La Civic Tourer è una vettura diversa e sicura. La versione diesel vanta elasticità del motore, consumi contenuti e stabilità, grazie al sistema di sospensioni posteriori adattive…
La ricerca automobilistica spinge sempre più verso una perfetta quanto “plastica” simbiosi ed interazione tra uomo e macchina. Per prima cosa, il tema caldo è universalmente la sicurezza, dove di fatto si investe di più (Honda in testa) e dove si cerca sempre la massima versatilità se parliamo di aiuti elettronici, che siano dei veri e propri supporti dinamici legati alla guida/stabilità della vettura, con lo scopo di prevenire ed assistere chi si mette su strada ogni giorno, sulle strade di tutti i giorni. Ma c’è un altro aspetto – forse meno evidente ma non certo trascurabile – che, a mio avviso, rende ancor più fruibile la sicurezza.
Civic Tourer: progetta in Europa per l’opportunità di scoprire il mondo Honda…
Si tratta di quel senso di controllo totale della vettura ma, soprattutto, della piacevole sensazione di essere “abbracciati” dalla struttura esterna quanto da interni pratici ed ergonomici studiati per rendere unica l’esperienza di guida quotidiana… Ed è per questo che Honda è protagonista in tal senso perchè, nella nuova gamma Civic, esterna tutta la propria esperienza nel progettare auto pratiche ed intuitive ma anche e soprattutto sicure, facili da guidare, accoglienti al loro interno e, perchè no, con quel guizzo sportivo che non gusta mai…
Così, la nuova Civic Tourer, sorprende su più livelli: quello prestazionale, quello legato alla sicurezza attiva e passiva della vettura, quello dell’ergonomia a bordo che poi si somma ad una migliore “qualità della vita” al suo interno. Per Honda una grande opportunità di mercato, visto che la Tourer è stata pensata, progettata e costruita in Europa, forse il mercato più attento e competente sul piano dello stile e della sicurezza.
La Tourer nasce in Inghilterra, un motore diesel ogni 138 secondi…
Ed infatti è costruita in Inghilterra, presso gli stabilimenti di Swindon, centro dove, in un unico blocco industriale che si sviluppa su 1,5 milioni di mc, vengono realizzate tutte le parti relative a fusioni, assemblaggio del propulsore, saldatura, pressaggio e verniciatura ed assemblaggio del telaio. Inoltre, vista la grande richiesta di motorizzazioni diesel, si lavora con un prodotto finito pari a 300 motori/giorno, quindi un motore ogni 138 secondi!
Honda Tourer quindi, nasce quindi in un mercato forte ed esigente sul piano della creatività e, proprio la gamma Civic da 40 anni, è rimasta fedele ad uno stile che miscela perfettamente un concetto di sportività (DNA Honda) a quello dell’eleganza e della capiente versatilità per tutta la famiglia. “La Civic Tourer è una delle più compatte station wagon del segmento C – solo 235 mm più lunga della Civic 5 porte. È inoltre la più bassa station wagon nel segmento C, ma possiede il baule con la capienza più grande in questo settore”, lo spiega Patrik Ponec, Capo Progetto e Project Planner Civic Tourer, tecnico che fa parte del team di sviluppo che certo vanta tradizione se parliamo del concetto Aerodeck by Honda.
I plus che “spingono” verso la massima abitabilità e consumi ridottissimi…
I plus della nuova Civic Tourer piacciono alla clientela europea per più motivazioni: prestazioni con il plus di consumi ridottissimi (cosa riscontrata anche e soprattutto nella prova), agilità sia in città che sull’extraurbano, spazio, tanto spazio per tutti gli occupanti, presenza di ben dislocati vani portaoggetti, che rendono la Tourer pratica anche per la famiglia oltre al prezioso ed ampio bagagliaio che stiva – a sedili posteriori alzati, oltre 624 litri che diventano ben 1668 litri con abbattimento degli stessi con capacità di carico fino alla soglia del tetto.
Concetto di sportività innato nella Civic Tourer…
La Tourer è forte di un design dinamico ma elegante nel contempo: dalla versione 5 porte acquisisce alcune aree, come nel caso del tratto frontale, con paraurti dotato di cornice nera, le utili e poco evidenti maniglie alloggiate nel montante delle porte posteriori e l’aggressiva cornice sui passaruota che, unitamente ai cerchi da 17″, esaltano il gusto del carattere sportivo di Civic Tourer.
Certo è la zona posteriore che differenzia il progetto: ed infatti, i tecnici Honda, hanno “esaltato” proprio quest’area, grazie alla superficie vetrata posteriore che si estende per l’intero montante e porzione della fascia portellone posteriore, alzata di 17 mm rispetto alla Civic tradizionale. Ma le sorprese non sono certo finite qui e si sviluppano all’interno vettura con un’unica legge: quella della massima funzionalità e comfort.
235 mm in più che fanno la vera differenza…
Sorprende sapere che la Tourer è lunga appena 235 mm in più rispetto alla 5 porte ma può contenere tanto volume per intraprendere una vitalità non solo urbana ed extraurbana, ma, dopo averla guidata per molti km, posso aggiungere che Civic Tourer si muove benissimo anche sui viaggi lunghi, grazie ad una capienza superiore alla media del segmento C, che la rende compatta certamente ma, nel contempo, abitabile al 100%.
Profilo esterno basso (4635 mm di lunghezza), giusta larghezza (1770 mm) esterna e grande potenziale interno (1480 mm altezza) grazie ai suoi 1431 mm di spazio per le spalle tra i due occupanti anteriori e 795 mm tra la seduta anteriore e quella posteriore.
Litri e quote, la Civic Tourer è sempre vincente rispetto alle sue competitors…
Differenza netta e sostanziale tra le due versioni Tourer e 5 porte se parliamo di spazio con 624 litri per la capacità del bagagliaio della Tourer (477 per la 5 porte), per il volume con sedili abbassati, ben 1668 litri (1378 per la 5 porte) ed una maggiore facilità per il carico bagagli, con 565 mm da terra sulla Tourer che diventano 702 mm sulla 5 porte. Questo anche in funzione del serbatoio carburante alloggiato, anche per la Tourer, centralmente, ovvero inferiormente ai sedili anteriori. Quindi baricentro basso e centralizzazione delle masse per la massima trasparenza nell’agilità e guidabilità. Infine, un’ulteriore area di carico è ricavata sotto al pianale vettura con ben 117 litri disponibili (che si riducono a 75 sulla 5 porte).
Dinamicamente Honda con gli ammortizzatori posteriori adattivi…
Utile, quasi irrinunciabile il sistema Honda che “regala” tre vere impostazioni legate al setting delle sospensioni posteriori: la Civic Tourer è così più godile e vanta il primato della prima auto in serie al mondo ad essere equipaggiata con un vero e proprio sistema di smorzamento che aiuta a gestire la vettura su fondi, situazioni e condizioni di carico diverse. E solo dopo averla provato, ci si può rendere conto di quanto funzione bene e sia in grado di far vivere la vettura al meglio attraversando i Mode Comfort, Normal e Dinamica che rendono comoda, urbana e tagliente la Tourer.
Percezione dinamica e velocità eccellente tra un Mode e l’altro…
L’intero sistema Honda si basa su un’elettrovalvola che “gestisce” il flusso ed il suo passaggio dell’olio per comando della centralina ECU (in base al Mode inserito), che verifica e calcola tutti i movimenti vettura per mezzo di sensori e piattaforma a tre assi; quindi la centralina comanda soprattutto l’apertura e la chiusura della valvola in base alla quantità di corrente innescata dal Mode stesso. Nel Mode Comfort la taratura rimane morbida mentre se selezioneremo Dynamic, il setting diverrà più rigido, fattore che cambierà anche il comportamento della vettura e la sensibilità quindi sullo sterzo.
Ciò che impressiona positivamente, è la rapidità con cui il sistema varia il setting, passando da un Mode all’altro e chi guida intuisce immediatamente il cambiamento di taratura; questo è a mio avviso un plus aggiuntivo per la Honda Civic Tourer che potrà essere guidata anche sportivamente con una reattività interessante per una vettura di questa tipologia e segmento… “Abbiamo puntato a un concetto base, noto come dinamica matura; – spiega John Hargreaves, Capo Progetto telaio, Civic Tourer – l’auto deve essere manovrata in modo prevedibile, comodo e sicuro. Desideravamo offrire quella sensazione di qualità grazie alla capacità eccezionale di assorbire le asperità”.
Plus tecnici: taratura specifica per la Tourer, aerodinamica e sottoscocca
Per il resto – sempre in tema di sospensioni – la Tourer monta anteriormente sospensioni con schema McPherson con barra di torsione, stesso profilo tecnico della 5 porte quindi, ma con taratura specifica degli ammortizzatori sulla Tourer, a vantaggio del comfort e guida più precisa; qualche piccolo intervento riguarda anche il servosterzo e, per un miglior feeling alle alte velocità, si è lavorato molto sulla rigidità strutturale per mezzo dei nuovi montanti posteriori che si sommano ad un’aerodinamica posteriore raffinata grazie alla presenza dello spoiler fissato sul portellone oltre a quelli laterali poco sopra i finestrini. Ma anche il sottoscocca è stato oggetto di alcune piccole modifiche.
Motore: il diesel più leggero di categoria, 1.6 DTEC/EDT da 120 CV
Aprendo il cofano della Tourer l’unica cosa che non si nota è il disordine: vero, attualmente la razionalizzazione relativa alla sistemazione delle motorizzazioni all’interno delle strutture, è universalmente “ordinata” ma, anche su questo piccolo dettaglio, Honda sembra avere una marcia in più… La razionalizzazione è massima ed è perfettamente adeguata alla volontà di rendere l’assistenza più veloce, pratica con ovvia riduzione dei costi sulle ore della mano d’opera.
Tornando all’aspetto tecnico invece, il cuore della nostra Civic Tourer è il diesel 1.6 DTEC (4 cilindri 16 valvole), che poi è il primo della generazione Earth Dreams Tecnology, sigla che raccoglie ed accoglie un concetto aperto legato alla riduzione dei consumi, all’incremento delle performance e quindi ad un reale piacere di guida all’interno di un pacchetto molto equlibrato. E’ il motore più leggero della sua categoria e regala ben 300 Nm di coppia, dato funzionale a quanto detto fin qui.
Come ormai esteso ad altre Case, anche Honda punta sulla riduzione dei consumi anche quando si guida: ecco quindi il sistema Honda Eco Assist che segnala a chi guida quando è ora di cambiare marcia, con un risparmio che può toccare anche il 15%. A questo si aggiunge il sistema ECON opzionale, che interviene sul mapping della centralina – unitamente al ride-by-wire – che incrementa la coppia ma abbassa l’asticella dei consumi. Ma c’è ovviamente la funzione di spegnimento quando il motore è al minimo.
“Sicurezza per tutti” al primo posto per Honda…
La prevenzione di incidenti e lesioni è sempre “oggetto” di interesse per Honda: la base è la progettazione delle vettura (struttura del telaio ACE, ovvero struttura poligonale anteriore che impedisce la deformazione dell’area occupanti) e quindi la conseguente sicurezza passiva ed attiva sono i punti focali per lo sviluppo della Tourer in questo caso, che si viaggi in autostrada, o si viva la Tourer con la famiglia in città, i sistemi sono sempre attivi grazie agli occhi vigili delle telecamere, del radarlaser a corto raggio – denominati lidarc – che garantiscono un viaggio ed un uso sempre sicuro della Tourer Honda.
Del “pacchetto sicurezza” fanno quindi parte il radar laser a corto raggio, il sistema attivo di frenata in città, la telecamera multiuso, il sistema di gestione dei fari abbaglianti, il riconoscimento segnaletica stradale, la segnalazione del cambio corsia e la segnalazione di impatto frontale (tarabile), il monitoraggio del traffico locale e le info sui punti ciechi che si sommano al radar frontale che opera sia sulla regolazione automatica di velocità che sul sistema di frenata a riduzione d’impatto. Infine, altre funzioni legate alla sicurezza sono il sistema di stabilità vettura VSA, l’ABS e l’ESS (sistema di arresto emergenza), i sistema di protezione per i pedoni, cinture di sicurezza ELR, airbag laterali a cui si aggiunge l’SRS con airbag laterali a tendina.
COME VA: la Tourer accoglie per il piacere del viaggio…
L’avvicinamento alla Civic Tourer è già di per se guardare il futuro… Le forme morbide nascondono bene, almeno lateralmente, un gradiente di aggressività che poi è indole della “C” Honda; piacciono quindi la stabile dinamicità del design e quell’idea di spazio che via via scopriamo una volta a bordo vettura.
Gli interni sono molto accoglienti, protesi a rendere il viaggio un’esperienza gustosa e piacevole perchè sei completamente abbracciato dal design dell’abitacolo, dal cockpit completo ma mai invasivo che si somma a sedute comodissime e perfettamente in linea con le esigenze di chi viaggia sia davanti che dietro. Lo dimostra lo spazio che c’è tra i sedili anteriori e quelli posteriori, la facilità e capienza del bagagliaio e le tante aree portaoggetti dislocate qua e la’ all’interno della comoda Tourer Honda.
Ottima insonorizzazione = viaggio più comodo e piacevole…
La zona di guida è immediatamente razionale, pratica e tutto è a portata di dito se non per il pulsante di selezione del mapping sospensioni adattive posteriori che rimane un po’ nascosto, specie quando è inserita la terza marcia, e questo perchè il pulsante si trova in basso della consolle centrale.
La visibilità è decisamente ottima, specie nella zona dell’area cieca posteriore ma anche lo spigolo vettura, concede buona visibilità laterale. Piace l’ottimizzazione dei comandi, lo spazio che c’è per tutti, così come piace la buona insonorizzazione interna che esclude del tutto sia i rumori di fondo provenienti dalla strada che quelli sotto le coperture.
Agile, reattiva e piacevole da guidare su ogni fondo…
Honda Tourer sorprende sempre: silenziosa ed agile, si muove in città trasmettendo zero rumori in abitacolo, anche con fondo stradale sconnesso; in questa situazione conviene utilizzare il setting sospensioni Comfort che rende morbida la Tourer, specie nelle fasi di compressione degli ammortizzatori con un ottimo freno in estensione. Lo sterzo è leggero tra le mani ma l’impugnatura del volante consente una presa sicura per le manovre di parcheggio, dove mostra un’ottima riduzione il che significa parcheggi facili grazie pure alla telecamera che ci fa vedere benissimo cosa c’è dietro.
La sensazione all’interno dell’abitacolo, sempre in ambito cittadino, rivela una “pulizia” in arrivo di suoni, il che significa poter dialogare in macchina senza problemi di acustica, elemento molto utile quando si viaggia con tutta la famiglia; allargando a 360° la praticità della Tourer, sorprende la capienza del bagagliaio e dello scomparto ricavato sotto al pianale. Insomma, sulla Tourer, tutto è calcolato a favore e direzione del comfort della vita di bordo.
Motore dolce, progressivo e carico di coppia…
Questo motore diesel “sedicivalvole” Honda piace per la sua elasticità, per la “presenza incisiva della coppia” che, già a 1500 giri si fa sentire non poco, invitando al passaggio della marcia successiva; non è un motore potentissimo, ma paga la fluidità, la curva d’erogazione sempre piena e lineare ed una buonissima accelerazione, anche con rapporto lungo inserito. A 2000 giri il tiro è molto buono e la vettura va via con il piede appena poggiato sull’acceleratore ride-by-wire, caratteristica che invita a dar retta all’indicatore di cambio marcia che consiglia sempre il regime ottimale di cambiata.
Potenza sempre ben distribuita…
A 2500 giri aumenta la coppia e la spinta che poi si snocciola para e ben diluita fino alla soglia massima di regime, attorno ai 4000 giri indicati; di questo motore ho apprezzato la “pienezza” ai bassissimi regimi, la grande fluidità ai medi e quel gradiente di allungo che si rivela utile in autostrada con le marce alte. Ottimo il comportamento in fase di sorpasso, così come la spinta diventa interessante quando si spinge da metà a fondo gas. Sorprende l’eleganza di questo motore, nel senso della sua silenziosità meccanica che aumenta il coefficiente di comfort a bordo della Tourer.
Sospensioni adattive, piacevole scoperta dinamica…
Da provare per capirne l’efficacia. Le sospensioni posteriori adattive, variano e cambiano drasticamente il comportamento della vettura, il tutto per una vettura completa e che si presenta con un “app tecnica” davvero unica nel suo genere. Tre setting, Normal, Comfort e Dynamic che poi sono le tre fasce d’uso della vettura nella sua vita su strada.
Bypassando le prime due, che comunque sono ben differenti tra loro in quanto a reattività della vettura e del retrotreno, il setting Dynamic rende molto più rigido e reattivo il posteriore, il che significa una Tourer molto più “tagliente” nell’handling, nelle “esse”, sul misto/stretto e nelle curve in appoggio percorse in velocità. Certo la vettura si irrigidisce dietro e le cose cambiano se la Tourer è carica o scarica, nel senso che da scarica ad esempio, la compressione e molto più frenata mentre i picchi in estensione degli ammortizzatori sono molto più secchi. Il passaggio tra un setting e l’altro è immediato e si percepisce subito la variazioni dell’idraulica, cosa che fa subito adattare al nuovo stile di guida.
Ma la Honda Civic Tourer è proprio perfetta in tutto? Beh, a dire il vero, due o tre cosine vorrei segnalarle. Ad esempio, cosa già accennato, la posizione del tasto legato al setting delle sospensioni posteriori adattive e poi, ancora, un cambio/leva un po’ duro da azionare, specie nel passaggio tra terza e quarta ed infine una non proprio elevata modulabilità dell’impianto frenante (lo si nota specie nelle fasi di rallentamento cittadino o traffico), che comunque rimane potente in ogni condizione. Per il resto la Civic Tourer è una vettura molto ben bilanciata e realmente comoda…
(Foto GIUSEPPE CARDILLO)