La Rivale 800 è un’aggressiva (e bella) supermoto che sa attirare l’attenzione: design esplosivo, tanta elettronica ma soprattutto il suo corposo e potente tre cilindri da 125 Cv, la rendono un animale da misto/veloce, senza compromessi. Piace la sua natura estrema ed unica, anche se in qualche particolare estetico ricorda qualcosa di già visto. Rivale 800 è una moto unica e che sa emozionare chi riesce a capirla fino infondo…
Il mondo delle due ruote offre spesso design e caratteristiche che fanno scuola. Linee che includono tutti gli ingredienti emozionali per colpire l’utenza, affascinarla, rendendola quasi “dipendente” da un concetto che è poi la sintesi di tecnologia ed originalità. Che poi sono i “numeri” vincenti di una moto destinata a “regalare” qualcosa al mercato, non solo per l’idea del modello ma, soprattutto, per il carattere che esprime nelle sue forme.
E’ il caso della MV Agusta Rivale 800, quasi un “offesa” definirla naked punto e basta perché, nelle sue forme armoniose e taglienti, c’è l’idea vincente di questo intrigante progetto italiano.
La Rivale 800 quindi vanta tutta una serie di caratteristiche tecnico/strutturali da far “arrossire” l’intera concorrenza, anche se, a mio avviso, una vera concorrente la Rivale 800 non ce l’ha affatto, vista l’interazione tecnica di più “situazioni” motociclistiche che sanno convivere alla perfezione all’interno di questo progetto tutto made in Italy.
Armonia ribelle per la Rivale 800
I punti cardinali della Rivale 800 sono parecchi e mai banali o scontati, anche se qualcosa è stato attinto dal mercato moto, cosa che, si avverte quasi come una nota stonata e che poteva essere aggirata viste le grandi conoscenze di MV nel “fare idee” più che copiarle. Mi riferisco ad esempio ai due specchi retrovisori diciamo molto Hyper Ducati (inutili e larghissimi) o una porzione superiore dell’area frontale sempre di stile made in Borgo Panigale… Di fatto l’intera area frontale è in stile della capostipite Hypermotard, cosa che disturba non tanto per la presenza pratica, quanto per l’eccessivo copia e incolla praticato.
…però la Rivale 800 è indiscutibilmente unica!
Ma è possibile perdonare questo “punto debole”? Si, certo, perché questa moto fa parte di quella generazione di moto vincenti, non solo per la sua originalità, ma anche per il “soffermarsi” su più concetti contemporaneamente. Quindi una vera extra Supermoto con un DNA tutto da scoprire e vivere, segmento che oggi piace e che riesce a soddisfare le esigenze di più porzioni di rider, quelli che amano non solo lo stile unico di MV, ma anche e soprattutto un “pacchetto emozionale” in grado di sbalordire ed intrigare senza mezzi termini.
Ed è vero che la Rivale 800 ridefinisce il concetto di esclusività delle due ruote, perché le sue carte sono uniche: 798 cc per il suo originale tre cilindri in linea, corsa corta per grande reattività, 125 Cv a 12.000 quindi, range che si “annuncia” al rider quasi come un canto che entusiasma, senza dimenticare il suo favorevole rapporto peso/potenza pari a 1,42 kg/Cv ed il suo peso a secco di soli 178 kg.
Un look unico: potere alla passione e forza del design
Corta e raccolta per infilarsi forte nelle curve, la Rivale 800 è forza purissima: perché è forte del suo design tagliente, iniziando dall’area anteriore che mostra tutta la natura Supermoto grazie al parafango aerodinamico, un tutt’uno con i parasteli a filo dei due dischi freno; e poi i due particolarissimi convogliatori dal design aggressivo e “svuotati” all’interno (per consentire lo svuotamento dall’aria calda del doppio radiatore) e che s’incastrano poi con la parte inferiore del serbatoio.
Molto ben riuscita tutta la zona centrale della Rivale 800, con il bel telaio a traliccio a vista da cui s’intravede il compattissimo tre cilindri MV Agusta, montato molto in alto ed inclinato a favore dell’ottimale distribuzione dei pesi, il che significa eccellente guidabilità…
Ed infine la parte posteriore, con lo splendido “codone artistico” che “guarda alto”, corto ed affilato con le luci a led inglobate nella parte posteriore delle tabelle laterali, la parte più originale della Rivale 800 con le pedane passeggero che sembrano galleggiare tra gli scarichi sovrapposti a canna d’organo ed il bel forcellone monobraccio, senza dimenticarci del parafango a filo ruota con porta targa integrato.
Motore: basamento closed-deck per soli 52 kg di peso
La Rivale 800 è forte del suo tricilindrico, compatto e potente, di fatto il motore più azzeccato per la tipologia aggressiva di questa Supermoto. Vanta basamento fuso in conchiglia tipo closed-deck con canne integrali e con circuiti acqua ed olio integrati nel motore insieme alle rispettive pompe, questo per renderlo compatto e poco ingombrante, bello anche da vedere se parliamo di impatto estetico.
Pesa poco, rende molto!
52 kg il suo peso, e c’è l’albero motore controrotante, soluzione ormai collaudata da MV Agusta e che trova per la prima volta la sua applicazione per la produzione. Il tre cilindri MV inoltre (compresso 13,3:1), ha distribuzione DOHC (79×54,3 mm le quote vitali) con doppio albero a camme in testa, con “flussi dimensionali” (corpo farfalla Mikuni) e diametri delle valvole messi a punto proprio per la Rivale 800; ritroviamo il cambio estraibile a sei marce e c’è l’EAS di serie, ovvero Electronically Assisted Shift, quindi un cambio elettronico che il rider può usare per “ridurre” i tempi di cambio marcia. Non manca il Full Ride by Wire.
MVICS, l’elettronica “pratica” secondo MV
Gestione integrata per questo tre cilindri grazie alla MVICS Motor & Vehicle Integrated Control System: questo significa gestione ed armonizzazione tutti i parametri elettronici della Rivale 800, con Ride by Wire e la strumentazione che poi sono la vera interfaccia tra moto e rider, che si rende operativa grazie ai comandi sul manubrio che consentono di variare e personalizzare molti parametri di guida. Tra questi, le 4 mappe motore, di cui 3 sono la diversa natura ed erogazione del tre cilindri italiano, di cui l’ultima totalmente dedicata alla “personalizzazione” da parte del rider, che interviene sulla risposta motore, limitatore di giri, coppia motore, sensibilità comando gas (con annesso controllo freno motore), oltre al controllo trazione su 8 livelli. Il tutto ben visibile sul nuovo cruscotto dal design immediato e di facile lettura.
Ciclistica superba per la Rivale 800: tubi e piastre per il telaio
Motore e telaio che vanno a “braccetto”: sintesi di un progetto bi-localizzato e che nasce espressamente per ogni MV. Quindi tubi di acciaio ALS e piastre in alluminio che “avvolgono” il tre cilindri, quindi flessibilità ma anche rigidità, specie della parte posteriore che deve “gestire” gli elevati carichi torsionali che si generano dal monobraccio posteriore. E, con i suoi 1410 mm d’interasse, la Rivale 800 è forte di questo suo elemento strutturale molto lungo, che deve assecondare tutta la spinta e la coppia del tre cilindri italiano…
Quote e cinematismo posteriore riviste
Il telaio e le sospensioni però, sono state riviste sia nell’inclinazione cannotto, aumentata di 0,5°, che nell’escursione delle sospensioni, con la forcella a steli rovesciati da 43 mm che arriva a 150 mm, dato che ha visto i mixare la distribuzione dei pesi tra anteriore e posteriore, che gode di nuovo cinematismo e corsa di 130 mm e mono Sachs full regolation. Per l’impianto frenante si è scelto il top: quindi dischi flottanti da 320 mm con pinze radiali a quattro pistoncini e single posteriore da 220 mm con pinza a doppio pistoncino da 34 mm.
Come va: nata per emozionare!
Come ogni Supermoto, anche la Rivale 800 è una moto “estrema” e che offre una guida altrettanto estrema, anche nella posizione di guida. Braccia larghissime ma basse, busto che carica l’avantreno, sella che ti “spinge” in alto, pedane alte e gambe leggermente arretrate, sono i “numeri” di questa moto dall’appeal inconfondibile ed unico. Il rider ha una grande sensazione di dominio e si sta seduti molto avanti, quasi a “imporre” alla ruota anteriore una forza maggiore per rimanere incollata a terra… Protezione zero ma questa è la caratteristica della Rivale 800, un altro lato e sfaccettatura delle Supermoto MV.
Avantreno incollato a terra…
Fin dai primissimi chilometri, si avverte che, alla Rivale 800, piace essere guidata di forza: l’avantreno è letteralmente incollato all’asfalto, complice l’ottima distribuzione dei pesi che favorisce ingressi in curva efficaci e taglienti come una lama ma, nel contempo, rende fluida la guida, a patto di avere un buon ritmo, specie se si guida si strade ricche di curve medio/veloci. Leggera di sterzo, la Rivale 800 è precisa ed immediata e le sue reazioni sono molto secche, nervose e questo a causa di una setting sospensioni che privilegia il ”contatto” e la sensazione di controllo totale anche ad elevata velocità.
Ama le curve e la guida sul misto…
Compatta e sempre molto reattiva, la Rivale 800 non è certo la moto ideale per le lunghe percorrenze questo è logico, ma, piuttosto, il suo terreno ideale sono le strade che salgono in quota o il misto veloce, quello dove c’è da guidare. In tal senso, le sospensioni sembrano molto a punto, anche se la risposta è sempre secca sia della forcella, un po’ meno del mono posteriore che, oltretutto, assicura un ottimo lavoro al nuovo cinematismo della sospensione posteriore. La forcella lavora bene ed in modo progressivo, ma in città, sul pavè, la vita a bordo non è facile! Conviene togliere freno idraulico per ottenere una risposta meno “brutale”.
L’angolo di piega è elevatissimo (notevole il grip posteriore) ma soprattutto, quello che piace, è infilare le “esse” a grande velocità, momento di gusto per i rider più esigenti e per chi vuole confrontarsi con l’anima ribella ed emozionante della Rivale 800. Certo, in accelerazione violenta in uscita di curva, l’avantreno tende a perdere il contatto con l’asfalto, ma basta aggrapparsi al manubrio (tirandolo a se come si fa in off road) e spostarsi verso ilo serbatoio per gestire meglio tutta l’esuberanza del motore MV, la cui messa a punto per la Rivale 800, evidenzia una forza reattiva di tutto rispetto.
Motore aggressivo, accelerazione al top per catapultarsi fuori dalle curve
Davvero un gran bel motore questo: spinge pulito e fluido già da 2500 giri fino ai 4000 indicati per poi “riempirsi di forza” poco sopra i 6000 giri fino all’esplosione di aggressività che arriva attorno agli 8000 giri, dove si avverte una grandissima schiena che continua fluida e rabbiosa fino ad oltre i 10.000 indicati.
Il tutto con una sorprendente linearità, senza buchi, merito della nuova messa a punto ed aggiornamento del ride by wire che però mostra ancora qualche titubanza tra 8000 ed i 9500 giri, specie sia quando si tende ad aprire con vigore il comando del gas che quando si viaggia in apri/chiudi.
Certo, in staccata, si sente non poco la mancanza dell’antisaltellamento, anche se, l’impianto frenante della Rivale 800 è di fatto potentissimo e molto modulabile, cosa che, nonostante la mancanza dell’ABS, consente staccate violente ma lineari, merito dell’ottima distribuzione dei pesi di questa Supermoto che sa regalare emozioni vere. Senza rivali…