Mazda 2 sorprende sempre grazie al nuovo turbodiesel 1.5 cc da 105 Cv. Una vettura costruita nell’ottica del massimo piacere di guida, della sicurezza e dei consumi sorprendenti…
Il piacere di guidare una vettura deriva da molteplici fattori che interagiscono tra loro formando “una sorta di omogeneità dei movimenti” nel vivere l’auto in tutte le sue molteplici e, se vogliamo, complesse sfaccettature. Passiamo molte, moltissime ore al volante e quanto più tempo trascorriamo a guidare, tanto più scopriamo l’essenza ed il reale potenziale di ciò che stiamo guidando…
Il segmento delle utilitarie poi, pur se sono la “base essenziale” del piacere legato alla guida, ha grande responsabilità in tal senso, visto che, molto spesso, questa tipologia di vetture deve soddisfare un range emozionale ampio, a dispetto delle dimensioni, della natura e dell’offerta che la Casa costruttrice offre al proprio cliente. Questo significa che la sfida è apertissima nel segmento B – che certo deve offrire/garantire un pacchetto tecnico eccellente – ed è quindi “guerra aperta” sull’offrire un prodotto completo sotto tutti i punti di vista.
Tante sfide, unica sfida: massima tecnologia per un’auto unica…
Una sfida che Mazda ha accettato e che ha decisamente vinto con la nuova Mazda 2, vettura capace di acciuffare il premio World Car 2008 oltre al Report TUV 2015 quale vettura al vertice della propria categoria che si somma al premio Auto dell’anno 2014/15 in Giappone.
Certo, i tecnici Mazda non hanno lesinato tecnologia sulla “MX-2”, come nel caso dell’elemento sicurezza, con telaio e scocca più rigidi o nel caso dei sistemi di sicurezza attiva, con lo “strumento” i-ACTIVESENSE di cui fanno parte l’Active Driving Display, primo sistema di proiezione info sul parabrezza di serie in questo segmento, oltre al MZD Connect, sistema integrato di connettività per lo smartphone.
KODO e… strategia aziendale del grammo
Tutto questo all’interno di una vettura monoscocca – disegnata secondo la tendenza KODO – a passo aumentato (2570 mm) ma senza variare il peso finale (1040 kg in o.d.m.) e che mantiene quindi le giuste dimensioni per abitare la città; generosamente uitle anche nelle sue dimensioni, grazie ai 4060 mm di lunghezza (143 mm l’altezza da terra tra gli assali), 1695 mm di larghezza ed un’altezza totale di 1495 mm. In modo meticoloso, la ricerca dei tecnici Mazda verte verso l’ottimizzazione di ogni singolo grammo di peso, proprio all’interno di “una strategia aziendale del grammo” a testimonianza del grande lavoro fatto su questa sorprendente vettura…. Un lavoro di “spazio” che continua anche all’interno della vettura, grazie a mille soluzioni ed ai 280 litri del baule che diventano ben 950 abbattendo i sedili posteriori.
Più da vicino, molto più nella MX-2…
La riduzione del peso globale è quasi una “fissazione” progettuale per Mazda: sulla MX-2 la riduzione è stata importante se paragonata al modello precedente, basti pensare che, pur se più lunga di 14 cm, la nuova “2” vanta una maggiore rigidità della scocca pari a 22% ed una riduzione del peso pari al 7% che certo poco non è…
La scocca è realizzata grazie ad acciai ad alta resistenza (per il 65% oggi, 53% ieri) da 440MPa, quota che schizza a 780 MPa se parliamo di quelli ad altissima resistenza e 1180 MPa per i montanti parabrezza, soluzione che ne ha permesso la riduzione e l’assottigliamento al fine di regalare maggiore visibilità. Anche il pianale è più leggero e, tutta la MX-2 beneficia della SKYACTIV Tecnology per i gruppi motore/cambio, decisamente più compatti. Sul tema sospensioni invece, Mazda2 offre anteriormente montanti Macpherson e dietro barre di torsione con ammortizzatori a doppio tubo e barre da 21,5 mm.
Come giocare con le forme per creare un’auto efficacie…
Una ricerca incessante che, quando guidi la MX-2, scopri ad ogni km che sia urbano che extraurbano, perchè quest’utilitaria di lusso regala, come vedremo nella parte dinamica, un autentico piacere di guida a tutto campo.
In tal senso, le dimensioni sono state plasmate nelle loro quote: come nel caso dell’assale anteriore, spostato in avanti di 80 mm, quota identica ma in arretramento per il parabrezza (che amplificano l’angolo di visuale globale) che hanno permesso l’ottenimento di fiancate più alte e ruote più larghe con l’occhio che scopre la carreggiata più ampia che garantisce (e non solo visivamente) un aspetto più aggressivo e di presa a terra. Senza dimenticare il design del frontale, caratterizzato da proiettori slanciati ed esili oltre alle 4 luci a LED, una novità per Mazda nel segmento B.
Si gioca anche in abitacolo…
10 tinte per la Mazda2 e ben 5 allestimenti interni con: Allestimento Base: raffinato e sportivo, tonalità di base nero, tessuto con bande blu e contorni tondi delle bocchette di climatizzazione neri. Allestimento Mid Grade: colore nero lucido di base in mix con tessuto blu navy, cornici argento e pannelli lucidi di finitura. Allestimento Mid Grade (opzionale): ispirazione che arriva agli arredi degli anni ‘50, tessuto rosso con finiture in rosso, bianco e nero e pannelli lucidi di finitura colorati. Allestimento High Grade: tessuto nero con bande e cuciture rosse e finiture cromate satinate. Allestimento High Grade (quello della prova): ovvero il vertice della gamma, con selleria in pelle bianco opaco e tessuto nero, rivestimenti con bande e cuciture rosse, e finiture cromate satinate.
Il nuovo e generoso propulsore turbo diesel da 1.5 cc per 105 Cv
Spicca in tale senso la tecnologia SKYACTIV che si traduce in una guidabilità unica, caratterizzata da tanta coppia ad ogni regime senza dimenticare quel guizzo sportivo ma al tempo stesso docile legato alla trattabilità del nuovo motore D da 105 Cv; parola d’ordine è Jinba Ittai, ovvero sensazione di controllo e risposta naturale e fluida ai comandi.
L’ottimizzazione del concetto SKYACTIVE prevede il massimo della compattezza e quindi, anche questo nuovo e silenziosissimo propulsore DOHC 16 valvole diesel da 1496 cc (76×82,6 mm le sue quote vitali), doveva rispecchiare questo concetto pensandolo però in ottica europea, quindi cubatura ridotta, di buone prestazioni con consumi contenutissimi (dichiarati e decisamente reali i 3,4 litri per 100 km nel ciclo combinato), grazie anche al nuovo cambio a 6 marce.
Detto fatto, Mazda ha risposto anche sul D 1.5 come nel caso del più potente D 2.2; quindi condividere un rapporto di compressione molto basso ed inusuale per un propulsore diesel pari, per la nuova Mazda 2, a 14,8:1 il che significa aver lavorato sia su una nuova camera di combustione che su un sistema d’iniezione differente. Ovviamente, seguendo il concetto rightsizing, troviamo un turbocompressore singolo molto compatto e leggero dotato però di turbina a geometria variabile e che quindi offre più potenza sia ai medi regimi che nell’area d’uso “normale” mantenendo però l’efficacia ai regimi elevati grazie ad uno speciale sensore.
Nel dettaglio intimamente tecnico…
Risultato? 105 Cv a 4000 giri e ben 220 Nm di coppia tra 1400 e 3200 giri, un risultato straordinario come poi ho scoperto nella prova dinamica… Merito anche del nuovo cambio SKYACTIV-MT a 6 rapporti che consente alla MX-2 un’accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 10,1″.
Addentrandoci nel propulsore 1.5 D scopriamo alcune interessanti novità tecniche, come nel caso del già citato basso RC da 14,8:1, iniettori con solenoide ad elevata dispersione al posto dei classici piezo, squish con spalla della camera combustione, per eliminare il flusso ai bordi della stessa, sistema di raffreddamento motore con controllo del flusso, singolo turbocompressore a geometria variabile, speciale ricircolo dei gas di scarico a bassa pressione EGR, intercooler raffreddato a liquido ed integrato nel collettore di aspirazione più leggero da 1,4 kg., controllo della combustione per massima silenziosità del motore e della fasatura, riduzione delle vibrazioni motore, presenza del sistema i-stop e sistema di scarico che favorisce e riduce la distanza tra turbina e catalizzatore.
LA SICUREZZA SECONDO MAZDA…
Mazda2 è la prima Mazda in Europa dotata di Blind Spot Monitoring (BSM), recente ed innovativa tecnologia di sicurezza attiva. Il sistema di monitoraggio dei punti ciechi (BSM) espande la funzionalità del sistema di monitoraggio posteriore del veicolo (RVM – Rear Vehicle Monitoring) visto su altre Mazda di nuova generazione.
Lavorando alle basse velocità fino a 30 km/h, rileva non solo i veicoli che si stanno avvicinando da dietro sulle corsie adiacenti sino a 45 m di distanza, ma anche quelli distanti sino a 7 m su entrambi i lati. Chi guida deve attivare l’indicatore di direzione dal lato in cui avanza una vettura, il BSM attiva un segnale acustico e una spia lampeggiante sul corrispondente retrovisore laterale. Utilizzando un radar microonde a 24GHz, il sistema comprende anche il Rear Cross Traffic Alert (RCTA), un sistema che sfrutta i sensori e le segnalazioni di avvertimento del BSM per monitorare i punti ciechi quando la vettura va in retromarcia.
La nuova Mazda2 verrà v molto utilizzata nel traffico cittadino, il che è uno dei motivi per cui Mazda l’ha dotata del sistema Smart City Brake Support (SCBS). Questo sistema impiega un sensore prossimo all’infrarosso per tenere un “occhio” sui veicoli che precedono entro un raggio di 6 m e a velocità comprese fra 4 e 30 km/h. Se il sistema percepisce un aumentato rischio di incidente, provvede a precaricare i freni per prepararli ad una frenata d’emergenza, applicandoli automaticamente quando necessario o cancellando il precaricamento se il pericolo scompare. Può quindi prevenire un urto a velocità sino a 20 km/h, a seconda delle condizioni della strada.
COME VA: SPAZIO ALLA VERA LIBERTA’ DI GUIDARE…CON PIACERE
Interni comodi e spaziosi, massima abitabilità, elevata accoglienza per tutti a bordo della nuova Mazda 2: spiccano i colori vivi dei suoi interni, il sentirsi a casa ed avvolti da una vettura nata per sorprendere sempre e che regala davvero un piacere di guida superiore per essere stata concepita da utilitaria…
Tutto è sotto controllo: strumentazione, comandi, spazi per “abitare” il quotidiano e questo anche e soprattutto per gli occupanti che possono contare su sedili comodi, ampi e con tanto spazio tra la fila anteriore e quella posteriore; comfort che si scopre anche dopo parecchi km che sia autostrada, città o semplice girovagare negli spazi della nostra Italia.
Un Tour unico da Roma a Fossacesia…
Proprio come abbiamo fatto in questa prova, un long test da quasi 1000 km tra Roma e la splendida Costa dei Trabocchi, tratto d’Abruzzo che si estende da Ortona a San Salvo, comprendendo San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Casalbordino e Vasto, noto appunto anche e soprattutto come “Costa dei Trabocchi”, antica e tipica costruzione marinara, facile da incontrare sulla costa che ne diventata il simbolo peculiare.
“Le origini dei trabocchi sono ancora oscure: Sembra però che la loro costruzione risalga all’VIII sec. d.C., quando contadini-pastori, non esperti di flutti e di barche, compresero che avrebebro potuto integrare il loro raccolto agricolo, proiettandosi le reti sul mare aperto con veri e proprio prolungamenti dalla terra, ovvero con palafitte piantate sugli scogli sottostanti”.
Tanto comfort firmato Mazda…
1000 km di spazi aperti, di sole, di strade ed autostrade, dove ho apprezzato soprattutto i consumi irrisori ed una grande ed apprezzata silenziosità a bordo della Mazda 2, vettura che rispetta mediamente i consumi dichiarati e che spesso fa dimenticare di fermarsi a rifornirsi. Comfort eccellente che si ritrova pure sul comportamento dinamico della MX-2, forte di sospensioni equilibrate nel setting oltre che di un assetto tendente al medio/duro se parliamo della risposta degli ammortizzatori che certo lavorano meglio a vettura carica.
Si apprezzano gli interni in tessuto e pelle, si apprezza un clima che raffredda presto e bene, così come la sensazione di sicurezza offerta dalla parte centrale della vettura e del frontale spiovente, che nasconde un motore diesel silenzioso e con ottime performance. Piace inoltre l’approccio del sistema SKYACTIVE e delle tante dotazioni di serie della MX-2, un’utilitaria che però sa vestirsi da grande.
Un grande motore questo 1.5 turbo da 105 Cv!
Che dire se non SORPRENDENTE! Il quattro cilindri Mazda è l’essenza del piacere di guidare, dei consumi ridotti, della coppia, disponibile e sincera già sotto a 1400 giri oltre al fatto che, l’unità giapponese, risulta silenzioso e potente allo stesso tempo con una “predilezione” a girare un po’ alto.
Questo motore sorprende anche per la coppia: a 1400 giri c’è già una discreta disponibilità mentre poco sopra i 2000 giri la spinta diventa più consistente e “di schiena” che però dura solo il tempo necessario a spingere la vettura verso il rapporto successivo; gira fluido e tondo il 1500 turbodiesel Mazda, anche se, specie in autostrada e con la sesta marcia dentro, bisogna tenersi nell’area di lavoro del turbo altrimenti si avverte un sensibile calo della spinta, quindi conviene scendere di rapporto – specie quando la strada inizia a salire gradualmente – ed attendere i 2000 giri per innestare la sesta.
Ottimo ai bassi, fluido ai medi, sorprendente poco sopra i 2500 giri dove la spinta diventa molto più incisiva e “promettente” con la velocità e l’accelerazione che salgono con una proporzione poco comune per una così ridotta cubatura. Quindi i tecnici Mazda hanno fatto a mio avviso un lavoro eccellente, anche se la zona di rimpolpare sarebbe quella che va dai 3200 ai 4000 giri, anche se certamente il mapping elettronico preferisce ottimizzare i consumi proprio in quella fascia d’uso.
Sterzo ottimo in città, meno preciso sul veloce…
Mi sono piaciuti molto lo sterzo ben imbottito, lo spazio visivo che hai davanti agli occhi, i montanti “esili” che, solo nel posteriore, forzano un po’ la visibilità in manovra, specie nella zona d’ombra estrema laterale; ed inoltre ho apprezzato lo stile Mazda, in quella magica ricerca della perfezione, come nel caso del gradiente di imbottitura delle sedute o del ruolo chiave che ha lo sterzo, sempre abbastanza diretto e con cui è facile far manovra in città, anche se avrei preferito una maggiore precisione in autostrada quando la velocità sale, visto che la risposta in tal senso è un pelino lenta.
Sullo sconnesso e pavè cittadino, si avverte il grande lavoro di insonorizzazione dell’abitacolo che si somma a sospensioni di buon gradiente se parliamo di capacità di filtraggio; Mazda 2 è agile tra le auto, svelta ad angolare i parcheggi, capiente quando la si vuole riempire al massimo nei suoi 950 litri a sedili completamente abbassati…
Un po’ di rollio ma la vettura è sempre stabile ed abbastanza precisa…
In autostrada o nel “guidato” invece si scopre l’indole più sportiva della MX-2, questo grazie al propulsore, ma soprattutto ad una reattività del telaio e risposta delle sospensioni, specie sul misto, dove emerge un po’ di rollio di troppo anche se la vettura sa mantenere la traiettoria impostata, senza mai accausare tendenze al sottosterzo.
Silenziosa quando si viaggia forte, l’utilitaria made in Japan si scopre ben oltre le aspettative se parliamo di effettiva capacità nel soddisfare le esigenze del viaggio, proprio come nel nostro caso… Forse, sul misto, la vettura risulta ancora alta per essere precisa al 100% anche se lo spirito della MX-2 è senza dubbio quella di una vettura comoda e molto ben equilibrata un po’ in tutte le situazioni…
Buono il comportamento dell’impianto frenante, sempre lievemente modulabile anche se la frenata è leggermente spugnosa, cosa imputabile ai freni posteriori a tamburo, l’unica vera nota stonata e sinceramente poco concepibile per il livello generale della vettura.
CI PIACE: comportamento generale, motore, coppia, consumi, silenziosità, interni
CI PIACE MENO: presenza freni a tamburo posteriori, reattività sterzo
IL TRABOCCO DEL GUSTO
Molti dei Trabocchi sono delle piccole strutture che d’estate si trasformano in ristoranti di qualità, soprattutto ed ovviamente parlando del pesce e della sua infinita degustazione. Ne abbiamo provato uno di questi e crediamo sia quello “giusto” non solo per la qualità dei piatti e le idee dello Chef Tiziana Arrizza, ma, soprattutto, per il modo di presentare i piatti. Un momento di gusto su cui vale la pena soffermarsi per una cena o una degustazione di vini di grande qualità..
Trabocco Punta Rocciosa di Tiziana Arrizza
Cell. 339 21 74 435 – Mail: puntarocciosa@gmail.com
S.S. 16 Adriatica, Fossacesia (CH)
FB: www.facebook.com/Trab
(Foto GIUSEPPE CARDILLO)