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    PROVA: DUCATI MULTISTRADA 1200 S

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    La nuova Multistrada 1200 S accoglie le esigenze di un’utenza ampia se parliamo di un utilizzo globale della moto. Quattro moto in una grazie al Riding Mode ed al sistema DSS oltre che alla seconda generazione del Testastretta 11° che esaltano il carattere di questa poliedrica Ducati…

    Sono tante, grandi, infinite le strade che seguiamo e percorriamo ogni giorno. Strade che, in qualche modo, raccolgono tutte le nostre sensazioni laddove esiste uno spazio, un rettilineo, una serie di curve, scoprendo e riscoprendo quotidianamente il piacere di vivere le due ruote. Un piacere vivo, carico di adrenalina a volte, in grado di coinvolgere un po’ tutti i sensi che abbiamo a disposizione e che si accendono ogni volta saliamo in sella…

    Ma tutto questo può essere raccolto in una sola moto? Decisamente si, visto che, la nuova Ducati Multistrada 1200, ha rivoluzionato questo concetto, aprendo la porta ad una “oggetto” che vanta i quattro aspetti dell’anima motociclistica, grazie ad un’elettronica che riesce, con ben 4 modalità pre-programmate, a variare i parametri di comportamento del propulsore nonché della ciclistica. Quindi “spunti” di divertimento a portata di mano e che sono in grado di creare nuove emozioni in un range d’azione realmente ampio.

    Tre anni di MTS, evoluzione tecnica ed un nuovo modello Touring

    Sono tante le novità della Multistrada 1200 (arrivata ormai alla terza generazione), soprattutto quelle tecniche che ora spaziano all’interno di un’evoluzione globale che tocca tutti i punti cardine di questo eclettico modello Ducati; tra questi la nuova versione del bicilindrico Testastretta 11° DS, il sistema di sospensioni (per la gamma S) Ducati Skyhook Suspension DSS, l’impianto frenante ABS Bosch 9ME a tre livelli – in simbiosi con il Riding Mode – un nuovo proiettore a led, aggiornamenti estetici, il nuovo ed accattivante design dell’area frontale (proiettore, cupolino, parabrezza e cruscotto), la regolazione elettronica delle sospensioni, il controllo di trazione a otto livelli, il sistema Ride by Wire ed il citato Riding Mode.

    Multistrada 1200 Touring S, la versione provata, vanta inoltre (oltre ai sistemi RbWe Ducati Safety Pack DTC+ABS) il sistema DSS Ducati Skyhook Suspension, le manopole riscaldate, le borse laterali ed il cavalletto centrale.

    Motore 11°, la seconda generazione Testastretta Ducati

    Questa è le seconda generazione del motore “Testastretta” che porta in se alcune importanti novità, primo tra tutti un incremento di coppia a 12,7 kgm oltre che una migliore erogazione un po’ a tutti i regimi. Poi c’è la nuova sistemazione degli iniettori, che “sparano” il getto iniettato alle spalle della valvola di aspirazione e non più all’interno del perimetro del condotto, decisamente più freddo e che renderebbe meno veloce il “processo” di vaporizzazione; quindi ora la nebulizzazione della carica fresca è più immediata  con conseguente migliore combustione, favorita anche dalla doppia accensione DS, con doppia candela per ogni testata.

    L’angolo che cambia il carattere…

    Questo motore inoltre, parte dall’ingegnerizzazione della 1198 SBK, ma ne è stato addolcito vistosamente il carattere. E, proprio l’angolo di incrocio delle valvole, portato dal valore racing di 41° agli attuali 11°, che ne ha reso nettamente più fluido il carattere, condizione ideale per l’uso ad ampio range. Quindi ora la potenza è di 150 Cv con 12,7 kgm (circa 0,6 in più rispetto al modello precedente) con un incremento globale di 5,8 Nm. La frizione è in bagno d’olio con sistema antisaltellamento

    Non manca  il sistema di aria secondaria poi, simile a quello della 1199 Panigale: dunque il miglioramento dell’efficienza legata alla combustione, ha “portato” ad un ulteriore abbattimento delle emissioni nocive, grazie a questo sistema che viene controllato da una valvola elettronica gestita dalla centralina e che funziona in base alle “condizioni motore” spiate dalla sonda lambda e dal sensore apertura farfalla. Molto aggressivo è anche lo scarico, con i due collettori principali che si innestano nel silenziatore unico a 3 camere (2-1-2) mentre i due terminali in alluminio sono posizionati in basso e lateralmente.

    Elettronica raffinatissima in sintesi

    La Multistrada 1200 è sintesi di quattro moto in un unico “corpo moto”: quattro le modalità pre-programmate che variano le caratteristiche di motore ed assetto. C’è il sistema Ride by Wire, il DTC (con otto profili), un ABS che lavora con il Riding Mode ed il DSS relativamente al “controllo” delle sospensioni. I Riding Mode sono quattro: Sport (150 Cv), Touring (150 Cv ma con coppia ammorbidita), Urban (100 Cv con taratura specifica cittadina sulla versione S), Enduro (100 Cv), ognuno con diverse caratteristiche relativamente al mapping, ABS mentre nella versione S, è programmato un assetto che tiene conto della presenza delle borse oltre che del carico sulla moto.

    La Multistrada 1200 S Touring

    Ecco in sintesi i “gadget tecnici” che equipaggiano la  versione Touring S: Impianto frenante Bosch-Brembo ABS 9ME, Riding Mode, Ride-by-Wire, Ducati Traction Control, Sospensioni elettroniche Sachs (anteriore e posteriore), Sistema Ducati Skyhook Suspension (DSS), Manopole riscaldate, Borse laterali (58l), Cavalletto centrale

    Ciclistica: controllo assoluto e gran comfort

    Il telaio della Multistrada 1200 prevede schema con traliccio anteriore e tubi di diametro “importante” ma di sezione ridotta, con piastre centrali in fusione e fiancate posteriori in tubi, con elemento centrale in tecnopolimero caricato in fibra di vetro; non manca il telaietto anteriore in magnesio la cui presenza non ha solo funzione di riduzione del peso, ma anche quella di ridurne quello dei componenti nella zona alta/frontale, migliorando così l’handling della moto. In tal senso, i risultati ottenuti sono molto interessanti con i quasi 45° di angolo di piega ed i 38° di rotazione se parliamo dell’angolo si sterzata.

    Il nuovo sistema ABS Boch Brembo

    Tutta la “grande famiglia” Multistrada 1200 è dotata del nuovo sistema ABS Bosch 9ME, di chiara derivazione racing e porzione importante del DSP (Ducati Safety Pack). Lo stesso processore della 1199 Panigale lavora e sfrutta il sistema di frenata combinata tra anteriore e posteriore, naturalmente messo a punto per lavorare con il Riding Mode Urban e Touring e gli altri mode, Sport e Enduro per cui però è preferibile un controllo non del tutto automatico. Tutto questo nasce per migliorare il controllo della copertura posteriore nei bruschi rallentamenti “di forza” e quindi impedire il sollevamento della stessa, funzione attiva al 100% nelle prime due modalità. L’ABS è però disinseribile dal cruscotto, a prescindere dal mode selezionato.

    DSS: assetto controllato e maggiore stabilità

    Questa nuova versione dispone della tecnologia DSS, Ducati Skyhook Suspension, caratterizzata dal controllo semi-attivo delle sospensioni (forcella da 48 mm e mono posteriore Sachs) ma soprattutto sul “controllo puntuale” del freno idraulico in modalità continua. Ciò significa ottenere un assetto costante a prescindere dal fondo stradale ed aumentando sicurezza e comfort nel contempo.

    Questa grande novità “dinamica” Ducati, basa il suo profilo tecnologico su una serie di sensori collocati sulle masse sospese/non sospese della struttura telaistica; per questo, sono stati collocati accelerometri verticali su base sterzo, telaietto posteriore (masse sospese) mentre altri posti su piede forcella e forcellone, “definiscono” le oscillazione delle masse non sospese. Grazie ad un algoritmo che elabora i dati – utilizzando un punto di riferimento ideale collocato idealmente sopra la moto – degli accelerometri sul movimento della moto e ruote, trasformando i dati in regolazioni immediate sui freni idraulici al fine di controllare i  movimenti della moto rispetto a quel punto ideale. E per rendere più fluide le forze prodotte dalle variazioni di assetto in accelerazione/decelerazione, il sistema utilizza il sensore accelerometro longitudinale del DTC (Ducati Traction Control) ed i nuovi rilevatori di pressione dell’ABS.

    Dati elaborati istantaneamente

    Ed ovviamente, il DSS elabora i dati istantaneamente su compressione ed estensione anche e soprattutto al Mode selezionato dal pilota. Quindi cambia il carattere e la risposta delle sospensioni che può essere ulteriormente affinata selezionando sul cruscotto un setting più morbido o più rigido sia della forcella che del mono quindi. Oltre ai 4 Riding Mode (Sport, Touring, Urban e Enduro) il sistema varia l’assetto anche in base alle condizioni di guida quali pilota singolo, con passeggero e pilota + passeggero e valige.

    Integrato al Riding Mode

    L’intero sistema di nuova concezione, è perfettamente integrato con in Riding Mode e lavora su 3 differenti livelli: il livello 2 regala massimo equilibrio tra anteriore e posteriore mentre il livello 3 ottimizza l’azione frenante combinata in mode Touring e Urban. Il livello 1 infine, garantisce massime prestazioni nella guida offroad, tagliando il rilevamento sollevamento ruota posteriore con ingresso ABS al solo fronte anteriore con durata in secondi preimpostata. Tecnicamente, l’impianto frenante anteriore è forte di una coppia di dischi da 320 mm, rallentati da pinze radiali Brembo a 4 pistoncini a doppia guarnizione di attrito, pompe radiali con leve regolabili ed un’unità singola posteriore da 254 mm dotata di pinza mono pistoncino.

    Come va: pronta davvero a tutto…

    La posizione dei guida della new Multistrada 1200 S è realmente accogliente e comoda: manubrio alto e largo per la massima presa, pedane leggermente “sollevate”, busto sempre eretto e angolo delle ginocchia mai eccessivo, per vivere la strada ed i chilometri senza stress. La protezione è molto buona anche per via del plexiglass alto che protegge dal vento, anche se, per piloti di statura piccola, il taglio del bordo superiore spesso “interferisce” in parte con il campo visivo.

    I comandi sono fortemente a portata di mano, e sono concepiti perché, questa moto, nasce per vivere gli spazi aperti al viaggio, alle distanze e quindi l’intero “sistema di controllo” è studiato per distrarre meno possibile… Anche il passeggero godrà di un’area molto confortevole oltre che ampia, anche se la seduta è alta e molto fuori dalla moto in virtù del dislivello che si crea tra rider e passeggero, sempre parlando di piloti di statura sotto al metro e settanta.

    Concetto fluidità

    La Multistrada 1200 S, piace per la sua grande fruibilità, merito di un propulsore che funziona in modo fluido e regolare già da 2500 giri, senza mai soffrire al di sotto di questa soglia tecnica. Il bicilindrico Ducati vibra nulla ed è in grado di regalare emozioni pure, anche in funzione del Riding Mode che il pilota può scegliere in relazione al percorso da affrontare.

    Una dote che non manca a questo Testastretta è la corposità che fa dimenticare ogni forma di rugosità funzionale; la coppia è davvero tanta e distribuita in modo molto omogeneo un po’ su tutta la scala operativa dei 150 Cv disponibili; tra 3000 e 5000 giri il tiro è buono a prescindere dal rapporto inserito (il cambio è abbastanza dolce con innesti precisi) mentre oltre i 4000 giri la schiena si fa via via più consistente e così fino 6000 giri, range utile per viaggiare con rapporto alto e basso numero di giri, che si traduce in consumi ridotti.

    Tra 6500 e 7500 giri le sue doti migliori…

    Ma, oltre questa soglia, le cose cambiano e le caratteristiche del Testastretta 11° emergono quasi con prepotenza: tra 6500 e 7500 c’è la massima coppia disponibile, il che significa di avere sempre in mano il motore, grazie anche all’effetto del comando Ride by Wire, molto preciso ed istantaneo. Si sale così fino ai circa 9800 giri ed in questo spazio, scopriamo una grande riserva di potenza che certo varia anche in funzione (parlando di coppia ed accelerazione disponibile) del Riding Mode inserito.

    Neutra e precisa, un grande piacere da scoprire…

    E se il bicilindrico Ducati sorprende, ciò che rende la Multistrada 1200 ancor più godibile, è senza dubbio il comportamento particolarmente neutro della ciclistica, grazie soprattutto al DSS… Su strade aperte offre e regala tanto gusto di guida, specie se la strada è ricca di “contenuti altimetrici” e “guidato”; molto precisa e stabile la Multistrada 1200 sa il fatto suo se parliamo di stabilità globale della moto. Molto neutra e precisa, è una gran moto con cui si scopre un’inaspettata propensione alla piega: molto puntuale in ingresso (la moto non si scompone mai) ed una volta mollata la leva della coppia di dischi anteriori, entra decisa in curva mostrando un’elevata capacità di tenuta a centro curva senza perdere la corda o mostrare tendenza ad allargarla rendendo così la guida agilissima e sicura oltre che divertente.

    DSS molto accattivante…

    La trazione è ottima ed il sistema DSS fa tutto il resto e, specie nella configurazione Sport, se ne apprezza tutta l’utilità dinamica, con il risultato di un assetto bilanciato e che riesce a “controllare” molto bene i trasferimenti di carico sia in staccata che del posteriore. Veloce e rapida anche nelle “esse”, la Multistrada 1200 vanta buone doti di maneggevolezza, emanando al rider un elevato gradiente di feeling, specie sull’anteriore, anch’esso preciso e capace di prestazioni elevate se parliamo di feedback con il pilota. Ed anche nei curvoni autostradali, questa moto non teme nessuno, trasformandosi quasi in una veloce e reattiva Supersportiva DOC…

    Impianto frenante aggressivo

    Ottimo il comportamento dell’impianto frenante, aggressivo e capace di sprigionare gran forza, specie nella seconda metà di corsa della leva freno anteriore, mentre il disco posteriore si rivela utile anche per stabilizzare la moto a centro curva, qualora ce ne fosse bisogno.

    Forcella e mono infine, assolvono alla perfezione il proprio lavoro di filtraggio non solo per la presenza del DSS ma anche per la scorrevolezza globale delle sospensioni. In configurazione Urban ad esempio, il filtro è eccellente ed anche il pavè cittadino viene assorbito senza brusche reazioni del mono posteriore e dal sistema monobraccio. E poi, l’intero sistema, è una piacevole occasione che il rider può scoprire grazie proprio alla grandissima efficacia dei sistemi integrati della Multistrada 1200, una moto “completa” e che è in grado di soddisfare un range di utenza realmente ampio e completo.

    Andrea Di Marcantonio
    Andrea Di Marcantoniohttps://www.performancemag.it
    “Non è facile racchiudere quasi trent’anni di passione in poche righe. Lo è invece quello stimolo quotidiano e continuo che mi porta in sella alle moto ed a bordo delle quattro ruote, su strada quanto in pista. Senza dimenticare tutto ciò che compone il mondo dei motori, mondo dalle mille sfaccettature… Ed è proprio questa passione che alimenta e mi fa “capire” ed “interpretare” i veicoli che provo in una chiave di lettura tecnica e completa oltre che diversa. Punto sulla qualità e l’approfondimento testuale oltre che sull’impatto fotografico delle prove. Al mio fianco Giuseppe Cardillo e Lorenzo Palloni, fotografi ma, soprattutto, “compagni di viaggio” in questa avventura che parla di performance. Con loro, il videomaker Andrea Rivabene. Importante è il modo diverso di raccontare le prove, abbinata alla ricerca delle migliori location. E poi i progetti legati ai giovanissimi talenti con PROGETTO MX dedicato al motocross e SPEED PROJECT, dedicato al mondo della Velocità. Siamo l'unica testata italiana a costruire progetti per i giovani a cui offriamo un team collaudato e tutta la mia esperienza sul campo. Insomma un impegno a 360°, perchè PERFORMANCEMAG.IT è tutto questo!”

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