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    PROVA: AUDI Q3, OVUNQUE CON STILE…

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    La Q3 Audi è un SUV compatto, versatile e sempre pieno di sorprese… Piace il suo design sportivo ma altrettanto sobrio, il motore TDI da 177 Cv perfettamente gestito dal cambio S tronic a sette rapporti. Una vettura poliedrica per tante avventure di viaggio…

    “Un giorno, una serata speciale, una vettura complice del presente che accade… Una città, tante luci attorno, immersi nel viaggio di scoperta che porterà in un luogo nuovo, uno spazio aperto dove rincorrere emozioni, tante, una dietro l’altra. Il colore arancio Samoa della vettura che rispecchia le luci e che quasi nasconde le sembianze di questo SUV compatto che si “perde” dentro i colori notturni della città aperta e che, quasi inosservato, si lascia scoprire pian piano, senza mai essere invadente, sempre curioso di entrare nel dettaglio del viaggio. Un viaggio appena iniziato ma già tanto intenso e forte da far venir voglia di andare avanti, di scoprire, occhi curiosi che scrutano un orizzonte fatto di cose semplici ma belle, di percorsi diversi ma sempre ricchi di avventura, i cui confini sembrano non esaurirsi mai…”

    Compagna di viaggio… Sempre!

    La Q3 by Audi nasconde gelosamente un po’ di tutto questo… Perché nelle sue forme sono raccolte tutte le aree intense che una vettura deve possedere per conquistare l’utente ed i suoi passeggeri. La Q3 è anche un’auto sportiva all’occorrenza, senza mai dimenticare però la sua estrema ed infaticabile versatilità, fatta di comfort, fluidità di funzionamento del suo cambio Stronic e del suo potente e vigoroso propulsore TDI. Ed in effetti, molta della sua tecnologia è “estratta” da segmenti superiori del marchio Audi, tecnologia che rende questa vettura, un’ideale ed infaticabile compagna di viaggio no limits!

    Sintesi di un SUV compatto: elevata efficienza

    La Q3 è un SUV compatto ma non solo: molte e ben strutturate le “zone di interesse” che aiutano a comprenderne il potenziale, che sono poi la base dove si poggia l’intero progetto tedesco. Cinque punti, cinque aree base da cui raccogliere l’essenza della Q3.

    Il Design (che ha anche un nuovo coefficiente aerodinamico, pari a 0,32 Cx), in stile coupè, grazie ai montanti posteriori molti inclinati e con portellone che “avvolge e chiude” il design, la Carrozzeria, leggera, grazie ad acciai speciali (cofano motore e portellone in alluminio, con bagagliaio che oscilla tra 460 e ben 1365 litri) e resistenti nella zona della cellula per un peso di base pari a 1445 kg, gli Interni, eleganti, accoglienti e dotati di eccellenti finiture, il tutto messo ancor più in evidenza grazie al tetto scorrevole panoramico con tendina parasole a scomparsa.

    E poi ancora, i sistemi Audi Connect, tra cui il sistema Audio Bose Surround System e l’Audi Active Lane Assist ma, soprattutto le Motorizzazioni, tra cui questo quattro cilindri TDI da ben 177 Cv dotata di quattro ruote motrici permanenti, cambio S tronic (abbinato all’Audi Drive Select con bilancieri sul volante), sistema Start&Stop e sistema recupero energia. Ed infine, il servosterzo ed il freno di stazionamento elettromeccanico.

    Un design molto personale e ricercato, sobrio e sportivo…

    La nuova Q3 esprime vitalità e dinamismo: SUV compatto anche nelle dimensioni, visto che le sue “quote” rispecchiano quelle di una vettura agile, mai ingombrante, ma, soprattutto, facile da guidare. E’ lunga 4385 mm, larga 1831 mm ed alta 1590 mm, che certo sono la giusta dimensioni per “rispettare” quel gradiente di compattezza che ne fa un’auto azzeccata sia per l’uso urbano che per quello extraurbano. E questo anche per i suoi occupanti che sia una coppia o una famiglia a caccia di spazi nuovi…

    La zona anteriore non nasconde quell’indole sportiva che la nuova Q3 ha dentro: la grande griglia frontale single-frame, “immersa” lungo tutto lo sviluppo anteriore della vettura, non lascia dubbi sulla natura del SUV Audi. Molto “aggressivi” i due gruppo ottici cuneiformi a led (con accensione automatica nella funzione Auto, grazie alla micro telecamera che riconosce un’altra vettura in arrivo frontalmente e provvede ad abbassare le luci abbaglianti) così come il cofano motore, caratterizzato da un design leggermente spiovente che poi si ingloba nei passaruota (dal design sporgente), più larghi nell’area dei pneumatici.

    La vista laterale poi, vanta un giusto rapporto tra lamierati e cristalli (2/3:1/3) ma, soprattutto, sembra “portare” rapidamente lo sguardo verso il taglio sportivo dell’area posteriore e questo grazie ai montanti inclinati, che slanciano e proiettano la Q3 verso una vista decisa e concreta. Elemento reso ancor più evidente dal portellone avvolgente.

    Grande insonorizzazione: a bordo si viaggia sempre senza rumori…

    Quello che fa grande la Q3 non è solo ciò che si vede ma, soprattutto, quello che non si percepisce… Ottime le finiture interne è vero, ma ciò che sorprende a bordo è l’elevato gradiente di insonorizzazione (le risonanze della carrozzeria sono state calibrate onde evitare un’eccessiva irradiazione acustica) quando si usa la Q3. Ma non è tutto: è la sicurezza a farla da padrona, visto che il SUV Audi vanta acciai high-end (grande rigidità non solo statica ma anche dinamica), così come i due anelli di torsione, sistemati nella zona dei sedili posteriori ed in quella di apertura del portellone.

    La cellula interna è caratterizzata da lamierati a spessore variabile e questo a secondo della “funzione” a cui sono relegate; gli acciai sono formati a caldo, visto che vengono portati a 900°C e poi forgiati attorno ai 200°C all’interno di uno stampo raffreddato ad acqua. Questo sbalzo termico è in grado di infondere una resistenza massima di 1550 megapascal che, abbinati agli adesivi strutturali di 74 metri, (che integrano 4400 punti di saldatura), provvedono a rendere robusta e sicura la Q3 sia in forma attiva che passiva.

    Sempre sicura per tutti gli occupanti…

    Audi, da sempre, investe se parliamo di sicurezza attiva: ad esempio, l’area frontale riesce a dissipare l’energia in caso di impatto su tre livelli, di cui l’inferiore sul telaio dell’assale anteriore, quello medio dai due longheroni collegati alla traversa anteriore (in caso di urto assimmetrico l’energia viene ripartita sui due lati della cellula) mentre il livello primario viene assorbito da due supporti che si trovano sotto i parafango. Poi ci sono i montanti laterali, con le portiere che “poggiano” su di essi, senza dimenticare le due traverse che rinforzano il pianale mentre a proteggere la zona posteriore, ci sono i longheroni che assorbiranno l’energia in caso di urto.

    Propulsore TDI da 177 Cv: fluidità e regolarità, ecco le carte vincenti Audi

    Sorprendente, potente, fluido, sportivo: ecco i “canoni vincenti” del quattro cilindri Audi della nostra Q3, caratteristiche che fanno della potenza la migliore arma per vivere in armonia la strada, il viaggio, i percorsi quotidiani. Questo 2.0 litri (1968 cc la cubatura) vanta corsa lunga (81×95,5,  di cui, quest’ultima quota – quella della corsa – abbassa il regime operativo favorendo, con l’ausilio del turbo, una gran coppia e massima fluidità di guida) ed è parte del sistema high-tec Audi, ovvero solo 154 kg di peso.

    Doppio albero a camme e doppio albero di equilibratura: vibrazioni zero!

    Questo potente quattro cilindri Audi, dispone di doppio albero a camme mossi da cinghia dentata silenziosa, ma anche altri componenti ora sono resi più scorrevoli e silenziosi nel funzionamento; è il caso dei gruppi ausiliari, della pompa acqua e dell’olio (a pressione controllata) così come le gli anelli di tenuta dell’albero motore hanno migliorato la scorrevolezza a vantaggio della fluidità di funzionamento a tutti i regimi. E ci sono anche due alberi di equilibratura, sistemati nel basamento, “accessori” che rendono ancor più fluida la marcia, visto che la Q3 è un SUV compatto pensato con l’ottica del piacere di guida.

    Iniezione da 1800 bar…

    Ovviamente il motore Audi è un Common Rail che riesce a sfoggiare una pressione massima di 1800 bar, con carburante nebulizzato per mezzo di iniettori a otto fori, e questo per ogni ciclo, per un totale di sei iniezioni singole a ciclo con getto preciso ed estremamente nebulizzato finalizzato ad una migliore combustione.

    La turbina VTG che sovralimenta il quattro cilindri 2.0 TDI, ha geometria variabile a vantaggio non solo della coppia motrice ma anche del funzionamento a basso numero di giri. La zona di aspirazione ha condotti in plastica mentre la particolare turbolenza generata all’interno del condotto, è opera di speciali incavi sui pistoni e di un design ricercato dei condotti stessi di aspirazione. Molto è stato fatto sulla termodinamica del motore, il che può tradursi in minori consumi (in media 5,9 litri per 100 km) anche in virtù del maggior smaltimento di calore insito nell’utilizzo di un nuovo e più “capiente” radiatore liquido, capace di abbattere ancor più la temperatura di esercizio del quattro cilindri Audi.

    4 ruote motrici permanenti: sigla identificativa made in Audi

    Il logo “Quattro” identifica una scelta precisa fatta da Audi in tempi molto lontani: scelte che parlando e “raccontano” di vetture capaci di muoversi agilmente in ogni e su ogni tipologia di terreno, come nel caso della “nostra” Q3, SUV che dispone delle quattro ruote motrici permanenti, perfettamente abbinate alla motorizzazione da due litri da 177 Cv, grazie anche al cambio S tronic a sette rapporti.

    Questo cambio ha cuscinetti idraulici che abbattono tasso e vibrazioni nella rotazione; le marce inferiori sono corte per un’accelerazione sempre pronta ed aggressiva, mentre quelle più alte nascono con ratio che riduce il regime di giri (spesso si cammina in settima a poco meno di 1500 giri!) e quindi anche i consumi carburante.

    S tronic, sinonimo di fluidità massima nella cambiata

    Anche qui chi guida può scegliere: cambio automatico e cambio manuale con palette sul volante o direttamente sulla leva cambio; due i “program” di marcia, D o S, di cui quest’utlimo si rivolge ad un’utenza più sportiva, con una media di circa 500 giri in meno se parliamo del momento di cambiata, quindi motore sempre in “tiro” e che si fa sentire…

    Il cambio S tronic a doppia frizione è in realtà un doppio cambio in uno con due frizioni a lamelle: la frizione più grande “trasferisce” la coppia motrice agli ingranaggi del gruppo marce dispari e questo per mezzo di un albero pieno, questo è collegato alla seconda frizione, interna a quella più grande, che aziona gli ingranaggi del gruppo di marce pari.

    Le due “zone” sono sempre attive ma in realtà solo una è collegata al motore: bastano quindi pochi centesimi di secondo per la cambiata tra un rapporto e l’altro, visto che il successivo è sempre in “preselezione” con le due frizioni che consentono il passaggio. E tutto questo grazie al modulo meccatronico – collocato all’esterno del cambio – che unisce centralina e le valvole di regolazione. Tra le funzioni quella essenziale di variare la velocità del cambio marcia, in modo silenzioso, preciso ma soprattutto fluido. Nella funzione “efficiency” dell’Audi Drive Select infine, la frizione viene “scollegata” in fase di rilascio, con ovvie conseguenze positive sui consumi finali.

    Telaio equilibrato, sospensioni a schema complesso

    In breve un’occhiata al sistema di sospensioni della nuova Q3, che vede davanti una struttura McPherson a bracci inferiori a triangolo in alluminio; il telaio che sostiene lo schema poi (vincolato alla carrozzeria a vantaggio della rigidità), è in alluminio colato, soluzione che ottimizza la ripartizione dei pesi con il 58% davanti ed il restante 42% dietro. C’è poi lo sterzo elettromeccanico, diretto, con rapporto di 16,4:1. Dietro invece lo schema è con quattro bracci in acciaio ad elevata resistenza con tamponi in gomma/metallo.

    Come va: ogni spostamento diventa piacevole…

    La prima cosa che si avverte appena chiuso lo sportello della Q3 è l’assoluto silenzio in abitacolo: tutti i rumori di “fondo” vengono come cancellati, dimenticati fuori dalla vettura, fattore che invita al dialogo degli occupanti in vettura. Praticamente assente ogni sibilo aerodinamico, che sopraggiunge solo se si apre il tetto; quindi l’insonorizzazione è praticamente eccellente e questo aiuta non poco sulle lunghe percorrenze, oltre al fatto che ogni asperità del terreno e della strada viene letteralmente “divorata” dal comparto sospensioni, molto a punto, specie alle medie frequenza quali gibbosità e asfalto corrugato.

    Agile, magnetica, personale… La Q3 sorprende sempre…

    La Q3 si muove agile in città, grazie ad un servosterzo diretto ma nel contempo agile, cosa che rende le manovre urbane un gioco piacevole; la visibilità all’interno è molto buona e gli angoli “morti” sono ridotti al minimo, mentre i montanti posteriori lasciano vedere oltre il lunotto posteriore, con il risultato di un’ampia visibilità anche nelle manovre in spazi ridotti. Piace l’eleganza della Q3, la sua natura poliedrica, anche un pizzico sportiva e che sa rendere ancor più piacevole l’idea del viaggio, anche insieme alla famiglia…

    Comandi semplici ed immediati, a prova di tutti…

    I comandi interni sono tutti a portata di mano e dito… la plancia e strutturata in modo da non “invadere” lo spazio “abitabile” dell’occhio ma, al contrario, ogni componente è collocato in modo ergonomico e funzionale, come l’inclinazione del quadro strumenti, i comandi di bordo e quelli dell’intrattenimento, così come quelli legati alle funzioni strettamente di vettura. I sedili sono molto comodi e particolarmente accoglienti, con la seduta ampiamente regolabile su ogni piano e per ogni tipologia di pilota. Lo spazio anteriore c’è ed è tanto, mentre dietro c’è n’è un po’ meno in altezza ed i montanti posteriori molto inclinati, possono “infastidire” gli occupanti più alti.

    Ma la new Q3 è spazio aperto, è visibilità del mondo circostante, grazie ad un ottimale rapporto tra lamiera e cristalli, che lasciano vivere in pieno il viaggio ed i luoghi che corrono accanto alla vettura; si sta seduti tutti in alto, un modo per gustare ancor meglio i chilometri percorsi, sempre con comfort massimo ed un ottimo bilanciamento dinamico tra strada e vettura.

    Un motore fluido e silenzioso: prestazioni e libertà di movimento…

    Il quattro cilindri TDI da 177 Cv che equipaggia la Q3 è realmente fluido e silenzioso. La coppia c’è ed è abbondante già a partire da 1800 giri, tanto che le cambiate avvengono in questa zona con un gradiente di coppia davvero sorprendente; merito anche della corretta gestione elettronica motore/cambio, che favorisce la guida rilassata ed il risparmio di carburante.

    E questo vale in tutte le configurazioni Audi Drive Select, che gestisce il mapping in funzione della preselezione stessa. Quindi, si spostano i tempi di cambiata e l’accelerazione, ma rimane quella fluidità e quasi “assenza” del motore se parliamo di sound emesso… Il cambio S tronic funziona sempre in modo molto neutro e spesso non si avverte nemmeno la cambiata tanto è preciso e fluido, anche nella fase di passaggio tra un rapporto e l’altro. 177 Cv pochi non sono, ma sono ben dislocati e distribuiti e sono tutti “guidabilissimi”. Della Q3 piace anche il suo comportamento dinamico: in città è scattante ed agile mentre sui tratti extraurbani invita ad una guida sportiva, visto che la Q3 non soffre troppo di rollio ma, al contrario, è sempre molto ben bilanciata sia scarica che a pieno carico.

    Sorprendono inoltre la precisione del servosterzo, la taratura delle sospensioni e quella capacità di tenere un buon passo anche in autostrada, tenendo presente che stiamo sempre parlando di un SUV compatto ma pur sempre caratterizzato da una discreta superficie frontale…

    Stabile e incollata a terra

    La Q3 è silenziosa quanto aggressiva su strada e offroad light, tanto da risultare talmente poliedrica da soddisfare le esigenze di un’utenza ampia e variegata. I trasferimenti di carico non sono eccessivi e la vettura mantiene sempre un assetto corretto, sia in accelerazione che in frenata; la trazione “quattro permanente” poi, la tiene incollata all’asfalto anche quando si esagera un po’, ma la vettura perde aderenza di rado ed è molto pulita a centro curva, con la sola tendenza ad allargare in uscita quando si è in accelerazione piena. Ottima infine la frenata, sempre potente e progressiva ma soprattutto modulabile.

    Allestimento Q3 del test:

    Adaptive light, assetto regolazione sospensioni, assistente al parcheggio con visualizzazione perimetrale, Audi Drive Select, Audi Side Assist, BOSE Surrount System, Cerchi in lega 18″, Cielo abitacolo in stoffa nera, Climatizzatore comfort auto, Dispositivo assistenta proiettori abbaglianti con sensore luce/pioggia, Dispositivo carico passante, Inserti alluminio 3D, Interfaccia Bluetooth, Listelli sottoporta e protezione bordo in acciao inox, Mancorrento cromati, Pacchetto esterno lucido, Pacchetto luci LED, Pacchetto portaogetti completo, Proiettori Xenon regolazione automatica, Regolatore velocità, Sedili anteriori regolabili elettronicamente e supporto lombare elettrico, Sedili in Alcantara/Nappa, Sensore pioggia/luci funzione coming home/leaving home, Sistema acoraggio ISOFIX sedile passeggero anteriore, Sistema navigazione plus MIMI, specchietto retrovisore interno schermabile automaticamente, Vernice metallizzata arancio Samoa.

    Andrea Di Marcantonio
    Andrea Di Marcantoniohttps://www.performancemag.it
    “Non è facile racchiudere quasi trent’anni di passione in poche righe. Lo è invece quello stimolo quotidiano e continuo che mi porta in sella alle moto ed a bordo delle quattro ruote, su strada quanto in pista. Senza dimenticare tutto ciò che compone il mondo dei motori, mondo dalle mille sfaccettature… Ed è proprio questa passione che alimenta e mi fa “capire” ed “interpretare” i veicoli che provo in una chiave di lettura tecnica e completa oltre che diversa. Punto sulla qualità e l’approfondimento testuale oltre che sull’impatto fotografico delle prove. Al mio fianco Giuseppe Cardillo e Lorenzo Palloni, fotografi ma, soprattutto, “compagni di viaggio” in questa avventura che parla di performance. Con loro, il videomaker Andrea Rivabene. Importante è il modo diverso di raccontare le prove, abbinata alla ricerca delle migliori location. E poi i progetti legati ai giovanissimi talenti con PROGETTO MX dedicato al motocross e SPEED PROJECT, dedicato al mondo della Velocità. Siamo l'unica testata italiana a costruire progetti per i giovani a cui offriamo un team collaudato e tutta la mia esperienza sul campo. Insomma un impegno a 360°, perchè PERFORMANCEMAG.IT è tutto questo!”

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