Nel 2014 Ducati Motor Holding S.p.A. ha fatto registrare l’ennesimo record di vendite. Sono state consegnate ai clienti 45.100 moto, il 2% in più rispetto al 2013, confermando per il quinto anno consecutivo il positivo trend di crescita…
E’ un incremento legato anche all’introduzione di nuovi prodotti che, malgrado la grande incertezza del mercato, hanno contribuito al raggiungimento di questo risultato per Ducati. In particolare la famiglia Monster che, grazie all’arrivo dei nuovi modelli 1200 e 821, ha fatto registrare un + 31% di crescita, con 16.409 unità immatricolate. Al Monster si aggiunge l’arrivo della 899 Panigale, che ha generato un + 74% con 5.806 unità, garantendo un incremento di volumi per tutta la famiglia Superbike pari a + 12%, che chiude il 2014 con un totale di 9.788 moto vendute in tutto il mondo.
In Nord America le immatricolazioni sono state in linea con quelle 2013: il Messico è cresciuto del 8%. Gli Stati Uniti continuano ad essere il primo mercato mondiale per Ducati, con 8.804 moto consegnate. Nonostante le difficili condizioni del mercato, le vendite sono aumentate considerevolmente in Sud America, in particolar modo in Brasile (+ 74% con 1.174 moto) grazie ad una forte espansione della rete concessionari in questo paese e all’introduzione sul mercato della gamma completa con produzione locale in CKD.
In Europa le vendite hanno mostrato un rallentamento (-3% con 19.743 unità), legato soprattutto alla situazione difficile di alcuni mercati. Se in Italia le immatricolazioni non hanno mantenuto il livello del 2013 (-14% con 4,284 moto) nelle altre nazioni europee le vendite sono state abbastanza stabili, con crescita a doppia cifra per il Regno Unito (+16% con 2.742 unità).
Crescita anche in Asia, dove Ducati ha ottenuto il miglior risultato di sempre (+11% con 5.787 moto) con una forte crescita in Tailandia (+22% con 3.057 unità) e in Cina, che, rispetto al 2013 ha quasi raddoppiato i volumi (+97%). Ducati ha avuto un importante incremento delle vendite anche in Australia (+13% con 2.132 moto) ed è cresciuta in Giappone (+1% con 2.558 unità).
Insomma le moto italiane piacciono ed è certo che Ducati guarda ad altri mercati più appetibili e “facoltosi”. La speranza è però quella di tornare presto ad immatricolare numeri interessanti anche in Italia, cosa ritengo molto complessa e delicata a causa della paurosa ed “incisiva” recessione. Un brand importante quello di Borgo Panigale, che, oltretutto, si rinnova ed investe sempre su prodotti innivativi e “carichi” di tecnica.