La nuova Macan viene offerta in tre motorizzazioni tutte V6 turbo con potenze da 258 a 400 Cv. Il SUV secondo Porsche quindi nella sua versione più sportiva che regala una guida aggressiva e felina e che eredita tutta la tecnologia Porsche…
E’ un ricco viaggio nel tempo, che si perde spesso nei panorami più intensi, rigogliosi di vita ma, soprattutto, di storia altrettanto intensa e vissuta. Un piacere di esplorare che accomuna idee e persone e che, con identica trasparenza, riesce a coinvolgerti km dopo km, curva dopo curva, cambiata dopo cambiata…
Sono queste e molte altre le sensazioni vissute a bordo della nuova Macan, SUV compatto ma soprattutto sportivo e che trasporta emozioni da vivere. E questo anche attraverso un paesaggio unico e “istintivo” nel percorso che ci ha portato tra Treviso e Cansiglio, Collalto e le oasi del trevigiano (tanto per citarne alcuni), luoghi magici dove si apprezza ancor più quello spirito di esplorare insito nel nuovo SUV compatto firmato Porsche. Spirito che vive perché condiviso.
Una tigre con il DNA Porsche
D’altra parte, è sempre stato l’obiettivo, il metodo di approccio dei progetti Porsche questo spirito di aggregazione, raduni di persone che condividono uno spirito guida che comunica al contempo valori forti, perché fa parte del DNA, della tradizione dell’Azienda tedesca fin dalle sue origini, ai tempi della mitica ed inossidabile Porsche 1 del 1948… Vettura che già aveva nel cuore lo spirito sportivo del marchio.
Così, Macan, è la tigre che si muove agile, atletica, sinuosa, morbida ma, soprattutto, veloce, mantenendo sempre quello spirito aggressivo grazie al “pacchetto” delle motorizzazioni disponibili, motori che “raccontano” tre cose sostanzialmente; prestazioni, gradevolezza della coppia motrice, massimo controllo.
Nessuna “arroganza”, solo piacere di scoprire l’essenza del viaggio
Quindi nessuna “arroganza” di design ma, piuttosto, una linea pulita e che accoglie idee e voglia, desiderio di scoprire le cose, i luoghi anche quelli meno accessibili, lasciandosi tutto alle spalle per poi sparire nel verde come un predatore raffinato, che si muove con agile eleganza.
Accessori Plus su Macan
Raffinatezza che si “legge” anche dalle preziose dotazioni di serie, dove spicca un intero pacchetto tecnologico con la trazione integrale, il cambio PDK, i paddle sul volante multifunzione, il sistema PTV Plus – che controlla la corretta ripartizione della coppia motrice – oltre all’opzionale sistema adattivo per i proiettori anteriori PDLS Plus. Ed infine, per la parte più legata alla praticità del viaggio e del piacere ad esso correlato, spiccano un sistema audio ad alte prestazioni ed il portellone che si solleva elettricamente.
Le motorizzazioni della “tigre” Porsche…
Un’essenza, uno spirito, tre motorizzazioni per Macan (prodotta negli stabilimenti tedeschi di Lipsia con un ritmo che viaggia sui 50.000 veicoli anno), che certo discende dalla dinastia legata sia alla 911 che al prototipo 918: si parte con il modello più “cattivo ed incsivo”, ovvero la Macan Turbo, equipaggiata con il V6 da 3,6 litri per 400 Cv di potenza, passando poi per la Macan S dotata di propulsore biturbo da 3,0 litri per 340 Cv di potenza, fino alla Macan S Diesel, la più “tranquilla” se vogliamo con i suoi 258 Cv ma, soprattutto, dotata di ben 580 Nm di coppia, che la spingono vigorosamente fin dai regimi più bassi.
Un design che racconta la tradizione Porsche…
Il richiamo alla tradizione è forte ed esplicito: design dei finestrini laterali, prese d’aria, linea del tetto coupè, e parafango posteriore parlano di 911 mentre la “struttura globale” del design è quello che ritroviamo nella 918 Spyder, con la risultante di un SUV sportivo al 100%, quindi basso e largo per una guida fatta anche di “contatto” aggressivo con l’asfalto. Ma lo stile del passato lo si vive anche nella linea frontale, che “accentrano” lo stile sportivo di Macan, sottolineandone lo stile felino e sempre pronto alla guida più dinamica. Macan Turbo però ha qualcosa in più: un frontale ancor più felino, con bordo dello spoiler che si avvicina a quello della 918 Spyder e prese d’aria C-blade per migliorarne l’aerodinamica in funzione delle grandi prestazioni del suo V6 da 400 CV.
Compatta, funzionale, accogliente
E piace la zona posteriore, un’accentuata armonia compatta offerta dalla linea tonda che garantisce maggiore larghezza vettura, così come le minigonne laterali estese ed i listelli sottoporta in alluminio con impresso il nome della vettura nelle sue tre desinenze tecnologiche e motoristiche. Curata nella sua aerodinamica, Macan vanta uno speciale rivestimento del sottoscocca che elimina i vortici sotto alla vettura, orientando, in modo preciso, i flussi d’aria, tanto che, l’indice di deportanza è di 0,01 sull’asse posteriore. Risultato? Come scopriremo dopo, un’elevatissima stabilità trasversale che assicura elevate velocità in curva oltre che una gestione sincera dell’assetto vettura.
Macan è inoltre e soprattutto un SUV compatto: con un’altezza di soli 1624 mm, una larghezza (con specchi compresi) di 1923 mm ed una lunghezza di 4681 mm (che diventano 4699 sulla Turbo) Macan è realmente un agile felino tutto da vivere. Con 500 litri di capienza del vano bagagli, si possono “ottenere”, a sedili ribaltati, fino a 1500 litri di spazio utile, che consentono quell’uso ampio e variegato che fa parte della vitalità del nuovo prodotto Porsche.
Carrozzeria leggera, avantreno ispirato alla 911 ed alla Cayman…
Trattandosi di un SUV sportivo, il fattore rigidità era essenziale per conferire alla vettura un dinamismo unico e che crei una “sinergia emotiva” con chi la guida… Ecco perché i valori legati alla rigidità dell’avantreno sono ispirati sia alla 911 quanto alla Cayman al fine di renderla essenzialmente agile e reattiva oltre che garantire un baricentro ancor più basso (merito anche di alcuni componenti utilizzati) tanto che si scende da una vettura sportiva grazie alla piattaforma flat e questo siamo seduti all’interno di un SUV, notoriamente alti da terra…
Tre telai per Macan
Sono 3 le varianti telaistiche che Porsche ha messo a punto per Macan; su Macan S e Macan S Diesel, ci sono sospensioni in acciaio con design a cinque bracci per l’anteriore e bracci trapezoidali al posteriore con molla e ammortizzatori separati a vantaggio del comfort vettura. Al fine di ridurre le masse non sospese, si è fatto ampio uso di alluminio, come nel caso dei bracci trapezoidali, dei supporti ruote oltre che del braccio oscillante, con supporto dell’assale collegato elasticamente – per mezzo di cuscinetti – alla carrozzeria. L’acciaio invece, è usato per il supporto dell’assale che “gestisce” flessione e torsione.
La seconda variante del telaio offre invece un mix tra sospensioni in acciaio ed il sistema PASM, montato di serie su Macan Turbo. Parliamo quindi di in sistema “attivo” per la regolazione sia dei movimenti della scocca che del lavoro legato alle sospensioni che sia da passeggiata, offroad o decisamente più incisiva e sportiva.
Ed infine la terza variante, ovvero il sistema opzionale legato al livellamento delle sospensioni ad aria che, rispetto a quelle in acciaio, ribassano l’assetto di Macan di 15 mm (fino a 180 mm dal suolo prenendo il tasto PASM o Sport Plus) che diventano +40 per la guida offoroad, che elevano, in questo caso, a 230 mm la distanza dal suolo. E, per caricare al meglio la vettura, Macan potrà scendere di coda ancora fino a 50 mm sotto il livello normale ma solo per caricare la vettura e per mezzo di un tasto nell’ampio bagagliaio.
Sempre sicura ed avvolgente: obiettivo sicurezza totale
Gruppo pianale e porte di Macan sono realizzate in leggero acciaio, in virtù di lamierati ad alta/altissima resistenza, mentre cofano motore e copri portellone sono invece in alluminio. Il compound globale è quindi molto resistente, anche perché, tutti i componenti assemblati tra loro, si deformino in modo ben definito in caso di collisione, assorbendo energia e proteggendo gli occupanti grazie a particolari rinforzi,
Questa “deformazione controllata” sono porzione essenziale della lavorazione degli acciai utilizzati mentre il sistema POSIP (Porsche Side Impact Protection System) provvede alla protezione laterale dei passeggeri. Su richiesta infine, è possibile dotare i sedili posteriori di airbag. Alla sicurezza attiva pensa invece un impianto frenante di rispetto che deve “rallentare” gli istinti del pilota che tende a staccare forte prima delle curve…
Ci sono anche i dischi PCCB ceramici
A questo pensano pinze monoblocco anteriori a sei pistoni oltre che dischi anteriori da 350 mm, che diventano 360 mm su Macan Turbo (c’è comunque e sempre il freno multi collisione). Al retrotreno invece, lavorano dischi da 330 mm (356 sulla Turbo) mentre non manca il freno di stazionamento integrato. E non potevano mancare i dischi PCCB ceramici (da 20” su Macan turbo e 19” per le restanti, dischi in fibre di carbonio trattati a processo sottovuoto spinto a 1700°C) dal peso ridotto (50% più leggeri) e prestazioni eccellenti.
Condotto di ventilazione nel cofano motore per Macan
Questa è una novità: il cofano motore di Macan è equipaggiato, nella sua zona inferiore, di un condotto per la ventilazione del motore; una doppia canalizzazione (bilanciata in funzione dell’aria aspirata) spinge l’aria in abduzione verso i due turbocompressori. La soluzione finale di questa scelta risiede quindi nel risparmio di peso, nel maggior spazio nel vano motore a prescindere dalla motorizzazione e la possibilità di abbassare ancor più la linea del cofano motore. E se parliamo di risparmio di peso, Macan è attenta a questo dato: fanno parte della politica legata alla riduzione di peso la piastra di supporto ed i binari guida del bracciolo anteriore in magnesio, con isolanti vettura in alobutile in luogo del solito bitume, mentre sia i cavi dell’alimentazione di bordo che i conduttori della batteria, sono in alluminio con un risparmio di peso di oltre 3 kg rispetto al consueto rame.
Gamma motori Macan. Sempre prestazioni e piacere di guidare una Porsche
Come accennato prima, sono 3 le motorizzazioni a 6 cilindri scelte per Macan e tutte sovralimentate. I due V6 biturbo a benzina – che con la loro sportività entrano nel mondo “aperto” dei SUV – erogano quindi potenze di 400 a 6000 giri e 340 Cv a 5500 giri rispettivamente per Macan Turbo e Macan S.
Queste due motorizzazioni sono forti del Porsche VarioCam Plus, ovvero una fasatura variabile per aspirazione (sul cui albero a camme agisce sul lato aspirazione) e scarico che consente quindi di garantire efficienza e potenza abbinata sempre ad un’elevata coppia anche in funzione del sistema di iniezione diretta DFJ ad iniettori multipli che “minimizzano” le gocce di carburante (importante la calibratura e l’angolo del getto in camera di combustione) ad una pressione di 200 bar. A favore della sportività di Macan questi motori “giocano” dunque un ruolo essenziale: e che questi SUV siano equipaggiati con motorizzazioni a desinenza sportiva, lo dimostra la lubrificazione a carter secco, elemento che favorisce un ulteriore “raccoglimento” del baricentro in funzione della distanza dall’asfalto.
Il diesel da 258 Cv per la tigre Macan
Non doveva e non poteva mancare questa intrigante e prestazionale motorizzazione diesel: si tratta di un V6 da 3.0 cc che nasce per essere sfruttato sulle lunghe percorrenze, questo grazie ai suoi 580 Nm di coppia disponibili tra 1750 e 2500 giri, il tutto abbinato al cambio “doppia frizione” PDK Porsche; questo potente Common Rail inoltre, vanta consumi ridotti e grande silenziosità di funzionamento, grazie anche all’energica spinta delle due turbine che “viaggiano” a bassa inerzia e che quindi sono in grado di spingere già a bassissimo regime di giri a fronte di una pressione di sovralimentazione elevata che si traduce in una maggiore e più consistente spinta, coppia e potenza.
Cambio PDK per tutte le Macan, PTM come sulla 911 Carrera…
E’ la prima volta che, una nuova gamma Porsche, sia dotata di serie del cambio a doppia frizione PDK a sette rapporti che, come sappiamo, garantisce un eccellente accelerazione in partenza, ridottissimi tempi di cambiata senza riduzione della trazione, sensibilità al millesimo sul comando gas e “presenza” anche nella guida offroad, cosa che fa parte del mondo Macan. E visto che parliamo di un SUV sportivo, trazione e stabilità sono elementi essenziali per la guida: proprio come accade su 911 Carrera, la trazione integrale arriva nel mondo Macan, ereditando tutta una serie di plus che fanno parte del pacchetto PDK.
Qui torna l’espressione che anche Macan “si guida con il posteriore”, visto che la ripartizione della “spinta” è prevalentemente posteriore. Elemento cardine del sistema è proprio la trazione integrale attiva dotata di speciale frizione a lamelle che “controlla” grazie ad una raffinata elettronica, la “vita e le emozioni” del retrotreno grazie anche e soprattutto al differenziale frenante ABD con sistema ASR. E non manca la modalità offroad, con tasto collocato sul tunnel centrale (dove c’è il tasto Sport)
Ingranaggio hang-on e frizione lamellare
La corretta ripartizione (variabile) della coppia motrice avviene per interposto ingranaggio aggiuntivo hang-on con trazione posteriore sempre attiva ed asse anteriore che spinge la vettura proprio in funzione del gradiente di bloccaggio della frizione lamellare a comando elettronico. In alcuni casi però (quando si accentua lo slittamento posteriore, come in caso di fondi mossi o ghiacciati) la ripartizione può diventare del 100% sul solo asse anteriore, anche se quello posteriore non è mai realmente “scollegato”. Il sistema di trazione integrale hang-on infine, si adatta a tutte le situazioni di aderenza quindi, garantendo sempre e comunque una trazione ottimale, compreso quando il sovrasterzo è “indotto”, come nel caso si escluda il PSM (tasto Sport Plus), oppure si utilizzi l’opzionale autobloccante trasversale.
Coperture Michelin “miste”, assetto sportivo per prestazioni elevatissime
Stabilità e piacere di guida hanno spinto verso questa soluzione, anche in funzione di un “collegamento” molto diretto dello sterzo, grazie proprio al servosterzo elettromeccanico. Diametri differenziati quindi per Macan S e Macan s Diesel che montano coperture 235/60×18” davanti e 255/55×18” dietro; Macan Turbo invece monta il mix 235/55 davanti e 255/50 dietro, entrambi da 19”. Ma la disponibilità dei cerchi va da 18” a 21”. Con le ruote da 20 e 21 pollici infine, vengono utilizzate le seguenti dimensioni: 20 pollici: anteriori 265/45 R 20 e posteriori 295/40 R 20. 21 pollici: anteriori 265/40 R 21 e posteriori 295/35 R 21.
Tre nuove gamme Michelin per Macan
La partnership tecnica fra Michelin e Porsche ha generato tre nuove gamme di pneumatici dedicati al SUV Macan. Il lavoro di sviluppo, frutto di una collaborazione condotta per due anni e mezzo, ha esaltato le prestazioni dell’auto e la sua maneggevolezza. Le tre gamme di pneumatici dedicati alla nuova Macan, quindi con la specifica marcatura N per PORSCHE, sono: MICHELIN Latitude Sport 3 N0, MICHELIN Latitude Alpin 2 N0, MICHELIN Latitude Tour HP N0.
“Abbiamo stabilito standard molto rigorosi per i fornitori di pneumatici in primo equipaggiamento. – spiega Michael Haupt, ingegnere capo di Porsche AG – Il nostro team di designer ha lavorato in stretta collaborazione con gli ingegneri e i test driver di Michelin affinché le prestazioni degli pneumatici fossero al livello delle nostre attese. Michelin è stato il primo produttore di pneumatici ad ottenere l’omologazione per la Macan e, ad oggi, è l’unico ad averla per ogni tipo di pneumatico (estivo invernale M+S). Questo testimonia la qualità dei prodotti Michelin e l’importanza che il Gruppo Michelin attribuisce al settore Ricerca e Sviluppo.”
La gamma è ora totale…
Latitude Sport 3 è uno pneumatico estivo della nuova generazione di pneumatici da SUV stradali della gamma Michelin, omologata per la prima volta sulla Porsche Cayenne nel 2002. Il design, che suggerisce un’immagine di potenza e controllo, risponde ai requisiti dei designer e degli ingegneri di Porsche, offrendo un livello ottimale di sicurezza, riducendo la resistenza al rotolamento (di conseguenza il consumo di carburante) e aumentando la durata.
Latitude Alpin 2 è uno pneumatico specifico invernale, sviluppato per I SUV ad alte prestazioni, offre maggiore motricità, controllo e maneggevolezza. MICHELIN Latitude Alpin 2 contribuisce a rendere la Macan una vera auto per tutte le condizioni climatiche. Ed infine Latitude Tour HP è uno pneumatico stradale 90% strada / 10% fuoristrada, estivo, ma con alcune doti di polivalenza su fango e neve e quindi con marcatura M+S, che offre sicurezza, buon handling e comfort.
Come va in breve: Macan S Diesel
Non è stata una presa di contatto lunga ma lo è stata per capire, interpretare i concetti che Porsche ha plasmato su Macan. Un SUV che, nella sua compattezza, racchiude un’anima espressamente sportiva, libera da schemi e proiettata verso un divertimento ancor più esteso del concetto SUV.
A noi è toccata la Macan S Diesel da 258 Cv, vettura che esprime ancor più i concetti nativi di tutta l’esperienza Porsche quando di parla di performance, stabilità, assetto e comfort a bordo; perfettamente insonorizzata al suo interno ed assolutamente priva di vibrazioni in abitacolo, questa versione Diesel mostra i suoi denti affilati sulle strade snelle e ricche di curve in sequenza, dove le sua eccellenti doti di coppia, espressa dal suo potente V6, riesce a tirar fuori dalle curve in un attimo e con la minima apertura della farfalla gas.
Eccellente tiro e coppia fin da 1500 giri
La disponibilità motore è unica: fin da 1500 giri il tiro e la coppia sono rilevanti, con poco comuni doti di “schiena” quando si spinge a fondo l’acceleratore e così fino ai 2500 indicati, range in cui c’è un cambio di spinta che si fa ancor più energica e così fino a circa 4500 giri, quindi, questa motorizzazione diesel, mostra pure buone doti di allungo.
PDK Porsche, sicurezza a portata di differenziale
Superbo il lavoro del PDK Porsche, che snocciola le marce una ad una quasi senza “avvertire” il pilota; piace soprattutto quando si cambia passo e si guida in modo più aggressivo… Qui si scopre la propensione ad assecondare la guida del pilota, “intuendo” il passaggio al rapporto inferiore in scalata, anche a pochi metri dall’ingresso curva. Il tutto con una trazione da 10 e lode, visto che anche l’eventuale pattinamento del posteriore – uscendo allegri dalle curve – è sempre perfettamente gestito dal sistema hang-on a controllo elettronico. E’ piacevole scoprire le doti sportive di Macan, sempre a proprio agio anche quando c’è da “guidare” su strade tortuose e ricche di curvoni veloci (dove Macanrimane ferma ed incollata a terra) che poi terminano, magari, con violente staccate.
Sterzo diretto, guida precisa
E’ un SUV che si guida con il posteriore (d’altra parte è una Porsche!) e, con simili caratteristiche, Macan affronta tutte le situazioni con grande tranquillità oggettiva, trasmettendo al pilota grande feeling, specie da centro curva, dove Macan si poggia delicatamente sulle sospensioni, accennando quel minimo e “fisiologico” rollio. Aiuta lo sterzo, sempre molto diretto e preciso, cosa che fa muovere poco le mani sul volante e che quindi regala una guida pulitissima e lineare.
Pochi i trasferimenti di carico, che possono essere sfruttati per “guidare” la vettura nella guida sportiva, bilanciando così lo spostamento/bilanciamento dei pesi sui due assi. Le sospensioni lavorano molto bene, specie sullo sconnesso, ed anche nel minimo di offroad percorso, lo sterzo rimane fermo e le asperità vengono assorbite in modo completo, cosa che rende più serena la vita degli occupanti. Ottimo il funzionamento dell’impianto frenante, potente e molto ben modulabile, anche staccando all’ultimo metro e si avverte il surdimensionamento della forza frenante in rapporto alle dimensioni compatte del nuovo SUV Porsche.