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    PROVA: SEAT CUPRA SC, RIBELLE PER NATURA

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    La nuova Seat Cupra SC aumenta a 300 Cv la potenza ma soprattutto è notevole l’incremento di coppia del motore TSI. Una sportiva bilanciata dalle grande performance. L’ho massa alla frusta sul tortuoso tracciato di Artena…

    Il colore rosso esalta, invita, racconta spesso delle storie. Anche e soprattutto nel settore racing, esprime il DNA, il mood di un marchio, che esprime, attraverso le proprie vetture, uno ”spirito agonistico” di tradizione. Ma non è il solo colore rosso a ricordare tutto questo, anzi, molto spesso alcuni acronimi, raccontano molto più di un colore…

    È il caso della nuova Seat Cupra, che prende vita proprio dall’acronimo Cup Racer che abbraccia tutto lo spirito sportivo del marchio, esaltando prestazioni, design, potenza soprattutto oltre ad un ottimo rapporto tra razionalità e passione. La Cupra piace eccome: nel 2016 ne sono state vendute 9000 unità, di cui 8300 solo in Europa, fattore che testimonia quanto l’utenza apprezzi questo spirito sportivo firmato Seat.

    Tre versioni tutte da gustare…

    Il “palcoscenico” offerto dalle versioni precedenti è stato quindi la “prima” per la nuova Cupra, che ho avuto modo di provare a fondo sul tortuoso e tecnico Kartodromo di Artena, laddove le curve strette sono il suo forte, senza dimenticare l’assoluta neutralità della sportiva Seat e quel guizzo alcoolico regalato dall’aumentata potenza del nuovo modello. Cosa che rimane però in linea con la perfetta gestione elettronica offerta dal motore 2.0 TSI. Tre le versioni per la bella ed aggressiva new Cupra: la “nostra” SC, la 5 porte e l’elegante e dinamica SW.

    10 Cv in più ma è la coppia aumentata che fa la vera differenza…

    La nuova versione è quindi la più potente mai realizzata per Seat e questo grazie ai suoi 300 CV tondi tondi, ovvero 10 in più rispetto alla precedente versione, anche se, il dato più interessante per gli amanti dei numeri, è l’aumento della coppia, che oggi passa da 350 a 380 Nm, valore disponibile tra 1800 e 5500 giri.

    Fanno parte del “pacchetto tecnico” la distribuzione variabile, la doppia iniezione diretta ed indiretta ed una rivisitazione globale del 4 cilindri che viene accoppiato al cambio DSG doppia frizione che la spinge ad oltre 250 km/h con un valore 0/100 km/h in soli 5,6”.

    Il nuovo telaio della Cupra: arriva l’Adaptive Chassis Control

    Quei 10 Cv in più abbinati ai 30 Nm di coppia in più, hanno richiesto la rivisitazione del telaio della new Cupra: è una vettura molto bilanciata e questo è merito dei nuovi ammortizzatori a controllo elettronico DCC che riescono a adattare l’assetto vettura in funzione dei carichi trasversali.

    Di serie troviamo poi alcuni assist elettronici che ne migliorano la sensibilità: tra questi, il Progressive Steering Control (manovrabilità volante) ma, soprattutto, il nuovo differenziale VAQ tipo Haldex a controllo elettronico che viene azionato idraulicamente.

    Più rapidità d’intervento per i dischi Haldex per una guida sportiva più fluida

    Tale sistema è decisamente più “rapido” nel funzionamento rispetto ai sensori ESC e questo se parliamo di rallentare – quando serve – la ruota interna alla curva trasferendo più coppia a quella esterna, tutto ciò perché viene monitorato il livello di trazione su ogni pneumatico.

    Quindi, in pochi millisecondi, i dischi Haldex si aprono/chiudono per trasferire il 100% della coppia laddove serve in quel preciso istante. Tutto però è strettamente correlato tra i vari sistemi di bordo per una guida più incisiva e fluida con il risultato di un utilizzo inferiore dei freni e la “diluizione” del sottosterzo.

    CUPRA Drive Profile, i mode per quello che serve…

    Sono 5 le modalità di guida per gestire i 300 Cv della nuova Seat Cupra: Comfort, Sport, ECO, Individual e CUPRA. Quest’ultima ottimizza al massimo l’accelerazione vettura, il cambio DSG, il DCC, lo sterzo progressivo ed il differenziale autobloccante VAQ. Per l’ESC invece, sono 3 i livelli d’intervento. Ad esempio, in pista, si può scegliere tra la regolazione dell’ESC in modalità sportiva mentre nel secondo Mode il sistema di stabilità verrà completamente disattivato.

    Evoluzione degli interni e degli esterni

    Della tecnologia della nuova Cupra fanno parte il sistema Radio Media Plus, il regolatore della distanza vettura ACC, il Front Assist, i proiettori full LED di nuovo ed aggressivo design, mentre all’interno troviamo il sistema senza chiavi Kessy, la ricarica Wireless, lo schermo da 8” e l’illuminazione abitacolo a LED multicolore.

    Del design invece, fanno parte le vistose prese aria sul frontale, il doppio terminale, il logo Cupra sulle pinze freno verniciate in rosso, le placche battitacco in alluminio, il Performance Pack con cerchi da 19”, coperture Michelin Pilot, le modanature laterali in colore della carrozzeria e le pinze Brembo in colore nero o rosso. Dentro Cupra è bellissima grazie a sportivissimi sedili in Alcantara, materiale usato pure per i pannelli delle porte (visibili inserti in fibra di carbonio) mentre il volante in pelle traforato presenta cuciture a vista bianche. Due i colori disponibili per l’invitante carrozzeria: il nostro Desire Red e Mystery Blue.

    COME VA: precisa, veloce e reattiva questa new Cupra SC

    La scelta del Circuito di Artena non è stata casuale: pur avendo deciso di mettere da parte la rapidità e l’accelerazione sulle marce alte, verificata poi in altra sede (i 300 Cv hanno uno sviluppo molto lineare su tutto l’arco di funzionamento del motore TSI), ho pensato di mettere alla frusta il comportamento nell’apri/chiudi, decisamente frequenti su questo tracciato.

    Inoltre, volevo verificare il reale funzionamento delle sospensioni a controllo elettronico, perché, sullo stretto, vengono messe più in crisi oltre al fatto che pure il differenziale, vista la massiccia presenza di curve strette, avrebbe avuto il suo bel da fare oltre al fatto di vedere come se la sarebbe cavata con l’innalzamento delle temperature di lavoro…

    Salendo in abitacolo di percepisce quel “salto” nel mondo racing che Seat ha voluto imprimere al nuovo modello di Cupra: i sedili molto avvolgenti, la presa sul volante è salda, la sistemazione più bassa delle sedute (a favore del baricentro vettura) ma soprattutto la razionale organizzazione della strumentazione, ci fanno comprendere che questa non è una vettura a “taglio sportivo” ma una vera sportiva.

    Lo ricordano il bel logo sulla mascherina anteriore che raffigura la bandiera a scacchi abbinata al colore rosso, gli splendidi cerchi da 19”, le pinze racing, la ridotta altezza da terra del telaio e la forma allargata dei parafanghi anteriori.

    Entrando a bordo quindi, la percezione “modalità pista” si avverte immediatamente: la seduta di guida è molto avvolgente e “protetta” sui laterali del sedile per contenere il pilota quando si guida sotto sollecitazione mentre le palette sul volante del cambio DSG doppia frizione sono ben sagomate e basta sfiorarle per sentire il cambio marcia, molto rapido in Mode Cupra e Sport.

    Il tempo di scaldare le Michelin Pilot (dopo aver abbassato un filo la pressione di gonfiaggio) ed eccomi in solitaria tra i cordoli di questo circuiti “tutto curve”: scopro subito, in Mode CUPRA, l’esaltante accelerazione del motore TSI turbo, che spinge subito da 1700 giri mostrando una coppia lineare fino a 2500 giri per poi prendere tonicità poco sopra i 3500 indicati.

    Certo guidare con 300 CV su un tracciato così corto non è semplice: la spinta del TSI è sorprendente, dinamica e la potenza spinge la vettura sempre ai margini della pista, per  questo va usata cura sul pedale del gas oltre a lavorare poco con lo sterzo, proprio per non mettere in crisi il pacchetto motore/telaio Seat Cupra.

    In accelerazione il muso vettura si alza quasi nulla è questo è merito pure delle sospensioni elettroniche DCC che aiutano sia sulla spinta trasversale che su quella in frenata, bilanciando i carichi in modo molto equilibrato, cosa che rende Cupra una sportiva si ma molto ben bilanciata.

    Noto subito la fluidità del cambio DSG doppia frizione, la progressione dello sterzo, la compattezza del nuovo telaio che si sommano ad un’erogazione piena e corposa più sulle marce alte che su quelle basse. Tanta potenza ben “assistita” da un differenziale che lavora sodo e bene sotto curva, quando la ruota interna lavora tanto e quella esterna vorrebbe scappar via; ottima quindi la trazione pure sulle marce basse.

    La spinta del 4 cilindri è ottima: da 3800 giri l’accelerazione si fa più cattiva per poi aumentare di gradiente poco sopra i 4500 giri mantenendo quella tonicità che denota grande forza ai medi e tanto succo ai medio/alti. Sulle curve strette poi, apprezzo e scopro un’auto agilissima, schietta e sincera dove l’unico limite è rappresentato dall’angolo ridottissimo delle curve, strettissime, che lasciano poco spazio se parliamo di far scivolare la vettura in piena accelerazione.

    Cupra è eccellente in staccata: zero trasferimenti di carico sull’avantreno, freni potentissimi che però, su questo circuito, hanno mostrato qualche limite nel raffreddarsi bene ed in fretta nonostante le dimensioni importanti dei dischi anteriori. Peccato per il freno a mano elettrico… Credo che su una vettura di questo spirito racing, sarebbe ampiamente preferibile un classico freno a mano a leva, tanto per aiutarsi in ingresso curva oppure nel far scivolare la vettura in staccata e questo per entrare più forte ed uscire dalle curve con maggiore spinta ma, soprattutto, con la macchina dritta e quindi pronta ad accelerare per scatenare tutti i suoi 300 Cv di razza purissima…

    IL CIRCUITO GO-KART ARTENA

    INFO tecniche: Lunghezza: 900 mt. – Larghezza 10 mt. – Numero curve 10 a raggio variabile. Sito: www.gokartena.it/ . Tel. 348/708.46.03

    (Foto GIUSEPPE CARDILLO, LEONARDO DI GIACOBBE – si ringrazia Roberto titolare del circuito della prova)

    Andrea Di Marcantonio
    Andrea Di Marcantoniohttps://www.performancemag.it
    “Non è facile racchiudere quasi trent’anni di passione in poche righe. Lo è invece quello stimolo quotidiano e continuo che mi porta in sella alle moto ed a bordo delle quattro ruote, su strada quanto in pista. Senza dimenticare tutto ciò che compone il mondo dei motori, mondo dalle mille sfaccettature… Ed è proprio questa passione che alimenta e mi fa “capire” ed “interpretare” i veicoli che provo in una chiave di lettura tecnica e completa oltre che diversa. Punto sulla qualità e l’approfondimento testuale oltre che sull’impatto fotografico delle prove. Al mio fianco Giuseppe Cardillo e Lorenzo Palloni, fotografi ma, soprattutto, “compagni di viaggio” in questa avventura che parla di performance. Con loro, il videomaker Andrea Rivabene. Importante è il modo diverso di raccontare le prove, abbinata alla ricerca delle migliori location. E poi i progetti legati ai giovanissimi talenti con PROGETTO MX dedicato al motocross e SPEED PROJECT, dedicato al mondo della Velocità. Siamo l'unica testata italiana a costruire progetti per i giovani a cui offriamo un team collaudato e tutta la mia esperienza sul campo. Insomma un impegno a 360°, perchè PERFORMANCEMAG.IT è tutto questo!”

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