, magari ci sarà un guizzo…

    “Sicuramente il miglioramento, microscopico c’è stato rispetto alle prime gare e parlano le classifiche. Ma certo, arrivare davanti sarà molto dura viste le condizioni in cui corro. La prossima gara sarà puntare a stare nei primi cinque, mi fa rabbia perché il risultato è alla mia portata, ma devo fare i conti con la preparazione ed il setting della moto dove non ci siamo proprio. Sinceramente ho mantenuto i canoni personali del 2016, ovvero sono ben allenato fisicamente e certo non mi sono perso né tantomeno fisicamente ne mentalmente, se non nel farlo continuando a lavorare con Red Point Moto, con cui alla fine non mi sono trovato su alcune cose circa la messa a punto della mia moto. Per carità, ognuno ha la propria visione delle cose e quindi non voglio innescare polemiche, ed a questo punto ed allo stato delle cose non serve affatto e non porta risultati a nessuno. Quindi non ce l’ho con nessuno sia chiaro. E’ solo una questione di scelte… Si, sono però solo molto deluso. Non cerco giustificazioni ma credo di poter essere compreso visto come stanno andando le cose e lo sforzo e le risorse che Progetto Enduro ed il sottoscritto stanno investendo. L’unica cosa che posso dire è che ho corso dall’inizio con una moto poco a punto senza risolvere o cambiare le cose. Io mi ritengo veloce come nel 2016 e lo dicono i tempi. Sapevamo che l’Italiano è spesso terreno di caccia difficile e quindi avremmo dovuto operare in quella direzione e sistemare bene la moto soprattutto. Ed infatti, con il motore sistemato, sono almeno riuscito a salire in classifica”.

    GARA 3 UNDER 23 – PROGETTO ENDURO/ANDREA GIUBETTINI

    07 MAGGIO – Gara 3 UNDER 23 – Arsiè BL – Categoria E2 Junior

    Piazzamento Gara: 8° posto – Punti classifica 8 – Posizione campionato: 9°

    (Si ringrazia per la collaborazione Monica Mori/Axiver per le foto fornite)

    Andrea Di Marcantonio
    Andrea Di Marcantoniohttps://www.performancemag.it
    “Non è facile racchiudere quasi trent’anni di passione in poche righe. Lo è invece quello stimolo quotidiano e continuo che mi porta in sella alle moto ed a bordo delle quattro ruote, su strada quanto in pista. Senza dimenticare tutto ciò che compone il mondo dei motori, mondo dalle mille sfaccettature… Ed è proprio questa passione che alimenta e mi fa “capire” ed “interpretare” i veicoli che provo in una chiave di lettura tecnica e completa oltre che diversa. Punto sulla qualità e l’approfondimento testuale oltre che sull’impatto fotografico delle prove. Al mio fianco Giuseppe Cardillo e Lorenzo Palloni, fotografi ma, soprattutto, “compagni di viaggio” in questa avventura che parla di performance. Con loro, il videomaker Andrea Rivabene. Importante è il modo diverso di raccontare le prove, abbinata alla ricerca delle migliori location. E poi i progetti legati ai giovanissimi talenti con PROGETTO MX dedicato al motocross e SPEED PROJECT, dedicato al mondo della Velocità. Siamo l'unica testata italiana a costruire progetti per i giovani a cui offriamo un team collaudato e tutta la mia esperienza sul campo. Insomma un impegno a 360°, perchè PERFORMANCEMAG.IT è tutto questo!”

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