Performancemag.it racconta le novità auto e moto sempre attenti alla qualità dell’informazione.

    PROVA: FIAT PANDA CROSS 4X4

    Date:

    Condividi:

    Prova estrema per la Fiat Panda Cross in ambienti estremi adatti all’offroad più impegnativo. Panda sorprende per efficacia della sua trazione integrale e del motore TwinAir  turbo da 90 Cv…

    Ci sono spazi che possono esser conquistati solo con l’audacia e la forza tecnica. Ci sono itinerari, poco battuti, che non sono per tutti ma richiedono colpo d’occhio, conoscenza ma, soprattutto, la voglia e la capacità di andare oltre… Questo accade anche in campo auto, laddove la strada finisce, laddove c’è un terreno difficile e tutto da conquistare.

    Tutti questi elementi raccontano una storia su tutte: l’audacia è solo ed unicamente per temerari che non si fermano davanti a niente, perché l’obiettivo è arrivare alla fine del percorso stesso, superando ostacoli laddove altri abbandonano il campo. Ecco immaginate quello che volete sulla base di questi concetti e mettetegli accanto l’immagine di una Fiat Panda Cross 4×4 ed il gioco è fatto!

    Vi sembra strano? Credetemi, dopo aver letto ma soprattutto visto il video della prova della “piccola trasversale” Fiat, ogni dubbio scomparirà dalla vostra mente… Dopotutto Panda è sempre PANDA!

    Trasversalmente OFFROAD…

    Il piccolo SUV offroad by Fiat è la tradizione vivente di un’auto trasversale “tuttoterreno”, inarrestabile ed unica nel suo genere, che questa volta ho deciso di mettere sotto torchio per davvero tra pendenze e terreni impossibili, sassi, guadi soprattutto ed una natura che ha costantemente abbracciato la nostra versione Cross.

    IL VIDEO DELLA PROVA: ATLETA INARRESTABILE…

    30 anni da city car e non sentirli…

    Un successo senza eguali, racchiuso in appena 3700 mm pari alla sa lunghezza (1660 mm larghezza e 1660 altezza), caratterizzato da uno stile unico e spiccatamente personale che ha fatto della Panda Cross un best seller assoluto, anche in virtù della sua innata capacità ad attrarre un pubblico quanto mai variegato per esigenze ed età. Fuori aggressiva dentro perfettamente vivibile, grazie al bagagliaio da 225 litri alla plancia funzionale e completa, ai pratici e comodi sedili anteriori che recano logo Cross, all’utile consolle centrale con leva del cambio alta e selettore “Terrain Control”.

    Questo è l’altro valore aggiunto della piccola di Casa Fiat, inaspettatamente unica, divertente e realmente inarrestabile. E non esagero come vedrete ma, al contrario, grazie ad un pacchetto tecnico di livello, le possibilità di questa vettura sono realmente infinite, duttili, ad ampio raggio d’azione.

    Pezzo forte la trazione integrale “Torque on Demand”…

    Sono tante ed interessanti le peculiarità di Panda Cross: lo stile, il suo design unico, la trazione integrale Torque on Demand, la funzione Locking Differential, i tre Mode di guida Auto, Off-road e Hill Descent Control, la nuova generazione downsizing per il motore bicilindrico turbo Twinair da 900 cc per 90 Cv e che dispone di un cambio specifico 6 marce con prima corta, le coperture 185/65×15” M+5 All Season, l’altezza da terra pari a 161 mm (anche in funzione della coppa olio alta) e gli angoli di attacco ed uscita di 24° e 34° con dosso superiore di 1 mm rispetto alla 4×4 classica.

    E’ adatta all’uso estremo la Panda Cross 4×4…

    Guardandola da vicino scopro che Panda Cross nasce da un attento esame e variabili della guida in fuoristrada soprattutto: Ogni più piccolo dettaglio è quindi finalizzato alle performance oltre che all’affidabilità che una vera fuoristrada deve “contenere” nel suo pacchetto tecnico. Fin dal frontale tutto ciò viene fuori in modo prepotente: merito del nuovo design, del diverso paraurti che, oltre ad essere indicato per i passaggi più tecnici, vanta sul fondo un’ampia skid plate in colore argento e questo per meglio proteggere la meccanica inferiore del motore Twinair sui passaggi che presentano buche molto accentuate o sassi di rilevante grandezza. Proprio come nel nostro caso, dove ho apprezzato la protezione superiore della parte basse vettura, specie (e lo vedrete anche nel video) sui passaggi più impervi e nei guadi profondi dove possono nascondersi sassi appuntiti. In zona protetta anche i gruppi ottici, i fendinebbia integrati, le luci diurne DRL/LED inglobate nella skid plate.

    OFFROAD no problem grazie alla trazione integrale Torque on Demand ELD

    Il segreto della sua grande versatilità, risiede nella trasmissione “Torque on Demand” supportato da un giunto a controllo elettronico oltre che del doppio differenziale; una trazione integrale permanente quindi, in grado di “gestire” e ripartire la spinta motrice si due assali sempre in modo bilanciato ma soprattutto secondo le condizioni che le 4 ruote si trovano a calcare.

    Di serie però, c’è pure ESC (Electronic Stability Control) che vanta pure la funzione ELD (Electronic Locking Differential), sistema che ottimizza le partenze a fermi in situazioni limite, cosa che ho avuto modo di provare nel corso del test specie sui sassi viscidi ed in presenza massiccia di fango. Tre i Mode di guida con Auto, Offroad e Hill Discent Control.

    Ad ogni situazione una soluzione di trazione…

    Nel primo caso AUTO, la coppia è “indirizzata” alle ruote in modo ottimale tra davanti e dietro (la spinta è del 98% davanti in condizioni ideali di guida), quindi chi guida non deve preoccuparsi di gestire il selettore in funzione delle condizioni del terreno, quindi spazio alla massima praticità… Ciò significa che, in condizioni di scarsa aderenza, il giunto a frizioni multiple, riesce a trasferire valori di coppia importanti al retrotreno e questo in un decimo di secondo, perché la velocità di intervento dev’essere istantanea in fuoristrada.

    Passando alla modalità OFFROAD, la trazione integrale è permanente fino a 50 km/h con inserimento dell’ELD sul posteriore per il controllo sulle basse aderenze di fondo disinserendo però l’ASR al fine di sfruttare il 100% della coppia motrice rallentando nel contempo le ruote che sono in perdita di aderenza e trasferendo la trazione su quelle a maggiore presa.

    Ed infine, per affrontare le pendenze più “toste”, il Mode HDC fa si che la vettura abbia una velocità costante affrontando una discesa ripida mantenendo l’assetto corretto specie in presenza di aderenza differenziata; questa funzione, che fa parte del sistema ESC, fa il suo ingresso sotto i 25 km/h, rimanendo in stand by fino a 50 km/h.

    Sospensioni ed angoli: le dominanti per dominare l’offroad…

    Panda Cross 4×4 prevede la doppia soluzione che ogni vettura a trazione integrale deve offrire all’utente: da un lato massimo comfort agli occupanti, dall’altro la capacità di muoversi agilmente su ogni tipologia di difficoltà offroad; quindi, su Panda Cross, sono state utilizzate due soluzioni: davanti schema sospensioni a ruote indipendenti tipo McPherson, dietro ruote interconnesse con ponte torcente, quest’ultimo sviluppato per la trazione integrale. Il risultato è sorprendente: 24° per l’angolo di attacco, 34° per quello di uscita e 21° quello legato all’angolo di dosso, caratteristiche che le fanno superare pendenze massime del 70% e 55% nel caso della pendenza laterale. Quote e possibilità che ho verificato e che scrivono un’altra pagina importante per Panda Cross 4×4, una piccola SUV che può letteralmente arrivare ovunque…

    Motore TwinAir turbo da 90 CV, un mulo instancabile!

    E’ un propulsore del tutto particolare questo piccolo e brioso TwinAir Turbo da 900 cc, capace di erogare una potenza di 90 Cv a 5500 giri con coppia di 145 Nm a 1900 giri e che rimane costante fino a 3000 giri. Con il tasto ECO invece, la coppia scende a 100 Nm a 2000 giri ed i cavalli a 77,5 sempre a 5500 giri con coppia di 10,2 kgm. Gli 875 cc del bicilindrico turbo sono ottenuti da quote vitali di 80,5 mm per 86 mm con un rapporto di compressione pari a 10:1.

    Più che mai legato al concetto “dowsizing” dispone di turbo ad elevata efficienza e integrazione del collettore di scarico nella testa cilindri con l’aggiunta del controllo valvole aspirazione MultiAir2 che è risultato del particolare profilo camma aspirazione; l’utilità del collettore di scarico integrato invece, risiede nel fatto che i gas di scarico sono raffreddati dall’impianto di raffreddamento motore.

    Cambio dedicato a questa versione da 875 cc con prima corta…

    Ed ancora, in abbinamento al motore TwinAir Turbo, Panda Cross vanta un cambio specifico a 6 rapporti con prima marcia corta che accentua le doti off-road, la prima marcia corta è utile come scopriremo nell’uso hard della vettura consentendo alla stessa di procedere ad una velocità contenuta assicurando il massimo del controllo del veicolo.

    COME VA: praticamente inarrestabile!

    L’ho scritto prima, lo confermo ma Panda Cross è una vera arrampicatrice senza timori: questo test estremo, nulla strada, tanto offroad ne ha estratto il “senso”, la natura, le sue infinite capacità di trazione quando lo sterrato diventa impossibile o quando i sassi e le pendenze necessitano di una trazione integrale vera e tecnicamente evoluta.

    Panda è sempre Panda, questa Cross poi, ne è la migliore rappresentante se cerchiamo una vettura pratica, con consumi ridotti e con ottime prestazioni che ci sia fango, neve, ghiaccio o viscido. Al suo interno si respira quell’atmosfera “giocosa” legata al mondo Panda: sedute comode, spazio giusto per 4 persone, bagagliaio dove stipare il necessario ma, soprattutto, una vista ampia e completa grazie al parabrezza ampio ed alla maggiore altezza della versione Cross.

    Possibilità infinite…

    Piace per il mondo che puoi scoprire, piace per le infinite possibilità legate all’affrontare l’offroad così come stupiscono le performance di questo piccolo grande SUV Fiat. Ottima la posizione di guida, comandi ben sistemati e massimo rispetto della migliore ergonomia, ne fanno un’auto dai 1000 volti, che sia città. dove Panda si muove agilmente ed in modo confortevole, o che sia offroad, quando l’asfalto finisce ed inizia il percorso sterrato che poi si trasforma in guida hard tra sassi, buche, fango e guadi profondi.

    Lascio l’asfalto non prima di scoprire un motore brioso e che ama “girare” in alto: la potenza c’è anche a basso regime e già a 1800 giri la spinta è molto tonica e fluida. Con il tasto ECO inserito le performance si dimezzano o quasi, a fronte però di consumi bassissimi.

    Quando finisce l’asfalto, inizia il vero DIVERTIMENTO 100%

    L’asfalto è già alle spalle ed inizia lo sterrato, prima leggero poi sempre più in salita, con fondo “mosso” e tanti sassi e canali dove Panda si poggia delicatamente ma sempre con quel guizzo e sempre in allerta… Inserisco il Mode Offroad mentre lo sterrato perde disegno e si fa più minaccioso: le buche aumentano di profondità, ma Panda Cross sembra “galleggiare”, entra nelle buche ma si disimpegna benissimo, merito di un motore sempre pronto con le marce basse ma, soprattutto, merito della trazione integrale che spinge le ruote verso la migliore aderenza.

    Il fondo diventa sempre più fangoso e scivoloso, ma Panda Cross pur affondando riesce sempre a disimpegnarsi benissimo con lo sterzo leggero tra le mani ed una distribuzione dei pesi che rendono questo piccolo SUV davvero inarrestabile davanti ad ogni tipo i fondo: piccolo tornate in salita, fondo viscidissimo, Panda Cross sale bene, si arrampica con forza e precisione, mentre il piccolo bicilindrico sembra digerire ogni pendenza e la spinta del turbo si avverte specie sopra i 2000 giri, con le ruote che attaccano per terra e non pattinano quasi mai.

    Sassi e rocce NO PROBLEM per Panda Cross…

    Alla fine della salita ecco delle rocce, dei sassi appuntiti: l’idea sarebbe quella di aggirarli ma voglio vedere cosa succede affrontando, credetemi, quello che sarebbe un ostacolo da ben altra vettura: riducendo la velocità, scopro la grandissima utilità dei rapporti corti legati alla prima e seconda marcia che spingono la Panda Cross in alto e senza difficoltà; l’elevata altezza del modello Cross si avverte proprio in queste situazioni, la vettura non tocca quasi mai sotto la scocca a patto di affrontare a bassissima velocità la manovra di “arrampicata” sui sassi.

    La sua forza sono il superare ogni pendenza…

    Panda Cross si piega, cerca l’aderenza della ruota con maggiore aderenza e continua a salire senza fermarsi mai. La mulattiera ora sale nel bosco tra radici e sassi viscidi e continuo ad andare avanti senza alcun problema di trazione. Si passa tra arbusti, fango e sottobosco impegnativo, dove devo mantenere una velocità di salita costante poi mi fermo appositamente perché voglio provare la partenza da fermo in queste condizioni di pendenza ma soprattutto scarsissima aderenza; la trazione integrale fa letteralmente attaccare le ruote al terreno e la vettura parte senza nemmeno scalpitare troppo.

    Ed infine eccoli arrivano i guadi, uno dietro l’altro da affrontare in velocità ma stando attenti che non siano troppo profondi: nessun problema anche qui, la vettura entra ed esce decisa dalla pozza acqua, l’importante è tenere sempre il gas costante e non fermarsi.

    Un motore sempre pronto e ricco di tonicità tra 2500 e 4500 giri…

    Del motore, a livello generale, posso dire che questo TwinAir turbo spinge un sacco ai medi regimi, ovvero tra 2500 e 4500 giri con allungo discreto fino ad oltre 5300 giri: la spinta è consistente e sorprende, specie tenendo conto della ridottissima cubatura. C’è anche “schiena” tra 3000 e 4800 giri range dove, con le marce alte, Panda Cross fa strada eccome. Avrei preferito qualche cavallo in più, magari “sistemato” più in basso anche per garantire una migliore trattabilità ai bassi regimi che, comunque, sono tonici se pensiamo agli 875 cc.

    Ottimo il comportamento del cambio, freni mentre la frizione soffre un pelino sui passaggi più difficili, specie quando la vettura e la trazione integrale cercano aderenza. Nel complesso una grande vettura questa Panda Cross 4×4, unica nel suo genere, divertente e realmente sorprendente. Sempre!

    (Foto GIUSEPPE CARDILLO, Videomaker LEONARDO DI GIACOBBE)

                                                                                                                 

     

     

     

     

     

     

     

    Andrea Di Marcantonio
    Andrea Di Marcantoniohttps://www.performancemag.it
    “Non è facile racchiudere quasi trent’anni di passione in poche righe. Lo è invece quello stimolo quotidiano e continuo che mi porta in sella alle moto ed a bordo delle quattro ruote, su strada quanto in pista. Senza dimenticare tutto ciò che compone il mondo dei motori, mondo dalle mille sfaccettature… Ed è proprio questa passione che alimenta e mi fa “capire” ed “interpretare” i veicoli che provo in una chiave di lettura tecnica e completa oltre che diversa. Punto sulla qualità e l’approfondimento testuale oltre che sull’impatto fotografico delle prove. Al mio fianco Giuseppe Cardillo e Lorenzo Palloni, fotografi ma, soprattutto, “compagni di viaggio” in questa avventura che parla di performance. Con loro, il videomaker Andrea Rivabene. Importante è il modo diverso di raccontare le prove, abbinata alla ricerca delle migliori location. E poi i progetti legati ai giovanissimi talenti con PROGETTO MX dedicato al motocross e SPEED PROJECT, dedicato al mondo della Velocità. Siamo l'unica testata italiana a costruire progetti per i giovani a cui offriamo un team collaudato e tutta la mia esperienza sul campo. Insomma un impegno a 360°, perchè PERFORMANCEMAG.IT è tutto questo!”

    Articoli correlati

    Ambrosi, doppio titolo per PROGETTO MX HMR

    È stata una stagione davvero unica per PROGETTO MX HMR, la nostra Ele Ambrosi conquista un doppio titolo,...

    Eleonora Ambrosi, paura ma ora tutto ok!

    Un fine settimana che per fortuna si è concluso nel migliore dei modi dopo la brutta caduta a...

    Eleonora Ambrosi, doppia vittoria e pole

    Una bella giornata per Eleonora Ambrosi, all’insegna del podio con doppio successo sia in Gara1 che in Gara2...

    Z11, lo sportivo di casa Lem Motor

    Dopo Coral 125 è la volta del vero purosangue di Lem Motor, lo Z11, che punta su un...