I social e non solo loro hanno attaccato Valentino Rossi. Stiamo vicini a Rossi, perchè ha regalato tanto al nostro motociclismo. E non solo i suoi nove titoli
Sono in molti a chiedersi cosa stia accadendo a Valentino Rossi. Sono in troppi a criticarlo, a ipotizzare che le “responsabilità” della mancanza di risultati sono unicamente le sue e che le sue prestazioni sono soltanto il limite della sua età.
Attacchi eccessivi dai social
I social poi, hanno attaccato pesantemente Rossi, ad un punto tale da dar fastidio fino al midollo. Ora io non voglio difendere Rossi, ma i fatti sono i fatti e vorrei dire la mia. Purtroppo, come spesso accade, finché le cose “girano bene” va tutto bene. Poi, quando le cose non vanno, tutti sparano a zero su chi ha delle oggettive e palesi difficoltà.
Ne ho parlato anche con Carlo Pernat, persona che più di molti altri conosce Rossi nel “dettaglio umano” perché con lui ha condiviso tanto. Anche Pernat, come leggerete, critica pesantemente le critiche verso Valentino, trovandole ingiuste ed immotivate. Come spiega poi, la cosa va divisa in due parti, la parte sportiva e quella legata alla sua età, senza però perdere di vista tutto quello che ha regalato al motociclismo.
Rossi ha ancora tanta voglia del suo mondo
Valentino, pilota del Team Yamaha SRT insieme a Morbidelli, certo non ha scordato come si corre in moto e questo lo ha sempre dimostrato appena ha trovato il guizzo. E nemmeno è venuta meno la voglia di correre vi assicuro.
Rossi ha reso il motociclismo spettacolo, lo ha fatto entrare di prepotenza nelle case di tanti appassionati, conquistandone di nuovi grazie al suo funambolismo. L’età c’è è vero, ma a Rossi questo non sembra pesare anzi, con la sua esperienza, è capace di “esserci” e sorprendere sempre.
Accanimento eccessivo senza guardare a ciò che ha fatto
Fa male ma soprattutto molta rabbia questo accanimento, non tenendo conto di quanto Valentino Rossi abbia regalato alle due ruote. Nove titoli non si vincono per caso e lui ha sempre attinto alla sua immensa motivazione interiore per vincere gare e titoli. Ma non solo.
Rossi ha saputo “gestire” al meglio la sua notorietà, i suoi risultati ed è stato l’unico pilota a creare una struttura come il marchio VR46 o l’Academy (come contenitore) che oggi crea talenti, piloti che saranno i campioni di un futuro prossimo venturo.
Ed ancora, l’annuncio della creazione di un nuovo Team MotoGP/ARAMCO Racing Team VR46, è un’altra idea di Rossi che certo aumenterà di fatto l’interesse sul Motomondiale a prescindere da cosa deciderà per il suo futuro da pilota. Creativo, poliedrico, intraprendente, curioso ed anche imprenditore di sé stesso. Questo è Rossi da sempre.
Quindi non è affatto sportivo, oltre che umano, attaccarlo in modo così duro. Tanto per rammentarlo, Valentino Rossi ha collezionato 115 vittorie, 235 podi, 65 pole position, 96 giri veloci e 9 titolo iridati.
E allora? Forse è un momento particolare, o forse può essere tutto o niente oppure è la “logica evoluzione” della carriera di un pilota sempre ai vertici da oltre 25 anni. Rossi va sostenuto per ciò che ha fatto in questi lunghissimi anni di presenza nel Motomondiale e non serve criticarlo ma, piuttosto, comprenderlo e supportarlo semmai.
Sarebbe un gesto di autentica sportività, un bel gesto di affetto soprattutto, benzina, carburante per crederci ancora per cercare di superare le gravi problematiche che affliggono Rossi da inizio stagione.
È un po’ un vizio tutto “nostrano” spesso criticare chi è stato prima osannato e questo accade quando il “gioco” non è più divertente per la massa, quando è più facile usare critica distruttiva piuttosto che affettuosa comprensione.
Lasciamo stare per ora la classifica perché Rossi ora non la guarda. Lasciamo stare il diciassettesimo posto della gara di ieri in Portogallo e lasciamo perdere ogni considerazioni a priori e senza sapere quale sia la verità delle cose. Invece supportiamolo, diamogli una mano. I veri sportivi non sono quelli che si schierano ma, piuttosto, quelli che conoscono il vero valore dello sportivo in senso assoluto. Cosa che Valentino Rossi è al 100%!
Carlo Pernat: “Rossi va sostenuto e non criticato”
“Valentino ha reso il motociclismo italiano internazionale, mondiale ed interplanetario ed ha avvicinato alle due ruote tantissime persone. Ci ha fatto guadagnare a tutti per oltre venticinque anni, periodo in cui ha sempre regalato spettacolo puro. Quindi, criticarlo oggi, la trovo una cosa a dir poco vergognosa. Se invece vogliamo parlare di quanto sta accadendo, allora questa è un’altra questione…
È già iniziata la guerra pro e contro Rossi, questo è abbastanza chiaro: basta guardare i commenti sui social per comprendere il livello di vergogna che dovrebbero provare chi li scrive. Rossi ha una grande voglia di stare qui, questo è il suo mondo e non vorrebbe mai abbandonarlo.
Ritengo che sia un processo normale quanto stia accadendo, dopotutto è umano a 42 anni. A questa età comanda più la testa che il polso e, proprio la testa, ti dice di non rischiare troppo ma è una condizione normale pur se Rossi si allena tantissimo ed è preparatissimo, fisicamente parlando. Quanto sta accadendo quindi, fa parte del normale ciclo di un pilota ma, proprio per quanto ha fatto, va a mio avviso sostenuto. Secondo me, in questo frangente, dovrebbe pensare a rilasciare una dichiarazione aperta, magari al Mugello dove potrebbe annunciare che nel 2022 non ci sarà. Almeno nelle vesti di pilota. Ha creato un’Academy che non c’è nel mondo e nemmeno in Formula 1 e questo è un fatto concreto, un valore aggiunto. Fa tanto per questo mondo ancor oggi e tira su tanti giovanissimi piloti”.