Un test particolare a bordo del GO PRO 500 della Tavoni Meccanica, ottimo offroad per imparare a gestire le situazioni di panico migliorando reattività e controllo. Monta il motore Piaggio 500 e regala divertimento assoluto…
L’idea mi è venuta guidando le auto ogni giorno durante i miei test e le mie prove, tanti km su tante strade in altrettante condizioni di guida, cosa che mi ha insegnato molto ma non per questo ritengo che questo “insegnamento dinamico” sia terminato qui. Guidando s’impara tanto e più percorri strade e condizioni varie, più aumenti confidenza, feeling, istinto (anche se questo molto spesso fa parte di un fattore individuale) aumentando nel contempo quella sicurezza al volante che può fare la differenza nei tempi di risposta in condizioni di panico.
Il massimo del controllo? Date un’occhiata ai camera car WRC o WRX!
Per allenare questo istinto ci sono scuole guida sicura, corsi in pista ma, molto spesso, superato il corso ed avendo compreso i propri tempi di risposta, non c’è il tempo di farli diventare automatismi alla guida; per comprendere il senso globale del termine, basta dare un’occhiata ai camera car nel WRC (il Campionato del Mondo Rally per capirci) o nel WRX (il Campionato del mondo Rallycross); l’automatismo, l’improvvisazione, l’istinto fanno parte del pilota e ne sono componente quando tutto questo si trasforma in quella “danza mani piedi” che potete gustare negli on board camera.
Si possono migliorare la tecnica di guida ed allenare la reattività?
Certo, direte voi, quelli sono piloti! Tutto vero, ma approfondire questa tematica legata ai limiti dell’aderenza – perchè di questo sto parlando – può essere un’esperienza unica, di sicuro divertente oltre che formativa nel panorama delle tecniche di guida per scoprire cosa significhi il vero controllo della vettura in scarsissime condizione di aderenza…
Tornando alla prima riga, la mia idea era quella di scovare un veicolo in grado di rendere quanto possibile istintiva l’esperienza della guida in derapata o quando il fondo è scivoloso o, alla peggio, quando il continuo cambio di direzione, obbliga il pilota a capire, disegnare e correggere le proprie traiettorie in modo istantaneo.
Lo strumento per imparare si chiama GO PRO by Tavoni Meccanica…
Per questo ho chiesto aiuto ad Alessandro Tavoni della Tavoni Meccanica di Fiorano Modenese, società nasce come azienda operante nel settore delle lavorazioni meccaniche di precisione. Si tratta di una piccola ma attivissima azienda che opera molto anche all’estero come potrete ascoltare dalla stessa voce di Tavoni nella video intervista. La soluzione alla mia richiesta quindi, si chiama GO PRO, un kart cross veloce ma soprattutto sicuro, perchè progettato con cura in anni di scommesse tecniche che, lo stesso Tavoni, spiega con passione e poco comune certezza nel proprio prodotto.
Cosa è un GO PRO?
Come vedete dalle foto, la prima impressione sul GO PRO nasce dal quel senso di “protezione assoluta” che garantisce il roll-bar e che abbraccia tutto l’abitacolo dove siede ben allacciato il pilota con cinture a tre punti. Ma facciamo un piccolo passo indietro: presentando questo veicolo potrei elencare molti fattori positivi e che ho personalmente riscontrato nel test anche se, ciò che serve ed è utile comprendere, è il fatto che GO PRO è un kart cross che nasce per fare le cose sul serio…
Non è quindi un “giocattolo” ma una vettura a ruote scoperte su cui formarsi, imparare ed anche sbagliare ma in tutta sicurezza, un veicolo scuola con cui sperimentare la guida in derapata, questo grazie alla trazione posteriore che viene abbinata ad un motore che vanta due cubature Piaggio da 300 e 500 cc, entrambi 4 tempi ovviamente.
In Italia ci sono molte piste dove GO PRO (mi riferisco al nuovo 300 cc più basso come vedete dalle foto) può essere noleggiato per scoprirne tutta l’essenza dinamica, anche se, per approfondire il tema “guida al limite” occorrerà soffermarsi su molti punti e con il tempo necessario all’apprendimento individuale. Su questo tema ecco il perchè dell’abbinamento con l’Azienda Agricola “Cerretale” a pochi km da Siena, dov’è stata realizzata un’area test di oltre 500 metri di sviluppo, caratterizzata da saliscendi, curve a gomito, curvoni in appoggio, insomma tutto ciò che serve per fare scuola guida hard! Quindi tutto chiaro?
VIDEO INTERVISTA AD ALESSANDRO TAVONI
30 anni di attività: si punta al mercato asiatico e sull’elettrico
La Tavoni Meccanica è in piedi da oltre 30 anni ed oggi l’Azienda modenese guarda avanti producendo il 100% dei componenti delle proprie vetture, anche grazie ad un R&D molto flessibile. Tavoni però punta anche e soprattutto sull’elettrico, visto che sono 15 anni che ci lavora dentro, al punto che le sue collaborazioni spaziano tra l’Europa ed il grande, enorme mercato asiatico con Aziende che commissionano alla Tavoni Meccanica progetti che l’Azienda italiana è in grado di consegnare in 12 mesi…
La tecnologia dell’elettrico by Tavoni Meccanica prevede batterie ai litio/fosfati con un sistema di gestione elettronica prodotto in Casa. I clienti più “importanti” oggi sono nel mercato cinese, dove stanno per partire 3 importanti progetti da realizzare in 5 anni per un totale di circa 600.000 vetture anno da produrre, quindi un impegno enorme per Tavoni…
La tecnica del GO PRO: telaio robusto, sospensioni indipendenti, motori 4 tempi…
L’aspetto del kart cross, il must della Tavoni Meccanica, è aggressivo, solido, leggero come lo è da sempre: la costruzione del GO PRO sia basa sul telaio centrale (raffinato nel corso degli anni a livello di costruzione e resistenza) ed appendici di protezione, il tutto in robusto acciaio con annesse parti scatolate. Il telaio abbraccia l’abitacolo nella zona superiore e funge da punto di ancoraggio – nella parte bassa inferiore – per le sospensioni, per il motore e tutti quei componenti di sostegno.
Quindi una vera e propria “gabbia di sicurezza” che un tubolare anteriore che segue il perimetro della cellula/abitacolo, lasciando libera la zona inferiore della pedaliera, quest’ultima dotata di acceleratore e freno con disposizione classica mentre per i GO PRO da noleggio i pedali sono affiancati.
Massima sicurezza anche nelle condizioni di guida più estreme..-
La parte centrale “antintrusione” prevede lateralmente al pilota un doppio tubolare sovrapposto con la centro una palpebra in plastica indeformabile (altre due sono nell’area frontale, dove spiccano due piccolo proiettori rotondi e nella culla sottopedaliera) alle cui spalle, come vedete dalle foto, si sdoppia un tubolare che serve da supporto ed ancoraggio per i bracci posteriori e zona attacco del motore Piaggio da 500 cc, lo stesso del modello Beverly.
Sospensioni indipendenti con schema tipo MC Pherson
Il roll-bar a gabbia abbraccia poi tutta la zona del propulsore e quella superiore del GO PRO per poi scendere verso l’anteriore e sdoppiarsi in modo da consentire la massima visibilità; da notare l’attacco ed il posizionamento del radiatore, alle spalle del pilota ma in zona non “offensiva”. Le sospensioni sono tutte e 4 a ruote indipendenti (tassellate al 100%) ad elevata escursione e vantano schema tipo MC Pherson mentre gli ammortizzatori sono regolabili e vengono prodotti e tarati in Tavoni Meccanica. I freni sono a disco sulle 4 ruote mentre pedaliera e volante sono regolabili.
Motore Piaggio, affidabile e potente anche se…
Il motore che spinge il GO PRO provato ha anima anch’essa tutta made in Italy, visto che si tratta del notissimo Piaggio 500 cc, quindi un’unità affidabile ed automatica (come sugli scooter anche su GO PRO il variatore adegua continuamente il rapporto di trasmissione al numero di giri del motore) dotata tra l’altro di iniezione elettronica e scarico dedicato oltre che dello speciale invertitore/riduttore prodotto dalla Tavoni con i mode Folle, Avanti e Retromarcia.
VIDEO TEST: LA PROVA DEL GO PRO 500 SUL TRACCIATO DEL CERRETALE (SI)
COME VA: un ottimo veicolo per imparare a guidare su fondi a scarsa aderenza…
Guidare un GO PRO è davvero un’esperienza sensoriale a 360°. Come accennato questo kart cross è in grado di farti “approfondire” la guida su terreno offroad, dove l’aderenza è davvero scarsa oltre che gestire più situazione nello stesso momento, ad esempio la derapata, il cambio direzione, l’anticipo delle curve strette, l’accelerazione del mezzo, il posteriore che va per proprio conto e va “gestito” con lo sterzo ed il gas. Da qui la definizione esperienza sensoriale, che, oltretutto, ha lo scopo di far scoprire e sperimentare all’utente sia i propri limiti che le proprie lacune di guida.
Il tracciato test del “Cerretale” non è lunghissimo ma, proprio per questo, rappresenta una palestra per quanti vogliano comprendere, gestire e controllare le situazioni di pericolo spesso responsabili di incidenti perchè non si è “tecnicamente preparati” a gestire, improvvisando, il controllo della propria vettura. Con questo non voglio dire che GO PRO può tutto, ma rappresenta un gradiente di sperimentazione utile al 100%…
Salire in abitacolo è il momento più atteso…
La prima fase del divertimento è proprio questa, ovvero salire a bordo del GO PRO: bisogna letteralmente scavalcare la palpebra laterale ed i tubolari del telaio per accedere sul sedile di guida per poi sedersi e trovare la giusta posizione tra volante e pedaliera. Fatto questo bisogna imbracarsi con la cintura di sicurezza a tre punti a sgancio rapido, cosa che fa rimanere la schiena letteralmente incollata al sedile con le ginocchia un pelino chiuse ed i piedi ben fermi su acceleratore e freno, che si trova sulla sinistra.
Davanti agli occhi la griglia di sicurezza le cui maglie larghe consentono una buona visuale generale di quanto accade davanti a noi. Due cose importanti vanno ricordate: la prima è quella di tenere sempre le mani sul volante e non lasciarlo mai: questo, in caso di ribaltamento del mezzo, può fare la differenza perchè, proprio a causa dell’eventuale panico, le bracca staccate dal volante tenderanno ad uscire fuori dall’abitacolo, cosa da evitare. Seconda cosa: il giusto rispetto del mezzo, specie nelle primissime tornate, che servono a capire il vostro potenziale ma soprattutto la vostra reattività.
Giro di pista, iniziamo a far sul serio…
Primo giro di pista tranquillo tanto per capire dove e come mettere le ruote tassellate: aumento il ritmo e la visione della pista cambia non poco e, lo dico subito, bisogna imparare a “danzare” con lo sterzo e con il gas, specie in uscita curva, dove la derapata potrà essere controllata con l’acceleratore, lo sterzo ed i trasferimenti di carico in frenata. Il motore Piaggio spinge forte: ricco di schiena ai medi, spinge forte il GO PRO e la “sostanza” dei 500 cc consente ottime accelerazioni in uscita curva ma anche ottima velocità di traverso.
Sterzo duro ma tante sensazioni positive dal telaio…
Lo sterzo è un po’ duro tra le mani e mi diverte osservare quanto lavorino le ruote anteriori, o meglio, quanto uso lo sterzo su questa pista, il che significa che non ho mai un attimo di respiro perchè le curve si susseguono una dietro l’altra con il ritmo che aumenta. Il telaio sembra digerire molto bene le asperità: le sospensioni indipendenti fanno il resto e si può chiedere davvero tutto al GO PRO ed anzi, in alcuni tratti, avverto che avrei preferito una maggiore esuberanza dal motore, specie ai bassi regimi.
Per andare forte la parola d’ordine è linearità…
Per guidare forte bisogna essere lineari, mai bruschi con lo sterzo, ottimizzando la “danza” senza per forza cercare la velocità a tutti i costi: quella verrà da sola se le curve verranno anticipate, se la derapata sarà indotta semplicemente giocando con i trasferimenti di carico trasversali, mantenendo il gas aperto e costante. Anche i freni possono essere usati in modo”cattivo”, ad esempio in staccata mantenendo però il gas aperto per poi mollare i freni in ingresso curva e, se GO PRO derapa “oltre” e si perde l’angolo giusto, una leggera pressione sul pedale freno aiuta a recuperare assetto.
Cosa si apprende guidando GO PRO?
Credo che il nostro video renda molto più giustizia circa l’utilità del GO PRO per fini “didattici”; un po’ alla volta, sbagliando anche ma si migliora sempre e, una volta indotte certe manovre, rimarranno impresse nel nostro modo di guidare; in pista tutto o quasi è ammesso anche sbagliare lo ripeto, ma in tutta sicurezza è meglio e anche su questo elemento GO PRO è vincente…
Beh, se non l’avete già fatto, guardatevi il video adesso e sono certo che, un certo “languorino da adrenalina” farà comparsa nella vostra mente… Dopo questa esperienza di guida, certamente non diverrete Sebastien Ogier (il Campione del Mondo WRC per chi non lo sapesse…) ma certamente avrete compreso i vostri limiti e dove perfezionare paure e correggere modi di guidare errati che miglioreranno la vostra sicurezza al volante…
VIDEO INTERVISTA: VINCENZO GULLA’, FEDERICO GIGLIONI ED IL “CERRETALE”
INFO SULL’AZIENDA AGRICOLA CERRETALE
Questa dinamicissima Azienda si trova nel piccolo Comune di Piancastagnaio, proprio alle pendici del Monte Amiata, quindi tra Lazio e Toscana nei pressi della Via Cassia già Via Francigena. Una posizione invidiabile nella piena Val d’Orcia, da poco divenuto territorio patrimonio dell’UNESCO. MONTALCINO, MONTEPULCIANO, PIENZA, SAN QUIRICO sono solo alcune delle località vicine al Cerretale, area anche di zone termali. Cerretale ha sviluppato la propria attività nel settore equestre ed agrituristico, ma offre anche alcune attività legate al cavallo quali lezioni, passeggiate ed addestramento cavalli. L’ultima novità però riguarda tutti gli amanti dei motori: questo grazie all’area test GO PRO (utilizzati soprattutto per escursioni nella tenuta ed aree limitrofe) ed al tracciato di Enduro in allestimento che offrirà una palestra naturale a tutti gli amanti della specialità…
INFO & Contatti: Azienda Agricola, Agriturismo “Cerretale” – Località Valle – Piancastagnaio (SI) – Cell: 339/3212507 – Mail: info@cerretale.it
(Foto e Video GIUSEPPE CARDILLO, si ringrazia Alessandro Tavoni per la collaborazione)