Imola da scordare per KTM, problemi alle RC390 che fermano anche Paolo Arioni. E’ tempo di un’analisi più accurata sentendo tutti, compreso anche il nostro parere sui fatti…
Un disastro, una vera ecatombe tecnica. Ecco, questo potrebbe ed è purtroppo l’ingrediente principale di quanto accaduto nel 4° appuntamento del CIV se parliamo della categoria SP ed in particolare del Trofeo RC390 KTM. Il caldo ha messo in seria difficoltà le moto, i piloti, i tecnici e le rotture sono iniziate fin dal venerdi di prove libere, a testimonianza che ci sono dei problemi oggettivi se vogliamo guardare nello specifico, facendo di conseguenza un’attenta analisi ragionata che abbia un senso… Anche se la grinta dei piloti, proprio quella, è antidoto per guardare avanti ai problemi.
Imola da dimenticare per molti…
Quindi, per il nostro Paolo Arioni, il quarto round di Imola è un qualcosa assolutamente da dimenticare, o meglio da cui, lo stesso Paolo, ha tratto lo stesso una significativa esperienza. Certo, ad una prova dalla fine dei giochi e con la leadership nella classifica piloti, quello che è successo non doveva succedere, specie a questo punto del Campionato, in un momento quindi molto delicato; dispiace certo, perchè, pur se parliamo di corse, le problematiche riscontrate vanno avanti da un bel po’, specie se parliamo dei problemi legati al raffreddamento del motore delle RC390, problemi che, a rotazione, hanno avuto un po’ tutti i piloti KTM.
KTM non esce vincente da questa situazione…
E, proprio KTM, non esce purtroppo vincente da questa gara. Proprio per questo, vorrei entrare più nello specifico tecnico per cercare di comprendere perchè, lo sviluppo della moto, è stato a mio avviso un po’ “frammentario” fin da inizio stagione. Per prima cosa sentiamo Paolo Fabiano di KTM Italia che ci spiega il suo punto di vista sulla spiacevole situazione di Imola… Ed inoltre abbiamo voluto sentire anche Simone Folgori, Responsabile del CIV e Coppa Italia che ci dice che il CIV corre da anni le sue gare a luglio, anche per esigenze legate a concomitanze e per lo stesso volere dei team e Case e questo per ottenere una pausa ad agosto. E poi conferma la nascita della SP300 cc, di cui abbiamo parlato per primi….
PAOLO FABIANO/KTM ITALIA: “STIAMO ANALIZZANDO LE MOTO…”
Come mai tante rotture in KTM?
“Non posso entrare nel merito delle ragioni delle rotture perché stiamo ancora analizzando le moto”.
La moto è stata oggetto di sviluppo minimo nel corso dell’anno: scarico, centralina, ecc non pensi che questi interventi siano stati fatti senza tener conto di una visione più globale della preparazione motore? Ad esempio carburazione magra quindi rapporto stechiometrico sbilanciato, quindi innalzamento temperature camera di scoppio, troppo anticipo. possibilità di detonazione, radiatore forse piccolo per smaltire l’elevata temperatura…
“Di certo le altissime temperature che abbiamo vissuto a Imola lo scorso weekend hanno messo in difficoltà non solo noi ma altre moto e case. Rotture, cadute dovute all’eccessiva temperatura dell’asfalto con gomme che hanno lavorato al limite e altre problematiche hanno causato parecchi ritiri anche in altre classi”.
Non credi che lo sviluppo della moto sia stato un po’ lento?
“Lo sviluppo della moto è legato alle indicazioni di casa madre; siamo in contatto con i colleghi austriaci e stiamo valutando assieme il da farsi”.
Magari GET non ha tenuto conto del raffreddamento motore o dei picchi in camera di combustione e, giocare con anticipo eccessivo può significare tutte queste problematiche…
“Per quanto riguarda il lavoro di GET, non metto in dubbio le loro capacità e competenze, piuttosto lavoreremo assieme nelle prossime settimane per valutare cosa fare. Faremo girare le moto in un test con il sistema di acquisizione dati e se dobbiamo cambiare qualcosa lo faremo, semplice”.
Esperienza certo… ma, per l’ultima gara, cosa farete per evitare queste rotture?
“Per l’ultima gara metteremo a punto tutti i motori e speriamo di non avere 62° sull’asfalto e 41 nell’aria…”
TRE DOMANDE A SIMONE FOLGORI, RESPONSABILE CIV E COPPIA ITALIA
Molti piloti si sono lamentati del fatto che non si può correre con quasi 40°, cosa che ha provocato molte rotture motore…
“La data di luglio è in calendario al CIV sin dal 2009. Le temperature sono state straordinarie, non la scelta della data … Ricordo che lo scorso anno il CIV corse a Misano il 25 luglio e c’era pioggia e 18 gradi, mentre due anni fa corremmo a Imola in giugno e fece ancora piu caldo di quest’anno. Inoltre non abbiamo avuto problemi di rotture particolari, ad eccezione della classe Sport , in particolare per la ktm, ma piu per problemi di gioventù della moto che per le alte temperature”.
Nessuno ha la palla di vetro… Ma certo questa è una stagione atipica, ma non pensa che sarebbe meglio spostare o accorpare le due gare finali dopo il periodo estivo?
“Ma oltre questo, il calendario della stagione è forse l’elemento più complicato per tutta la nostra programmazione sportiva, considerata la necessita di evitare il maggior numero di concomitanze con la MotoGP e la SBK. Nonostante questo, il calendario ha rispecchiato le richieste dei team, ovvero una gara al mese da aprile con pausa ad agosto”.
Ed a proposito della categoria 300 SS, cosa ci può dire a riguardo? Ci sono novità ufficiali e cambi regolamenti per il 2016?
“Circa la SP 300, ti confermo che sarà categoria di Campionato italiano nel 2016. Il regolamento è molto complesso considerata la diversità delle moto , ma è un progetto cui teniamo molto e a breve faremo test per verificare le prestazioni dei mezzi”.
IL MIO PARERE, CONDIVISIBILE E NON…
Fabiano ha risposto in modo ufficiale, Folgori dal proprio punto di vista (confermando la nascita della SP300) ma, personalmente, anche io mi sono fatto un’idea su tutto questo e vorrei condividerla con tutti voi. KTM è arrivata giustamente al CIV senza troppe pretese, per fare esperienza, in attesa del 2016 e quindi per sviluppare la moto da zero praticamente, anche se, nel Campionato ADAC tedesco, questa moto corre da un po’ e quindi l’attingere a quella configurazione sarebbe stato “facile”… Anche se è pur vero che li si corre con temperature più basse. Vero, KTM è entrata timidamente e per far spendere il minimo ai giovani piloti, ma questo non significa che la sperimentazione debba passare anche sulla loro pelle (e parlo del fattore emotivo) al 100%. Anche se poi di fatto i tecnici KTM in pista hanno lavorato duramente in questo Round 4.
Ci sono stati dei test pre-campionato è vero, in cui si sono evidenziati i limiti della moto, in primis una ciclistica da mettere a punto in modo drastico (ne avevamo giò parlato con Omar di WP) e questo, pian piano è stato fatto ed oggi siamo su un livello ottimale, almeno a sentire i piloti KTM. L’idea di massima è quindi quella di essere arrivati un po’ “lunghi” con i tempi se parliamo dello sviluppo motore…
Linea di raffreddamento fragile?
Fin da subito però, i motori della RC390, hanno mostrato “cedevolezza” se parliamo della linea di raffreddamento: fin dalla prima gara, alcune guarnizioni testa sono state sostituite a causa del loro cedimento sotto stress termico e, credo, che ad oggi questo accada ancora senza aver risolto e forse compreso a fondo la natura del problema, quindi materiale della guarnizione – che magari è costruita per un uso più urbano – o troppo poco liquido nel circuito e quindi poco scambio termico. Quindi, per prima cosa, forse pensare ad un radiatore più “capiente” potrebbe rappresentare una prima soluzione oltre a quella già operata sul termostato. E su questo credo si stia lavorando già.
Modifiche all’elettronica si, ma senza tener conto di una visione più globale…
Poi c’è stato il problema dello scarico oggi risolto e che certo ha cambiato le prestazioni finali del motore. A questo punto arriva il tema più caldo, ovvero l’elettronica del motore, quindi anticipo, iniezioni, mappature ecc. GET fin dalla prima gara ha modificato i parametri std e, fino a quando si è corso con 20/24° le cose sono andate bene, anche se, più di una volta, sono state necessarie delle “correzioni” alle mappature. Ed a questo punto arriva il caldo estivo…
Le piste veloci, problemi quando si viaggia con l’80% del gas aperto
Senza nulla togliere a GET, la mia idea è che, forse, andava fatto un lavoro di sviluppo più accurata e mirato pre campionato: di norma, se si variano i parametri motore, bisogna aver fatto un lavoro sullo stesso a monte (specie quando le condizioni d’uso e le temperature variano così tanto), ovvero tenendo presenti fattori quali, temperature di lavoro, rapporto stechiometrico, rapporto di compressione e squish, temperatura camera di combustione, anticipo, ecc, compresa la valutazione accurata sugli attriti interni, sulle scorrevolezze, ecc. Essendo questo motore un monocilindrico stradale quindi, le problematiche sono iniziate quando sono arrivate le piste veloci, visto che, se queste moto si usano in kartodromo ad esempio, il problema non sussisterebbe ed invece si crea su piste veloci (e diverse anche sul piano altimetrico e di umidità relativa, oltre che di temperatura esterna d’aria respirata dal motore) quali Vallelunga, Mugello, Imola, con il pilota che viaggia costantemente con l’80% del gas aperto sull’intero giro.
Dunque il lavoro basic sarebbe stato quello di migliorare di base il raffreddamento del motore sulle piste veloci e, di pari passo, capire (con un attento lavoro a casa) i punti fragili del 390 cc KTM; mi sento di aggiungere che andare a modificare il mapping con i “classici” +5/-5 – se parliamo di iniezione, anticipo, ecc – non aiuta di fatto sul tema affidabilità, specie su un motore progettato per altro utilizzo…
L’idea finale che mi sono costruito pian piano è che ognuna della parti abbia “percorso” una strada propria, senza valutare ed entrare uno nel segmento di lavoro dell’altro ed ecco perchè oggi, questa moto, soffre così tanto e le problematiche si sono ancor più evidenziate con il caldo atipico. Infine, vorrei dire che, proprio questa “frammentazione” del lavoro tecnico, non porta che ad ulteriore confusione tecnica e questo nonostante l’impegno massimo dei tecnici KTM in pista, che ad Imola hanno fatto un lavoro superlativo e che va ampiamente riconosciuto.
Forse, prima di iniziare questo bellissimo Trofeo, andavano analizzate le problematiche su uno spettro decisamente più ampio e capillare, cosa che, di fatto, non è stata fatta con i risultati che conosciamo e che non fanno certo bene ai piloti e all’immagine KTM. C’è tempo ora per valutare e capire le direzioni tecniche di lavoro, quindi è auspicabile che questa brutta avventura di Imola, abbia definitivamente chiarito le aree su cui lavorare, soprattutto per la prossima stagione 2016 e con un più mirato lavoro a “casa”.
PAOLO ARIONI: “Un lavoro splendido dei meccanici a Imola, davvero bravi!”
Sono abbastanza imbarazzato nel chiederti come è andata in questi tre giorni di disastro…
“Il problema non è tanto l’essere imbarazzati. Il fatto è che questo caldo ha creato problemi a molti ed in molte categorie. In più, la nostra, è una moto nuova e queste condizioni di uso andavano sperimentate e quindi nessuno poteva immaginare che ci sarebbero stati così tanti ritiri. Certamente, questa brutta gara, servirà di esperienza per migliorare la moto che, se sarà adeguatamente sviluppata, nel 2016 dirà la sua nella SP e questo per via soprattutto della sua ottima ciclistica rispetto alle altre moto…”.
Domanda brutale: quanti motori hai rotto Paolo?
“Alla fine ho rotto due motori, ma vorrei precisare che non si è trattato di vere rotture, bensì delle guarnizioni testa… Certo a questo punto del Campionato non ci voleva, perchè sono primo ma io non voglio badare a questo fattore, bensì al continuo sviluppo della moto e sto cercando di creare un’ottima base per il 2016. Desidero che la mia moto dica la sua perchè credo in KTM”.
Però si è arrivati tardi e forse un pelino impreparati al Trofeo nel CIV…
“KTM è un marchio importante ma è il primo anno qui nel CIV nella SP. Anche altri marchi hanno avuto difficoltà all’inizio e poi negli anni le cose sono cambiate. Sono i team che sviluppano le moto, gara dopo gara…”
Elogio però ai tecnici KTM in pista, che hanno fatto un lavoro complesso…
“Si, hanno fatto un lavoro splendido con tanta dedizione e faticando non poco con oltre 40° sotto la tenda… Sono rimasti senza parole quando sabato mattina, dopo aver rotto il primo motore, pensavo di tornare casa ed invece loro si sono rimboccati le maniche ed hanno messo in piedi un lavoro eccellente: Io, è vero, faccio il pilota, ma mi intendo anche di meccanica ed ho notato la loro velocità di lavoro, basti pensare che in sole due ore hanno rimesso in moto la mia RC390 dopo aver smontato il motore. Sono molto soddisfatto dello staff tecnico KTM, senza loro non so se avrei avuto la possibilità di schierarmi in griglia. Anche se poi, la mia gara, è durata davvero un nulla!”
Tecnici in pista ok, magari manca un preparatore a casa che lavori fuori dalle gare…
“Beh, più che un preparatore a mio modesto avviso manca proprio la KTM, la Casa vera e propria, almeno da ciò che succede in pista…”.
Due mesi alla volata finale, cosa pensi e come vedi questo fine Campionato per te?
“Mi prenderò un periodo per riordinare le idee e poi, da fine agosto, giù a manetta con MTB, Enduro, corsa a piedi ecc. Non sono arrabbiato per questa gara ma sono tornato a casa con alcuni punti interrogativi a cui vorrei dare risposta”. Quali Paolo? “Non so come vado ad Imola ad esempio! L’ultima gara al Mugello sono fiducioso perchè la pista mi piacce eccome, buffo ma si sta verificando quello che è successo nel 2014 con il Duke 200 Trophy, ovvero tutto all’ultima gara… E questo oggi mi da molta carica!”.
CLASSIFICA GARA IMOLA
1° LUMINA Nazzareno, 2° RAGAZZINI Luca, 3° FONTANA Greta Marina, 4° FELAPPI Davide
RITIRATI: 61 CARNEVALI Leonardo , 32 ZAMBONI Simone, ARIONI Paolo, GHERARDI Luca
CLASSIFICA CAMPIONATO DOPO 4 PROVE
1° ARIONI Paolo
2 LUMINA Nazzareno
3 FELAPPI Davide
4 RAGAZZINI Luca
5 FONTANA Greta Maria
6 ALDROVANDI Alessio
7 MAZZINA Michel
8 CARNEVALI Leonardo
9 SETARO Alessio
10 BONO Luca
Next Race, ultima chance il prossimo 10 ottobre al Mugello