Visita alla RMU, Azienda italiana che produce moto e componenti e che parla di racing. Moto3, PreMoto3, MiniGP, tanti impegni, l’accordo con VR46 per un team che cresce e si evolve. In attesa del salto nel Motomondiale,,,
E’ una piccola grande storia tutta italiana, di quelle con tanta e generosa passione dentro. Una storia come tante forse, ma altrettanto diversa perchè differente l’approccio con cui RMU (acronimo di Reggiana Macchine Utensili) si avvicina alle corse, al progresso tecnologico, alla motivazione profonda – e mai scontata – dei risultati, che riesce ad agguantare, gara dopo gara ed anno dopo anno.
Ed è prorompente la spinta propulsiva che si respira all’interno del nuovo ed ancora in allestimento R&D di Mancasale: work in progress è vero, ma il piano di lavoro e gli obiettivi sono chiari, ovvero creare una realtà innovativa, moderna e ben strutturata, che produce moto e punta alla formazione di tecnici qualificati con occhi al futuro. Con il probabile e sognatissimo ingresso nel Motomondiale.
RMU, realtà nascosta?
Personalmente ed inspiegabilmente, ritengo che, realtà come questa, rimangano spesso nascoste alla grande massa e sono poco conosciute anche se, come nel caso di RMU, di cose interessanti ne siano state fatte dal 2009 – anno di nascita dell’Azienda – ad oggi…
E’ quella strana (e spesso poco comprensibile) logica del nostro Paese che, ancor più spesso, fa fatica a promuovere in Mode meritocratico realtà produttive intense, capaci e motivate da competenza e passione, elementi che rendono RMU la logica evoluzione di un qualcosa poco comune sul piano nazionale. Sono i risultati a parlare e può essere considerato un ottimo esempio di creatività aziendale per molti.
Un passo avanti, una marcia in più, sono i risultati che parlano…
Piace quindi l’idea di una struttura tutta italiana che si pone un passo avanti e che, con guizzo e soprattutto intraprendenza, sa puntare al meglio, non tanto nella forma ma, soprattutto, nel risultato finale. Alessandro Ruozi ed i suoi tecnici “convivono” in un quotidiano appassionato, dove ogni componente, ogni singolo problema è posto su un’area prospettica ben più ampia, proprio perchè quell’idea di Team, sia concreta, stimolante ed innovativa. Sempre, comunque.
31 podi nel CIV 2015
E, l’idea di “esserci” è accompagnata dai risultati nel nostro CIV 2015: vittoria nella Pre Moto3 250 con il giovanissimo Celestino Vietti Ramus, che, nel 2015, ha acciuffato ben 9 vittorie su 10 ed ancora 10 vittorie complessive, 31 podi, due titoli quale Costruttore nella Moto3 e nella PreMoto 3 250, 2° posto nella classifica costruttori Moto3, dove lo scontro in pista è letteralmente frontale con competitors dai grandi nomi…
Percorso agonistico di livello…
Un percorso agonistico preparato con competenza fin dall’esordio nel 2009 che, l’anno dopo, vede la nascita della prima moto tutta RMU, ovvero la MiniGP 80; nel 2011 è la volta delle MGP-5, della MPG-7 e della PreGP 125 per passare poi nel 2012 ad una scia di successi in Italia e Spagna. Nel 2014 arriva l’attesissima Moto3 ma, soprattutto, l’accordo, la partnership con VR46 Riders Academy, altra tassello importante del mosaico RMU che ne fa un team selezionato, anche per il suo futuro racing.
E la stagione 2015 è stata intensa in termini racing: del Team factory RMU ne hanno fatto parte 8 piloti suddivisi tra PreMoto3 125/250 e Moto3. Davide Baldini, Nicola Fabio Carraro e Alex Triglia nella PM3 125, Celestino Vietti Ramus e Nicholas Spinelli nella PM3 250 e Dennis Foggia, Bruno Ieraci e Stefano Ferrante nella Moto3.
Costruttore all’avanguardia…
La visita alla RMU Racing, ha “sottolineato” alcuni aspetti forti di questa Azienda: c’è un’idea di innovazione costante, un’attenta selezione dei materiali e dei componenti che si sposano ad altrettanto ed ambiziose soluzioni progettuali, perchè tutto è realizzato in casa; dagli stampi delle fusioni passando per le saldature ed il definitivo assemblaggio, il tutto con massima flessibilità ma soprattutto con occhio che sa guardare oltre.
E non una questione di risorse – non solo – ma di un “vincolo concreto” legato al vivere nel mondo che cambia, anche nelle corse, senza essere “trascinati” ma con la logica del, creare una corrente positiva. Proprio come sulla nuova Moto3 2016. Il suo telaio, il suo forcellone “girato”, l’area di abduzione, lo scarico, le lavorazioni meccaniche, le soluzioni costruttive, sono ciò che è realmente RMU, pura innovazione.
Progetti ambiziosi tra cui RMU Mechanics Academy…
Nella completezza del mondo RMU, non poteva mancare la formazione quale plus accademico: l’idea di base è quella di formare personale competente in ambito racing che però abbia passione quale base per apprendere tutti i segreti, la malizia ed il metodo che servono a lavorare in un grande team.
Per questo lo schema di RMU Academy è unico oltre che altamente formativo sul piano tecnico (250 ore di formazione spalmate tra novembre 2015 e marzo 2016), visto che gli argomenti trattati, sono i più differenziati nel panorama tecnico.
La vita al box è cambiata così come l’approccio tecnico…
Perchè oggi le corse sono cambiate e c’è “fame” di personale qualificato che stia al passo con i tempi: pista, box, elettronica, telemetria, componentistica, lavorazioni, setting, cablaggi, centraline, software, tutte argomentazioni che fanno parte della RMU Academy con l’obiettivo di puntare ad una formazione di altissimo livello con ragazzi che poi verranno selezionati e fatti operare – a fianco di tecnici – già nel CIV 2016, nel box RMU Racing, per poi essere collocati in altri team selezionati per iniziare ognuno il proprio percorso professionale.
Un’esperienza totale (unica nel panorama italiano) per molti ed appassionati ragazzi, le cui selezioni sono ancora in corso e, da quello che abbiamo potuto vedere, si tratta di ragazzi che amano il mondo racing ed hanno una competenza appassionata da plasmare per essere trasformata in una vera e propria professione sul campo.
2016: 8 piloti al via in 4 categorie. Ci spiega tutto (o quasi) Alessandro Ruozi…
A Ruozi, chiedo ciò che tutti aspettano di sapere, ovvero quali saranno i rider RMU 2016… “Il prossimo anno ci vedrà impegnati in tre categorie – ci spiega Ruozi -, con un totale di 8 piloti al via… Nella Pre-moto 3 125/2T , accompagneremo cinque piloti iniziando da Elia Bartolini, Campione Italiano MINI GP 50 (RMU) 2015 e Raffaele Fusco, secondo classificato nella stessa categoria e nello stesso anno, due piloti che sono la conferma tangibile del nostro impegno anche nel Campionato Mini GP. Sono entrambi residenti in Romagna,e di certo promettono bagarre fino all’ultima curva. I due saranno affiancati da un altro Romagnolo, una scommessa per la nostra squadra, in quanto ha sempre praticato solo gare di enduro e motocross. Sto parlando di Thomas Rossi che manifesta una smisurata passione per la velocità. A completare la formazione dei “duetempisti”, ci saranno Giancluca Sconza e Benedetto Rasa.
– segue – Qui ci spostiamo verso la punta dello stivale… il primo è nativo di Napoli, Il secondo è siciliano Siamo convinti che la scuola dei due tempi sia fondamentale per insegnare tanto ai ragazzi, per questo motivo la 125 cc è la prima categoria che proponiamo all’esordio nel CIV. Parlando poi della Pre-Moto 3 250/4T, saremo in pista con 3 piloti, tutti al secondo al secondo anno di CIV e reduci da una prima esperienza nel 2015 con un una moto 2 tempi. Si tratta quindi di Riccardo Rossi, Lorenzo Bartalesi e Davide Baldini ed anche in questo caso la copertura geografica è garantita, dal primo di Genova, passiamo al secondo, in zona Firenze per arrivare all’ultimo, anche lui napoletano” Alessandro ed in Moto3 visto che non ne hai parlato? “Beh a questa domanda, almeno per ora, non posso ancora risponderti…”.
Due video per raccontare ciò che abbiamo visto…
Nel primo video si parla della tecnica RMU, della Moto3 e del travaso sulla nuova ed evoluta Moto3 2016, proprio per questo abbiamo realizzato queste due clip che raccontano, meglio di mille parole, cosa sia questa Azienda nella sua “intimità globale“…
Nel secondo video invece, si parla della stagione appena conclusa 2015, dei progetti, del Team; ne abbiamo parlato proprio con Alessandro Ruozi, Team Manager RMU Racing che ci ha spiegato ma soprattutto fatto toccare con mano quello che si fa e si respira nella Factory di Mancasale (RE), perchè gli argomenti sono tanti e le idee viaggiano veloci così come il loro futuro. RMU è soprattutto realtà, contatto stretto con il mondo racing,
VIDEO 1: ANALISI TECNICA MOTO3 2015 E MOTO3 2016
STAFF ONLY: viaggio tutto d’un fiato oltre la porta dell’R&D RMU…
“Rampa di scale ripida, come se dovessi conquistare la cima. Porta con su scritto Staff Only quindi ci siamo, questo è il mondo R&D RMU… All’interno tanti scaffali dove regnano file di serbatoi, forcelloni, telai, motori ma, soprattutto, cassettiere profondissime, al cui interno ci sono tutte le più piccole parti di una Moto3, di una PreMoto3 125/250, delle MiniGP e così via.
– segue – Più avanti la sala del banco prova, tutto nascosto o quasi per la nostra presenza anche se qualcosa abbiamo notato di nuovo ma, al momento, rimane un piccolo segreto. Tutto è ordinato, sensibilmente oscurato agli occhi curiosi ma qui la passione è grande: ci sono ragazzi giovani, giovani designer, giovanissimi operatori sulle macchine a controllo numerico, una vera e propria “fiera del racing” proprio perchè i progetti RMU sono tanti e tutti ambiziosi.
E si lavora tanto, si sperimenta, si cerca quel mezzo cavallo in più così come si lavora minuziosamente al CAD/FEM sul disegno del forcellone, del telaio, si provano le forze in gioco, la distribuzione dei pesi, si guarda avanti sull’area legata all’alimentazione (…!) e si portano avanti velocemente le moto della prossima stagione.
– segue – RMU fa tutto in casa e da sola, perchè ha la competenza ma anche quella “duttilità” di adeguare la propria produzione in funzione delle variabili di progettazione. E’ un approccio innovativo, competente ed ecco perchè, il recente accordo con VR46, spinge ancor più questi tecnici a lavorare sodo, perchè gli obiettivi sono importanti.
Scattiamo foto, facciamo riprese, ma il mio sguardo è distratto da tante cose: specie un componente mi accende una lampadina che mi fa quasi capire che qui la tecnica e le idee sono sempre a caccia del “giro veloce”. Realtà italiana RMU, realtà che sorprende e che, merita a mio avviso ancor più riflettori oltre che conoscere da vicino come si lavora qui a Mancasale. Un R&D “flessibile” quindi, pronto ad ogni piccola grande scommessa…
La Moto3 2016 è in fase di assemblaggio ma ancora molti particolari sono “off limits”. E tutto è in fermento qui: fuori si lavora sul cantiere della nuova sede, dentro si macinano km davanti al pc oltre che al banco prova e quindi tutto prende una propria vitalità, una forma concreta che fa scommettere sul futuro di questa grande, piccola Azienda italiana”.
VIDEO 2: INTERVISTA AD ALESSANDRO RUOZI, UN 2015 SORPRENDENTE
(Foto e video GIUSEPPE CARDILLO)