Roberto Bianchini ovvero FX Action, tanti progetti e voglia di fare…
Da anni FX Action lavora sodo per il fuoristrada, per l’organizzazione di eventi e per fare, in qualche modo, crescere questa specialità, ormai una vera e propria “tradizione di vita” per Roberto Bianchini, ovvero FX Action…Roberto è una persona che parla poco, uno che, il giorno prima della gara, è sulla ruspa a sistemare la pista, quindi sempre in prima linea, perché ciò che garantisce spettacolo per il pubblico dev’essere sicurezza per i piloti… Un valore, il valore della FX Action, da sempre… FX Action abbraccia molte discipline del fuoristrada tra cui il Supermarecross, spettacolare, divertente e coinvolgente per il pubblico, tanto per citarne una, forse la più “globale” perché abbraccia consensi da nord a sud, con gare spettacolari che si corrono in spiaggia, in riva al mare.
Bianchini spesso si batte perché, proprio il suo stile mentale, lo porta spesso ad essere oggetto di discussione su questa o quella scelta sportiva. Lavora accanto alla FMI e con loro cerca di preparare qualcosa di sempre nuovo, nel rispetto dei regolamenti sportivi, delle location scelte per le gare o per inventare nuove specialità, come ad esempio le pitbike cross e supermotard. Questa disciplina ancora “zoppica” un po’, forse perché, almeno nell’MX, esistono troppi campionati, regolamenti cose che disorientano i team ed i piloti, che spesso scelgono di non correre nel Campionato Italiano, ma emigrano verso altre organizzazioni…e trofei vari. In questa intervista facciamo quindi il punto su come stanno le cose, esplorando anche il punto di vista della FX Action su certe scelte sportive, proprio a ridosso della prima uscita sul circuito di Pomposa del Campionato WLB Motard, categoria “gestita” oggi dalla FX stessa che all’attivo vanta più di 170 piloti, un numero ma anche una realtà che deve far riflettere…
FX ACTION, una realtà sempre più presente con molte iniziative…
Ormai sono alcuni anni che lavoriamo a pieno ritmo a 360°, è una strategia per dar modo alle nostre aziende partners di avere visibilità amplificata in eventi diversificati e devo dire che muoversi in questa maniera ci da molte sodisfazioni e stiamo concretizzando ogni anno nuovi accordi che ci permettono di crescere e impegnarci maggiormente nella nostra passione che poi si è trasformata in un lavoro costante, attualmente siamo impegnati nei Campionati Italiani Motocross MX1 e Mx2 nel Campionato Italiano Motocross Femminile, negli Internazionali d’Italia su sabbia “Supermarecross”, nei Campionati Italiani FMI Pitbike Motard e Cross, gli European Coup Beach Cross, Minibike Cross e Minibike Motard un progetto UEM, il Trofeo delle Regioni Motocross 125, MX1 e MX2, oltre il Trofeo Minimotard Champion League e il Trofeo Italia Minicross 50cc Monomarcia. infine curiamo tutte le attività esterne del Motorbike Expo di Verona e di Motodays Fiera di Roma, per la FMI CSAS- Commissione sviluppo attività sportiva organizziamo gli appuntamenti Hobby Sport in varie parti d’Italia denominato FXAction
Hobby Sport on Tour.
Come sta andando il Supermarecross, tanto pubblico in spiaggia, una formula che funziona…
Si tratta di un evento particolare e molto spettacolare. Collochiamo il Motocross dove mai si potrebbe immaginare, è veramente una grande promozione per questo sport, nato nel sud Italia da abili organizzatori come Gaetano Di Stefano, che all’epoca lancio’ questo tipo di competizioni, prevalentemente nelle regioni del sud Italia. Oggi il Supermarecross forse anche grazie a FX Action, si è sviluppato in tutta Italia, e approda in varie spiagge della penisola.Credo che se decidessimo di aumentare le prove oggi, si potrebbe contare sulla collaborazione di ogni Regione bagnata dal mare, isole comprese. Abbiamo richieste da ogni parte, il pubblico è sempre numeroso direi che per noi è un Campionato molto interessante sotto ogni aspetto.
Parliamo del Campionato WLB…
Alle Pitbike FXAction ha sempre dedicato un notevole impegno… Si tratta di una disciplina trend sotto alcuni aspetti ma molto difficile da gestire. Le case sono tutte scollegate, c’è rivalità e la FMI mi ha chiesto anche quest’anno di continuare a crederci. E’ uno sforzo notevole ed anche noi non volevamo mollare, visto che abbiamo investito molto e ci dispiaceva gettare al vento quanto costruito in questi anni. Abbiamo fatto delle precise richieste in FMI e devo dire che, sia il Presidente in persona, che i responsabili di settore, hanno ascoltato le mie domande e oggi devo dire che non vedo l’ora di iniziare con questa nuova stagione agonistica. In questi anni abbiamo sempre osservato l’ottimo lavoro degli Enti di promozione e monitorando la situazione Nazionale, il Trofeo maggiormente in crescita si è rilevato quello gestito dal WLB sotto l’egida dell’ASI, la Federazione Motociclistica Italiana si è mossa e i risultati si sono visti. Oggi il WLB è passato alla FMI, che ha accolto le richieste di questo gruppo attivo e determinato, sotto sotto anche il WLB aspirava ad un Trofeo piu’ prestigioso… penso che oggi abbia fatto un gran passo in avanti, trasformando tutto l’apparato sotto l’egida della FMI. I piloti li hanno seguiti con il risultato eccezionale che ben 180 piloti sono iscritti alla prima prova di Trofeo di Pomposa. Davvero un risultato…
Qual è in sintesi il regolamento tecnico WLB?
Il regolamento studiato da gruppo del WLB è ideale: le categorie sono suddivise per potenze ed i piloti hanno tre possibilità di scelta 14, 16 cv e Open, categoria che farà sbizzarrire i preparatori. La licenza ha costi molto contenuti e l’iscrizione idem, clima festoso e divertente, la formula ideale per il successo. Per non disorientare i piloti, si è pensato di uniformare i regolamenti con il Campionato Italiano ed oggi un pilota puo’ partecipare a ben 10 gare di cui 4 prove Italiano + WLB nella stessa giornata sulla stessa pista, 2 prove dell’Italiano in altre piste + 3 prove del WLB su altre piste… Ed infine all’Europen Cup in prova unica, che si disputerà a Pomposa il prossimo 21 ottobre. Il banco prova fisso farà da arbitro in ogni gara.
Progetti futuri per la FX Action?
Mah, direi che abbiamo cosi’ tanta carne al fuoco che pensare ad altri progetti è difficile, anche se ogni tanto ci viene in mente qualche iniziativa particolare che, al momento, è nel cassetto ma non è detto che non venga fuori prima di quanto si possa credere. Uno tra tutti un Campionato Indoor per le pitbike Cross, che è già un progetto che si sta concretizzando giorno per giorno…
Tanti anni dentro l’off-road… come è cambiata questa disciplina negli anni?
Sicuramente è diventato piu’ pericoloso… Oggi per correre con queste moto, parlo del Motocross in particolare, devi essere ben preparato fisicamente, non puoi permetterti errori, le velocità sono elevate e le moto sempre piu’ performanti, non ti accorgi di andare oltre il limite e se sbagli….paghi. L’off-road è la nicchia che,con la crisi, ne ha risentito di meno, almeno sembra, le piste sono sempre piene per gli allenamenti, le gare affollate, molte realtà che si erano dedicate alla moto stradale oggi tornano all’off-road. Certo non torneranno piu’ i tempi migliori, ma l’offroad per me si sta ben sviluppando… L’importante è non degenerare con mezzi esasperati, rumorosi e che il mercato proponga mezzi piu’ economici alla portata di tutti. La FMI, Ente per cui lavoriamo come promoter ed organizzatori, ci sta mettendo tutto l’impegno. I Campionati Nazionali affollati premiano gli sforzi degli uomini incaricati per seguire i vari settori, la perfezione è difficile da raggiungere, ma la struttura c’è e l’impegno pure, servono un po’ piu’ di risorse nel settore specifico e l’aiuto delle Case, che, secondo il mio parere, nicchiano un po’, a differenza di tutte le aziende di accessori, ricambi ed abbigliamento, di fatto sempre molto attivi.
La pitbike offroad non decolla… come mai a tuo avviso, vista anche la “distanza” dei team proprio nel Campionato Italiano?
Non ti nascondo che si è provato a cercare anche delle collaborazioni costruttive per lo
sviluppo generale della disciplina a livello Nazionale… Ma non ci siamo riusciti, pazienza, i piloti possono fare una scelta ed FMI è l’unico Campionato che assegna il titolo Italiano riconosciuto quale Ente di promozione per Campionati Nazionali. Ritengo che, una collaborazione o addirittura un passaggio completo di tutti i piloti sotto un unico Ente, possa portare notevoli vantaggi a tutti, vedi quest’anno nel pitbike motard, ma dobbiamo trovare anche l’interlocutore giusto per imbastire certi progetti che non penalizzino nessuno ma che portino sviluppo e crescita nella specifica disciplina. Noi lavoriamo per FMI e da anni gestiamo questi campionati per la FMI, oggi siamo sempre qua’ e non sta a noi fare il primo passo… Siamo disponibili ad una collaborazione costruttiva che certamente porterebbe uno sviluppo maggiore per questo sport.
Il disertare l’Italiano è una presa di posizione strana: la vedo piu’ come una forma di campanilismo molto “demenziale”, la scusa ne è la dimostrazione, le licenze che costano di piu’, ma oggi questo non è assolutamente vero, le piste che non sono da Pit, altra storia montata da chi si ostina a partecipare, quindi non ci sono elementi per disertare queste gare… Forse il punto principale, oltre la forma di campanilismo, è a voglia di correre intorno casa, o nelle regioni appena confinanti, l’Italiano non è un Interregionale. Spero che prima o poi si possa veramente far esplodere questo mondo delle pit, le moto in giro per l’italia ci sono, il divertimento è assicurato prima o poi esploderà. Comunque quest’anno le premesse ci sono tutte per un campionato interessante, belle piste tutte da PIT e un bel po’ di piloti che hanno già confermato l’adesione…