JIMNY SHINSEI, nuovo allestimento dedicato alla 4×4 più famoso del mondo. Questa versione Dark Yellow ’70 richiama la genesi dell’integrale Suzuki ed offre alcuni plus tra cui il tetto elettrico…
Ci sono oggetti che mai passano di moda o meglio, mai smettono di piacere, incuriosire, stupire. Sono oggetti “cult” del nostro tempo e che contengono tutta una serie di emozioni spalmate nel tempo e che, anno dopo anno, aumentano quel gradiente di curiosità… D’altra parte noi umani siamo fatti così, ci affezioniamo agli oggetti e spesso collezioniamo, trascorriamo del tempo insieme a quegli stessi oggetti che ci “fanno stare bene e sorridere. Perchè ancor più spesso ci ricordano un passato felice, sereno e tante esperienze di piccola o grande vitalità.
40 anni pochi non sono ma Jimny è sempre JIMNY!
Da oltre 40 lunghissimi anni, Suzuki Jimny è parte integrante di tutto questo ed è quasi oggetto “sacro” per molti appassionati dell’offroad spartano, così come è oggetto di spostamento urbano per moltissime persone che ne fanno uso ogni giorno in città o per i transiti più disparati. Un valore nel valore quindi… Questa sua estrema e proverbiale duttilità, ne ha fatto un oggetto “cult”, un orgoglio per Suzuki, Azienda che “lavora per ciò che crede” da sempre ed in ogni campo applicativo dove c’è una vettura, una moto o un fuoribordo da pensare o realizzare,
VIDEO INTERVISTA A MASSIMO NALLI, DIRETTORE SUZUKI ITALIA
Ma qual è il segreto di Suzuki Jimny?
Detto fatto, è il suo valore immutato nel tempo fin dal 1970 (anno di nascita della LJ10 spinta, pensate un po’, da motorizzazione 2T). Ed i dati di vendita parlano ancor più chiaramente: 110.000 Jimny vendute in Italia che diventano 2.800.000 nel mondo, numeri che rappresentano la storia evolutiva di questo fortunato 4×4.
Arriva JIMNY SHINSEI…
Dalle origini tantissime sono state le versioni e gli allestimenti proposti agli appassionati di Jimny (si perchè si stringe quasi un legame intimo con questa piccola e versatile 4×4) ed oggi, la celebrazione massima, si chiama SHINSEI che in giapponese significa “sacro&divino”.
Un rinnovato orgoglio Suzuki che si propone e si ispira quale omaggio alla basic LJ10 del 1970 ed alla LJ20 la “suzukina di tutti” famosa in tutto il mondo. SHINSEI è stata presentata nel corso del Salone Nazionale dell’Auto a Trazione Integrale di Carrara, un importante vetrina dove Suzuki ha portato questa nuova e “giallissima” versione. L’ho provata all’interno di una cava nei pressi di Colonna e vi assicuro che Lei va dappertutto e non dice mai basta alle emozioni… Ma di questo parlerò più avanti,
Un po’ di storia…ci vuole!
Molte ed intense le tappe evolutive di Jimny, perchè Suzuki ed il 4×4 ovvero la trazione intergrale, sono “insieme” da sempre, un pezzo di storia comune che ha origine negli anni ’60. Nel 1970 il progetto diventa concreto con la LJ10 equipaggiato con motore 2T raffeddato ad aria, telaio a longheroni, sospensioni dotate di molle e balestre, cambio con riduttore per l’offroad più “cattivo” e ruote da 16″. Compatta e leggera fu la dimostrazione palese che, a dispetto delle dimensioni, questa era una vera 4X4, dinamica, leggera, maneggevole ed instancabile…
Dal motore due tempi al quattro tempi, evoluzione dei tempi…
Nel 1972 arriva la LJ20 con motore 2T a liquido a cui seguì, nel 1975, la LJ50 maggiorata nella cubatura ora di 550 cc sempre 2T però fino alla LJ80 del 1977, l’ultimo modello della genesi di Jimny ma il primo ad essere equipaggiato con un 4 cilindri 4T da 800 cc. Per 40 Cv di potenza. Perfetta per il freetime, ne venne proposta anche una versione pick-up.
Nel 1980 arriva la SJ410 con nuovo motore da 1000 cc a cui segue la SJ413 del 1984 ovvero il secondo aggiornamento delle SJ su cui venne montato il motore da 1300 cc un salto qualitativo notevole che portò ad oltre 1.000.000 di Jimny vendute in tutto il globo! Nel 1998 ecco l’ultima generazione di Jimny, decisamente più trasversale ed urbana al tempo stesso; c’è il motore da 1300 cc, la trazione integrale con nuovo sistema Drive Action 4×4 che consente di passare da 2 a 4 ruote motrici per mezzo di un comando manuale con Mode 4L per le massime pendenze.
L’analisi: ecco la nuova e gialla SHINSEI fuori e dentro…
FUORI: questo nuovo ed oserei dire assoluto allestimento voluto da Suzuki Italia, riprende lo stile della LJ20 in tutto e per tutto: 100 esemplari soltanto, con tanto di targhetta identificativa (la nostra era la numero 7), colore Dark Yellow ’70, che richiama, in modo assoluto e mirato, quello dell’inizio della genesi JIMNY. Paraurti anteriore e gusci degli specchi invece sono verniciati in bianco. Piace infine il fregio Jimny sul cofano.
E poi ci sono i cerchi Vintage da 15″ (207/70R15″ le coperture montate) rigorosamente verniciati in nero lucido con ruota di scorta montata sul portellone ma, soprattutto, la news assoluta è il tetto plain-air ad apertura elettrica senza dimenticare la trazione integrale ALL GRIP PRO. 3765 mm la lunghezza per 1600 di larghezza ed un passo di 2550 mm
DENTRO: sempre accogliente ma soprattutto “simpatico” da vivere, l’abitacolo di Jimny SHINSEI offre davvero moltissimo all’utente: le finiture interne ed alcune modanature cockpit sono dello stesso Dark Yellow della vettura mentre spiccano il clima manuale, il volante in pelle, i fendinebbia, i mancorrenti al tetto, il sistema monitoraggio pneumatici TPMS, o sedili rivestiti in pelle con logo Jimny ed il sistema Multimediale Pionner con screen touch da 6,2″ con navigatore, CD, Bluetooth, USB e MirrorLink per lo smartphone.
SOTTO AL COFANO: il 4 cilindri MULTIPOINT a benzina “sedicivalvole” della Jimny SHINSEI, M13A da 1328 cc vanta la costruzione in alluminio, la fasatura variabile Twincam per una potenza massima di 85 Cv a 6000 giri con coppia di 110 Nm a 4100 giri; il favorevole ratio peso/potenza rientra nei limiti dei 55 kW per tonnellta e quindi anche questa SHINSEI può essere guidata dai neopatentati…
SOTTO LA VETTURA: il telaio di JIMNY SHINSEI vanta longheroni a 3 sezioni e traverse della serie Evolution che danno forza ulteriore ai longheroni per il massimo in fuoristrada; l’abitacolo è sempre isolato dagli urti tra telaio e scocca mentre le sospensioni Multilink (3) dotate di molloni elicoidali sia davanti che dietro, offrono quella stabilità eccellente che da sempre è il pezzo forte di Jimny sia su strada che nell’uso più gravoso 4×4.
L’impianto frenante prevede servofreno da 8″, due dischi anteriori e tamburi posteriori mentre il cambio di SHINSEI sarà manuale e, forse, automatico a richiesta. Ed infine il fiore all’occhiello della Jimny, ovvero il sistema ALL GRIP PRO per il cambio immediato da 2WD e 4WD premendo solo un pulsante in consolle con tanto di tasto e selezione 4WD high e 4WD low, quest’ultimo per la selezione delle ridotte a fronte di percorsi impervi quali mulattiere ripide, salite sconnesse con pietraie, fango profondo e tante altre situazioni di “attacco integrale”.
I CONSUMI DICHIARATI
Ciclo urbano 8,9 l/100 km
Ciclo extraurbano 6,0 l/100 km
Ciclo combinato 7,1 l/100 km
Emissioni CO2 162 g/km
Direttiva 195/2014W/CEE EURO 6
COME VA: JIMNY E’ SEMPRE SUPER JIMNY IN OFFROAD!
Il breve test di Colonnata ha pienamente confermato quanto già riscontrato in un precedente hard test a bordo della Jimny. Iniziamo dall’interno vettura che, in questa gialla versione SHINSEI, offre davvero moltissimo. Bello il volante in pelle che assicura soprattutto una presa sicura così come il display grande a centro consolle e la rinnovata strumentazione che garantisce quel guizzo di attualità in più.
Interni spartani ma stile che piace da sempre…
I sedili sono spartani ma abbastanza comodi e lo spazio all’interno è tutto da sfruttare: è arrivato il tetto apribile, una vera rivelazione nella bella stagione e che ha fatto salire quel gradino in più a questo ennesimo allestimento che festeggia al meglio quindi quando tutto ebbe inizio… L’allestimento vettura è stato molto ben curato e tutto offre quel tocco in più per cui SHINSEI diventerà una 4×4 altrettanto appetibile in città quanto fuori dalla strada asfaltata.
Motore pigro, un pensiero alla sovralimentazione…ci sta tutto!
Su strada certo, manca un po’ di motore, i pochi km su asfalto confermano che, questo 4 cilindri “sedicivalvole” giapponese, pur disponendo di ottimi 85 Cv, predilige girare altino e, la sua forma migliore, la scopriamo proprio nella fascia compresa tra 4000 e 5800 giri; un po’ pigro in basso, mantiene quel pelino di tiro tra 2000 e 3500 giri ma la rapportatura un po’ lunga di terza e quarta, la penalizzano nel guizzo, quindi in accelerazione piena o su strade con pendenze accentuate.
Silenziosa meccanicamente parlando e ben isolata all’interno, SHINSEI meriterebbe una motorizzazione più “incisiva”, magari una sovralimentazione ci starebbe tutta visto che Massimo Nalli, Direttore Generale di Suzuki Italia, ci ha confermato che non vedremo più (?) il diesel, motorizzazione “perfetta” per questa agile 4×4… Un vero peccato! Comunque JIMNY SHINSEI piace lo stesso e conferma le sue dati di estrema praticità, duttilità, ampiezza di utilizzo ma, soprattutto, forte di un carattere davvero unico.
Però in offroad cambia tutto…
Diverso il comportamento in offroad: in tal senso, la spettacolare cava dove ho potuto saggiare le doti “artistiche” della JIMNY SHINSEI, aveva tutto ciò che serve per scoprire e riscoprire i limiti, davvero elevati, della 4×4 Suzuki. Il suo comportamento è sempre sincero, anche nei passaggi più difficili, dove sfodera, come ormai da 40 anni e passa, un’agilità invidiabile ed unica, proprio perchè “lei” è davvero un’unicità nel grande panorama dei 4×4… Si arrampica con le ridotte che è un piacere ed in tal senso la trazione integrale ALL GRIP PRO è davvero una scoperta piacevole.
JIMNY non si ferma mai!
Ho praticamente sempre utilizzato 4WDL, ovvero le quattro ruote motrici con riduzione dei rapporti e qui lo spettacolo è stato unico: JIMNY SHINSEI sale, sale, sale a dispetto del motore “piccolo”, a dispetto delle pendenze che deve affrontare, a dispetto dei guadi che ho oltrepassato, cercando di spigolarli più possibile per tentare di rendere difficile la vita alla 4×4 giapponese. Ripartenze in salite estreme a scarsa aderenza, tratti sconnessi con pronunciate gibbosità, twist importanti, insomma “lei” supera tutto con disinvoltura, mantenendo nel contempo un’elevata facilità di guida.
ALL GRIP PRO, il meglio della trazione integrale…
Buono il comportamento della frizione a patto di non “stressarla” troppo, così’ come è buona la trazione e la facilità con cui si passa da 2WD s 4WDL; il cambio ha una buona manovrabilità e solo tra quarta e quinta c’è qualche lieve incertezza nell’innesto mentre lo sterzo è sempre abbastanza morbido da azionare così come il pedale frizione. Qualche dubbio solo sulla modulabilità dell’impianto frenante, leggermente “spugnoso” sulla vettura del test mentre un bel 10 e lode va, come accennato, all’insieme che compone il pacchetto ALL GRIP PRO, il cui funzionamento fa dimenticare subito la cara e vecchia leva delle ridotte.
Insomma questo ennesimo allestimento della JIMNY piace: SHINSEI oggi rappresenta al meglio la maturazione del concetto “totalità d’uso” e peccato che Suzuki ne realizzerà solo 100 giallissimi esemplari, perchè sono quasi certo che questa sarà un’edizione speciale che lascerà il segno…