Facile e intuitiva fin da subito, Kawasaki Z650 RS ti conquista dal primo metro grazie al suo fascino retrò, un perfetto mix tra passato e modernità
Con i suoi tornanti a picco sul mare, il San Bartolo è il luogo ideale per testare la Kawasaki Z650 RS, una bicilindrica dal design retrò arricchito da elementi moderni.
Siamo nell’affascinante Parco Naturale del San Bartolo, a cavallo tra Marche ed Emilia Romagna, una tortuosa lingua di terra tra la provincia di Pesaro e quella di Rimini, famosa anche per essere stata la “palestra” giovanile di Valentino Rossi.

Per la nostra prova abbiamo scelto la colorazione Metallic Phantom Silver / Metallic Matte Carbon Gray, caratterizzata da un grigio metallizzato con inserti verde scuro, particolarmente evidenti sul serbatoio a goccia e sul codino a becco di papera. I cerchi a razze, che richiamano quelli a raggi dei modelli anni ’70/’80, aggiungono un tocco di nostalgia.
La posizione in sella è comoda, con un angolo del ginocchio non troppo chiuso, il busto eretto e le braccia distese. La strumentazione è immediatamente visibile, con un doppio tachimetro velocità/giri motore e un display monocromatico multifunzione al centro che indica la marcia inserita. Il telaio a traliccio in acciaio contribuisce alla rigidità strutturale senza aumentare eccessivamente il peso, mantenendo la moto agile e maneggevole.
La Z650 RS monta un bicilindrico parallelo da 649cc, capace di erogare 68 cavalli a 8.000 giri/min e 64 Nm di coppia a 6.700 giri/min. Questo motore, già collaudato sulla Z650 standard, è rinomato per la sua affidabilità e la fluida erogazione della potenza.
Il sistema frenante è efficace e modulabile, con un doppio disco anteriore da 300 mm e un disco posteriore da 220 mm che offrono una potenza di arresto adeguata in ogni situazione. L’ABS di serie contribuisce a incrementare la sicurezza, evitando il bloccaggio delle ruote in caso di frenate improvvise. La Z650 RS è inoltre dotata di un sistema di controllo della trazione regolabile in tre modalità (spento, 1 o 2) direttamente dal manubrio, un plus significativo.
Con noi tra i tornanti del San Bartolo c’è Alessandro Gimelli, appassionato di moto e attore, noto per aver interpretato Tonino Benelli nel documentario “Benelli su Benelli,” che ha riscosso successo al Festival di Venezia nel 2021. Insieme ad Alessandro abbiamo percorso la “Panoramica” del San Bartolo da Pesaro a Fiorenzuola di Focara. Alessandro ci ha poi espresso i suoi pareri su questa Kawasaki.

Una volta in sella, il motore della Z650 RS si fa subito apprezzare per la sua risposta pronta e lineare. Nonostante i suoi 68 cavalli, la moto non è mai troppo aggressiva, rendendola adatta sia ai neofiti che ai motociclisti esperti. La coppia è ben distribuita lungo tutto l’arco dei giri, ma è ai medi regimi che il bicilindrico dà il meglio di sé mostrando i muscoli.
La maneggevolezza è uno dei punti di forza della Z650 RS. Il peso contenuto e il telaio rigido permettono di affrontare le curve con precisione e sicurezza. La sospensione anteriore telescopica e il monoammortizzatore posteriore fanno un ottimo lavoro nell’assorbire le asperità della strada, mantenendo la moto stabile anche su fondi sconnessi. Tuttavia, ho trovato la posizione della leva del cambio troppo interna per i miei gusti.
In conclusione, la Kawasaki Z650 RS è una moto che sa come conquistare sia gli appassionati del vintage sia coloro che cercano una moto moderna e performante. Con un design che omaggia le glorie del passato e una meccanica attuale, questa moto rappresenta un perfetto connubio tra nostalgia e innovazione.
Testo e foto: Francesco Baldassarri – tester Alessandro Gimelli