Captur E-TECH Plug-in Hybrid essenza Renault di mobilità alternativa. Le sue carte? Architettura serie-parallello, motore termico, Multi-mode, e-motor HSG
Per andare lontano occorre la voglia di viaggiare abbinata a quella di cercare sempre nuovi spazi dove costruire un’Avventura ad ogni livello. Renault Captur (B-SUV straniero più venduto) si spinge “oltre” per questa nuova e ricercata versione: lui è un B SUV che ha trovato ampio consenso nell’utenza (230.000 pezzi venduti nel mondo di cui 30.000 solo nel nostro Paese) che cerca un veicolo innovativo ed al passo con i tempi. Che parlano di mobilità sostenibile.
Così, Nuovo Captur E-TECH Plug-in Hybrid (si parte da 32.950 euro in allestimento INTENS), sfrutta tutta l’esperienza decennale by Renault se parliamo di veicoli elettrici che si fonde con oltre 40 anni di presenza in Formula 1.
Sono quindi tre i segreti tecnologici di questa nuova ed innovativa Captur: si parte sempre in elettrico, l’accelerazione è sempre rapidissima e si può ampiamente sfruttare la rigenerazione energetica, soprattutto nel B-Mode.
C’è un quarto elemento tecnico di spicco, ovvero la nuova trasmissione Multi-mode con innesto a denti senza frizione. L’intero pacchetto di Captur E-TECH Plug-in Hybrid assicura infine emissioni ridottissime, consumi bassissimi ed elevate performance.
La gestione dell’Energia e la trasmissione Multi-mode
La soluzione è di quelle che rivoluzionano e che vanno verso un’offerta ibrida che parli di coerenza. Certamente esclusiva quanto originale con gli oltre 150 brevetti, basata essenzialmente su un’architettura serie-parallelo, soluzione che ha il grande vantaggio di far lavorare al meglio le varie motorizzazioni che interagiscono tra loro.
Una competenza che arriva dal Team di F.1 Renault DP World F1 Team con cui condivide competenze e conoscenze tra gli ingegneri del Team al fianco con quelli delegati alle vetture di serie, perfetta combinazione di “capitale umano” che ha generato le motorizzazioni E-TECH.
Punti di forza sono l’architettura del powertrain che vanta basi tecniche con quelle della F.1, la trasmissione Multi-mode con denti dritti e senza frizione ed il sistema di recupero/utilizzo dell’energia denominato Energy Management. A tale proposito, la tecnologia E-TECH consente la massima efficacia ed ottimizzazione dell’energia sia in decelerazione quanto in frenata.
Parole d’ordine: rigenerazione batteria in frenata e frenata rigenerativa
Le azioni del sistema, che, lo ricordo per completezza d’informazione, lavora in modo autonomo, “promuove” azioni concrete: la rigenerazione della batteria in frenata – quando si solleva il piede dal pedale acceleratore e la leva cambio si trova su D, il motore elettrico funziona da generatore e recupera energia cinetica che viene sviluppata dalla decelerazione e che trasforma poi in energia elettrica che viene rinviata alla batteria – la frenata rigenerativa – quando viene premuto il pedale del freno, il motore elettrico è di aiuto alla frenata e recupera energia in “eccesso” per poi rinviarla alla batteria.
Erede della tecnologia EOLAB
Questa motorizzazione che equipaggia Captur Plug-in E-TECH, è stata ereditata da quella della concept EOLAB, show car presentata al Salone di Parigi del 2014. I suoi consumi dichiarati sono di un litro di carburante per 100 km.
Il pacchetto tecnico prevede una motorizzazione ibrida plug-in che si compone di un motore termico, un motore elettrico e la nuova trasmissione a tre rapporti senza frizione, di cui due sono collegati al propulsore elettrico ed il terzo a quello endotermico.
Ad oggi però, il gruppo motore è stato integrato all’interno della nuova piattaforma modulare CMF-B, pensata e concepita proprio per l’elettrificazione.
Due i motori elettrici: un e-Motor la trazione esclusivamente elettrica ed uno starter AT/ HSG, una batteria agli ioni di litio da 9,8 kWh e la trasmissione Multi-mode con i “parametri” citati in precedenza che è abbinata al motore benzina da 1.6 cc di nuova generazione (vanta doppio iniettore, bore spray coating, filtro antiparticolato e omologato euro 6full) ma, soprattutto, concepito ex novo per questa tipologia di combinazioni.
Due parole sul motore termico e sul telaio/sospensioni
Si tratta di un quattro cilindri “sedicivalvole” da 1598 cc con E-MOTOR e HSG. La sua potenza “combinata” è di 160 Cv così espressa (da scheda tecnica ufficiale): ICE 92 Cv a 5600 giri, E-MOTOR 49 Cv e HSG da 25 Cv.
La coppia massima dei tre livelli è di 144 Nm/3200 giri, 205 Nm e 50 Nm con regime per il 90% della coppia massima di 2400 giri. L’iniezione di carburante è indiretta. Lo schema sospensioni prevede pseudo McPherson davanti e Multilink dietro mentre l’impianto frenante prevede dischi sia davanti che dietro da 296 e 290 mm. La velocità massima è di 173 km/h mentre l’accelerazione 0/100 km/h è di 10,1”. I consumi dichiarati parlano di 1,4-1,6 litri per 100 km su ciclo misto.
Motore elettrico da 68 Cv con 205 Nm di coppia con trasmissione diretta
L’e-Motor, vanta 49 kW ovvero 68 Cv a 205 Nm. Il secondo motore elettrico, HSG per intenderci, funziona soprattutto da “sincronizzatore”. Lavora con tensione di 400 Volt ed avvia il motore termico portandolo subito al corretto regime per l’innesto della marcia giusta.
Due esempi? Quando il guidatore “chiede” più coppia sul pedale dell’acceleratore, oppure quando la batteria sta per scaricarsi. Tutto questo per merito di ingranaggi collegati al volano del motore a benzina. Ma l’HSG recupera anche energia cinetica dal motore endotermico che poi viene direzionata alla batteria.
Quindi Captur E-TECH Plug-in Hybrid parte sempre in elettrico ed assiste per una spinta omogenea ed istantanea soprattutto. Il motore termico 1.6 cc serve essenzialmente per due motivi: supporto al motore elettrico in accelerazione consistente, produce energia elettrica per la batteria e lavora unicamente nelle aree di coppia ottimali, cioè tra 2000 e 4000 giri al fine di offrire il miglior rendimento. Infine, per la presenza della trasmissione Multi-mode, la combinazione elettrico/endotermico, rende la guida molto lineare e piacevole.
Obiettivo versatilità 100%
Il punto di svolta di nuovo Captur E-TECH Plug-in Hybrid è senza dubbio la sua grande versatilità. Si può guidare in elettrico sui percorsi cittadini a zero emissioni, oppure utilizzarlo nei fine settimana anche su lunghe tratte senza l’incubo della ricerca di un punto di ricarico obbligato e questo è un gran bel vantaggio pratico.
La batteria, da 9,8 kWh/400V, ha peso di 105 kg per un’autonomia full elettrico di circa 50 km e 135 km/h di velocità massima (WLTP) e ben 65 km di percorrenza in ciclo urbano WLTP City.
La batteria si ricarica tra le 3 e le 5 ore e questo a secondo della tipologia di presa, compresa le prese uso domestico e con potenza massima di 3,7 kW. Due le prese di “rifornimento” come vedete dalle foto: carburante a sinistra, presa elettrica a destra con spia luminosa che indica a che punto sia la ricarica con blu, ricarica, arancione, in standby e rossa, non ricaricata.
La modalità MULTI-SENSE PURE
Vi si accede dal grande display centrale o attraverso il pulsante sul cockpit: consente il passaggio al mode Full Electric a patto che ci sia energia sufficiente disponibile. C’è poi il Mode E-Save che limita l’uso del motore elettrico dando spazio al motore termico da 1.6 cc che mantiene la riserva di ricarica con il minimo del 40% della batteria, quando si vuole passare alla guida elettrica. Con il tasto EV, infine, si “forza” la modalità elettrica.
…e altri Mode di guida e di accoglienza a bordo
Il Mode SPORT del MULTI-SENSE, sfrutta tutte e tre le motorizzazioni che nella batteria c’è energia sufficiente: questo si traduce in accelerazioni vigorose sfruttando al massimo il sistema serie-parallelo, ad esempio in fase di sorpasso.
Su questa Captur non cambia l’altra caratteristica che l’ha resa unica: mi riferisco alla capienza a bordo. La panchetta posteriore, infatti, si può spostare di ben 16 cm mentre nello spazio sotto al pianale di 40 litri, si possono alloggiare i cavi di ricarica senza pregiudicare la capienza del bagagliaio stesso. In abitacolo due display da 10,2” e da 9,3” con sistema Renault EASY LINK dove tutte le modalità di guida possono essere controllate, dall’autonomia fino agli scambi di flusso senza dimenticare il recupero energetico, i livelli di tempi ricarica e della batteria.
NOTA Renault: Il decreto legislativo M1 CO2 61-90 del 2020 prevede incentivi all’acquisto per le auto con emissioni comprese tra 61 e 90 gr CO2 /km in ciclo NEDC. Nuovo Captur E-TECH Plug-in Hybrid rientra a pieno titolo nella categoria con 34 gr di CO2 /km di emissioni in ciclo NEDC (WLTP 32 gr) e accede quindi agli incentivi statali pari a 2.500€ o 4.500€ in caso di rottamazione, oltre che degli incentivi aggiuntivi previsti dalle amministrazioni locali.
COME VA: UN MODO NUOVO DI GUIDARE
Proprio così: guidare nuova Captur E-TECH Plug-in Hybrid, significa utilizzare nuovi parametri di guida ed un’omogeneità del tutto impensabile fino a qualche anno fa. Questo B-SUV Renault colpisce per lo spazio interno a disposizione degli occupanti, per il suo design “incisivo” ma mai “invasivo” ma, soprattutto, piace per la sua essenza Green.
Dimensioni mai eccessive che si rivelano “facili” da parcheggiare in città, complice uno sterzo molto neutro e progressivo e ampie vetrate che consentono la massima visibilità esplorativa dell’esterno vettura.
Le sedute anteriori sono comode ed il comfort a bordo è sempre di alto livello: piace l’imbottitura dei sedili, molto contenitiva, la possibilità di riscaldarli e l’ampia visibilità che regala il parabrezza. Lo spazio di carico è ampio e sufficiente così come i piccoli spazi dove riporre piccole e medi oggetti legati al viaggio.
Su strada ho scoperto una Captur decisamente “più matura” se parliamo di comfort durante la marcia: le sospensioni sono tarate sul morbido e la risposta è solo un filino secca sulle sequenze brevi quali pavé o piccole imperfezioni stradali.
Per il resto, la percezione a bordo di comfort è sempre elevata: ogni asperità viene assorbita in modo deciso senza restituire scossoni in abitacolo mentre il rollio non è mai eccessivo. Mi è piaciuto il comportamento dello sterzo, preciso e lineare nei parcheggi, ben “strutturato” in autostrada e ottimo sui percorsi misti.
Ma se parliamo della guidabilità di questa E-TECH Renault, il mix di motorizzazioni e le soluzioni tecnologiche applicate, rendono la guida unica e piacevole. Un balzo in avanti verso quel futuro pulito su cui tutte le Case stanno lavorando. Però, a differenza di altre soluzioni provate, E-TECH Plug-in Hybrid Renault ha un qualcosa in più.
Dimenticate che nel cofano c’è un motore endotermico, lui è solo un “ospite”, perché questo 1.6 a benzina ha solo delle funzioni di “assistenza” al resto dell’elettrificazione presente su questa nuova Captur. La guida è sempre fluida, liscia come l’olio e lo switch tra una motorizzazione e l’altra è appena percettibile.
Più sorprendente è però il nuovo sistema Multi-mode, il cui lavoro è davvero creativo se parliamo di cambio. Ogni “scelta” tecnica di cambiata è gestita 100% dal sistema che vanta una regolarità di funzionamento eccellente e che regala quindi un comportamento fluido e lineare già a bassissima velocità.
Tra i vari Mode di guida, molto utile l’E-save che consente la combinazione del funzionamento tra elettrico ed endotermico, dando così possibilità di ricarica della batteria. Ed è nuovo anche osservare sul display centrale lo schema di funzionamento/ricarica dei motori che funziona molto bene in B-Mode, ovvero con una maggiore capacità di frenata rigenerativa.
Nel corso della prova non ho mai utilizzato una colonnina di ricarica: ho utilizzato la vettura molto in città ma pure su percorsi a medio/lungo raggio, utilizzando così e varie funzioni offerte sul display anche in termini di scegliere il Mode migliore in funzione del percorso affrontato.
Ho compreso ad esempio, che, utilizzando l’E-save in B-Mode, specie su tratti in discesa, si riesce a garantire un incremento energetico di ricarica così come in Mode Sport le performance sono massimizzate da una spinta consistente delle tre motorizzazioni che si combinano insieme.
Altra cosa apprezzata è il funzionamento dell’impianto frenante, coerente, progressivo e molto modulabile oltre che potente, specie nella parte centrale della frenata. Insomma, la tecnologia Renault, mi è piaciuta molto per la sua efficienza che regala una guida divertente e nuova oltre che fluida.
La spinta è omogenea sempre e comunque e la “componente elettrica” non assiste ma è parte fondamentale di questo innovativo progetto legato al sistema serie-parallelo. Una Captur così merita di essere provata, vissuta, compresa in tutta la sua originalità, un qualcosa che nasce dal grande desiderio di innovazioni, spirito sempre vivo in Renault. Da sempre…
(Foto LORENZO PALLONI)
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