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    PROVA: BENELLI 251 LA NAKED… COSPLAY

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    La Benelli 251 è una naked essenziale e divertente. L’accostamento con il mondo Cosplay ne esalta la sua natura eclettica caratterizzata da un motore generoso ed una ciclistica con il bel telaio a traliccio…

    La passione, da sempre, fregia il marchio Benelli e questo dal lontanissimo 1920. Al di là delle vicende legate alla recente dichiarazione di fallimento da parte del Tribunale di Pesaro lo scorso luglio (non entro nel merito della motivazione), Benelli sta realizzando prodotti interessanti che fanno intuire sia la mentalità “aperta” quanto una sana voglia di “esserci” in un panorama due ruote affollato di novità, dove le piccole e medie cilindrate vengono preferite alle ormai poco fruibili Supersportive. Un modo anche per avvicinare/riavvicinare molti utenti alle due ruote grandi, entry level o restarter che siano…

    la Benelli 251, naked entry level
    la Benelli 251, naked entry level

    E’ il caso di questa piccola grande Benelli 251, naked concepita soprattutto per il mercato asiatico, dove sono i numeri a contare laddove le due ruote sono e rappresentano la vera idea di fruibilità globale. La 251 quindi, offre un valido motivo per avvicinarsi all’universo della moto, come dimostrano gli incoraggianti dati di vendita di questo modello, direi molto “onesto” e concepito per un utilizzo deciso ed ampio delle due ruote.

    Cosplay, un mondo di personaggi vestiti da ragazzi come Chiara
    Cosplay, un mondo di personaggi vestiti da ragazzi come Chiara

    Benelli chiama Cosplayer…

    Proprio così! La vitalità della Benelli 251 così come l’habitat asiatico in cui vive e si rinnova ogni giorno, sono stati spunto per coinvolgere il mondo del Cosplay in questa prova. Un mondo fatti di colori, idee, attaccamento ai personaggi che questi ragazzi rappresentano ed in cui si immergono ogni volta che indossano ed incarnano la “pelle del loro personaggio“, proprio come nel caso della nostra Chiara, Cosplayer decisa e convinta che ha indossato le vesti di Yuno Gasai, eroina di uno dei tanti e variegati personaggi legati al mondo Cosplay…

    La Benelli 251 e la nostra Cosplayer Chiara...
    La Benelli 251 e la nostra Cosplayer Chiara…

    “Il mondo del cosplay è un mondo bellissimo e colorato – racconta Chiara -, ne faccio parte da circa quattro anni e grazie a quest’ambiente ho avuto modo di conoscere persone oggi importantissime per me. Il cosplay è una passione che riunisce persone di veramente tutte le età… Yuno Gasai è una delle protagoniste della serie horror Mirai Nikki – prosegue Chiara – ed è, come dire, la follia in persona. Una ragazza apparentemente dolce, innamorata della sua cotta, va bene a scuola che un giorno si ritrova catapultata in un survival game, dal quale solo una delle dodici persone coinvolte può uscirne…

    Benelli 251, naked da 21,5 Cv per tutte le età
    Benelli 251, naked da 21,5 Cv per tutte le età

    Una certa affinità tra due mondi apparentemente lontani…

    Insomma, come avrete compreso, non si tratta di un gioco, ma, soprattutto, di una vera e profonda passione. Nessun esibizionismo, nessuna voglia di farsi vedere per forza, ma solo un vero stile personale legato a questo o quel personaggio.

    E, l’affinità con la Benelli 251, se la vediamo da un punto di vista ampio 360°, ci sta tutta: la moto quale idea di libertà, la scelta di una piccola cubatura per il piacere di sfruttarne tutto il potenziale, i colori della 251 (tre colori semplici ma diretti con bianca, rossa e nera), che fanno parte di un preciso “orgoglio” oltre al fattore “utilizzo globale”, dove consumi ridottissimi legati a performance interessanti, ne fanno una naked appetitosa e ricca di spunti d’interesse…

    lo stile unico della Benelli 251 con lo scarico trapezoidale
    lo stile unico della Benelli 251 con lo scarico trapezoidale

    La sintesi tecnica della Benelli 251…

    Anima giovane per il mondo Cosplay di Chiara, anima giovane per la Benelli 251 che vanta un costo di accesso contenutissimo con i suoi 2.990,00 euro f.c.. Ma quali sono gli spunti d’interesse della 251?

    il monocilindrico della Benelli 251, bialbero con contralbero
    il monocilindrico della Benelli 251, bialbero con contralbero

    Possiamo individuarli sia sul fonte della tecnica che su quella del piacere di portarla a spasso, per le vie cittadine quanto sui tratti extraurbani. Il motore ad esempio, che punta tutto sul robusto bialbero dotato di contralbero da 25 Cv a 9000 giri, la ciclistica, con il bel telaio a traliccio e la forcella a steli rovesciati da 41 mm, l’impianto frenante, con il disco anteriore da 280 mm ed infine le valide coperture Metzeler.

    Benelli 251, lo chassis ketch
    Benelli 251, lo chassis ketch

    La tecnica endotermica: approfondimento sul motore

    Il propulsore da 249,5 cc Benelli vanta uno schema legato al monocilindrico 4T/4 valvole di ultima generazione: quindi doppio albero a camme in testa che fa intuire che questo è un propulsore che gira alto e che i cavalli sono raccolti in un range abbastanza ristretto, come dimostrano pure, sia il rapporto di compressione contenuto (11,2;1) che le quote vitale di alesaggio e corsa pari a 72 mm x 61,2 mm che “occorrono” a raggiungere regimi elevati di rotazione a fronte dei 21,5 kgm a 7000 giri per i 25 Cv erogati a 9000 giri.

    motore Benelli 251 lato frizione
    motore Benelli 251 lato frizione

    All’alimentazione provvede il sistema di iniezione elettronica a sonda lambda, caratterizzato da un corpo farfalla da 37 mm a fonte dell’accensione Delphi MT05; la Benelli 251 è comunque caratterizzata da un gustoso sound di abduzione che ne esalta il carattere sportivo… Il sistema di lubrificazione infine, prevede carter umido, cambio a 6 rapporti e frizione in bagno d’olio.

    Benelli 251, grande cittadina a suo agio anche in extraurbano
    Benelli 251, grande cittadina a suo agio anche in extraurbano

    Colpiscono dall’esterno le dimensioni molte contenute del propulsore Benelli, compatto e verniciato in colore grigio che ne esalta il perfetto equilibrio forme/design, cosa che si scopre guardano la 251 da più angolazioni. Il che la rende ancor più appetibile al pubblico dei giovani rider, quelli più appassionati, e che quindi potranno iniziare il proprio percorso di scoperta in sella alla “piccola” di Casa Benelli.

    Ciclistica: telaio a traliccio, forcella rovesciata e mono centrale…

    La sostanza c’è anche quando ci avviciniamo alla 251: il telaio a traliccio in tubi di acciaio è raffinato e, la versione della nostra prova con colore rosso dei tubi, ne esalta il carattere naked enfatizzandone al contempo lo stile unico.

    il CAD del telaio della Benelli 251
    il CAD del telaio della Benelli 251

    Anche il comparto sospensioni dice la sua con la forcella USD da 41 mm per 120 mm di escursione mentre dietro che il mono  . regolabile nel precarico – fissato sul forcellone in posizione centrale che regala 51 mm di escursione. Le quote ciclistiche parlano chiaro circa la natura “svelta” della 251: 2080 mm la lunghezza, 1400 mm d’interasse per 143 kg di peso a secco e sella a quota 785 mm da terra.

    l'impianto frenante anteriore da 280 mm della Benelli 251
    l’impianto frenante anteriore da 280 mm della Benelli 251

    Anche l’impianto frenante prova ad essere all’altezza della 251 con il disco anteriore da 280 mm ed il posteriore da 240 mm, il primo supportato da pinza a 4 pistoncini, il secondo rallentato invece da doppio pistoncino. Spiccano cerchi ruota in alluminio da 17″ nelle misure di 110/70 davanti e 150/60 dietro.

    agile in città, la 251 è sempre o quasi maneggevole
    agile in città, la 251 è sempre o quasi maneggevole

    COME VA: divertente, agile e con un motore allegro e gira alto..

    La 251 promette e mantiene, fin dalla posizione di guida: sella bassa, quindi moto adatta a tutti anche nelle manovre cittadine, leggera tra le mani, triangolo pedane/manubrio/sella direi ideale per il massimo controllo della naked by Benelli, con il manubrio che “si spinge” verso il pilota e le pedane un po’ arretrate che completano lo stile ergonomico di questa piccola naked…

    Se ci fosse un po’ più di sterzo, le manovre da fermo sarebbe più agili…

    Forse un pelino “avara” di sterzo, nel senso che, specie nelle manovre da fermo/inversione, la battuta arriva fin troppo presto e questo, specie negli spazi angusti di spostamento, non facilita manovre svelte; la strumentazione è completa, così come l’imbottitura delle sella è contentiva, anche se, macinando km sui tratti extraurbani, viene meno quella porzione di comfort utile a non stancarsi alla guida. Piace ed è guardata non poco la 251 anche per il sound emesso dal piccolo silenziatore oltre dalla zona di abduzione nella cassa filtro, fattori che contribuiscono a renderla ancor più sportiva e personale.

    la 251 Benelli è avvolta da un design unico ed accattivante
    la 251 Benelli è avvolta da un design unico ed accattivante

    Un motore che nasce per girare allegro ai medio/alti…

    Guidando la 251 in città si scopre una vera moto: il motore tira via abbastanza bene da circa 4000 giri mentre ed ovviamente è più pigro nella fascia dei bassi regimi tra 2000 e 3500 giri: è un elemento ovvio per la ridotta cubatura ma un po’ aiuta il cambio con le prime 4 marce leggermente più corte che servono a far rimanere “a regime utile” il piccolo monocilindrico Benelli. La coppia c’è ma è “incastrata” in una fascia molto ristretta anche se il diagramma di distribuzione scelto, privilegia medi ed alti regimi.

    Sospensioni abbastanza a punto per la città…

    Buono il comportamento delle sospensioni in città, con la forcella che assorbe dignitosamente le asperità del manto stradale anche se non in modo perfetto, vista lo scarso freno in estensione e un tampone di fine corsa forse troppo “immediato” da raggiungere, anche se mi riferisco a condizioni limite dell’asfalto. Buono anche il comportamento del mono posteriore, che funziona tutto sommato bene in rapporto all’unità montata ed alla sola possibilità di regolazione del precarico molla.

    Benelli 251 ottimo contatto con le Metzeler
    Benelli 251 ottimo contatto con le Metzeler

    Fuori città 251 diverte ed allunga…

    Se arrivano le strade extraurbane, la 251 sa il fatto suo: il piccolo monocilindrico, a dispetto della coppia utile, preferisce lavorare da 4500 in su e da qui la sua “pastosità” piace sia come tiro che come potenza utile da poter sfruttare.

    Tirando le marce il contagiri sale veloce ben oltre gli 11.000 giri ma è da circa 6000 giri che le cose iniziano a farsi sentire con una spinta leggera ma sempre progressiva che concede allungo alla 251, anche se, oltre i 10.000 giri conviene salire di rapporto per sfruttare a pieno tutta la “cattiveria” del piccolo motore Benelli, che certo mi ha sorpreso tra 2500 e 4000 giri per via del “voler esserci” se parliamo di spinta…

    Benelli 251 vive in città la naked entry level
    Benelli 251 vive in città la naked entry level

    Anche nel cambio di scenario, le sospensioni acutizzano i limiti, specie nei cambi veloci destra/sinistra, sia in staccata, quando la ruota anteriore spinge forte sull’asfalto; ma è ovvio che mi riferisco a sfruttare tutta la 251 e quindi, questa considerazione, va presa per un “vediamo che succede se…” e non come un limite della naked Benelli.

    Le buone Metzeler funzionano bene e l’angolo di piega è interessante mentre l’impianto frenante mostra una certa “spugnosità” del freno anteriore che allunga e diluisce un pelino troppo la frenata stessa. Anche qui manca l’ABS di serie che, lo ripeto, dev’esserlo per moto entry level, che vanno spesso tra le mani di giovani e spesso poco esperti rider…

    IL VIDEO PROMO DELLA BENELLI 251

    CI PIACE: design, leggerezza, erogazione motore e allungo, consumi, telaio

    CI PIACE MENO: finiture, frenata anteriore, tappo vaso espansione esposto

    INTERVISTA A CHIARA CHIAIESE CHE CI PORTA NEL MONDO COSPLAY…

    Cosplay, Chiara ed il suo personaggio
    Cosplay, Chiara ed il suo personaggio

    Chiara, parlaci del mondo Cosplay… “Il mondo del cosplay è un mondo bellissimo e colorato, ne faccio parte da circa quattro anni e grazie a quest’ambiente ho avuto modo di conoscere persone oggi importantissime per me. Il cosplay è una passione che riunisce persone di veramente tutte le età: i bambini piccolissimi anche di pochi anni insieme ai genitori, ragazzi e ragazze e adulti.. Anche anziani! È meraviglioso come alle fiere ci si possa confrontare e relazionare con persone che non solo possono avere nel campo più esperienza di noi, portandoci quindi a una continua crescita, ma anche a fare amicizia grazie ad una passione comune, che essa sia per una serie, o per il personaggio in sé di cui si fa il cosplay”.

    Come nasce la tua passione per questa disciplina? “Non so bene spiegare come sia nata o da cosa.. So solo che un giorno stavo a scuola con la mia compagna di banco, la quale mi parlava dei suoi personaggi preferiti e di come voleva farne i cosplay: mi sono incuriosita, le ho chiesto cosa fossero e una volta che mi ha illustrato un esempio di cosplay fatto da lei ho pensato “wow, che bello! Voglio truccarmi anche io come i personaggi preferiti, voglio essere anche io il mio personaggio preferito!” ed è da lì, che è iniziato tutto”.

    Chiara e la Benelli 251
    Chiara e la Benelli 251

    Parlaci del tuo personaggio e del perchè hai scelto proprio questo… “Ci sarebbe veramente molto da dire sul mio personaggio, ma temo di poter fare spoiler sulla serie, quindi cercherò in breve di spiegare al meglio il perché io abbia scelto di fare il suo cosplay. Yuno Gasai è una delle protagoniste della serie horror Mirai Nikki ed è, come dire, la follia in persona. Una ragazza apparentemente dolce, innamorata della sua cotta, va bene a scuola che un giorno si ritrova catapultata in un survival game, dal quale solo una delle dodici persone coinvolte può uscirne; l’unica arma in grado di fornire ad ognuno dei giocatori una possibilità di vittoria è un diario del futuro, nel quale vengono predetti gli avvenimenti immediatamente futuri della persona, permettendo in base a quelli di trovare un modo per sconfiggere gli avversari senza venir uccisi. Innamorata alla follia del personaggio protagonista, lei rischia la propria vita per salvare la persona a cui teneva di più e con cui sperava di avere un ‘finale felice’. Diventa spietata, una pazza assassina pronta a rapire, uccidere e massacrare senza rimorso tutte le persone che avessero tentato di uccidere il ragazzo di cui è innamorata. Amo questo personaggio, perché mi sento molto simile a lei: abbiamo un carattere iperprotettivo verso le persone a cui teniamo e saremmo disposte a tutto pur di proteggerle. E poi, è bellissima!”.

    Cosplay e Benelli insieme per un test originale
    Cosplay e Benelli insieme per un test originale

    Hobby, passione, motivo di soddisfazione… perchè lo fai? “Penso che sia soprattutto una passione, oltre che uno svago. Fin da piccola, quando non avevo nemmeno idea di che cosa fosse un cosplay amavo festeggiare Halloween e il Carnevale mascherandomi dai miei personaggi preferiti per poterli “interpretare” e sentirmi come loro anche solo per un giorno. Mi è sempre piaciuta l’idea di potermi trasformare in qualcun’altro solo grazie ad un abito, una parrucca e il make up. Adesso lo faccio perché è una vera e propria passione, quasi un’abitudine… ogni volta che vedo una serie nuova e conosco nuovi personaggi, mi sento quasi in dovere di dire caspita, che bel personaggio, mi piacerebbe farne il cosplay!”. In questi anni mi rendo conto di essere migliorata tantissimo nel mio piccolo: non solo di essere maturata rispetto al mio modo di vedere quest’arte, ma anche nelle capacità che impiego ogni volta per “trasformarmi”. D’altronde se c’è passione, amore per quello che si fa, la cosa non può essere che giusta e con il tempo si finirà sempre per migliorare”.

    Benelli 251 naked e la Cosplayer
    Benelli 251 naked e la Cosplayer

    E se gli altri ti guardano, tu, cosa pensi? “Sono una persona estroversa e introversa allo stesso tempo: se mi sento a mio agio con qualcuno (anche conosciuto da poco tempo) divento amichevole e molto socievole, il contrario se mi trovo in un ambiente ostile. Mi piace condividere le mie passioni senza essere giudicata, cosa che purtroppo ancora al giorno d’oggi sembra troppo da chiedere. Molte persone non vedono di buon occhio il cosplay e lo etichettano come infantile, ridicolo, fatto solo per mettersi in mostra. Normalmente, durante tutti i giorni odio essere guardata. Preferisco passare inosservata tra la gente, odio sentirmi occhi che mi giudicano addosso. Quando sono in cosplay è tutto un altro conto: alle fiere, agli eventi si riuniscono persone con la stessa passione in comune e nessuno dovrebbe giudicare l’altro. Purtroppo come tutti gli ambienti le cose non sono sempre rose e fiori come ci si immagina osservando questo mondo dal di fuori, ma di essere al centro dell’attenzione, lo ammetto, quando sono in cosplay non mi dispiace affatto”.

    Dove pensi di “arrivare” con questa sfrenata passione? “Mi piacerebbe poter fare di questa mia passione un lavoro, ovviamente. Vedo in tutto il mondo cosplayer famosi, che hanno fatto strada e sono diventati modelli internazionali. Il mio sogno nel cassetto è quello di poter fare tutto questo di professione, adesso che ho finito la scuola andrò a studiare make up e chissà, magari se mi dice fortuna riesco anche a realizzare tutto quello che ho in programma”.

    (Foto GIUSEPPE CARDILLO, si ringrazia Chiara Chiaiese)

     

    Andrea Di Marcantonio
    Andrea Di Marcantoniohttps://www.performancemag.it
    “Non è facile racchiudere quasi trent’anni di passione in poche righe. Lo è invece quello stimolo quotidiano e continuo che mi porta in sella alle moto ed a bordo delle quattro ruote, su strada quanto in pista. Senza dimenticare tutto ciò che compone il mondo dei motori, mondo dalle mille sfaccettature… Ed è proprio questa passione che alimenta e mi fa “capire” ed “interpretare” i veicoli che provo in una chiave di lettura tecnica e completa oltre che diversa. Punto sulla qualità e l’approfondimento testuale oltre che sull’impatto fotografico delle prove. Al mio fianco Giuseppe Cardillo e Lorenzo Palloni, fotografi ma, soprattutto, “compagni di viaggio” in questa avventura che parla di performance. Con loro, il videomaker Andrea Rivabene. Importante è il modo diverso di raccontare le prove, abbinata alla ricerca delle migliori location. E poi i progetti legati ai giovanissimi talenti con PROGETTO MX dedicato al motocross e SPEED PROJECT, dedicato al mondo della Velocità. Siamo l'unica testata italiana a costruire progetti per i giovani a cui offriamo un team collaudato e tutta la mia esperienza sul campo. Insomma un impegno a 360°, perchè PERFORMANCEMAG.IT è tutto questo!”

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